Il doccino

Scritto da , il 2018-09-18, genere masturbazione

Ero in viaggio per lavoro, avevo prenotato in un hotel 5 stelle. Non ce n'erano altri disponibili e comodi tra la mia destinazione e l'aeroporto.
Salgo in camera, non avevo nessuna intenzione "particolare", solo doccia, cena, dormire.
Entro in camera, è come me la aspettavo, grande, letto matrimoniale super, minibar da urlo, divano, guardaroba... Arrivo al bar e c'è una doccia enorme, lunga e ampia da starci in due. Guardo meglio e vedo che oltre al doccione fisso in alto c'è anche un doccino più piccolo, cilindrico, con una fila di spruzzi su un lato... Del diametro di forse 4/5 centimetri, senza spigoli, senza sporgenze... Giusto il tempo di prenderlo in mano per valutarlo con attenzione e l'unica cosa che volevo era infilarmelo nel culo. È grosso, è duro, non è un giocattolo.
Esco dalla doccia e mi spoglio completamente, poi mi metto a girare per la stanza per cercare qualcosa di utile: non avevo portato niente per lubrificare. Inoltre per una cosa così grossa avrei preferito avere qualcosa di intermedio per scaldarmi.
Guardo le boccette di bagnoschiuma, shampoo e balsamo. Controllo meglio trovo anche una crema per il corpo, che mi sembra perfetta. Giro nudo per la stanza per cercare qualcosa con cui iniziare prima del pezzo grosso ma non trovo nulla. Le penne che ho sono così piccole che non le sentirei. Le boccette varie non vanno bene, altro non c'è. Escludo tutto quello che c'è nel minibar.
Mi libero l'intestino, poi entro in doccia.
Mi lavo velocemente, lascio aperta l'acqua calda dal doccione subito mi metto le crema sulle dita quindi sul buco.
Faccio entrare un dito, poi l'altro.
So che dovrei lavorare bene il buco per rilassare i muscoli, ma ogni volta che guardo quel doccino penso solo che lo voglio nel culo.
Lo ricopro di crema e penso alla posizione migliore. Prima provo in piedi, un po' chinato in avanti, lo appoggio al buco ma lo sento davvero troppo grosso e non riesco a fare forza.
Allora mi metto a pecora, va un po' meglio, sento che si allarga di più ma non avendo una forma a punta è difficile.
A questo punto la soluzione è solo una: mi accuccio per terra, lo punto e lo tengo con la mano, mi siederò sopra. Un po' brutale ma efficace.
Mi abbasso, respiro, spingo... Sento che si allarga... Poi di colpo passa lo sfintere ed è dentro. Ok sì così... Era questo che volevo, sentire che cede di colpo e in quel momento puoi dire di avercelo finalmente nel culo come volevi.
Spingo piano per farlo salire ancora.
Adesso è fatta, posso fare tutto.
Cerco di alzarmi perché mi piace sentirlo nelle diverse posizioni. Come mi alzo mi scivola fuori e cade. Lo raccolgo e stavolta riesco a mettermelo solo piegandomi in avanti, il mio buco ora è aperto per poterlo fare.
Lo spingo un po' più su, mi raddrizzo. Sento i muscoli che lo stringono, vedo il tubo che mi passa tra le gambe e finisce nel culo. Peccato solo che non ci sia uno specchio.
Il cazzo è ancora molle, del resto ero così concentrato là dietro... Mi faccio venire una erezione, poi mi viene una idea: spingo il doccino dentro una decina di centimetri, sento con il dito se tutti i getti sono dentro. Poi devio il flusso dell'acqua dal doccione al doccino... Piano... Oddio mi sto riempiendo... Spengo, mi sfilo il doccino e mi esplode fuori tutta l'acqua che avevo dentro. Mi rimetto nel culo il doccino (ora entra che è un piacere) e apro di nuovo. La sensazione di riempimento è fantastica. Svuoto. Rimetto ancora. Non so più se godo di più a riempirmi il retto con l'acqua, a svuotarmi, o a penetrarmi senza sforzo.
Decido di cambiare gioco. Mi stendo sulla schiena, sollevo le gambe.
Spalmo di nuovo la crema sul doccino per tutta la sua lunghezza.
Lo appoggio sul buco e lo spingo dentro.
Faccio sparire tutti i getti, poi continuo ancora. Piano va dentro, non so quanto sarà credo 20-25 centimetri. Provo a sentire fino a dove arrivo. È abbastanza.
Lo sfilo fino quasi a toglierlo, poi lo rimetto, un bel su e giù. Lo faccio piano, voglio sentire ogni centimetro percorrermi il buco e accarezzarmi la prostata in su e in giù. Continuo così senza fretta.
Mi prendo il mano il cazzo e non è neanche duro quando vengo sborrandomi sul ventre.
Resto così aspettando che il doccino mi scivoli dolcemente fuori dal culo.

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