Innamorarsi di una trans

Scritto da , il 2011-06-01, genere trans

La storia risale a moltissimi anni fa, forse troppi. Ero un ragazzo non ancora ventenne e giravo, con gli amici, per le strade della mia città con una vecchia carretta regalatami dai miei. Una sera riaccompagnando a casa un mio amico, vedo, nei pressi dell'abitazione di questi una magnifica apparizione. Una magnifica creatura, bruna slanciata, vestita di un semplice vestito nero, con la gonna poco sopra il ginocchio, una abondante scollatura che lasciava ammirare buona parte del seno, non eccessivo ma ben pronunciato, due occhi neri pieni di sensualità. Un atteggiamento privo di volgarità, una donna davvero sublime. La guardai si sottecchi senza far capire al mio amico che il mio cuore mi era balzato in gola per l'emozione. Cercai in tutta fretta di lasciare il mio amico a casa sua e ritornai sui miei passi. Lei era ancora li, ma menre la stavo per raggiungere, un'auto che mi precedeva si accostò e la fece salire. Io allora pensai che forse era una ragazza in attesa di un suo accompagnatore. A scanso di evenienza però decisi di farmi un giro e di ripassare dopo un pò di tempo. Nel frattempo mi fermai in un luogo appartato e controllai le mie magre finanze che ammontavano a poche decine di migliaia di lire, somma che per me ragazzino era un enormità. trascorsa circa mezz'ora ritornai sul posto e la rividi, il mio cuore pompava a mille e l'emozione era forte la mia salivazione era azzerata, anche perchè, tranne una breve esperienza con una prostituta di bassa lega all'età di 16 anni, le mie esperienze sessuali si erano limitate a qualche limonata con la ragazza di turno ed a tantissimi lavori di mano guardando giornaletti porno.
Passo più volte cercando il coraggio per avvicinarmi fin quando la meravigliosa ragazza non mi guardò sorridendomi.
Presi il coraggio a due mani e mi avvicinai, abbassai il finestrino e, con un fil di voce chiesi "quanto?", lei mi sorrise e con voce gentile disse "trentamila", la invitai a salite e, con un fil di voce chiesi "dove?", lei mi indicò una strada elegante della mia città e mi condusse a casa sua che era un piccolo appartamento in un giardino posto di lato ad un palazzo molto signorile.
Mi fece entrare accogliendomi con modi molto gentili, mi chiese se era la prima volta e, anche se era molto giovane, dimostrò di essere esperta, riuscendo a mertermi, per quanto possibile a mio aggio. Io ero emozionatissimo e non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, era l'incarnazione di ciò che io intendevo, ed intendo tutt'ora, per bellezza, mi fece accomodare sul suo letto e mi disse di spogliarmi, cosa che feci con molto imbarazzo, lei nel frattempo si tolse il vestito rimanendo con un leggero body nero si sedette vicino a me ed incominciò ad accarezzarmi il volto dandomi piccoli bacini, io a quel punto avevo perso ogni facoltà ed ero completamente nel pallone. Lei mi accarezzò il collo e mi spinse dolcemente verso il suo seno, seno che aveva fatto uscire dalla scollatura del body. Mi tuffai su quei seni morbidi ed allo stesso tempo sodi, perfetti adornati di due capezzoli abastanza grossi e duri, segno di evidente eccitazione, incominciai a baciarli come un invasato, nel frattempo la ragazza aveva aperto il body tra le gambe e, spinse la mia testa verso ciò che ne era uscito, era un uccello bellissimo di ragguardevoli dimensioni dritto e duro come il marmo. Non sapevo che fare, ma contrariamente a ciò che potevo supporre, ero attratto in modo irefrenabile da quell'asta dura, mi avvicinavo sempre più spinto dalla dolce pressione della sua mano, fino a sfiorare la punta con le labbra. Chiusi gli occhi invasato ed aprii la boca, finalmente avevo il suo cazzo in bocca. Fu una sensazione sconvolgente, ero eccitatissomo tanto che il mio cazzo mi faceva male per l'eccitazione. La senzazione che provai baciando e scchiando quel palo di carne fu di immenso piacere. Baciai e succhiai il suo cazzo come un invasato e non avrei più smesso ad andare su e giù lungo quel meraviglioso palo di carne. Dopo alcuni minuti di quel meraviglioso gioco la mia Lei, mi fermò e baciandomi nuovamente delicatamente su di una guancia mi fece stendere sul letto ed incominciò a baciarmi ed a leccarmi tutto. Dal viso al collo, dal ventre alle gambe fino al mio uccello che incominciò a leccarmi dolcemente. Dopo alcuni minuti di questo delizioso trattamento, mentre io gemevo prossimo a esplodere in un orgasmo travolgente, si fermò, un attimo prima che io godessi ed iniziò a baciarmi le palle fino ad arrivare al mio buchino vergine. Iniziò a leccarlo tutto a baciarlo con passione e ad introdurci un dito dopo averlo lubrificato con la saliva. Ero eccitatissimo, e non sapevo dove la mia Lei voleva arrivare.
Dopo avermi tormentato il buchetto, provocandomi gemiti di piacere, mi fece alzare le gambe che appoggiò sulle sue spalle e puntò la sua magnifica asta verso il mio buchino. Io ebbi paura e tentai di fermarla, ma Lei con modi gentili, mi disse di non aver paura, che avrei sentito un pò di dolore, ma che poi sarebbe stato bellissimo.
Con estrema delicatezza appoggiò la punta del suo cazzo al mio buchetto ed iniziò a spingere delicatamente, io provai comunque un fortissimo bruciore e la pregai di smettere.
Lei si fermò e riprese a massaggiarmi il buchetto con le dita infiladomele dentro prima una, poi due , poi tre. Dopo alcuni minuti di massaggi ritentò con il cazzo. Lo appoggiò nuovamente al buchetto riuscendo, questa volta ad introdurre almeno la cappella. Iniziò quindi a spingere delicatamente, ma con decisione e, dopo qualche sforzo e molto dolore da parte mia, finalmente riuscì ad entrare tutto. A quel punto si fermò ed avvicinandosi al mio viso, mi diede un lungo bacio in bocca. Io sentivo la sua lingua che cercava la mia e la mia eccitazione crebbe nuovamente, nel frattempo il buchino si era assuefatto all'intrusione subita ed il dolore aveva lasciato il posto al piacere che diventava sempre più intenso e violento. Lei incominciò a pomparmi con un ritmo che diventava sempre più incalzante finoa quando, senza nemmeno toccarmi, esplosi nel più travolgente orgasmo che avessi mai provato. Lei nel frattempo esplose dentro di me inondandomi le viscere del suo caldo piacere, fu stupendo. Rimasi distrutto steso sul letto, ma felice perchè avevo goduto di quella "Donna" bellissima e, nel contempo, gli avevo dato un piacere, che almeno all'apparenza, era stato grandissimo. Lei mi disse che era stato bellissimo, che ero stato meraviglioso e che avrebbe voluto ripeter, con più calma quell'esperienza.
Io gli dissi che non era possibile perchè ero uno studente squattrinato e non avevo soldi per pagarla nuovamente.
Lei mi sorrise, mi bacio appassionatamente sulle labbra e mi disse di non temere, che non avrebbe voluto più soldi da me, e mi disse di telefonarla appena libero per concordare un appuntamento durante il giorno, fuori dall'orario del suo lavoro, che si svolgeva prevalentemente, di notte.
La ritelefonai ed iniziò una brevissima, dolcissima storia d'amore e sesso che durò, purtroppo solo pochi mesi e si concluse, quando Lei si innamorò di un altro ragazzo, ed io partii per il servizio militare.
Dopo quell'esperienza ha incontrato molti altri trans, tutti belli e che mi hanno dato momenti di intenso piacere, ma nessuno come Lei.
Ti amo ancora.

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