Una Storia per Davvero Banale (3)

Scritto da , il 2018-10-18, genere incesti

(consiglio di leggere i capitoli precedenti)

Purtroppo sentiamo anche il vociare distinto dei nostri amici che tornano…..

Panico assoluto. Lei si sfila da me e mi guarda rossa come un peperone.

“rivestiti” sussurro.

Lei si volta di scatto e inizia a girare a vuoto mentre io cerco di rinfilare la camicia. Ho trovato la manica e sto iniziando ad abbottonare, ma la vedo in difficolta con il suo reggiseno che è appena riuscita a trovare.. glielo tolgo di mano e le do la prima maglietta dentro il mio zaino, lei la afferra e inizia a infilarsela, mentre sento il rumore della cerniera alle mie spalle.

Faccio un occhiolino ad Elena.

“e quindi eravamo a due minuti alla fine della partita 10 sotto,capito? E nel basket non è proprio un bel punteggio”

La Voce di Vanessa ci raggiunge subito.

“ah ecco dove siete, perché non ci avete raggiunto? ha smesso di piovere almeno da 40 minuti”

“O ciao Vane”

Non l’avevo mai chiamata Vane, e per un attimo pensai a quanto fosse palese il mio tentativo di comportarsi normalmente.

“Scusa Va è che non abbiamo più guardato il cellulare, e Tim mi stava raccontando l’ennesima partita di Basket al cardiopalma”

Mi giro verso Vanessa e mi allungo nella mia parte di tenda, Vanessa si siede dalla sua parte e per un attimo penso che Elena sia impazzita perché si butta letteralmente sopra di me e poi mi guarda con rimprovero indicando con gli occhi sotto di lei, allunga una mano e afferra il pacchetto di noccioline già aperto, si alza lentamente mentre mi guarda e rivela il mio membro eccitato dentro i miei pantaloni da basket che niente nascondono, resta li a farmi scudo da Vanessa mentre io raccolgo le gambe nascondendo la mia erezione e poi si volta rapida…

“Va, vuoi delle noccioline?”

“oh, noccioline? Ma si va perché no. Comunque Tim il tuo libro è qua”

Prende il libro dalla sua parte e me lo tira.

“oh bene bene, bè dato che nessuno apprezza le mie storie di Basket mi metto un poco a leggere”.

Detto questo mi volto per nascondere completamente la mia erezione e inizio a leggere mentre loro alle mie spalle tirano insulti nei confronti di Giada.

Con un sforzo immane riesco a immergermi completamente nella lettura e ciò che dicono risulta un semplice vociare indistinto alle mie orecchie. Quaranta pagine dopo avevo gli occhi che bruciavano. ( avevamo solo un faretto che sparava un forte getto di luce sulla superfice arancione della tenda e si rifletteva abbastanza per poter vedere ma naturalmente non era perfetto per leggere) Ritornai cosciente di quello che avevo intorno.
Elena era sdraiata accanto a me ancora con la mia maglietta addosso, sembrava dormisse come altrettanto Vanessa.
La scavallo un attimo ( il faretto era sopra la sua testa) e cerco il tasto per spegnere il faretto, l’ istante prima di spegnere vedo i suoi occhi che si aprono e la sua bocca che sorride.. come la luce si spegne mi trovo le sue labbra sul volto alla ricerca delle mie. Mi ritraggo al mio posto portandomi le sue labbra appresso. E adesso siamo li nel silenzio più totale che temporeggiamo mentre le nostre bocche si sfiorano appena. Ogni respiro manda in estasi la mia gola, come se il suo odore potesse essere divorato. Perdo un attimo il controllo e lascio scivolare prepotentemente tutta la mia lingua tra le sue labbra. Me la morde abbastanza forte e repentinamente, da farmi fuoriuscire un mormorio di dolore. Recupero la mia lingua mentre lei si sporge in avanti e trova il mio collo infilandoci dentro tutto il viso mentre la sento sussurare
“shhhhhhhhh” come a sgridarmi del mio sussulto precedente.
E mentre il suo respiro tormenta la mia pelle sento le sue mani che scivolano sotto la camicia, percorrendo il bordo dei miei pantaloncini. La reazione del mio corpo a questa sollecitazione è repentina, il sangue fluisce rapido nel mio membro e lo sento pulsare vincolato nei miei boxer.
Le sue mani continuano a tormentare l’elastico dei miei pantaloni. Allungo le mani e afferro i suoi fianchi, sto per tirarla verso di me, che lei si ritrae allontanando le mie braccia. Si sporge al mio orecchio e sussurra
“non puoi afferrarmi c è Vanessa, potrebbe vedere”

Detto questo riinizia a baciarmi, e passa direttamente un mano sul mio membro incastrato (facendomi dimenticare qualsiasi protesta io avessi intenzione di imbastire). Preme con forza. Le mordo il labbro delicatamente e lei infila una mano nei miei pantaloni e lo afferra da sopra i Boxer. Non sò che fare sono completamente in sua balia, e per quanto mi riguarda non vorrei essere da nessun altra parte, Ma le mani mi bruciano e voglio stringerla, voglio imprimere la mia forza sul suo corpo. Le afferro il viso con la stessa forza con cui lei stringe il mio membro e mi disseto dalle sue labbra
Sento la sua altra mano che entra nei boxer , trattengo il fiato e lei mi tocca. Sto pulsando tra le sue dita e lei le fa scorrere su di me senza stringere. I pantaloni le danno fastidio e quindi si prende la briga di tirarmeli giu sotto il sedere mentre ancora mi stringe. ho perso le facoltà motorie e quindi resto quasi inerme a sospirare sulle su labbra mentre inizia a cingere i miei testicoli con una mano e porta l'altra alla sua bocca per riempirla di saliva. Con quella stessa saliva Bagna il mio membro e inizia a salire e scendere con la mano mentre mi stringe delicatamente. Porta ancora la mano alla bocca e la fa scendere nuovamente per bagnare ancora di più il mio membro, ora mai mi stringe con forza.
Sto perdendo il controllo ma voglio toccarla, allungo la mano e trovo il bordo del suo costume, sento il suo bacino che si muove verso di me per semplificarmi le cose e scivolo dentro. Impazzisco quando sento il suo desiderio bagnare le mie dita, e provo un piacere immenso a scivolare sul suo sesso affogando la mia mano, tutta.
Temporeggio con le dita senza sprofondare nel suo sesso, è bello sentire ogni suo sospiro più mi faccio largo tra le sue gambe… e lei mi sta torturando da almeno 2 minuti.
Sentirla godere è quasi controproducente, mi eccito ancora di più e inizio a rendermi conto che la situazione non riuscirò a gestirla. Un dito inizia a sprofondare dentro di lei e la sua lingua soffoca la mia bocca mentre attutisce la sua voce. Lei afferra la mia altra mano e la infila sotto la maglietta poggiandola su un seno, e mentre riporta alla bocca la mano sussurra “stringi”. La mia mano implode sul suo seno mentre le sue dita bagnate bagnano la mia cappella. Ho entrambe le sue mani che si muovono all’unisono sul mio membro e lo sento arrivare. La sua bocca è ancora più aggressiva di prima e io sono costretto a tirarmi indietro per riuscire solo a pronunciare a mezza voce “cazzo” . Tiro indietro la mano dal suo seno verso il mio membro con l’idea di controllare quello che sta per succedere che lei repentina si stacca dalla mia bocca e dalle mia mani e scende. Mi avvolge con le labbra, e io esplodo nella sua bocca. Esplodo ancora e ancora e ancora, la sento bere ed esplodo ancora. Tutto il mio corpo vibra. Tutto il mio corpo gode, mentre lei continua a bermi, mentre io contino a sprofondare tra le sue labbra. Siamo nel silenzio più assoluto e io sento martelli nella mia testa mentre la sua lingua delicatamente accarezza il mio membro fin troppo sensibile, ho come l’impressione che potrei venire ancora se solo sprofondassi più affondo in quella bocca… ma sono al momento solo un fascio di nervi e qualsiasi contatto mi fa sussultare. Resto immobile senza voce senza la capacità di fare rumore. La sua bocca si cristallizza leggera su di me e la sua lingua si adagia sul mio membro come se fosse li esclusivamente per assorbire le sue pulsazioni. E nonostante non ci sia alcun movimento, io mi sento cadere in quella bocca, è come se il tempo si fosse fermato e l’unica cosa che ancora si muove è il sangue nel mio corpo. L’ultima vibrazione mi lascia e io mi risveglio o quasi e ancora in questa nube incerta afferro il suo viso e con inevitabilità lo riporto alla mia bocca, e la bacio avidamente, e lei per un attimo si lascia andare e risponde al bacio con tutto il corpo… il suo bacino ondeggia verso di me e io posso riprendere ad esplorarla. Lei mi lascia fare, anzi ogni movimento delle mie dita è assecondato da tutto il suo corpo. Io però voglio assaggiarla ma quando provo a scendere lei mi ferma
“naturalmente sai che non puoi” sussurra
Il fatto che sia vero non significa che la cosa mi stia bene. Lei aveva potuto fare con me quello che voleva, e io avevo invece dei paletti da aggirare e ammetto che il fatto che avessi raggiunto l’orgasmo cosi rapidamente un po’ intaccava il mio orgoglio.
Sprofondo con due dita dentro di lei, e facendo leva proprio li la tiro a me
“questa la paghi…”
La bacio ancora nonostante io abbia le labbra in fiamme, afferro i suoi capelli e la costringo a concedermi il collo.
Non che ce ne sia bisogno ma porto comunque la mia mano alla bocca per riempirla di saliva e la faccio riscivolare giù.
Inizio a sollecitare il suo clitoride, ma più mi muovo sul suo sesso più le mie dita si sentono scivolare dentro, le lascio andare mentre mordo attraverso la maglietta un suo seno. Siamo uno difronte all’altro ma mentre spingo sul suo sesso, il suo corpo scivola verso l’alto , e io scendo sempre di più per poter spingere con più forza.
Lei nel silenzio più assoluto ondeggia sulla mia mano e io inizio a muovere il pollice sul suo clitoride mentre indice e medio sprofondavano dentro di lei. Sento il suo respiro che inizia a rompersi con costanza. Continuo con gli stessi movimenti imperterrito ancora e ancora. Avvicino la mia altra mano al suo ventre e spingo per assecondare i movimenti del suo corpo alla mia altra mano, che affonda ancora di più.
Il suo corpo tutto inizia a tremare e il suo bacino si arresta all’istante. Afferra con entrambe le mani il mio braccio e stringe. Le sue labbra tremano, rapidissime sussurrando.
“fermo, fermo, fermo,”
Resto immobile mentre il suo corpo vibra sulla mia mano. Avvicino il volto al suo ventre e poggio le labbra per poter sentire il suo corpo godere. Lei si attorciglia intorno alla mia testa aspettando che l’orgasmo scemi. Io resto immobile con la mano dentro di lei contento di sentire anche la più piccola contrazione.
Lei infine afferra i miei capelli e tira per poter raggiungere ancora la mia bocca. Le sue labbra inspirano sulle mie.
“buonanotte Tim”
E con un inudibile sospiro spinge via il suo corpo, facendo scivolare fuori da lei le mie dita.
Sento la mia mano nuda e mi oppongo al suo movimento costringendo le sue labbra ancora qualche istante sulle mie. Ma infine si stacca e io non riesco a dire altro che:
“Buona notte Elena”
Il suo corpo si allontana e nel buio non sono più in grado di distinguere il suo viso... non riesco a capire se i suoi occhi sono ancora aperti. Ma la sua mano è ancora ancorata alla mia e più volte penso di avvicinarmi a lei. Ma quando sto per strisciare avanti…Vanessa si muove… nel sonno.

Sento la risata soffocata di Elena.

Ma il momento è passato. Restiamo sdraiati con sessanta centimetri fra i nostri corpi. Il solo contatto,le nostre mani. Io inizio a giocare con le sue dita mentre lentamente sento la cadenza del suo respiro regolarizzarsi. Non so davvero dire chi si addormentò prima.

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