Storia d’amore a quattro

Scritto da , il 2011-06-16, genere prime esperienze

Ciao, sono Claudio avevo 36 anni quando ebbe inizio questa storia. Altezza186, Mia moglie Barbara 32 anni corporatura robusta, alta 165 e pesa 78 kg, con 5° di seno. In 6 anni di matrimonio non avevamo mai cercato di dare un po’ di pepe alla nostra monotona vita sessuale. Non abbiamo mai tirato fuori i nostri sogni erotici dal cassetto e le nostre fantasie sessuale sono rimasti fantasie. Tutto però, accade nell’estate del 2005,quando mio amico Giulio e sua moglie Monica ci invitarono a casa loro per passare il pomeriggio. Era anche un’occasione per fare conoscenza delle rispettive moglie. Giulio è un mio vecchio amico dai tempi della scuola, ma da 12 anni circa, non ci frequentavamo più a causa del mio trasferimento all’estero.
Prendemmo l’autobus perché per qualche giorno eravamo senza macchina. Arrivammo a casa loro verso le 17,00, ci apri Monica, 29 anni; se non lo sapessi non l’avrei dato più di 18 anni. Magra e di seni non né vedevo l’ombra, la taglia sicuramente 2 scarsa. Era molto carina, il suo viso emanava solo dolcezza e sensualità. Alta 158 e pesava meno di 40 kg.. Il suo bellissimo culo senza dubbio, compensava la scomparsa dei seni, era come quelli che piacciono a me; tutto “all’indietro” nel senso che sembrava fare la pecorina restando eretta in piedi. Passammo un bel pomeriggio tra vino e salatini e discorsi sui miei viaggi, niente più. Arrivò poi l’ora di andare via, ma per prendere l’autobus era troppo tardi e Giulio quasi barcollava. Monica gli disse che non lo avrebbe lasciato guidare per accompagnarci, sbronzo com’era!. Si rivolse a Barbara e cercò di convincerla di pernottare da loro. La loro casa era un bilocale, c’era una grande stanza da letto e un salotto con due poltrone, non vedovo dove avremo potuto sistemarci per la notte.
Giulio interviene e disse che dormiremo tutti nel loro letto matrimoniale. E aggiunse:
“vedrete che ci stiamo benissimo” poi guardando maliziosamente la sua moglie aggiunse: “basta che le nostre donne fanno le brave” Monica rispose sorridente dando uno spintone a Giulio e disse: “in particolare modo, tu che devi fare il bravo”. Dopo una piccola risata, Giulio propone per la cena una bella pizza e di noleggiare un film per passare la serata. Monica iniziò a sparecchiare il casino che lasciammo, rifiutando l’aiuto di mia moglie che, non sa cosa fare si mise tra le mie braccia e iniziò a amoreggiarmi con avidità; lo faceva spesso tutte le volte che beveva un po’ troppo. Affogai la mia testa nei suoi bellissimi seni cercando il capezzolo. Mi aiutò a trovarlo sbottonandosi il terzo bottone e dopo un po’ sollevai la testa e vidi Monica appoggiata con la spalla alla porta della sala con i bicchieri in mano che ci guardava. Il suo sorriso era indecifrabile, non riuscivo a capire se era voglia, curiosità o invidiava i seni di mia moglie. La guardai un istante ma subito dopo sentimmo Giulio arrivare. Io non riuscivo ad alzarmi, i miei 18 centimetri, non ci stavano più nei pantaloni. Era piuttosto imbarazzante davanti a Giulio.
La pizza era buono e la birra a volontà, il film era normale ma diverse scene, non mi avevano per niente aiutato a ridurre quei 18 centimetri di cazzo. Anche Giulio durante quelle scene cercava di dare più spazio alla sua asta che dall’eccitazione sembrava non starci più nei suoi Jeanz. Dopo il film, mia moglie chiese se poteva fare la doccia, Monica la accompagnò. Giulio mi chiese se volevo fare una partita a carte, gli dissi che preferivo andare in terrazza a fumare una sigaretta e finire l’ultimo bicchiere di birra rimasta nella bottiglia. Parlavamo del più e del meno e ogni tanto ognuno di noi cercava di sistemare meglio il suo cazzo nei pantaloni. Venne Monica e mi disse che toccava a me se volevo fare la doccia poi veniva il suo turno e infine quello di Giulio. Alla fine ci trovammo tutti quanti nel letto, le donne in mezzo con mutande e reggiseno e noi uomini dalla parte esterna con sole mutande. Ci demmo la buonanotte, e io abbracciai mia moglie che era in posizione supina. Allungai la mano sotto le lenzuola fino a raggiungere la sua morbida patata, rasata e calda. Anche lei cercava a tentoni il mio cazzo, lo prese e iniziò a maneggiarlo, cercando di non farci accorgere. Monica era girata verso di noi, ma aveva gl’occhi chiusi. Per dieci minuti andava tutto liscio e credevamo che loro già dormissero, finché non sentimmo all’improvviso il forte gemito di Monica che non riuscì a trattenere, perché Giulio, in quella posizione del cucchiaio, l’aveva penetrata. Io non c’e la facevo più. Tolsi le lenzuola e dissi: “scusate ragazzi ma io non né posso più, ho voglia farlo adesso, qui, vi dispiace?.” Vidi Giulio togliere le coperte e disse. “ Come vedi lo stiamo già facendo anche noi”. Allora presi la testa di mia moglie per i capelli e avvicinai la sua bocca alla mia cappella e mi fece un pompino che quasi lo soffocava. Giulio mise la moglie alla pecorina e iniziò a darci dentro come un toro. Ma quando Giulio si girò, vidi per la prima volta il suo cazzo. E devo dire che il suo era molto più corto del mio(12, 13 centimetri non di più) ma in compenso aveva una cappella;!! Così grossa che in vita mia, non ho mai visto niente di simile. Anche mia moglie lo vide e i suoi sguardi erano misti di stupore e meraviglia e soprattutto di voglia di prenderlo e ficcarlo nella sua sorca. Monica invece una volta fissava i miei 18 centimetri e una volta la 5° di mia moglie. Come se fosse indecisa quale per prima ciucciare. Ho messo anch’io mia moglie alla pecorina e pochi minuti eravamo quasi contemporaneamente sborrando sui rispettivi culi. Giulio ed io andammo nel terrazzo a fumare una sigaretta e lasciammo le nostre moglie insoddisfatte. Gli dissi:
“ minchia però..!, che cappella che hai..!!, quant’è la circonferenza” . Mi risposi come se fosse insoddisfatto :
“ Emmm…,quasi 17”
“complimenti però, sembra una cappella di cazzo di cavallo”
“ anche tu non scherzi per niente, hai un cazzo che non finisce, quant’è lungo!? 20 centimetri?”
“ hooo!!!, no, sono solo 18, centimetri e con una circonferenza 14”
“ comunque meglio lungo che troppo grosso e il tuo è ben proporzionato” disse Giulio.
“ non è assolutamente vero, scusa perché meglio lungo che grosso?”
“ perché la penetrazione richiede tempi lunghi, non posso mai fare una sveltina. Poi nel culo non né parliamo, io e Monica non ci siamo mai riusciti a farlo. Inoltre fa tanta fatica a prenderlo In bocca. Beato a te che godi sia il culo che la bocca”
“ con le altre donne che hai avuto prima che ti sposi con Monica, ci riuscivi a metterlo nel culo?”
“ no nemmeno con le altre, è solo un sogno poterlo fare”
“ quindi il tuo sogno è di poter metterlo nel culo a Monica?”
“ a Monica o altre, vorrei provare almeno una volta per vedere com’è. E non solo questo il mio sogno, A me piacciono le tette un bel po’, non tanto grosse, diciamo dalla 4 alla 5 di taglia come quelli di Barbara sono l’ideale per me. Mi piace un sacco carezzarle, stringerle tra le mani, ciucciarle e magari provare anche la spagnola, ma con le tette che ha …o meglio dire che non ha Monica, come si fa?. Sei proprio fortunato di avere Barbara, godi tutto, culo, tette, pompini con ingoio, sveltine, cosa vuoi di più ”
“sei proprio ingiusto nei confronti di Monica. Scusami, anch’io ho dei sogni e con Barbara impossibile realizzare ” Giulio mi rispose incredulo:
Impossibile, non ci credo!!,quale per esempio?”
Mi piacerebbe tanto fare il 69 in piedi o camminando, ma con 78kg di Barbara non è possibile farlo, inoltre non ho mai scopato una magra come la tua Monica che ha un culo..!!, da infarto” la lunghezza a Barbara dà molto fastidio, non sono mai riuscito a spingerlo fino in fondo,. Ho diverse volte rischiato di sfondarla.
Giulio all’improvviso si girò verso di me e disse:
“ ti propongo una cosa; in caso di si o di no, tra noi non cambierà nulla, resteremo sempre amici..ti andrebbe di realizzare i nostri sogni questa notte?”
Io feci il finto tonto, ma in realtà non aspettavo altro e chiesi:
“come?
“ tu fai il 69 in piedi o come ti pari con Monica, in cambio mi lasci ciucciare le tette a barbara e fare la spagnola. Inoltre voglio provare anche il suo eccitante e grosso culo, forse non avrò tanti problemi visto che voi lo fate spesso”
“ In effetti, io quando arriva il momento di sborrare, lo tiro fuori dalla fica e lo metto nel culo per non metterla incinta, il suo culo ormai è abbastanza allenato”
“ infatti, ho visto come hai fatto prima” poi prosegue dicendo:
“.Voglio anche un favore da te; devi inculare mia moglie per allargare il buchetto e prepararlo per me, sei d’accordo?”
Io feci mezzo sorriso e dissi;.
“ mica dipende solo da noi e se loro non vogliono, se sono gelose tutte due?
“Io non credo, perché Monica desidera tanto prenderlo nel culo più di quanto lo desidero io farlo a lei”
“ si,…va bene ci sto, anche mia moglie credo che, con una cappella come la tua, non si farà pregare; ho visto come la guardava prima. Se lo infili nella sua figa, ti farà quello che vuoi compreso la spagnola”
I nostri cazzi non stavano più nelle mutande, ci sentivamo un po’ ridicoli con quelle mazze puntate dritto. Tornammo dalle nostre mogli per provare a farle capire la nostra intensione. Ma come entrammo le vedemmo tutte due in uno spettacolo incredibile; Monica con una mano massaggiava un seno di barbara e l’altro seno lo succhiava come una assetata. Non avrei mai immaginato che mia moglie potesse avere inclinazione saffiche
“bene, bene, bene,,,! Abbiamo perso qualcosa a quanto pari.” Disse Giulio e abbracciò mia moglie da dietro allungando la mano alla sua figa. Devo ammettere che in quell’istante, un sentimento di gelosia mi ha trafitto il cuore come un coltello, ma per fortuna durò pochissimo dopo aver visto lo stupendo culo di Monica. Andai dietro a lei e l’abbracciai e infilai la mia mano tra le sue gambe arrivando a sfiorare il suo sesso. Scesi giù piano piano passando con la lingua su ogni parte della sua schiena fino ad arrivare al buchetto del culo. Era stupendo, meraviglioso l’ho ammiravo per qualche secondo incredulo da quanto era appetitoso, poi sputai un po’ di saliva e lo leccai con avidità. Cercai di penetrarla con la lingua, infilai un dito nella figa ben rasata, che era anche bagnata fradice, la masturbai continuando a incularla con la lingua. Tolsi poi la lingua e infilai un dito, ogni tanto Monica cercava di girarsi, godeva a guardarmi, godeva come una riccia, i suoi sguardi mi chiedevano di non fermarmi mai, gemeva di goduria. Passati venti minuti, volevo mettere un altro dito ma lei si girò e si abbassò a ciucciarmi il cazzo, mammamia come lo mandava oltre la gola, non capivo più niente. Ma poi dovetti fermarla e la portai in braccio e la rovesciai in un bel 69 da sogno. Barbara stava sopra Giulio, godeva quell’enorme cappella che nemmeno nei suoi sogni poteva avere. Io camminavo, faceva avanti e indietro nella casa in un 69 incredibile e più la leccavo la figa con furia, più lei mandava il mio cazzo in gola, tentando di farlo entrare nel esofago per qualche istante anche a costo di avere i coiti. Non né potevo più, non sono più in grado di trattenermi, facevo capire a Monica che stavo per esplodere, ma lei non mollava la presa. E infine sborrai direttamente nel suo stomaco e nello sborrare, la mia bocca succhiava come una ventosa l’interno della sua piccola fighetta, sentivo le gambe cedere, aspettavo che Monica mollasse il mio cazzo ma non lo fecce, non avevo più una goccia di sborra, ma lei continuava a spompinarmi e io continuavo a svuotare la sua bellissima figa da ogni umore, al sapore dell’aglio. Finché non sentì il muscolo del pupe contrarre in modo decisivo e poi fu la sua esplosione nella mia bocca e con essa mise il mio cazzo insieme alle palle, tutto quanto nella sua bocca. Quella fu la sborrata più bella della mia vita. Giulio e barbara erano quasi alla fine anche loro, Monica andò ad accelerare l’orgasmo di mia moglie che aveva impalato il cazzo di suo marito. Attaccò subito ai seni, che sembrava gradire pazzamente, li succhiava in modo che sembrava volesse ricuperare un tempo perduto. Barbara, gemeva, si sentiva che stava per esplodere, abbracciò Monica e la baciò con furia. Io non rimasi in disparte, scesi a leccare il bellissimo buco di culo di Monica, lo dovevo preparare bello largo per Giulio e infilai poi un dito lubrificato dalla sborra di Monica.
A quanto mi pareva non solo noi uomini avevamo dei desideri nascosti; la piccola Monica aveva un gran desiderio di ciucciare le tette di barbara e leccarla la figa mentre prende un bel cazzo nel culo. E quella santarellina di mia moglie, aveva una grande voglia di essere leccata da una donna, e nel frattempo fare sparire l’enorme cappella di Giulio. A mia moglie piaceva anche vedermi inculare un'altra donna mentre essa leccasse la sua figa. E tutte due sognavano la doppia penetrazione mentre leccano una bella fighetta rasata; spesso nei giorni avvenire si rasavano a vicenda.
Mia moglie venne copiosa, ma rimase abbracciata a Monica. Io ancora gustavo quel meraviglioso buco di culo di Monica, che si stava allargando sempre di Più. Volevo iniziare ad incularla ma il mio cazzo non rispondeva ancora all’appello. Venne mia moglie e inizio a leccarlo e assaporare il gusto della mia sborra. Monica faceva il pompino con difficoltà a Giulio per farlo prendere rigore. Tutto pronto cambiammo posizione, misi Monica alla pecorina e la sua testa tra le cosce di mia moglie per leccarla la figa e assaporare per la prima volta il suo nettare gustoso, e alla cappella di Giulio ci pensava Barbara, io da dietro iniziai la penetrazione dopo aver preso un po’ di sborra di Giulio che era sulla pancia di mia moglie, spalmai il suo favoloso buchetto e la penetrai piano piano, non volevo spingerlo tutto una volta, temevo di farla male, ma rimasi sorpreso a vedere Monica che spingeva lei il suo culo contro i miei coglioni, lo voleva dentro tutto e subito. Tutti tre di nuovo allo stesso ritmo di prima. Mia moglie che fa il pompino a Giulio, Monica che lecca la figa di Barbara e io che godo il fantastico culo di Monica, in una perfetta sintonia. Dopo un Po’, non né potevo più di prolungare il terzo orgasmo. Un’impetuosa voglia di sborrare e riempire il suo culo come una pentola di spaghetti. E con un colpo più deciso sborrai come non mai.
Invitai poi Giulio a venire dietro a Monica e consegnò il suo buco di culo, bello largo e pieno di sborra calda come gli avevo promesso. Piano piano lui fece entrare la punta della cappella con i gemiti di Monica misti di goduria e di dolore e quando entra tutta la cappella Monica urlò di piacere. Avanti e indietro per poche volte e poi si era esplosa in un bell’orgasmo che sembrava non finire. Non mollò la figa di Barbara fino a che era soddisfatta anche lei. E venne anche Giulio nel culo per la prima volta dopo tanti anni che si conoscevano. Le donne si baciarono in un lungo bacio affettuoso come se volevano ringraziarsi a vicenda per aver concesso i loro mariti.
Dopo pochi giorni mi chiamò Giulio e mi dissi:
“ come vanno le cose tra te e Barbara?”
“ bene, e voi?”
“bene,, solo cheee…,!!!!
“solo che cosa, che successo?”
“ solo che dopo quello sera, mia moglie…; diciamo che un po’ cambiata “
“ in che senso è cambiata”
“ nel senso che tutte le volte che voglio scopare nel culo, Monica mi dice; (se non c’è Claudio non ci pensare nemmeno) e per di più vuole fare sempre il 69 in piedi e camminando, ma dove cazzo hai imparato questa posizione?”
“ non è bella?”
“ è bella solo che mi piace ogni tanto cambiare”
“ cosa ci proponi?”
“se Barbara era rimasta soddisfatta quella volta, propongo che veniate a dormire da noi almeno un volta alla settimana, anche Monica lo vorrebbe anzi non vede l’ora”
“ anche noi non vediamo l’ora che ci invitassi. Ti dico la verità; ci siete mancati. Mi manca da morire il 69 in piedi, il buco del culo di Monica e la sua piccola fighetta. Anche mia moglie è ansiosa di vederti e sogna di impalare la tua cappella e tutte le volte che ho voglia di scopare lei mi dice; meglio risparmiare le nostre sborra fino a che non andiamo da voi, perché era sicura che voi ci avrete richiamato . ”
Da allora andavamo a dormire da loro più di una volta alla settimana e qualche volta restavamo per due o tre giorni di seguito. Realizzammo tutti i nostri desideri, anche quelli che ci sembravano imbarazzante. Come la mia voglia di provare, la lingua di Monica nel buco del mio culo mentre Barbara mi spompava il mio cazzo e vice versa. O fare il sesso all’aperto. Ricordo quella volta quando Barbara faceva sparire la cappella di Giulio dentro la sua infuocata figa su una banchina e io e Monica facevamo il 69 camminando tra gl’alberi. Ricordo ancora la faccia di quelle due vecchiette sedute su una banchina, quando passammo davanti a loro.
Questa storia durò per quasi un anno, sempre più insaziabili, e tante fantasie realizzate. Non ero mai sazio di ammirare il culo di Monica, di leccarlo, di prepararlo bello largo e pieno della mia sborra per Giulio, o di svuotare la sua dolce fighetta da ogni umore . E quando uscivamo fuori per andare in ristorante o fare una passeggiata nel parco, Monica ed io stavamo sempre abbracciati come se fossimo sposati e Barbara invece stava sempre abbracciata a Giulio, nessuno era geloso dell’altro. A parte una volta mentre mangiavamo la pizza al ristorante, Monica mi vidi fissare una ragazza seduta al tavolo attiguo al nostro. Prese con la mano il mio mento e mi girò la faccia verso di lei d’uno scatto e mi disse:
“ ti ho peccato?, ti piace quella!!?”
“chi?”
io ti stacco le palle sai…! Al solo pensiero te le stacco” intervenne mia moglie Barbara in difesa di Monica e disse :
“e io ti do una mano a staccargliele se ci prova a fare il porco con altre ” Gli dissi:
“ ragazze calmatevi, non ho fatto alcun pensiero su di lei, la guardavo perché ho notato una certa assomiglianza con Monica tutto qui”. Giulio guardando Monica disse; “ è vero ti assomiglia”. Io aggiunsi:
“voi due mi rendete l’uomo più felice sulla terra, non ho bisogno di altre” Monica si avvicinò e mi diede un lunghissimo e affettuoso Bacio. Eravamo fatti l’uno per l’altra. Ci completavamo a vicenda: io mi eccitavo molto con donne piccole e magre. Giulio con le donne formose, e il suo cazzo andava bene per la figa con la vagina corta di Barbara, e andava bene anche per il suo culo sfondo.
Il mio cazzo era fatto per la vagina lunga e elastica di Monica, potevo spingerlo fino ai coglioni senza sfondarla, la cosa che non potevo fare con Barbara. A Monica lo eccitava da morire sentirlo arrivare fino alla pancia. Inoltre, Monica riuscì finalmente godersi sia il culo, che il pompino. E Giulio non ha più problemi con la penetrazione e gode il culo di Monica e di Barbara. Non ha più problemi di sveltina o di pompini, barbara era sempre pronta a soddisfarlo.
Ci completavamo a vicenda, quello che non aveva Monica lo aveva Barbara e quello che non aveva Barbara lo aveva Monica e anche tra me e Giulio ci completavamo; con un cazzo lungo e l’altro grosso.se ci fossero matrimoni tra coppie, senza dubbio avremo sposato loro.

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