Giovanna e Milena

Scritto da , il 2018-09-17, genere trans

Venne il mattino, aprii gli occhi e lo vidi in piedi vicino al letto, nudo.-" Buongiorno, Giovanna" - disse - " Buongiorno anche a te ,Milena" - Mi alzai per andare al bagno. Tornata, mi disse - " Adesso con il giorno non posso rientrare a casa vestito da donna,non pensavo di rimanere qui tutta la notte.Ora che faccio?" - Pensai un attimo, -" Allora rimani qui fino a stasera." -" Non posso rimanere,devo rientrare a casa" - " Ho capito, l'unico modo ti do qualcosa di mio per tornare." - Gli diedi qualcosa di mio, era un po' grande per lui,ma andava via in auto. Dopo mezz'ora era pronto,- " Grazie Giovanna, domani ti riporto la roba." - Andò via.Rimasta sola ripensai alla sera precedente e mi vennero alcune idee. Controllai il telefono, un solo messaggio con richiesta di appuntamento.Il passaparola era efficace. Risposi alla affermativamente ,per la sera.Solite cose, campanello, portone,aspetto dietro la porta socchiusa ci siamo. Era una coppia di mezza età.Lui non molto alto,grassoccio,brizzolato.Lei bionda,in carne, non carina. Entrarono, mi guardarono. Avevo una parrucca rossa fino alle spalle, camicetta bianca,gonna nera, calze nere e scarpe nere. Truccata pesantemente,rossetto viola. Lui mi vedeva come oggetto sessuale,mentre lei analizzava il mio aspetto. -" Io sono Giovanna" - Parlò lei -" Io sono Paola e lui è mio marito Renzo" - "E come mai siete venuti da me?" - sempre lei -" Volevamo provare qualcosa di diverso" - "Perchè non un trans?" - "E' troppo simile ad una donna e poi sono tutti stranieri." - "Cosa volete che faccio?" - chiesi. " Vedi tu,siamo aperti a tutto" - disse la Paola. Andai da Renzo,gli voltai le spalle ed inarcato il bacino cominciai a strusciare le mie chiappe sulla sua patta. Lei guardava,poi in ginocchio davanti a lui iniziai a slacciargli I pantaloni.Il suo membro uscii allo scoperto, era già ritto..I pantaloni alle caviglie,notai che aveva il pube depilato.Appoggiate le mani sul suo culo,partii con colpi di lingua dalle palle lungo l'asta fino al glande che feci scomparire nella mia bocca per succhiarlo. Muoveva la testa piano e mentre lo facevo guardai Paola. Mi fissava, e vidi che aveva una mano sotto la gonna. Si stava eccitando,con la mano la invitai. Vicino a me,prese il cazzo del marito in mano e lo portò verso la sua bocca. Adesso era lei che lo succhiava.Poi lo ripassò a me,ci alternammo un paio di volte.Lui non si muoveva, le nostre labbra appoggiate all'asta le facevao scorrere verso la cappella,per poi stimolarla a colpi di lingua.Presi il membro in mano e lo ficcai in bocca a Paola mentre io mi abbassai a lavorare di lingua I coglioni spingendomi fino al buco del culo.Era completamente glabro. Con la saliva lo bagnai per bene e ci appoggiai il dito,spingendolo leggermente dentro. Si irrigidì,lei smise con il pompino,-" Ti piace il dito nel culo?" - rivolta al marito. Smettemmo e si spogliarono.Lei aveva un seno cadente,indossava reggicalze e calze bianche e pure lei depilata,grandi labbra penzolanti. -"Andiamo a letto" - dissi. Lei si distese a gambe aperte, il marito mise la testa tra queste a leccare la fica di Paola. Lui era a carponi,io da dietro ripresi a leccargli il buco del culo per poi infilarlo con due dita.Paola partii con dei sospiri sempre più forti, sbiascicava delle parole rivolte a Renzo che non capivo.Si tolse da lui,mi venne vicino -" Adesso inculalo,voglio vedere quanto frocio è" - Lui parlò per la prima volta -"Dai Giovanna,mettimelo dentro" - Alzai la gonna, spostai le mutandine,il mio cazzetto eretto in mano lo portai sul suo ano.Lei con le mani gli allargò le chiappe.Spingendo il bacino,cercavo di farmi strada,ma non entrava.-" Mi fa male" - disse - " Continua Giovanna,finchè non gli apri il culo" - ordinò lei. Pian piano il suo sfintere cominciava a cedere,ero dentro di lui.Lei aveva il viso vicinissimo al culo di Renzo a gustarsi la scena del mio cazzo che apriva il deretano del marito.-"Adesso scopalo" - Incominciai a pomparlo con regolarità. Lei guardava con le dita infilate nella fica,si stava masturbando.Il marito alternava dei mugolli a frasi come -" Dai, ancora" - " Che bello avere un cazzo dentro " - ecc. Lei si mise sotto di lui,lo prese in bocca per un pompino.Renzo era in estasi,ogni tanto lasciava il cazzo per venire a leccare il mio quando usciva dalle viscere di Renzo.Mi fermai, -"Renzo siediti sul letto" - gli dissi. Mi rivolsi alla sua signora -" Non ti dispiace se me lo sbatte dentro?" - " Fai pure" - Glielo presi in mano dandogli le spalle,portai la cappella sul mio ano e mi sedetti sopra. Entrò subito nel mio buco acchiappacazzi. -" Hai un bel culo aperto Giovanna,è entrato liscio" - disse Paola, - " Questo non è un culo,è la mia fica"-le risposi cavalcando suo marito.Renzo stava disteso,-" Che fica calda,Giovanna,è meglio di quella che ha quella vecchia troia di mia moglie" - rimasi sorpresa - " E tu sei un vecchio porco frocio" - replicò lei.Era chiaro che anche questo faceva parte del loro gioco.Lei andò verso la sua borsetta e tornò tenendo in mano un vibratore ed un strap-on.In piedi davanti a me,gambe divaricate con due dita si allargava le labbra e con l'altra mano si penetrò con il vibratore,muovendolo dentro e fuori. Sentivo l'odore dei suoi umori,la feci avvicinare,andai con la faccia sul suo ventre e cominciai a leccargli la fregna umida.Andammo avanti per un pò,lasciai il cazzo di Renzo e mi misi alla pecorina sul letto.-" Dai Paola,sbattimi anche te" - Si allacciò le cinghie del fallo, era abbastanza grosso, lo insinuò tra le mie natiche e tendolo stretto con la mano cominciò a forzare il mio ano.Non era un affare semplice,forse era troppo anche per un buco "allenato" ,-" Paola,non so se ce la faccio " - " Ma è la misura per una fica" - Aveva ragione, sentivo l'ano che si dilatava, entrava a forza,avevo la pancia piena,finalmente era dentro.Ripresi fiato,lei inizio a fottermi,il dolore lasciava spazio al piacere. -" Daì Frocio,succhia il cazzo di Giovanna" - Renzo,disteso vicino a me allungata la mano prese il mio e se lo portò alla bocca. Non credevo fosse così abile nei pompini,succhiava bene.Avra fatto pratica con il fallo della moglie. Paola accompagnava la penetrazione con schiaffi alle mie natiche -" Ti piace troia, hai il culo sfondato,sei un solo un frocio travestito" - inveiva lei. Devo dire che mi eccitava essere insultata. "Renzo mettiti alla pecora,facciamo il trenino".- Lui,obbedì prontamente,il culo verso l'alto, lo penetrai. Qualche istante per trovare il ritmo.I colpi avevano una sincronia perfetta.Lei spingeva il fallo dentro di me e come reazione io spingevo il cazzo nel culo flaccido di Renzo. La cosa era molto piacevole,ma il culo mi faceva male. Fu Paola ad interrompere,-"Adesso tocca me essere sbattuta" - Renzo sotto di lei la penetrò nella vagina,io da dietro andavo in cercai del suo buco del culo. Con le mani divaricai le grosse natiche,cappella puntata sull'ano,colpo deciso ed il mio cazzetto/clitoride scomparve nel caldo delle viscere di Paola. Alternandoci nei movimenti la chiavammo, -" Ohhhh, doppia,mi sento piena,spaccatamei tutta. " -gridava. Credo ebbe almeno due orgasmi.Si getto su Renzo,esausta. La liberammo, si riprese, -" Renzo mettiti a carponi" gli dissi. Lo afferrai sui fianchi ed enrai dentro di lui,per incularlo a finire. -" Sì,Giovanna, riempilo di sborra,quel finocchio di marito" - Lo sbattevo con veemenza-" Eccomi, Frocio" - gli gridai. Tre fiotti di sborra si riversarono nel suo retto,ancora un colpo per svuotarmi.Mi ritirai, Paola si mise con la faccia sotto il culo del marito,-"Dai spingi come a cagare" -lo invito. Un rivolo di sperma stava uscendo dal suo buco per cadere nella bocca aperta della moglie.La raccolse sulla lingua per poi ingoiarla avidamente. -"mettiti in piedi,Renzo" - dissi io. In ginocchio davanti a lui lo feci venire con un pompino,una notevole quantità di sborra mi riempiva la bocca.Andai da Paola, le feci aprire la bocca e gli sputai dentro parte dello sperma del coniuge. Accostai le mie labbra alle sue e ci baciammo mischiando il seme,alcuni rivoli colavano sulle nostre guance.Ingoiammo tutto. -" Beh, è stato meglio di quanto credevo" - disse lei- "Renzo che dici?" - "Sì, hai ragione, e non credevo che mi sarebbe piaciuto tante essere inculato,sì mi piace anche il cazzo" - " Lo sapevo che eri un finocchio" - lo apostrofò. Si rivestirono -" Ci vedremo ancora Giovanna,faremo altre cose" - "Certamente, signori" - e li congedai. Mi sentivo sempre più una professionista,ed inizai ad elaborare alcune idee per aumentare il livello degli incontri.

Questo racconto di è stato letto 5 2 8 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.