Scopata sul treno notturno

di
genere
etero

Sono su un treno notturno e sto viaggiando verso Berlino. Per risparmiare ho deciso di viaggiare in una cuccetta da 4 persone anche se sono sola. Un uomo sale alla mia stessa stazione e scopro che è il mio compagno di viaggio: è un ragazzo, che avrà pressa poco la mia età ed originario del Senegal. Parliamo un po’ e poi si fa tardi, ormai il treno è silenzioso. Sono io a fare la troia e dico: “un luogo comune dice che i neri hanno il cazzo grande, mi sento in imbarazzo a chiedertelo, ma è vero?”.
Diop sorride e alzandosi mi dice che se voglio posso controllare. Mi inginocchio e inizio allora ad armeggiare coi suoi pantaloni. Glielo tiro fuori ed è effettivamente enorme. Quasi ipnotizzata da tali dimensioni inizio a leccarlo e succhiarlo. Tutti gli uomini con cui scopo mi dicono che sono la dea del pompino, ma Diop ce l’ha così grosso che fatico a prenderlo in bocca tutto. Dobbiamo fare in fretta: alla prossima fermata probabilmente salirà qualcuno. Lo sto succhiando avidamente, voglio che venga. Mi piace così tanto ingoiare. Ho in mano io la situazione, ma senza preavviso decide di ficcamelo tutto in gola. Poi inizia a scoparmi la bocca mentre mi tiene ferma la testa. Mi lascia, di modo che sia io a tornare alla guida. Ci alterniamo così per un po’ fino a che sento che sta per venire. Stringo leggermente, ma con decisione le labbra: voglio fargli capire che deve venirmi in bocca perché voglio ingoiare. Viene. Il suo sperma è così tanto che devo fare uno sforzo per tenerlo tutto e non farlo uscire dagli angoli della bocca, ma ce la faccio e ingoio tutto.
Sto ancora ansimando quando lui mi prende e mi spoglia. Poi mi gira. È dietro di me e mi fa inclinare in avanti. Lo spazio è stretto e in quella posizione posso appoggiarmi solo al finestrino. Sento che con la cappella inizia a stuzzicare la mia figa, entra appena e poi esce. Un po’ il freddo, un po’ l’eccitazione, ma ho i brividi. Lo prego di fottermi senza pietà, che non resisto più, che mi deve montare subito.
Mi ascolta e me lo ficca dentro tutto e inizia a sbattermi, il piacere mi dà alla testa, credo che sentano le mie urla per tutto il treno, ma non mi importa. Vengo una prima volta, ma lui non è ancora venuto e continua a sbattermi. Le mie tette premono contro il finestrino chiuso e proprio in quel momento il treno si ferma in una stazione. Sulla banchina un uomo inizia a guardarci, ma non mi importa, sto godendo troppo. Diop mi tiene il busto sollevato, mentre mi scopa da dietro. Poi due copi più decisi e viene. Io urlo. Esce, ma io rimango in quella posizione, appoggiata al finestrino. L’uomo sul marciapiede non ha ancora smesso di guardare e io non voglio che smetta.
Spero intensamente che sia nella nostra cabina.
di
scritto il
2019-02-12
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