Un eccitante lavoro 6.

di
genere
bondage

Dopo una settimana impegnata da me e Giovanna a sistemare e ripulire il magazzino, festeggiammo il buon lavoro eseguito, scopando fino all'ultima goccia di sborra tanto che ambedue quasi non avevamo più un briciolo di energia e, slingua di qua e slingua di là, notammo di essere rimasti con un solo filo di voce ed io mi presi poi un giorno che passai interamente a dormire in casa. Tornato poi al lavoro, eccoti arrivare Giovanna che mi chiede se sono in forze e posso far felice una povera fanciullina che ha tanta fame di sesso. Rispondo a lei che se ne parlerà dopo il lavoro ma lei specifica che non sta parlando di se stessa ma di una diciannovenne appena arrivata in Istituto che deve riflettere sulla strada da percorrere in futuro: o Suora oppure Laica. La cosa mi eccita tanto da fare notare a lei che ho un bel bozzo all'inguine e lei tenta di slacciarmi i pantaloni ma le blocco la mano perché voglio riservare le energie per la fanciullina. Dico a Giovanna che aspetto me la faccia conoscere e, dopo pranzo, ritorno all'Istituto e giustifico la mia presenza con la Superiora, dicendole che ho tante cose da fare che non importa se sono fuori orario lì e non prenderò un euro per il mio volontario straordinario lavoro. La Superiora apprezzò molto il mio discorso e mi lasciò intento ad ordinare il mio "ufficio". Attendo pochi minuti e Giovanna arriva seguita da una bella ragazza vestita con un grembiule che celava le sue forme ma non un visetto stupendo: occhi verdi, capelli biondi, nasino al in su e bocca carnosa rossa non di rossetto, naturalmente, ma sensualissima che solo quello mi fece "alzare la bandiera" . Le diedi la mano e mi complimentai per la sua bellezza e lei ricambiò dicendomi che ero un bel figo! Entrammo tutt'e tre in magazzino dove avevo creato un angolo appartato per ritirarci con discrezione ed intimità, e iniziai a spogliarmi ma notai che la ragazzina arrossiva ed abbassava la testa molto impacciata. Giovanna le slacciò in grembiule ed io vidi che aveva un fisico da topo model: uno schianto! Mi avvicinai a lei e le presi il viso per baciarla ma lei si ritrasse indietro spaventatissima ed io feci l'occhiolino a Giovanna la quale iniziò a spogliarsi completamente per poi dedicarsi alla novizia Manuela, cercando di sganciarle il reggiseno ma lei si coprì il petto con le mani ed arrossì ancora di più. Io le parlai dicendole che se voleva fare quella esperienza, doveva calmarsi distendersi e le proposi di spogliarsi da sola e poi abbracciare Giovanna anche lei nuda, per sentirsi protetta e, fortunatamente mi ascoltò e, denudatasi tutta, andò a stringersi a Giovanna che subito l'accarezzò al viso, baciandola sulle guance ed io m'avvicinai a lei per carezzarle le spalle, le braccia e scendere giù ai fianchi e, quando fui sicuro che si stava rilassando un poco, la strinsi a me, ponendole le mani sulle natiche sode e soffici insieme. Risalii con una mano al seno che carezzai e le strinsi un poco il capezzolo, poi iniziai a baciarla in viso e leccandole il lobo e lei si eccitò iniziando a tremare lievemente, così la bacia anche sul collo e mordicchiai la spalla, sfiorandolo poi con le labbra. Sentii che si stava eccitando e scesi a toccarle la fighina già umida appena e le sfiorai il clitoride facendola tremare di piacere e, presa in braccio la distendo sul materasso e mi ci sdraio vicino. Si sdraia anche Giovanna e le infila la lingua in bocca, da lì capisco che tra loro c'è una complicità lesbica, così la lascio rilassarsi con Giovanna e scendo a leccarle clitoride e figa, poi Giovanna mi fa stendere a pancia sopra e prende il cazzo in mano, incitando Manuela ad afferrarlo e sentirne la sua rigidità e durezza. Manuela spalanca gli occhi e nega di volerlo fare, allora Giovanna le prende la mano e la appoggia al mio glande ma Manuela ritrae la mano ed allora io mi metto sopra a lei e le infilo il cazzo tra le cosce tenute ben serrate da farmi faticare per pormici in mezzo. Comincio a muovermi con un su e giù che sento le sta piacendo ed intanto le dico di avere tanta voglia di aprirle le cosce per infilarle il cazzo in figa e intanto le ciuccio un capezzolo, con Giovanna che la bacia di nuovo in bocca e lei si rilassa un poco poi dice chiaramente che ha paura a sentirsi infilare il cazzo in lei ma Giovanna le sorride e la rassicura che una volta superato l'imene, sentirà solo un dolorino di brevissima durata e la convince a prendere in mano il cazzo e sentire come è bello duro, pronto a farla godere e, per convincerla che la cosa è assai piacevole, mi dice che vuole essere scopata per fare vedere a Manuela come si gode con quel gioco. Mi sposto da Manuela e, dopo che le ho dato un bacio sulla bocca, leccandole le labbra, mi sposto ponendomi sopra Giovanna allargandole le cosce e baciandola in bocca per scaldarci un poco. Avvicino il cazzo alla fighina e lo infilo dentro spingendo lentamente, poi, sentitomi tutto dentro di lei, inizio a muovermi su e giù, scopandola sempre allo stesso ritmo e Giovanna si eccita e geme sospirando e respirando affannosamente poi però , quando sta per godere, si rivolge a Manuela chiedendole di baciarla in bocca, cosa che lei fa subito e, quando arriva l'orgasmo prima in lei poi a me, sospiriamo tutt'e due e Manuela ci osserva incuriosita, tanto che chiede subito a Giovanna se ha solo goduto e non sentito dolore. Dopo che noi due ci sdraiamo uno accanto all'altra, spieghiamo a Manuela che il minimo dolorino c'è solo la prima volta e non in ogni rapporto, ecco perchè noi due abbiamo adesso goduto solamente. Decidiamo di farla stendere a pancia sopra ed io passo a leccarle la figa e a ciucciarle il grilletto, mentre Giovanna le lecca i capezzoli e lei comincia a gemere ed il mio viso viene innaffiato dai suoi umori che sanno di albicocca, dolce ed acidula insieme. Giovanna mi fa l'occhietto ed io pongo il cazzo appoggiandolo alla figa ma Manuela s'irrigidisce e stringe le gambe ma Giovanna si mette in maniera di aprirgliele di nuovo ed io sono di nuovo in procinto di penetrarla. Il glande supera le grandi labbra ed entra in parte ed io faccio marcia indietro per ripartire in avanti e continuo un poco il su e giù notando che Manuela si è un pò lasciata andare e sborra a lungo così posso scorrere meglio ed arrivare all'imene che le lacero avanzando deciso e Manuela fa un urletto che però subito dopo si muta con sospiri e gemiti di piacere e mi incita a scoparla con decisione e comincio a penetrarla vigorosamente facendola godere tanto da abbracciarmi e baciarmi in bocca, dicendomi poi che vuole scopare fino a che io rimarrò senza una goccia di sborra. Io e Giovanna ci ridiamo sopra ma io sono d'accordo a farla godere fino alla fine e gli do giù e lei che grida:"godo! Godo, sì che godo!" I giochi si ripetono per altre tre volte poi io mi dichiaro fuori gioco ma Giovanna vuole dare l'ultima lezione di sesso a Manuela e le fa vedere come si fa godere un uomo facendogli un bocchino e Manuela si mette a vedere per imparare. Dopo la sborrata in bocca a Giovanna che bacia ancora Manuela per farle assaporare la mia sborra ma io faccio presente che devo tornare a casa mia e le gambe mi stanno tradendo un poco. I giochi finiscono così ma riprendono al mattino dopo, quando io arrivo al lavoro e Giovanna e Manuela sono ad attendermi al mio "ufficio", le faccio presente che devo anche lavorare e rimandiamo i giochi al pomeriggio.
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scritto il
2019-04-27
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