La Mia Nuova Vita

Scritto da , il 2018-10-07, genere gay

Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo e ho 21 anni. Non per fare lo spocchioso, ma sono un ragazzo abbastanza figo, alto, occhi azzurri, capelli castani, carnagione bruna e muscoli pompati ma non esageraratamente, con pettorali, addominali e bicipiti ben definiti senza un pelo. Ogni giorno ricevo decine di messaggi su instagram di gente che vuole "conoscermi", alcuni vanno dritti al punto e mi chiedono esplicitamente di incontrarci per fare sesso, per la maggior parte dei casi sono donne di tutte le età (si parte dai 13/14 anni fino a milf di 50 e passa anni) e a volte pure uomini. Io non do quasi mai corda a questi tizi, solo raramente rispondo e ancora più raramente organizzo incontri per fare sesso. Premesso questo, vi racconto la mia storia, è la prima che scrivo quindi chiudete un occhio se leggete qualche errore.

Il racconto è un po' lunghetto perché descrivo quel momento nei minimi particolari, per arrivare alla parte "hot" dovrete aspettare un po', spero di non annoiarvi.

16 giugno 2018. Era un sabato pomeriggio, le 18:30 circa. Ero fidanzato da due anni con Alessia, la ragazza che amavo alla follia. Alessia mi chiese di vederci per parlare, e quando tornai al mio appartamento, due ore dopo, ero single, mi aveva lasciato perché aveva ripreso a vedersi col suo ex. Ero distrutto, incredulo... E in un attimo la mia angoscia si trasformò in ira, furia, voglia di spaccare tutto. Oggi, se ripenso a quei giorni, posso solo ringraziare Alessia per avermi lasciato, perché quel giorno aprii un altro capitolo della mia vita. Non vivo da solo, condivido il piccolo appartamento in cui abito con Alex, un ragazzo della mia età che frequenta la stessa università in cui studio io. Vi descrivo brevemente Alex: alto, biondo, occhi blu, carnagione chiara (è per metà svedese), e fisico palestrato e anche lui senza peli, anche se meno pompato rispetto al mio. Alex è gay dichiarato, ma se non lo sapessi, non lo capirei, non è uno di quelle macchiette che si atteggia da ragazza. È un malato cronico di sesso, praticamente dipendente. Ci provava con me da quando ci siamo conosciuti due anni fa, e io l'ho sempre rifiutato. Quasi quotidianamente porta a casa nostra dei suoi "amici" (generalmente ragazzi conosciuti poche ore prima) con cui si chiude nella sua camera a fare sesso. Non è uno che trattiene le urla e ogni santa volta sento rumori di ogni genere provenienti dalla camera accanto, e quando nella loro furia dimenticano la porta aperta, do una sbirciatina e vedo che lo fa nelle posizioni più strane, e non nego che quando assisto a queste scene qualcosa dentro le mutande inizia a pulsare. A volte questi suoi amici rimangono a dormire a casa nostra, e la mattina seguente quando mi alzo trovo Alex con questi tizi a fare colazione nudi attorno al tavolo. Quando ho conosciuto Alex, i primi tempi, facevo fatica a sopportarlo, molte volte quando mi implorava di scoparlo avevo addirittura voglia di dargli due pugni in faccia, con il passare del tempo però, il nostro rapporto è migliorato sempre più e ora siamo praticamente come dei fratelli, ci confidiamo tutto, e ognuno è sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare l'altro, scherziamo praticamente sempre e ci vogliamo un bene infinito. Tra noi non c'è mai stato niente di fisico, anche se Alex non perde mai occasione per farmi proposte indecenti, che io ho sempre categoricamente rifiutato. Gli unici contatti fisici che abbiamo avuto prima di quel giorno erano solo dei bacetti che Alex mi dava sul collo o sul petto in rare occasioni, principalmente quando voleva scopare, non mi infastidivano quei baci, anzi, mi piaceva ricevere attenzioni. Ok, mi sono dilungato troppo con queste presentazioni, passiamo al racconto. Quel 16 giugno tornai a casa davvero col cuore a pezzi, con la voglia di spaccare tutto. La prima cosa che distrussi quando chiusi la porta di ingresso fu la camicia a quadri blu e azzurri che indossavo quel giorno, me la strappai letteralmente di dosso e la buttai a terra. Entrai in soggiorno, trovai Alex coricato sul divano, annoiato, faceva zapping col telecomando. Indossava solo un paio di boxer neri. Appena mi vide con quella faccia mi chiese: "Richi cos'è successo? Tutto bene?"
"Tutto bene?! Alessia mi ha lasciato, si vede ancora col suo ex!"
"Cosa?!? Stai scherzando?"
"No Ale mi ha lasciato. Ho voglia di spaccare qualcosa."
Si mise a sedere sul divano, poi disse: "Ma davvero lo ha fatto? Che troia...se un giorno tornerà da te spero che la mandi a quel paese."
"Sicuramente."
"Dai siediti qua con me, parliamone."
"Non voglio parlare di lei, voglio solo sfogare la mia rabbia..."
Presi il posacenere di cercamica di sopra il tavolo e lo lanciai a sfrantumarsi al muro. Alex si alzò e mi bloccò prima che lanciassi pure qualcos'altro. Mi prese di forza e mi fece sedere sul divano, mise un braccio lungo le mie spalle nude e mi tirò a sé, in modo che appoggiassi la testa sul suo petto. Parlammo. Parlammo per un'ora, forse di più, più che altro ero io a parlare, lui mi ascoltava in silenzio e cercava di confortarmi come poteva, ma non ci riuscì in nessun modo.
Mi disse: "Richi, io non so come aiutarti, hai talmente tanta rabbia dentro...devi tirarla fuori, ma non puoi spaccare tutto!"
"E cosa dovrei fare?!"
"Ci sono tanti modi...forse avresti bisogno di una sana scopata con qualcuno che non conosci, così ti liberi di tutto lo stress."
"Dovrei andare a prostitute?"
"Non per forza...potresti andare in un locale e adescare qualche ragazza, nessuna ti direbbe di no, sei talmente figo..."
"No non ho proprio voglia di uscire stasera. Vorrei proprio stare da solo."
"No. Non ti lascerò solo in un momento del genere, stasera rimarrò qui con te. Luca lo vedrò in un altro giorno."
"Chi è Luca?"
"Te ne avevo parlato, il ragazzo che ho conosciuto su Instagram, quello con cui facevo le videochiamate in cui mi segavo. Dovevamo incontrarci stasera."
"Se non sbaglio è da settimane che organizzate questo incontro, non vorrai impaccarlo..."
"Mi dispiace per la scopata che mi perderò stasera ma tu sei più importante di qualsiasi altro al mondo per me."
"Grazie..."
Mi sorrise. "Allora...se vuoi posso farti un massaggio sulla schiena, sono abbastanza bravo."
"E da quando?"
"Beh, da ora. Dai, togliti gli jeans e vai nel mio letto a stenderti a pancia in giù, io prendo l'olio."
"L'olio?! Abbiamo questa roba in casa?"
"Me l'ha portata Paolo la scorsa settimana, mi aveva proposto di farmi un massaggio prima di scopare, per rendere tutto più eccitante, poi quando è andato via lo ha dimenticato qua."
Sorrisi: "Questi tuoi amichetti sono pieni di risorse, eh? Non vorrai usare la stessa tecnica su di me spero, altrimenti faresti meglio ad uscire con Luca."
"No figurati..."
Mi alzai, slacciai la cintura, tolsi le scarpe, i calzini, gli jeans e mi diressi verso la camera da letto di Alex e mi stesi a pancia in giù come lui mi aveva chiesto. Alex arrivò dopo pochi secondi con l'olio.
"Che palle, ne è rimasto poco." mi disse.
Si mise in ginocchio ai piedi del letto, mise l'olio sulle mani, le strofinò e le appoggiò sulle mie spalle. Sussultai, l'olio era più freddo di quanto pensassi. Alex iniziò a massaggiarmi la schiena lentamente, le sue mani erano delicate e morbide, sembrava un professionista. Mi venne duro inevitabilmente, il mio cazzo pulsava stretto tra il mio corpo e il materasso. Alex continuò a spalmare l'olio per diversi minuti. Ormai sembrava averci preso la mano e mi stavo lentamente rilassando. Lo guardai con la coda dell'occhio, non nascondeva per niente la sua erezione. Dopo qualche minuto, Alex tolse le mani dalla mia schiena, poi vidi che era salito anche lui sul letto e si era messo in ginocchio sopra di me, con il suo cazzo sopra il mio culo, sentivo che lo aveva duro.
"Così mi viene meglio." disse.
E in effetti lo fece meglio. Quando faceva arrivare le mani sulle mie spalle si chinava su di me, e sentivo i suoi addominali scolpiti sul mio bacino. Le sue mani poi arrivarono ai miei fianchi. A quel punto sentivo il cazzo pulsare ai limiti del resistibile.
Alex disse: "Ok, con la schiena abbiamo finito, ora girati che ti massaggio un po' anche il petto."
Pensai che girandomi avrebbe capito che ero eccitato, ma mi girai ugualmente. Il mio petto era già umido di sudore a causa della pressione sul materasso e anche grazie alla giornata non proprio fresca. Alex sentí la mia erezione a contatto con la sua, mi guardò e sorrise maliziosamente. Delicatamente Alex poggiò le sue mani sul mio petto, e senza distogliere lo sguardo da me cominciò un lento massaggio. Fu a quel punto che mi venne un flash, un pensiero improvviso. Pensai che avevo nascosto la mia bisessualità per tutta la mia vita, pensai che erano due anni che avrei voluto avere un rapporto sessuale con Alex ma mi ero sempre rifiutato per amore di Alessia, quell'amore così puro e cieco che aveva cancellato una parte di me. Poi pensai a quello che aveva fatto lei, mentre io reprimevo i miei istinti, lei mi tradiva spudoratamente col suo ex e magari in quello stesso momento era felice a letto con lui. Pensai che avevo buttato due anni della mia vita con una persona che non mi aveva mai amato e avevo rinunciato al piacere e al divertimento con il mio coinquilino. Sentii un calore dentro di me, ero diventato rosso in viso e sudavo ancora di più, ero furioso, con Alessia e con me stesso. Alex intanto continuava il suo massaggio, ma io ero stufo di fingere. Con forza arrefferrai entrambi i polsi di Alex fermandolo.
"Che c'è?" disse con aria stranita.
Senza dire una parola lo tirai a me fin quando la sua bocca non fu a pochi millemetri dalla mia. Fu a quel punto che lo baciai. Un bacio violento, potente, quasi doloroso. Alex teneva gli occhi spalancati, era sbigottito. Si staccò da me e si sollevó leggermente sempre con quello sguardo sconvolto, poi sorrise e si fiondó su di me. Ci baciammo, questa volta le nostre lingue si intrecciarono e schioccarono come nei migliori porno. Mentre lo baciavo, lo tenevo stretto a me per i fianchi, mentre lui aveva entrambe le mani sul mio viso. Ci baciammo ancora per un minuto circa. Alex poi mi leccó tutta la faccia come un cane. Poi scese al collo che succhió da parte a parte, io intanto ero immobile e lo accerezzavo per i fianchi. Alex scese ancora un altro po', si dedicò a leccarmi tutto il petto, poi si gettò sul mio capezzolo destro, lo leccó, lo succhió, lo morse fino quasi a farmi male poi fece la stessa cosa con l'altro. Io alzai le braccia e le misi dietro la nuca. Alex mi leccó le ascelle e le braccia. Mi baciò di nuovo brevemente non dandomi neanche il tempo di aprire la bocca, così mi trovai le labbra inzuppate della sua saliva. Mi leccó gli addominali, li succhió uno per uno, mise la lingua anche dentro l'ombelico. Io iniziavo a gemere leggermente. Leccó per bene anche la pelle compresa tra l'ombelico e l'elastico dei boxer, il mio cazzo intanto sembrava voler strappare le mutande. Ci pensó lui a liberarmi. Mi sfiló i boxer con tanta velocità che il mio cazzo sbatté sul mio inguine. Gettò via le mutande. Mi guardò e sorrise, afferró il mio cazzo in mano e lo segó per qualche secondo, poi aprí la bocca e lo infilò tutto dentro. Restó fermo per qualche secondo con il mio cazzo in bocca, le labbra mi sfioravano l'inguine. Poi inizió a spompinarmi, così bene e così velocemente che temetti di venire subito. Tolse anche i suoi boxer lanciandoli per aria. Con una mano reggeva la mia asta, con l'altra prima accerezzó il mio corpo umido di sudore, poi iniziò a segarsi. Sputó sul mio cazzo e poi continuó a farlo entrare e uscire dalla sua bocca. Io intanto gemevo forte, gonfiavo il petto e tiravo la testa all'indietro. Alex mi spompinava sempre più velocemente. Era troppo. Tutta l'energia che avevo accumulato non si stava liberando, anzi. Capii che dovevo essere io a farla uscire. Con una mano tirai i capelli biondi di Alex all'indietro. Lui si staccó dal mio cazzo e mi guardò. Si avvicinò a me e riprese a baciarmi. Stavolta rimase il tempo necessario affinché lo baciassi anche io. Lo afferrai per i fianchi con una tale forza da sollevarlo e sbatterlo a letto a pancia in giù. Mi alzai e mi misi sopra di lui, leccai goffamente la sua schiena sudata, mentre lui rideva e mi incitava a continuare. Scesi con la lingua fino al culo, lo aprii con le mani e affondai la faccia sul suo ano. Lo leccai e lo mordicchai per qualche secondo, poi arrivo la parte clou. Lo afferrai per l'addome facendolo sollevare in modo che si mettesse a pecora, io intanto mi misi in ginocchio dietro di lui, pronto per sfondarlo... e lo sfondai. Sputai sulle mie dita e ne infilai due dentro l'ano di Alex che non smetteva di emettere strani suoni dalla bocca. Dopo qualche secondo sentii che mi disse: "Sto aspettando il tuo cazzo". Non lo feci aspettare oltre, mi afferrai il cazzo di marmo in mano e lo poggiai sul suo culo, poi lo spinsi lentamente dentro di lui. Più il mio uccello entrava, più lui urlava forte. Chinò la testa all'indietro e gridò: "Vai!". Quando il mio cazzo penetró completamente, appoggiai le mani sulle spalle del mio biondo e le usai per farmi leva sul suo culo. Iniziai a incularlo, il mio cazzo entrava e usciva con molta fluidità, segno che Alex si faceva inculare perennemente e ormai il suo ano si era dilatato. Io gemevo come un animale, lui urlava strani versi e di tanto in tanto urlava: "Ti amo". Pensai ancora ad Alessia, pensai che in quel momento anche lei forse era a pecora davanti al suo "ex" che la inculava. Mi salí di nuovo una vampata nel petto. Furioso, aumentai di colpo l'intensità, facendolo urlare ancora, affondai le unghie nella schiena di Alex e lo inculai con estrema violenza, che lui sembrava apprezzare. Sentivo una goccia di sudore che dalla fronte scendeva sul collo, sul petto, sull'addome e poi cadeva su Alex, e come questa tante altre gocce. Sentivo pure le mia palle che sbattevano sul culo di Alex. Mi chinai su di lui, lo feci voltare indietro e lo baciai, mentre continuavo senza sosta a incularlo. Passarono diversi minuti, e per fortuna non sembrava tempo di sborrare. Decisi di cambiare posizione, volevo guardarlo in faccia mentre lo scopavo. Lo afferrai di nuovo per i fianchi e lo feci voltare bruscamente. Adesso lo vedevo. I suoi occhi azzurri, i suoi capelli biondi sempre ben sistemati adesso tutti scompigliati, il suo sorrisino malizioso, la sua pelle arrossata dal calore e i suoi addominali che risplendavano col sudore. Alex si portò indietro il ciuffo che gli cadde gli occhi. Poi allungò la mano e mi accarezzó e i muscoli scolpiti bagnati di sudore, poi accarezzó i suoi. Gli aprii violentemente le gambe, poggiai una mano sul suo petto, con l'altra mi afferrai il cazzo e lo infilai senza problemi nel suo culo. Chiuse gli occhi e sospirò, poi sorrise mentre lo spingevo avanti e indietro con le mie botte. Il suo cazzo sembrava pulsare esageratamente, lo afferrai e lo smanettai, poi anche lui gli mise la mano e allora lo lasciai a segarsi da solo. Mi chinai nuovamente su di lui mentre lo inculavo e lo baciai lasciandogli bocca e labbra piene della mia saliva, che succhió con piacere. Poggiai le mani dietro di me e mi chinai leggermente indietro col corpo mettendo ancora più in mostra i miei muscoli, che Alex accarezzó nuovamente. Alex gemeva ad occhi chiusi. Avrei voluto far durare quel momento secoli, ma la natura chiamò, sentii la sborra salire dentro la mia asta. Mi misi nuovamente nella posizione precedente con le mani appoggiate sul suo petto e diedi gli ultimi, micidiali, colpi. Poi venni. Versai il mio sperma dentro il suo culo mentre lui urlava per l'ennesima volta "ti amo". Diedi un altro paio di colpi per versare tutto il liquido, poi sfinito mi feci cadere su Alex con ancora il mio cazzo dentro di lui. Lo baciai e lo leccai, pensando che il rapporto fosse finito, ma lui non aveva finito. Disse: "Ora però tocca a me sborrare". Mi spinse indietro e in un attimo mi trovai sdraiato a pancia in su con Alex in ginocchio sopra di me. Misi le mani dietro la nuca e mi godei lo spettacolo. Alex afferrò con una mano entrambi i nostri cazzi e iniziò a segarsi. Mi guardò incessantemente mentre strofinava il suo cazzo sul mio, con la sua mano libera afferrò la mia mano destra e la strinse a sé. Poi d'un tratto, senza che la sua espressione cambiasse, fiotti di sperma uscirono dal suo cazzo e precipitarono sul mio petto e sul mio addome. Alex diede un altro colpo, sospirò e versò gli ultimi fiotti. Poi si chinó e li leccó tutti per bene pulendomi, poi mi bació ancora e assaporai la sua sborra, il gusto era di mio gradimento. Eravamo entrambi sfiniti, sudati fradici e col fiatone come se avessimo corso la maratona. Si sdraió accanto a me, riprese fiato e poi disse: "Non sai da quanto tempo aspettavo questo momento."
"Anche io."
"Cosa?!"
Gli rivelai tutti i miei pensieri e tutti i miei errori. Lui sembrava sconvolto, non immaginava che io in realtà volessi farlo da anni. Scoppiò a ridere e mi bació. Restammo lì, nudi, sporchi e sudati per più di un'ora, a parlare. Mi disse che nonostante si impegnasse a cercare dei fighi da portare a letto, nessuno lo avrebbe eccitato più di me, mi disse che pensava a me mentre altri lo inculavano e anche quando era lui ad inculare altri. Mi disse quindi di fare lui l'attivo e io il passivo nel nostro prossimo rapporto, ma rifiutai, almeno per il momento. Tra una chiacchera e l'altra Alex mi baciava sulle labbra o sul petto.
Guardai l'orologio, erano quasi le 11 di sera.
Dissi: "Ho bisogno di una doccia."
"Sì anche io. Sai, a me non piace sprecare acqua, quindi che ne diresti se la facciamo insieme?" Fece uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi. Sorrisi anche io, e accettai la proposta con un bacio, sentivo di essere di nuovo pronto a un'altra scopata. Alex mi prese per mano e andammo in bagno, accese l'acqua ed entrammo in doccia. Ci baciammo e ci lavammo a vicenda. Poi lo feci voltare, lui si chinó in avanti appoggiandosi sulle mattonelle e lo inculai nuovamente. Fu una scopata meno violenta delle altre, più dolce, ma comunque eccitante. Gli venni nuovamente dentro e aiutai con le mani a fare venire lui. Dopo la doccia, ci asciugammo e tornammo a letto. Quella notte dormimmo veramente poco. Ricordo che lo scopai altre tre o quattro volte durante quella notte. E fu così anche il giorno dopo, passammo l'intera domenica a casa, a scopare in ogni angolo di quell'appartamento, fino allo sfinimento.

Fu così che iniziò la mia nuova vita. Sono passati quattro mesi da quella notte e posso dire che la mia vita è cambiata, in meglio. Ho finalmente fatto uscire la mia parte gay che tenevo nascosta da tutta la vita, ho voluto recuperare tutto il tempo perso e per questo ho smesso di avere rapporti etero, almeno per il momento. Grazie al mio aspetto fisico, riesco a fare sesso con almeno tre o quattro ragazzi diversi alla settimana. Alessia non la sento più da quel giorno, era tornata col suo "ex" in pianta stabile, ma si sono lasciati dopo un mese, oggi lei sta con un altro. Vi chiederete adesso che rapporto c'è tra me ed Alex. Ebbene, quando siamo da soli a casa nostra ci comportiamo come se fossimo una coppia, anche se non lo siamo. La nostra vita sessuale va alla grande, facciamo sesso quotidianamente, in pratica ogni volta che possiamo, dentro e fuori casa quando ne abbiamo l'occasione, il nostro rapporto non è cambiato più di tanto, abbiamo sempre quell'amore fraterno che ci lega, oltre che un'enorme attrazione fisica reciproca, ad oggi non c'è niente di più, ma se un giorno dovesse nascere qualcosa di più importante, ben venga. La nostra relazione non è seria, è molto libera ed aperta, in fondo abbiamo 21 anni, se non ci godiamo la vita ora quando dovremmo farlo?! Durante le nostre scopate, a volte faccio il passivo e lascio che Alex mi penetri, la prima volta fu un vero e proprio inferno di dolore, ma poi diventò eccitante, anche se io preferisco sempre dare più che ricevere. Ora partecipo anche io alle orge con i suoi "amici", è così eccitante baciarlo mentre entrambi inculiamo qualcun altro. Io e lui passiamo tutto il tempo insieme, tra casa, università e palestra (che è il secondo luogo dove facciamo sesso di più, ovviamente di nascosto negli spogliatoi), la sera usciamo da soli oppure se abbiamo voglia andiamo in qualche locale a rimorchiare ragazzi che poi scopiamo nei bagni dello stesso locale, in macchina o anche a casa nostra. In definitiva posso dire che sto vivendo il periodo più bello della mia vita.

Ecco, il racconto finisce qua, spero vi sia piaciuto e che ve l'abbia fatto venire duro, anche se è stato un po' lunghetto. Aspetto i vostri pareri nei commenti, se vedrò che vi è piaciuto, magari tra qualche settimana potrei scrivere un altro racconto riguardo ad altre mie esperienze sessuali con Alex e i suoi amici (e ce ne sarebbero da raccontare...).

Ora vi saluto, è stato un piacere raccontarvi la mia prima esperienza gay. CIAO!!!

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