La porta è aperta

di
genere
sadomaso

La porta è aperta, entri nell’appartamento chiudendotela alle spalle, lui non c’è ad accoglierti, una musica di pianoforte come sottofondo riempie la casa, le luci sono soffuse e dal bagno arriva il rumore dell’acqua che scorre… lo sà che arrivavi, ma gli piace essere pulito, profumato, con la pelle fresca… quindi decidi di andare in salotto ad aspettare.
Avvicinandoti al divano, noti in un angolo della stanza dei oggetti sistemati con cura sul pavimento, incuriosita ti avvicini per capire di cosa si tratta, una volta avvicinata abbastanza per vedere noti: una candela nera, una candela viola, una cintura di cuoio nero arrotolata con precisione, una spazzola, un coltello, due mollette da bucato e una bottiglia di birra vuota… capisci fin da subito lo scopo dell’invito, potresti andartene prima che esca dalla doccia, scrivergli poi un messaggio di scuse inventandoti qualcosa, ma al pensiero che nella prossima ora il tuo corpo sarà il protagonista per soddisfare i suoi vizi, senti una vampata di calore assalirti da dentro, le tue grandi labbra si bagnano al sol pensiero di essere violentata da quella spazzola, i tuoi capezzoli si fanno duri sapendo che riceveranno un trattamento doloroso… è il momento di decidere se rimanere o scappare, se concedere il proprio corpo a quella tortura piacevole, o andarsene non pensando a cosa sarebbe potuto succedere una volta nuda con tutti i tuoi buchi a disposizione tra le mani di Guido…
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Il suono dell’acqua si interrompe, una manciata di secondi, forse più di un minuto, un tempo impreciso da capire prima che si aprisse la porta del bagno… a piedi nudi e con solo i pantaloni della tuta grigia indosso, arrivai in salotto:
“Ciao Maddalena!, non ti ho sentito arrivare!”
Tu, che nel frattempo hai preso la tua decisione, mi saluti con i tuoi occhi da tigre spalancati, pronta a essere la preda, ma non senza combattimento. Ci perdiamo nei soliti convenevoli, film, libri, musica, bevi qualcosa… ma entrambe coscienti che stiamo solo rompendo il ghiaccio prima di lasciarci andare al piacere.
Mentre parliamo ti osservo, guardo i tuoi occhi che mi parlano diversamente da quello che la tua bocca sta dicendo, guardo i tuoi movimenti, che astutamente fai per mettere in mostra i tuoi seni, le tue gambe… respiro il tuo profumo mentre ti ascolto e mi lascio trasportare in un luogo dove le mie fantasie iniziano a prendere forma… mi stai parlando di qualcosa su qualche tuo cliente, o roba simile, quando vengo preso dall’istinto animale e con un movimento veloce ti prendo per la gola stringendotela forte, tanto forte che i tuoi occhi si sbarrano guardandomi chiedendo aiuto… chiedendo respiro… lascio la presa solo per un attimo… deglutisci, prendi fiato e sei pronta ad un’altra stretta… più violenta, più lunga… le tue mani si attaccano al mio braccio, ma non si oppongono a ciò che sta succedendo, sembra quasi che mi tengano lì, a premere con forza sul tuo collo… con l’altra mano ti prendo per i capelli, te li strattono con forza, muovendoli si sente il loro profumo che mi inebria ancor di più… mollo la presa e iniziamo a baciarci, baci lunghi, caldi, fatti di intrecci di lingua e piccoli morsi sulle labbra…
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Mentre ci baciamo, ci mordiamo, ci strattoniamo, ci coccoliamo, con le mani facciamo una danza di palpeggiamenti in punti ben precisi in modo da toglierti tutti gli abiti, rimani solo con il tuo reggiseno e mutandine in pizzo nero, già bagnate dalla tua figa calda e vogliosa di essere scopata da qualsiasi cosa ci possa entrare… mi alzo, mi sposto da te… me ne vado in cucina, ho sete, voglio qualcosa da bere, qualcosa di buono da assaporare, qualcosa da gustarmi, da aggiungere per godere a pieno di quello che i miei occhi vedono… mi verso del Jack, abbondante perché son sicuro che ne berrai un po' anche tu… torno da te porgendoti il bicchiere, lo prendi e butti giù un paio di piccoli sorsi, mentre ai i miei occhi addosso che ammirano il tuo corpo sexy e provocante…. Riprendo il bicchiere e ne bevo un sorso prima di appoggiarlo sul tavolino… con calma e cura inizio a baciarti le braccia, il collo infilandoti le mani ovunque sentendo il tuo calore uscire dai tuoi buchi, la tua figa calda, il tuo culo che inplora di essere violentato… tu inizi a giocare con il mio cazzo, lo vuoi succhiare… sta uscendo la tigre combattiva, quella che si concede ma solo a tratti, quella che vuole la sua parte e sa come prendersela lo prenderlo in bocca e lo infili giù per la gola il più possibile, un pompino di quelli che tu sai fare, un pompino dove te lo sbatti sulla lingua e dopo aver sputato sulla cappella calda e gonfia lo riprendi in bocca mentre con la mano lo meni con forza…

Ti lascio fare, mi piacciono i tuoi pompini, ma non rimango lì fermo mentre Tu me lo succhi quasi come se io fossi il tuo giocattolo, “Maddalena” … “così mi fai venire” … e infilo la mano nel tuo reggiseno tirando fuori i tuoi capezzoli, li stringo con forza… li pizzico e li avvito fino a sentirti soffrire, mi accorgo della tua sofferenza da come me lo succhi mentre stringo, il tuo ritmo cambia, la tua pressione sul io cazzo si fa più forte, quasi per volerti vendicare del dolore che ti provoco… te li stringo ancor più forte e tra le mie dita li sento che si fanno sempre più duri e appuntiti… non riesco a fare a meno di prenderli in bocca, di assaporarli, succhiarli e morderli… tu ti ecciti e inizi a urlare di dolore e di piacere infilandomi le tue unghie nella schiena graffiandomi dal piacere… provocandomi dolore… più mi graffi e più stuzzico i tuoi capezzoli con morsi e pizzichi, quasi per vendicarmi di quello subito poco prima mentre mi spompinavi…
… ho voglia di scoparti il culo… ma ancora non lo meriti
Prendo il coltello che si trova li a terra, vicino a noi e faccio correre la lama dietro il tuo orecchio, scendendo tra i tuoi seni, passando la lama fredda sui tuoi fianchi per poi dare un colpo di lama preciso sul fianco delle tue mutandine… mi riproveri perché ti ho tagliato le tue mutandine nere… questo rimprovero lo prendo come una sfida e liberandomi le mani dal coltello ti infilo le dita in bocca in modo da zittirti e allo stesso tempo bagnarmi le dita che tra poco si infileranno tra le tue cosce per giocare con il tuo clitoride, per provocarti orgasmi, per violentarti il culo desidero di cazzo…

Ti allargo le gambe e difronte a me la tua figa calda, bagnata… ci infilo subito 2 dita e inizio ad affondarle dentro e fuori, mi chino e con la lingua ti do dei colpi sul clitoride, hai un buon sapore, non riesco a smettere di leccartela… è calda, bagnata, saporita… tu mi tieni giù per la testa mentre io continuo a leccare, sputare e infilarci prima 2 dita, poi 3 fino a dilatertela tanto da entrate con tutta la mano… il tuo corpo vibra di dolore, geme di piacere, mi provochi muovendo la tua figa con forza contro la mia lingua, spingendola tutta contro la mia faccia, quasi a farmi capire che non ti basta… prendo la spazzola e con colpi duri e forti la picchio sul tuo clitoride, ad ogni colpo emetti un urlo… ad ogni colpo affondi le tue unghie nelle mie braccia… ti piace… la tua figa è sempre più rossa e gonfia, i colpi duri della spazzola contro le tue grandi labbra ti danno delle scariche su tutto, per tenerti ferma sono costretto a soffocarti nuovamente, spingendo con forza il tuo collo contro il divano, in modo da immobilizzarti e lasciarti senza respiro… i tuoi occhi implorano pietà e cazzo allo stesso tempo… la tua figa schizza, tanto da bagnarti le cosce… decido che è il momento di giocare con il tuo buco migliore… il tuo culo… ti alzo per le caviglie, tanto quasi per farti fare una capriola completa… ora ho la tua figa rossa e il tuo culo ancora inviolato a portata di tortura, mentre tu in quella posizione non riesci a opporre resistenza a qualsiasi mia azione… forse non lo faresti comunque, ma legarti i polsi alle caviglie utilizzando le calze mi sembra ottimo per non fare che mi interrompi mentre lavoro sui tuoi orefizi…
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Sputo con prepotenza sul tuo culo, gli passo la lingua per rilassarlo e inizio infilandoci un dito… prendo la bottiglia di birra, ti muovi agitandoti ma non riesci a opporre troppa resistenza alla penetrazione della bottiglia nel tuo culo… infilo tutto il boccaglio, lo porto avanti e indietro… la tolgo… il tuo culo si stringe, pulsa… sputo e reinfilo la bottiglia, questa volta più affondo, voglio farti male… ti deve faremale… spingo con forza la bottiglia all’interno del tuo culo tanto che inizia ad allargarsi per farla entrare e tu urli chiedendomi di fermarmi… prendo le tue mutandine, le passo sulla tua figa che sbrodola dal piacere, le innumidisco per bene e te le infilo in bocca, in modo da zittirti e allo stesso tempo farti sentire il tuo sapore… tolgo la bottiglia e ci infilo il mio cazzo duro… non vedevo l’ora di mettertelo nel culo… mi mancava questa senzazione… ti piace sentire il cazzo caldo che entra nel tuo corpo con violenza… lo senti pompare avanti e indietro, ad ogni colpo si fa sempre più grosso… più caldo… ti libero e tu di colpo lo riprendi nella tua bocca, spompinando con forza mentre ti tocchi la figa gonfia e il tuo culo torna alla sue dimensioni originali pulsando come non hai mai sentito… sai che non è finita… ci sarà altro dolore… altro piacere…
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Ti lascio fare per qualche minuto, poi ti giro schiacciandoti la testa contro il divano con il mio piedi ti spingo il cazzo pieno della tua saliva in figa e lì iniziamo a scopare… io che mi muovo velocemente e tu che ti spingi indietro per sentirlo tutto dentro, sentirlo sbattere sulle tue pareti interne, sentire le mie palle che sbattono contro il tuo culo ad ogni spinta… ti schiaffeggio, un colpo a destra, un colpo a sinistra… mi chiedi di farlo con più forza, questa è la tigre combattiva che mi aspettavo…la Maddalena che volevo… prendo la cintura di cuoio e la uso come frusta, picchiandola con forza contro le tue chiappe lasciandoti delle righe violacee… urli dal piacere… mi chiedi di mettertelo nel culo… obbedisco, mi stai soddisfando, come posso negartelo… tenendo il cazzo in mano lo picchietto con forza sul clitoride e poi lo butto nel culo e ripeto questa azione più volte… tu sempre più bagnata io sempre più eccitato con la voglia di riempirti la bocca di sperma… ma non è ancora il momento… sei troppo bella per finirla ora…
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Devo prendere fiato, ma non posso darti tregua… sdraiata a pancia in su vengo a coccolarti, a baciarti… ti bacio ovunque… bocca, guance, collo, tette, pancia, cosce, piedi… ti coccolo, ti massaggio e accendo le candele… tu sdraiata senza nulla nei tuoi buchi ti stai rilassando… chiudi gli occhi e io ne approfitto per stupirti facendo cadere della cera calda sui tuoi capezzoli duri, gonfi e doloranti per quello subito in precedenza… la cera calda ti fa saltare e ti risveglia all’istante, un’altra cascata di cera, un altro brivido in tutto il corpo… il tuo bel corpo è ormai straziato… sensibile a qualsiasi cosa… ti rassicuro, ti accarezzo tutta con dolcezza… è ciò che meriti… i tuoi occhi mi guardano in ecstasi, confusi dalle emozioni… mi cerchi… mi tocchi… mi fai impazzire… mettendoti sul fianco te lo spingo nuovamente nel culo, colpi decisi… profondi… tu urli di piacere mentre io spingo più forte che posso… vedo il tuo corpo morbido muoversi ad ogni mio colpo… la tua bocca sempre più aperta che urla senza voce… sto per venire… ti prendo per i capelli e ti spingo il cazzo in gola… lo senti in bocca che si stà gonfiando, che è pronto a riempirti di sperma caldo… me lo meni e lo succhi facendomi impazzire… lo tolgo dalla tua bocca con forza e menadomelo difronte a te ti vengo in faccia, in bocca, sui capezzoli martoriati… vengo con schizzi di sperma caldi buttandoli ovunque sul tuo corpo…
Ho finito… mi giro e prendo il bicchiere di Jack… lo assaporo a piccoli sorsi guardandoti lì rannicchiata, il tuo corpo pieno di sperma e lividi… i tuoi buchi violentati e stanchi… il tuo respiro pesante e i tuoi occhi persi… Bentornata Maddalena…bentornata Kitty!
di
scritto il
2019-02-11
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