La nipote (seconda parte)

Scritto da , il 2018-09-30, genere etero


Passata la “disavventura” sessuale con Lorenzo, Ludovica continua con gli studi concedendosi solo i sabati per ritrovarsi con le amiche ed andare a ballare, naturalmente continua anche a confidarsi con me, raccontandomi anche gli innocenti flirt con i ragazzi in discoteca che cercano inutilmente rimorchiarla.
Fino a quando i suoi genitori si concedono una breve vacanza lasciandola a casa perché impegnata con gli studi ma affidandola comunque alla nonna, durante quei giorni Ludovica studiava a casa propria dove aveva anche internet e la sera andava a cena dalla nonna e dormiva lì.
Il secondo giorno di libertà dai genitori, decide di sperimentare per pranzo una ricetta che aveva trovato su internet, le pennette alla vodka ma nel cucinare questo piatto esagera con la vodka sia nelle pennette e sia come digestivo. Risultato, quando decide di farsi il caffè con la moka, se la dimentica sul fuoco e questa salta in aria sporcando tutta la cucina e la parete. A questo punto, come sempre quando combina qualcosa, mi chiama al cellulare, disperata per le possibili conseguenze al ritorno dei suoi genitori. Io per prima cosa mi assicuro che non si sia fatta male e capendo la situazione esco da lavoro, passo da casa, prendo della vernice bianca che avevo in cantina, un paio di pennelli ed una tuta e mi reco a casa sua.
Arrivato a casa sua, mi apre la porta abbastanza alticcia con indosso una canottiera di quelle lunghe a fare da vestito macchiata di caffè in più parti, senza reggiseno sotto e con i capelli un po’ arruffati. Appena mi vede mi getta le braccia al collo e mi dice: “Meno male che ci sei te! Sei il mio salvatore! Grazie, grazie, grazie!”, gli dico: “ Dai tranquilla, ora cerchiamo di sistemare tutto! Prendi uno straccio ed inizia a pulire per terra mentre io mi occupo dei fornelli e della parete”. Mentre lei va sul terrazzo a prendere lo straccio per pulire in terra, io mi tolgo i pantaloni ed indosso la tuta da lavoro ed inizio a pulire il piano cucina ed i fornelli da tutto quel caos. Lei inizia a passare lo straccio ma non è molto agile nei movimenti ed invece che togliere il caffè sembra che lo sparga per tutta la stanza. Finito di pulire il piano cucina, prendo la vernice, pennello e ridipingo la parete imbrattata dal caffè, fortunatamente si tratta solo di una piccola parte del muro laterale non coperta dalle mattonelle e quindi riesco a fare velocemente. Nel frattempo Ludovica intenta a cercare di pulire il pavimento, un po’ per l’alcool ed un po’ per il bagnato scivola battendo una “culata” per terra e mettendosi a ridere a crepapelle per quanto successo, io l’aiuto ad rialzarsi e gli dico di stare ferma che avrei finito di pulire io anche il pavimento. Dopo un’ora di lavoro, la cucina è finalmente pulita, Ludovica che nel frattempo era stata a guardarmi con aria un po’ smarrita mentre lavoravo, mi dice: “ Sei stato bravissimo, grazie mille! Guarda in che condizioni sono! Ora devo fare un bagno ed anche te devi ripulirti un po’!”. Si gira e mentre si dirige nell’ingresso che porta alle camere ed al bagno, si toglie la lunga canottiera rimanendo solo con il perizoma nero, mostrandomi il suo favoloso culo. Io mi trovo nel salotto proprio di fronte all’ingresso con il bagno posizionato in fondo al corridoio, Ludovica entrando in bagno lascia la porta aperta, la vedo aprire la doccia e sempre dandomi le spalle si china per togliersi il perizoma. La vista di questa bellissima ragazza a pecorina me lo fa diventare durissimo, lei si rialza ed entra dentro la doccia, io non so più cosa fare, penso a tutte le possibili conseguenze, i suoi genitori, la mia compagnia, etc…
Ma effettivamente ha ragione anche io avrei bisogno di darmi una ripulita, quindi mi tolgo la tuta da lavoro che avevo indossato e faccio per riprendere i pantaloni che avevo appoggiato sul divano del salotto, quando sento Ludovica che mi chiama: “Allora che fai? Non ti dai una ripulita anche te? Hai sudato e puzzi anche un po’!”, mi annuso le ascelle e sono veramente tremende… Nel frattempo Ludovica:” Dai vieni così mi insaponi la schiena e dopo ti fai una doccia anche te, mi hai già vista in bikini, mica ti vergogni?”
E’ vero l’avevo già vista in bikini ed anche se non portava il perizoma al mare, aveva comunque dei tanga molto piccoli e sexy quindi mi sono auto-convinto che lo potevo fare, anzi sicuramente è stato il cazzo a farmi prendere questa decisione…
Mi avvio verso il corridoio in boxer e maglietta con una vistosa erezione, entro in bagno mi tolgo la maglietta sudata e l’appoggio sul bidet mentre Ludovica apre la porta della doccia e vedo apparire la sua mano che mi porge il bagnoschiuma dicendomi: “Ti sei deciso, insaponami la schiena, dai!”, prendo il bagnoschiuma e la vedo nuda di spalle con l’acqua che scivola dalle sue spalle, scorre lungo la schiena ed arrivata al suo culetto ritto guizza via come in uno scivolo. Mi metto un po’ di sapone nella mano ed inizio ad insaponarle le spalle e poi la schiena, sentire la sua pelle liscia sotto la mia mano mi fa sussultare il cazzo che inizia a dare colpetti contro la parete delle mutande. Ludovica si sporge con il culo verso di me come a mostrarmelo ed invitarmi ad insaponare anche quello, quando all’improvviso si gira verso di me e mi ritrovo con la mano tra le sue tette, un po’ sorpreso faccio per ritrarre la mano e lei mi fa: “Cosa c’è non ti piacciono?” Ed io: “No, No mi piacciono moltissimo!”, Lei :” Me ne ero accorta, quando metto i top senza spalline ti ci cade sempre lo sguardo sopra, ed anche quando sono in bikini invece di guardarmi negli occhi mi fissi le tette!”. Io: “Scusa hai ragione ma sono troppo belle! Non lo faccio apposta, non riesco a distogliere lo sguardo da lì” anche se in realtà non stavo più fissando le tette ma stavo volgendo lo sguardo in basso alla sua fica. La sua fica era deliziosa, molto curata con una strisciolina di peli corti, corti sopra lo spacco ed era molto “carnosa” con le grandi labbra cicciute che ricoprivano completamente le piccole labbra, una fica come quelle di una ragazzina cicciotta... Lei si accorge che non fisso più le sue tette e mi dice: “ Che c’è? Ora che le hai viste dal vero non ti piacciono più?” Ed io: “No, No è che sei troppo bella e ci sono troppe cose da ammirare!”, lei quindi mi fa: “Guardi la mia “pussy”? Ti piace la mia gattina?” – Io:” Si, la stavo ammirando, è così cicciosa come quella di una ragazzina! Da prendere a morsi!” – Lei: “ E che aspetti? Ti ho raccontato cosa ho combinato con Lorenzo? Lo sai che mi piace fare sesso! Leccamela!” Lei chiude l’acqua della doccia ed io mi inginocchio per leccargli la fica, passo la lingua sullo spacco e quello che sento è il profumo ed il sapore del bagnoschiuma quindi con le mani apro le sue grandi labbra e vedo apparire turgido il suo clitoride rosa scuro e sotto 2 piccole labbra appena accennate con un buchetto roseo che si dischiude piano, piano. Inizio a leccare il clitoride e finalmente sento l’odore ed il sapore della sua fica. I suoi umori sono saporiti, deliziosi, lei inizia a respirare affannosamente ed a gemere, ora che la sua fica è rilassata ed aperta sotto la mia lingua con le mani prendo le sue chiappe, le stringo aprendo il suo culo e tirandole a me per poter affondare ancora di più la mia lingua nella sua fica.
Lei inizia a muovere ritmicamente il bacino, io inserisco la lingua dentro il suo buchino rosa dal quale sta scendendo un fiume di liquido saporito, geme sempre di più fino a quando improvvisamente non mi prende per la testa e mi viene in bocca cacciando un urlo. Ancora ansimante mi dice: “ Non mi basta voglio scopare!”, io che a questo punto non ne potevo più , mi tolgo i boxer e mi infilo dentro la doccia per darmi una ripulita, lei vedendo il mio cazzo duro, lo prende in mano e mi fa : “Questo lo lavo io!”, io apro l’acqua della doccia ed inizio ad insaponarmi mentre lei con una mano mi scappella il cazzo e con l’altra lo massaggia, prende un po’ di sapone che scende dal mio petto e lo passa sulla cappella, lungo l’asta fino alle palle che mi sono diventate durissime sia per l’eccitazione, sia per l’acqua non proprio calda. Lavato per bene inizia a segarmelo lentamente mentre io cerco in qualche modo di risciacquarmi mentre lei si è chinata ed ha iniziato a leccare la mia cappella, gli piace leccarmi la punta del cazzo, sfrega la sua lingua sul mio orifizio, procurandomi una sensazione di fastidio e piacere insieme. Finalmente ripulito e profumato, chiudo l’acqua della doccia, l’afferro per i bracci, la rialzo e l’abbraccio baciandola in bocca, poi gli dico: “ Ora ci asciughiamo e poi ti scopo!”
Ci asciughiamo a vicenda velocemente e poi mi prende per mano e mi porta in camera dei suoi genitori, si lascia andare all’indietro sul letto e spalanca le gambe per offrirmi la vista della sua bellissima fica, questa volta le grandi labbra cicciute della sua fica sono aperte e si vede il buchetto rosa che si contrae. Io mi getto su di lei ed inizio nuovamente a leccargli la fica mentre con le mani prendo le sue tette ed inizio a stropicciarle, strizzando ogni tanto i suoi capezzoli turgidi e facendogli fare dei gridolini molto eccitanti, a questo punto risalgo verso il suo viso, mi fermo a succhiare e mordicchiare prima un capezzolo e poi l’altro ed infine arrivo al suo viso e la bacio avidamente con le labbra ancora intrise dei suoi umori mentre gli infilo tutto di un colpo il cazzo nella sua fica umida e bollente.
Lei morde leggermente la mia lingua dentro la sua bocca mentre gira gli occhi verso l’alto, io inizio a pompare prima piano, sfilando quasi del tutto il cazzo dalla sua fica e poi infilandolo di colpo tutto insieme per fargli fare quei gridolini che mi piacciono tanto, poi inizio ad accelerare i movimenti, su e giù, su e giù sempre più veloce con lei mi stringe a se con le braccia e con le gambe intorno alla mia vita, fino a quando lei non inizia ad urlare: “Sii, Sii, Sii, Sii, Dai che ci sono, Dai che ci sono quasi, Dai che vengo, Sto per venireeee, Non ti fermareeee, Oh cazzoooo, CAZZOOOO,VENGOOOOOOOO!”, io continuo a pomparla sempre più forte per fargli assaporare il godimento fino all’ultimo, poi sfilo il cazzo dalla sua fica completamente bagnata di umori bianchi e l’avvicino alla sua bocca, Ludovica apre la bocca ed io a quella visione finalmente godo, riempiendo la sua bocca di sborra calda e schizzandola anche sul viso. Lei ingoia la mia sborra ed io con le dita recupero la sborra finita sul suo viso e lei con la lingua me le ripulisce dalla sborra, dopo l’abbraccio forte dicendogli: “Sei fantastica!” e la bacio appassionatamente e ci addormentiamo abbracciati.
Dopo circa mezz’ora sento squillare il cellulare, è la mia compagna (la zia di Ludovica) che mi chiede dove mi trovo, io gli spiego che mi trovo a casa di Ludovica perché la macchinetta ha imbrattato un po’ il muro e che sto passando un po’ di vernice per coprire le macchie, mi chiede se deve venire anche lei a dare una mano, ma rispondo di no dicendogli che ho quasi finito devo solo passare una seconda mano di vernice e poi sono pronto. Anche Ludovica si è nel frattempo svegliata e vederla tutta nuda con quei seni rotondi, perfetti, con le areole grandi ed i capezzoli sporgenti, la bellissima fica “paffuta” così curata e quel culo di marmo, me lo ha fatto diventare nuovamente duro, quindi l’ho abbracciata, strinta a me, l’ho baciata e gli ho fatto sentire il mio cazzo duro che la desiderava profondamente e lei mi ha detto: “Dai facciamolo ancora!”
Questa volta ce la siamo presa con più calma, ci siamo girati ed abbiamo iniziato un 69, avevo troppa voglia di leccare la sua fica, sentire il suo sapore dolce ed acido insieme, il suo profumo e sentirla pulsare e contrarre sotto la mia lingua, lei ha ripreso a leccarmi la cappella ed a darmi il tormento con i colpetti di lingua sulla punta della cappella e poi ha iniziato a leccarmi anche le palle facendomele diventare durissime. Mentre il mio cazzo si muoveva ritmicamente assecondando le leccate alle palle, dalle sua fica colavano i saporiti umori che mi imbrattavano la faccia, con i nostri strumenti accuratamente scaldati abbiamo iniziato a scopare davvero.
Mi sono girato sopra di lei ed il mio cazzo è scivolato dentro la sua bollente e bagnatissima fica senza nemmeno usare le mani per indirizzarlo, mentre lei si strizzava le tette con le mani ed allargava le gambe stese il più possibile in maniera che definirei oscena e che mi arrapava ancora di più, le allargava in questo modo perché voleva sentire il mio bacino sbattere contro il suo ad ogni colpo e mi incitava a dare colpi sempre più forti. Dopo una decina di minuti di queste pompate con la sua fica sempre più bagnata, decido che voglio prenderla a pecorina, le dico quindi di mettersi a 90 gradi sul letto mentre gli sfilo il cazzo dalla fica, lei obbedisce e mi mostra con la schiena arcuata il suo bellissimo culo a mandolino con lo spacco gocciolante proprio sotto, infilo dunque nuovamente il cazzo dentro la sua fica e riprendo a scoparla mentre la tengo forte per i fianchi.
Per un momento lascio una mano dal suo fianco e raccolgo il liquido della sua fica che mi cola lungo le palle, prendo questo liquido e lo porto all’entrata del suo buchetto ed inizio a massaggiarlo, lei sembra gradire perché il suo respiro ed i suoi gridolini si fanno più acuti ed anche il suo buco del culo inizia a contrarsi ritmicamente ad ogni affondo del mio cazzo nella sua fica. Mi faccio più intraprendente ed inizio ad inserire un dito nel suo stretto pertugio, lei si gira, mi guarda e mi dice: “Ho provato una volta ma non ci sono riuscita, mi ha fatto troppo male!”, io la rassicuro e le dico:” Tranquilla, se ti fa male smetto subito!”, raccolgo nuovamente un po’ del liquido della sua fica e lo metto nuovamente nel suo buchetto, ora è molto bagnato e quindi entro facilmente con il dito. Inizio a fare avanti ed indietro con il dito mentre continuo a scoparla in fica, vedo che lei si rilassa e gradisce il trattamento, la sua voce dai gridolini acuti di godimento diventa più cupa, roca ed ansima sempre di più, oso ancora di più ed infilo 2 dita, il suo buco del culo si contrae un attimo ma poi si rilassa nuovamente e poi continuare a muovere su e giù le dite dentro il suo culo. Il suo orifizio è ora bello dilatato ed umido e quindi sfilo il mio cazzo completamente bagnato dalla sua fica e lo appoggio contro il suo buchetto, mi chino verso di lei e gli sussurro all’orecchio: “ Che faccio? Te lo metto dentro?”, lei con un fil di voce: “Si…. Ma se urlo tiralo fuori!”, quindi inizio a spingere la cappella contro la sua apertura e scivola facilmente dentro, ad un tratto sento il suo buco che si stringe intorno alla attaccatura della cappella e Ludovica emette un piccolo grido, io gli chiedo se devo smettere e tirarlo fuori ma lei mi dice di continuare. Ricomincio nuovamente a spingere e l’asta scorre facilmente dentro il suo buco del culo che si è nuovamente rilassato, inizio quindi a pompare prima lentamente e poi aumentando il ritmo, Ludovica inizia ad ansimare ritmando ad ogni colpo un ”Si” sottovoce di approvazione, in breve quel “Si” diventa sempre più forte e la sua voce sempre più roca. Io mentre la inculo tenendo la per i fianchi, passo la mano destra sotto il suo ventre ed arrivo al suo clitoride e lo trovo ritto e fradicio ed inizio a tormentarlo, lei inizia a muoversi ritmicamente assecondando i mie colpi facendo strusciare il suo clitoride contro le mie dita, sempre più velocemente, il ritmo diventa frenetico ed i “Si” diventano delle urla mentre io la incito a farsi inculare: “Ti piace in culo vero?” – “Siii, ….Daii”,
“Stai godendo come una porca, vero?” – “Siiii…. Siiiii!”
“Non ti più male ora, vero?” – “Siii…Dai… Sfondami il culo che sto per venireee!”
A questo punto tolgo la mano da sotto e la prendo per bene con tutte e due le mani per poterla inculare ancora con più forza, lei urla sempre più forte ed io sento le mie palle che si bagnano quando sbattono contro la sua fica gocciolante, anche io sono arrivato al punto di sborrare e glielo dico: “Ludovica, stoo per Sborrareee!” e lei tutto di un fiato con la voce roca riesce a dirmi :”Aspettaaa, resistiiii ancora un po’, sto per venire anche ioooo” e poi mi urla: “DAIIII, DAIII ci sonoro!!!! Vengooooo, Sborramiiiii in culooooo!” Ed io arrivato veramente al limite posso finalmente lasciar partire la sborrata dentro il suo accogliente culo. Appena ho finito di svuotarmi le palle, sento le forze alle gambe venire meno e mi accascio sopra di lei.
Ludovica ancora ansimante si gira verso di me, mi bacia e mi dice: “E’ stato bellissimo! Non credevo che si potesse godere così, era come se fossi fuori dal mio corpo, sentivo tutto in maniera esaltata e sentivo anche la mia stessa voce ma era come se fosse diversa, dicevo delle cose ma era come se non fossi io a dirle ma il mio corpo. Stupendo! Grazie!”
Posso dire che anche per me è stata una esperienza fantastica.
Continua? ....Chissà?

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