Il matrimonio di Angelica 9

Scritto da , il 2019-03-14, genere trans

Mentre godevo delle attenzioni orali dalla mia Padrona, sentii premere alla porta del mio sesso: Marcelo stava entrando !
Sentii distintamente la sua cuspide, certo facilitata dal nettere che il mio amore mi aveva donato poco prima,penetrarmi , rimanendo però bloccata poco dopo , quando l'affusolatezza iniziale lasciva campo al calibro del tronco.
Marcelo, evidentemente avvezzo alla manovra ,si arrestò un istante, giusto il tempo di afferrare con le mani i miei fianchi , poi, quasi prendendo la rincorsa, mi diede un potente colpo di reni .
Bruciore , dilatazione , intrusione: queste le sensazioni che provai subitaneamente ; certo avrei anche urlato se la mia bocca non fosse stata tanto sapientemente quanto voluttuosamente, occupata.
Da me uscì , invece, solo un mugolio di difficile qualificazione: un misto di dolore, stupore e libidine .
Una mano della mia Padrona , nel frattempo,scese a titillarmi un capezzolo, mentre il toro latino, che, probabilmente, era entrato solo parzialmente, ripartì in avanti, se possibile con maggior impeto .
Sentii il suo sacco scrotale urtarmi l'inerno delle cosce : sì , ora, incredibilemente ,era tutto dentro di me!
Il mio sesso mi bruciava, tirava tutto , lo sentivo teso , come se stesse per esplodere , mi sentivo piena , farcita, come infilzata ad uno spiedo , impalata da quel prodigioso palo di carne pulsante !
Due lacrime si fecero stada tra le mie ciglia , di dolore , ma anche commozione : finalmente sapevo : ora si che ero scopata , riempita!
La mia Padrona percepì la mia presa di coscienza e , distolta momentaneamente la sua bocca dalla mia , mentre delicatamente mi tergeva le lacrime con un dito , con poetica oscenità mi sussurrò:" Ora comincia la tua nuova vita , da puttana , da troia, la mia puttana , la mia troia!" Ora nulla sarà più come prima !"" Dai Marselo , fottila per bene!" "Ahh, sii.."
Queste ultime parole era dovute al fatto che sul letto ci aveva raggiunto anche il padrone del mio amore, che, in un sol colpo l'aveva infilzata da dietro , facendola ricadere su di me , che subito ripresi a baciarla, essendo rimasta troppo a lungo orfana della sua bocca .
Marcelo si era fermato qualche istante, forse per farmi addattare al suo grosso calibro , pensai,poi, con movimenti rotatori del bacino ,cercò di allargare il pertugio che aveva or ora creato. Ma , dopo poco lo sentii ritrarsi un poco per poi riaffondare di nuovo, provocandomi una scossa sia fisica che di piacere , la prima nelle viscere la seconda nel cervello .Si , mi stava scopando anche il cervello !Il suo movimento iniziò a diventare ripetuto , piuttosto cadenzato , come se anche lui volesse centellinare il suo piacere , ritardandone l'eruzione.
Mentre assaporavo queste goduriose sensazioni , un altro corpo si unì a noi : era Caroline , solo di autoreggenti e tacchi vestita , inalberante anchessa una rigogliosa erezione . Si sdraiò sul mio finco sinistro, per non intralciare la monta di Marcelo, e subito impugnò il mio clitoride ormai ridestato , mentre prese a contendermi la bocca con la mia Padrona , intrecciando le loro lingue nella mia cavità orale. Sentivo il suo abbondante seno strusciarsi sul mio petto ed il suo clitoride eretto premere sul mio fianco : non potevo immaginare un paradiso migliore di quel momento ! Lì attorno anhe gli altri invitati stavano dandosi ampiamente da fare ed avvertivo rumori inequivocabili, ma ero troppo presa da quello che stava accadendo a me per badarvi troppo .Marcelo aveva preso ad accellerare il ritmo , quasi volesse passarmi da parte a parte col la sua spada di carne e, infine, con un altro grugnito di soddisfazione , lo sentii sussultare dentro di me, rilasciando il suo seme, che, in parte ,sentii fuoriuscire tra le mie cosce.
Coloro che mi stavano baciando si staccarono , allora, all'unisono da me : Caroline scese ad ingoiare il mio clitoride, desideroso di attenzioni, mentre la mia Padrona , fatto uscire lo scettro del suo Padrone da lei ed impugnatolo lo dirigeva nella mia anovagina , traboccante dello spema del sudamericano, il quale, estrattosi da me, ora mi aveva occupato la bocca con la sua asta per farsi ripulirire del suo piacere .
Intenta a ciò mi sentii penetrare dal minor calibro del padrone della mia amata ,il quale , facilitato dalla precedente perforazione e dai liquidi seminali rimasti in loco ,iniziò una veloce cavalcata , che non durò molto ed aggiunse il suo latteo contibuto al mio grondante sesso .
In concomitanza con la sua venuta anche io feci lo stesso nella calda bocca di Caroline , che trattenuto il mio prodotto venne a riversarlo nella mia bocca, ormai libera del sesso di Marcelo , che ,tornato rigido, stava ora rivolgendo le sue attenzioni alla mia Padrona ,che lo ricevette more ferarum , a pochi centimetri dal mio volto: come erano belli!Vedevo quelll'obelisco di carne sfondare il sesso della mia amata senza alcun sforzo o cedimento .
Il mio, di sesso, fu subito occupato da Caroline che mi suggerì di mettermi io pure in posizione more ferarum perchè" almeno mi sembrerai ancora un poco stretta". Così feci e messami in posizione mi ritrovai a contatto del viso della mia Padrona: subito ci abbandonammo ad una furiosa, dolcissima ed interminabile limonata, mentre i nostri due possessori ci sbattevano con foga crescente.

Questo racconto di è stato letto 3 9 4 5 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.