Io e mia madre 4 - La mamma di Cristian

Scritto da , il 2019-03-14, genere incesti

Avevamo preso l'abitudine di addormentarci insieme completamente nudi sul letto suo e di mio padre, e i giorni seguenti, tra una scopata e l'altra, sembrarono volare.
Arrivò così giovedì, avevo modificato le foto di Cristian e andai a casa sua per riportargli la chiavetta.

Quando arrivai mi aprì la porta sua madre Eleonora, un’altra gran bella donna: 42 anni oggi, lunghi capelli rosso scuro come piacciono a me, alta poco più di mia madre, quindi circa 1.72-1.73, seno più piccolo ma comunque una più che godibile terza, anche lei un culo incredibile e occhi di un bellissimo verde, che si sposano perfettamente con la sua chioma ramata. La conosco da quando ero un bambino dato che io e Cristian siamo amici di infanzia.
E: "Ah Luca, ciao"
L: "Ciao Ele, pensavo fossi a lavoro"
E: "No oggi ci hanno dato un giorno libero. Cristian mi ha detto che saresti venuto, ora però non è a casa, perchè non entri ad aspettarlo?"
L: "No vabbè dovevo solo dargli la chiavetta con le foto, la lascio a te"
E: "Dai entra almeno per un caffè, sono settimane che non ci vediamo, parliamo un po’ "
Vista l’insistenza non mi sembrava una bella cosa rifiutare, quindi entrai. Eleonora mi precedeva nel corridoio e non potei non notare la forma del suo bel culo sotto il vestito (nemmeno troppo lungo) che portava.
E: “Siediti sul divano, io intanto preparo il caffè”
Tornò poco dopo con due tazzine di caffè e si sedette sulla poltrona dall’altro lato del tavolino.
E: “Allora che mi racconti, tutto bene?”
Dicendo questo accavallò le gambe e potei intravedere la fascia delle sue autoreggenti. Cercai di spostare lo sguardo ma penso che lei lo notò perché la vidi accennare un sorriso.
L: “Mah niente di che alla fine, papà è di nuovo in viaggio e cose così, solita storia”
E: “In realtà Cristian mi ha detto che questa sua assenza non è che vi dispiaccia tanto”
Ero spaesato, Cristian le aveva detto di me e mia madre? Non potevo crederci, e se lo avesse detto a qualcun’altro?
L: “Non capisco, in che senso?”
Mi guardò sorridendo e posò la tazzina sul tavolino
E: “Guarda che non devi aver paura di essere giudicato da me… tutti sotto sotto abbiamo dei segreti”
Disse allargando le gambe e toccandosi la figa da sopra il perizoma.
L: “Ele non so cosa tu abbia in mente, ma se viene Cristian e ci trova così…”
E: “Ma figurati, si è scopato tua madre per mesi, non dirà nulla… anzi”
Incredibile, Cristian le aveva detto anche questo?

Si alzò e si diresse verso di me con il vestito alzato, senza il quale potevo vedere le sue belle gambe avvolte nelle autoreggenti. Una volta che mi fu davanti, si portò le mutandine alle ginocchia, lasciando scoperta la sua figa completamente depilata
E: “Guarda, non la trovi invitante? Già bella bagnata e pronta”
A quella visione il mio cazzo già mezzo duro diventò davvero di pietra, non riuscii a trattenermi e le afferrai i glutei, portandola verso di me in modo da poterle leccare la figa. Le sue mani mi tenevano la testa mentre me la lavoravo con la lingua.
Dopo qualche minuto si staccò e si tolse completamente il vestito, lasciando il suo bel seno nudo, poi si inginocchiò, mi abbassò i pantaloni e lo prese in mano
E: “Mmmh ma guarda un po’... complimenti…”
Raccolse un po’ di saliva nella sua mano e mi lubrificò la cappella, mentre mi succhiava avidamente le palle. Si staccò dai testicoli e iniziò un caldo e bagnato pompino. Passarono una cosa come una decina di minuti e dopo un altro paio di menate si alzò e si mise sul divano a pecora, così presi il cazzo e le penetrai la figa bagnata.
Cambiammo 2-3 posizioni nel giro di mezz’ora, poi io mi sdraiai a terra e lei mi salì sopra, facendolo entrare tutto fino in fondo e iniziando a saltare come una vera porca.
Mentre godevamo sentimmo la porta aprirsi e vedemmo entrare Cristian
C: “Ma guarda… ti sei vendicato eh?”
L: “No Cri, è che”
C: “Tranquillo scemo, ti prendo in giro… Allora mà, ti sta piacendo il suo cazzo?”
Eleonora nel frattempo non aveva smesso di saltarmi sul cazzo, anzi il suo ritmo era aumentato
E: “Mmmmh sì è fantastico… che ne dici di venire qui e dare alla mamma anche un po’ del tuo”
A quelle parole Cristian iniziò a spogliarsi, e in pochi secondi era anche lui nudo; si avvicinò a noi e sua madre glielo prese in bocca, facendoglielo diventare duro in pochi secondi. Le afferrò la testa e glielo infilò dritto fino in gola, per poi lasciarla e schiaffeggiarla col suo cazzo. Le andò poi dietro e si inginocchiò per incularla
E: “Aaaaah finalmente, erano anni che volevo farmi due cazzi contemporaneamente”
lei smise un attimo di saltarmi sul cazzo per permettere al figlio di penetrarle il culo, cosa che lui fece immediatamente; iniziammo a spingere, io da sotto e Cristian da dietro, facendola venire e urlare dal piacere
E: “ODDIO SÌ, NON VI FERMATEEEE”
Continuammo a scoparla così per una buona mezz’ora, poi cambiammo posizione e mentre Cristian si scopava sua madre a pecorina lei mi succhiava il cazzo. Eravamo sul punto di venire ed Eleonora si mise in ginocchio davanti a noi pronta a ricevere il nostro sperma, che non ci mise molto ad arrivare; in men che non si dica i nostri pieni e copiosi getti di sborra le ricoprirono tutto il corpo, dalla faccia fino alle gambe
E: “Mmmmh Jackpot… Che bravi ragazzi, mi avete fatto avere una serie di orgasmi incredibili… E questo fiume di sborra è la perfetta conclusione”
Disse passando la bocca da un cazzo all’altro
L: “Wow… non avrei mai detto che anche voi due lo faceste”
E: “Ormai sono anni che io e Cristian facciamo sesso, è bello poter finalmente condividere le nostre scopate con qualcuno”
C: “Perché io non sono abbastanza?”
Disse con tono chiaramente provocatorio
E: “Ma figurati tesoro, però più siamo più ci divertiamo. A proposito Luca, se tu e tua madre volete possiamo organizzare una cosa a 4… fare un incesto di gruppo sarebbe molto eccitante”
L: “Glielo chiederò, ma credo che l’idea non gli dispiaccia per niente”
E: “Ottimo dai, ora vado a lavarmi che sono coperta di sperma, mi sa che anche le calze sono da buttare ormai ahahaha”

Si leccò una parte del nostro seme che le colava dalla faccia, poi si alzò e si diresse verso le scale per salire al piano di sopra dove c'era il bagno.
Io mi rivestii e mi avviai verso la porta d’ingresso
L: “Oh Cri allora vado che è quasi ora di pranzo, ti ho riportato la chiavetta USB”
C: “Ah grazie, va bene allora facci sapere per quella cosa”
L: “Sarà fatto, salutami tua madre, ciao”
C: “Contaci, ciao”

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