Un casuale incontro al bar 2.

Scritto da , il 2019-01-15, genere etero

Poco dopo l'uscita di Beatrice rivedo la maniglia girare, certo che si trattava di Paolo ma .... altra sorpresa: è Joselita, la brasiliana dal gran bel culo ed una bocca da baciare, succhiare. Entra sorridente e viene a sdraiarsi accanto a me. Un po il caldo dell'estate ed il contatto col suo ben messo corpo, mi ridonano una rispettabilissima erezione che lei non trascura, anzi, senza indugio, prende il cazzo in bocca e, quando sente che sta gonfiandosi da paura, viene a baciarmi in bocca e giochiamo con le lingue da farmi indurire ancora di più il mio bastone naturale. La faccio girare a pancia sopra e vado a leccarle la figa che già sbrodola abbondantemente. Dopo lungo leccare, le spalanco le cosce e le infilo il cazzo tutto dentro alla figa. Pompo forsennatamente e, quando sto per venirmene, le chiedo di girarsi a pancia sotto e la inculo senza lubrificarglielo un poco ma anche il forellino è intriso dei suoi succhi vaginali, così la possiedo senza esitare e affondo colpi che la fanno sobbalzare e ambedue ce ne veniamo insieme fino a sentire il mio cazzo sgonfiarsi e scivolare fuori dalla figa, imbrattando il letto paurosamente. Ci baciamo ancora in bocca, poi lei che doveva alzarsi presto mi lascia ed esce silenziosamente. Mi domando se potrò dormire un poco ma subito dopo uscita lei, eccoti Paolo che mi fissa negli occhi arrossendo e, senza dire nulla, va deciso a prendere in mano il mio cazzo e poi passa a ciucciarlo con passione. Me ne vengo un'altra volta e lui mi guarda deluso, convinto che non avrei avuto altre erezioni ma gli dico di posizionarsi davanti a me in ginocchio e gli strofino sull'ano il cazzo sporco di sborra che rende il buchino scorrevole e, con l'indice, mi assicuro che sia un ingresso facile, infatti lui doveva averne già presi molti di cazzi in culo, così appoggio il glande al suo ano e spingo dentro senza freni, intanto il cazzo aveva già ripreso forma e durezza giusta, così l'inculai facendolo un poco lamentarsi per le dimensioni non certo misere del batacchio. Gli sborrai in culo e, mentre pensavo a cosa avremmo potuto ancora fare, non avendo mai avuto esperienze con gay, trans ecc., eccoti riaprirsi la porta ed entrare Joselita con un fallo di grosso calibro, già piazzato alla sua vita con cinghie di pelle e va dritta ad infilare il suo giocattolo nel culo di Paolo che già tremava al vedere il fallo ben grosso. Joselita mi dice che Marco la paga per farsi inculare ed io, eccitato dalla nuova situazione verificatasi, mi metto dietro di lei e la inculo a sangue. Tutt'e due gemono e lei, per aumentare la tensione sessuale, pizzica con le dita i capezzoli a Marco che però non ha erezioni penili perciò, dopo una lunga cavalcata nel culo di Joselita, estraggo il cazzo che vado a porre davanti alla bocca di Marco. Sborro da godere paradisiacamente e così termina la notte delle battaglie di letto. Al mattino mi sveglia Joselita che mi da un lungo bacio in bocca e mi dice che è ora di alzarsi ed andare a riprendere l'auto dal meccanico. Mi vesto e trovo Milena ad aspettarmi per fare insieme colazione. Dopo io chiedo di chiamare un taxi e darmi l'indirizzo del loro meccanico ma Milena mi dice che m'accompagnerà lei dal meccanico suo e partiamo con la sua bella cabriolet. Le faccio presente che deve fare il pieno di carburante e ci fermiamo ad un distributore. Terminata l'operazione, riprendiamo la strada e capisco che Milena ha bisogno di parlare. La stimolo ad aprirsi con me e passiamo subito a darci del tu così lei si sfoga interamente e vengo a sapere che il marito non la considera più da quando è nato Marco, come se lei fosse per lui solo una "fabbrica di figli" e perciò gli manca tanto ... guarda caso ... il cazzo. Le suggerisco una strada chiusa e deserta, senza case, dove ci fermiamo e ci scambiamo un bacio lungo e sensualissimo. Ci accordiamo per incontrarci con discrezione e poi andiamo dritti a prendere la mia Mercedes. Giunti all'officina, il meccanico mi dice che l'auto è quasi pronta ed ha avuto l'alternatore fuori uso. Già so che la spesa non è da pochi euro, anzi, molti, ... evviva, penso ironicamente ... non ho i soldi necessari! Ma il destino è favorevole per me, infatti, a lavoro terminato ed auto provata dal meccanico, Milena lo prende a parte poi torna da me. Chiedo al meccanico quanto gli devo e lui mi fa presente che era stato pagato tutto, non dovevo preoccuparmi. Milena aggiunse dopo che anche quello fa parte dell'ospitalità. Rimango senza parole e, dopo avere ringraziato Milena ed il meccanico, lascio un altro mio bigliettoa Milena per il nostro incontro e mi faccio scrivere il suo e quello di casa. Riprendo così il mio lavoro e , mentre guido, penso a come sdebitarmi con Milena e suo marito, poi mi viene in mente che loro amano i buoni vini, così vado ad una enoteca e chiedo di consegnare a domicilio un cartone di vari vini ben quotati. Mi assicurano che la consegna verrà eseguita subito e che poi mi manderanno un SMS per conferma consegna avvenuta. Passo poi da un fioraio dove faccio consegnare un mazzo di orchidee per Milena ed un mazzo di "non ti scordar di me" per Beatrice.

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