Leavventure di Boris - Capitolo 3

Scritto da , il 2018-12-09, genere gay

Capitolo 3
Boris e Filippo

Il primo trimestre era stato un enorme e felice periodo di sesso con ragazzi che avevo scoperto recentemente ed ora stava avvicinandosi alla fine con il Natale. Tutti i miei partner del periodo stavano lontani da casa mia, ma io ero soddisfatto, come sembrava anche per i miei amici!

Ora devo presentare Filippo, aveva 17 anni ed avevo sempre pensato che fosse uno dei ragazzi più belli della scuola ma sfortunatamente abitava lontano da casa mia e ci incontravamo raramente. Ma ci furono eventi che cambiarono tutto.

Dieci giorni prima della fine del trimestre fui chiamato e mi fu chiesto di provvedere alle luci ed ai suoni dello spettacolo che si doveva tenere per l’arrivo della primavera. Suppongo che me l’avessero chiesto perché avevo già fatto qualcosa del genere negli spettacoli scolastici e volevano darmi della responsabilità per sviluppare il mio carattere (!).

Filippo era un idolo per tutti i ragazzi della zona. Il suo eccellente fisico si era sviluppato nel badminton e nello squash, aveva vinto premi che lo avevano fatto diventare un eroe. Aveva capelli biondi con la riga in mezzo che cadevano provocatoriamente sulla sua faccia sexy ogni qualvolta si chinava in avanti. La carnagione era abbronzata di un bel marrone. Bocca sensuale, denti bianchi e brillanti ed un sorriso timido e favoloso. Eravamo pressoché della stessa altezza e conformazione.

A scuola eravamo stati rivali nello sport. Lui era un eccellente velocista, mentre io ero migliore sulle distanze più lunghe. Non c’era stato fra noi nulla di sessuale del tipo che i ragazzi fanno fra di loro, tipo masturbarsi e fare esperimenti, ed io allora non ero interessato a quelle cose. (Come ho già spiegato ero stato coinvolto emotivamente nel sesso con ragazzi solo l’estate precedente, quando avevo cominciato il mio primo atto gay con mio cugino Andy.)

Casualmente avevo avuto un recente incredibile incontro con Filippo. Ero dietro di lui in coda con una mano in tasca che giocava pigramente col mio uccello, quando qualcuno dietro di me cominciò a spingere e tutti noi che eravamo davanti finimmo gli uni contro gli altri. Filippo aveva le mani incrociate dietro di sé ed il mio cazzo duro vi si schiacciò contro. Lui si spostò ma io osai di nuovo spingermi in avanti contro il suo culo sodo, strofinandolo un po’, e lui fece scivolare di nuovo le mani tra di noi. Lui sentì il mio uccello e le mie palle attraverso i miei pantaloni.

La coda si era risistemata in attesa che il negozio aprisse. Le sue dita tirarono giù la zip dei miei pantaloni ed in breve stava menando e carezzando la cappella e l’asta del mio pene rigido. Io gli rimasi vicino per permettergli di continuare in quelle elettrizzanti esplorazioni. Lui continuò a guardare davanti a sé come se non stesse accadendo nulla ed io fui trasportato sempre più vicino al paradiso! All'ultimo momento lui diede un deludente colpo finale, aggiustò la mia patta e pose un po’ di spazio tra di noi. “Non sei tu che curerai le luci dello spettacolo finale?” Chiese. “Sì, ho una riunione tecnica dopo
pranzo.” “Allora ci vedremo là.”

Il mio cuore praticamente si fermò. Cosa stava dicendo? Voleva che ci incontrassimo ed anche lui era parte dello spettacolo! Quindi immaginate la mia eccitazione quando all’incontro scoprii che a lui era stato chiesto di fare il direttore di scena. Sapevo che era bravo in scienze e suonava la chitarra elettrica, così pensai che era più esperto di me ed alla riunione chiesi se mi poteva dare un aiuto col controllo delle luci. “Se vengo stasera alle 9.00 possiamo vedere i dettagli?” “OK!”

La mia stanza era alla fine di un corridoio e c’erano due porte, la prima si apriva su di un’area cucina, così era possibile sentire se arrivava qualcuno. Alle 9 io sentii la prima porta aprirsi e bussarono. Io, seduto alla mia scrivania in calzoncini e maglietta, stavo lavorando ad un compito.
“Avanti.” Era Filippo in tuta, aveva la faccia rossa, ma il suo sorriso era una gioia a vederlo. Il mio cuore batteva velocemente, mi sentivo eccitato ma nervoso. Lui non poteva non notare che avevo un'erezione e quando mise un braccio intorno alla mia spalla disse: “Così vuoi di nuovo i miei servizi, non è vero?” Io non sapevo cosa rispondere, ma stavo tremando nell’attesa. Lui si sedette sull’orlo della cuccetta inferiore ed io cominciai a radunare i fogli con le istruzioni per le luci che avevo nella cuccetta superiore. Stavo in piedi di fronte a lui tra le sue ginocchia come ero stato davanti ad Andy quell'estate, la notte del nostro ritorno dalla Francia. Guardai in giù e vidi la bella testa di capelli biondi sotto di me. Lasciai andare le carte e misi due mani sulla sua nuca. C'era eccitazione nei suoi occhi grigio-blu sbarrati quando girò la faccia verso l'alto e mi diede un'occhiata interrogatrice. Gli carezzai i capelli molli che ora cadevano sulle mie mani e dissi: “O sì… sì fallo!”

Le sue dita mi trovarono ed io mi sentii scivolare nel calore e tenerezza della sua bocca. Le sue labbra erano così scivolose su di me mentre si muovevano ritmicamente lungo la mia asta. Lui mi carezzò le cosce ed io tirai la sua testa verso di me per incoraggiarlo ulteriormente. Le mie gambe tremanti stavano minacciando di cedere sotto di me mentre mi succhiava e capii che presto sarei venuto.
Anticipandomi, Filippo fece qualche cosa di straordinariamente nuovo per me. Invece di
continuare a portarmi in fondo alla sua bocca, cosa già di per se entusiasmante, curvò la testa in avanti ed in basso ed io ebbi la sensazione di andare dentro più profondamente, finché la sua bocca non arrivò a baciare i brillanti peli marrone intorno al mio cazzo. Incredibilmente stava tentando di ingoiarmi. Potevo sentire la sua gola stringermi la cappella. Tutti i miei sensi erano in tumulto e mi sembrava di essere in caduta libera. Poi tutto il mio amore ed il mio sperma sembrarono fluire insieme dentro di lui. Io sentii che adoravo il magnifico ragazzo che avevo di fronte a me.

Mi ci volle un minuto per ritornare sulla terra, ma poi mi inginocchiai di fronte a lui e misi le braccia intorno al suo collo, strofinando la guancia contro la sua e baciandolo dappertutto sulla faccia. Carezzai anche i suoi capelli. Avevo completamente perso la parola e volevo solo esprimere gratitudine ed affetto. Guardandolo negli occhi, cominciai a baciarlo dolcemente ma appassionatamente sulle labbra.
La sua risposta fu ugualmente intensa, mi attirò a sé ed esplorammo le nostre bocche con le lingue. Quando il nostro desiderio sembrò temporaneamente soddisfatto interrompemmo il bacio, lui sorrise e disse: “Ora diamo un’occhiata ai piani di illuminazione, siamo qui per questo!” Ridemmo ma io non avrei voluto smettere.

Presi i dettagli delle luci che erano caduti dalla cuccetta superiore e ci sedemmo uno vicino all’altro sul mio letto per esaminarli. Potevo sentire il calore della sua gamba contro la mia. Cominciai a chiedere qualche cosa sulle accensioni che avevo previsto. Ma ero troppo eccitato per questo nuovo amore nella mia vita e lo guardai negli occhi, mentre facevo correre la mano tra le sue gambe a sentire delicatamente le sue palle e l’uccello. Divenne immediatamente duro e sarebbe stato sufficiente aprire la sua tuta per averlo completamente nudo. Mentre lui si toglieva giacca e pantaloni, io andai alla porta e chiusi il chiavistello.

“Cominciamo dall’inizio” Dissi piano mentre le mie mani carezzavano il suo corpo dorato, il suo culo perfetto ed i grossi e meravigliosi cazzo e palle. Desideravo dolorosamente che mi scopasse subito! Solo il pensiero del pene di Filippo che si muoveva dentro di me coi suoi capelli biondi che strisciavano sulle mie spalle e la sua mano sul mio cazzo, faceva accelerare il mio cuore. Ma non c'era tempo, Filippo doveva tornare al suo dormitorio prima che chiudessero. Tuttavia cominciai a succhiarlo, prendendo il suo cazzo grosso e lungo il più profondamente possibile nella mia bocca. Spinsi indietro il morbido prepuzio con le labbra e succhiai la cappella, per un momento mi sembrò di succhiare un ghiacciolo! I peli pubici biondo bruno avevano un profumo così eccitante e mi piacque molto quando prese la mia faccia fra le sue mani e mi guidò. Eravamo veramente in sintonia nel fare l’amore. Le mie mani vagarono sulle sue cosce e carezzarono le belle natiche, il suo culo, così sodo eppure così morbido. Poi tutto il suo corpo rabbrividì e, mentre ingoiavo la sua sborrai, disse: “O sì.. O sì!” Come io avevo fatto prima. Quando se ne andò capii che volevo che mi inculasse veramente, infinitamente ed al più presto possibile, per questo la mia sessione con Adriano, dopo lo spegnimento della luce, fu ancora più calda del solito. Forse, sentendo la mia eccitazione sessuale, Adriano mi scopò con maggiore sensualità del suo solito, per la prima volta usò la più grande forza mentre io mi afferravo al porta asciugamani che c’era sul muro del caldo magazzino silenzioso.

Il giorno seguente non vidi Filippo alla seconda riunione e sentii dire che non stava bene. Quindi nel pomeriggio, nell’intervallo, andai al suo fabbricato. La sua stanza era molto calda, anche se la finestra era aperta e Filippo era sdraiato sul letto appoggiato ai cuscini e coperto solo da un lenzuolo.
“ Cosa diavolo… hai?” “Dolori di stomaco, pensano possa essere appendicite. Tuttavia mi sembra che sia tutto passato. Sono OK. Mi alzerò dopo la visita dell’infermiera.” “Cominciamo dall’inizio” Dissi. Le mie mani andarono sotto il lenzuolo a sentire il suo cazzo che era duro. Lo carezzai e cominciai a masturbarlo. Lottai con la mia coscienza. ‘Ho solo un'ora libera ma penso che dovrei cercare di finire i compiti, o saranno guai!’ Sono sicuro che Filippo lesse nella mia mente e fece una proposta. “Farò una doccia.” Disse. “La fai con me? Non lo saprà nessuno.” Ogni nervo del mio corpo stava formicolando. Stare intimamente insieme di nuovo, avere quel caldo cazzo liscio e meraviglioso che si muoveva dentro di me, la beatitudine! “Grande idea! Posso usare il tuo asciugamano?” Filippo si mise addosso qualche cosa e prese un asciugamano.

Le docce erano al primo piano del dormitorio. Ci spogliammo e presto fummo luccicanti sotto l'acqua calda. Notai che Filippo l’aveva già eretto. (Io sembra che sia quasi permanentemente eretto!) Ci insaponammo l'un l'altro con un bagno schiuma molto scivoloso e poi Filippo sventolò un pacchetto argenteo, un preservativo.
Aveva di nuovo quell'espressione interrogativa che avevo visto nella mia stanza. (Poteva pensare veramente che potessi dire di no?) Io afferrai il pacchetto, lo lacerai per aprirlo e mi inginocchiai di fronte a lui, diedi una rapida profonda succhiata al suo cazzo scivoloso e di seta e srotolai la gomma sui suoi venti centimetri duri come il ferro. “Ho risposto alla tua domanda?” Dissi.

Mi posizionai con le mani contro la parete della doccia, le gambe leggermente allargate. Sentii il dito di Filippo che metteva il bagno schiuma tra le mie natiche. “Hai un culo molto sexy!” Bisbigliò. Girai la testa per vedere il suo sorriso prima di sentirlo stamparsi contro di me. Mi rilassai a sufficienza per permettergli di scivolare dentro per cinque centimetri e girai la testa perché mi baciasse sulle labbra. Tirandomi verso di sé con un braccio sul mio torace e l’altro sulla mia vita, proprio sul mio cazzo rigido, Filippo spinse avanti le anche e mi penetrò completamente. Io non so spiegare cosa significò per me essere preso così da un altro ragazzo di cui mi fidavo completamente, ma fu un’esperienza unica. Poi lui mi portò in paradiso quando lui cominciò a fottermi molto lentamente, con movimenti brevi. Il suo cazzo era più grosso di quello di Adriano ed io mi sentii scivolare completamente in suo potere.

Gradualmente le spinte divennero più rapide e più profonde, ma sentivo che lui si prendeva cura di me. Lo potevo sentire attraverso la pressione delle sue braccia e nei baci frequenti che ci scambiavamo. Le sensazioni nel mio corpo ora erano estreme, una sensazione di leggerezza insieme a quella di essere impalato ma posseduto consenziente. Lo dovevo a mio cugino Andy, la mia prima esperienza anale mi aveva dato l'aspettativa più alta. Ora, senza avere toccato il mio uccello, capii che presto avrei potuto eiaculare, non in un orgasmo esplosivo ma nell’estasi crescente che soffusamente invadeva tutto il mio corpo irradiando dai miei intestini. “Filippo, Filippo, sto per venire… O Dio, è meraviglioso!” “Io sono con te Boris!”

La sua respirazione ora era molto corta e veloce, ed io potevo sentire il suo cuore battere contro le mie spalle. Le sue spinte erano profonde e lunghe ed io stavo cominciando ad eiaculare. Lo sperma sprizzò fuori da me nel momento in cui Filippo raggiungeva l’orgasmo. Lui pigiò la testa con forza contro la mia spalla e strinse ulteriormente la sua presa su di me mentre veniva. Mi stringeva ancora ma allentò la presa per permettermi di girarmi verso di lui. Ci stringemmo sotto il torrente d’acqua mentre io coprivo il suo viso ed il torace di baci, poi lui mi fermò per baciarmi a lungo e dolcemente sulle labbra. Ci asciugammo e pensammo fosse più sicuro separarci. Filippo ritornò nella sua stanza ed io andai a preparare la lezione.

Non rividi Filippo fin dopo le vacanze di Natale ma mi ricordai di mandargli un biglietto di auguri.

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