Storia vera

Scritto da , il 2018-09-07, genere tradimenti

Dopo venticinque anni di matrimonio in tutte le coppie capita che uno dei tra pilastri che reggono un rapporto di amore importante è il sesso. Dopo tanti anni di unione al che l’unione regga, ha bisogno di manutenzione se no tutto crolla, nessuno ha la formula magica e a volte le soluzioni vanno bene e a volte meno bene.. capita a tutti da qui voglio scrivere la storia vera di quello che è successo a noi.
Sono Giovanni, piccolo imprenditore venuto dal sud che, dopo tanti sacrifici, è riuscito ha creare una realta’ lavorativa importante e sicura, dando una certa sicurezza economica alla propria famiglia.
Oggi ho 53 anni e sono Sposato con Carmela ( e dalla radicalizzazione al nord ha subito voluto cambiamento di nome in Carmen cosa che non mi è dispiace affatto).
Ci siamo sposati per amore Lei aveva 25 a io 28 in un piccolo centro del sud, dove i nostri ardori giovanili ci fecero vivere giorni di passione infuocate, Lei mi regalò la sua verginità e fu la sua scoperta del sesso scoprendo di avere una moglie infuocata e vogliosa, pian piano caddero tutti i tabù, mi regalò la sua bocca e il suo splendido e meraviglioso culo e che negli anni avvenire è stato il suo pezzo forte nel nostro menage sessuale. Io sono di dotazione nella norma, e la cosa meravigliosa era che, più si usava quel fiorellino di piacere e ogni volta si percepiva come fosse la prima volta in uso , per la sua specifica flessibilità di muscoli ritornava come vergine.
Dopo due anni di matrimonio, guardandoci attorno, entrambi abbiamo avuto la consapevolezza, che oltre a vivere il nostro amore e le nostre passioni, bisognava anche scontrarsi con la dura realtà, il mio lavoro non ci consentiva tanto e le privazioni erano innumerevoli e non si poteva vivere solo di amore e sesso.
Decidemmo di emigrare al nord, per trovare miglior fortuna, e dopo i primi anni difficili ebbi la fortuna di conoscere le persone giuste ed intraprendere una libera attività che ci consente ancor oggi di vivere una vita agiata e sicura.
Sino passati 25 anni di allora, non abbiamo avuto figli, il mio lavoro molte volte mi porta a sacrifici di energie e di tempo ma nel corrispettivo siamo ampiamente gratificati, Lei non ha mai lavorato per libera scelta di entrambi, il nostro rapporto è forte ci amiamo vige tra noi una sincerità assoluta e non abbiamo tradito mai entrambi.
Gli anni che passano e le angherie della vita hanno un pò affievolito il nostro rapporto sessuale, come tante le coppie, per accendere le passioni , usiamo i video porno come additivo , poi abbiamo siamo entrati il mondo di internet ,dove abbiamo scoperto delle diversificazioni di immaginazioni non pensati prima.
Così nei nostri rapporti è nato un nuovo orizzonte e nel nostro il turpiloquio abbiamo usato sempre di più tutte le parole lecite e illecite.
Ora si parla di altri immaginari cazzi partecipativi che portano al culmine del piacere entrambi, nel nostro letto entrano a far parte altri uomini a rafforzare le nostre chiavate … solo immaginazioni a tante volte si sognava che divenissero realtà.
Quasi ogni anno abbiamo passato le nostre vacanze in luoghi bellissimi e quest’anno in prossimità del Natale decidemmo di trascorrere qualche settimana in Brasile a Capocabana bellissima località turistica ed è qui che è successo quello che sto per raccontarvi ….
Una sera in particolare eravamo in un noto locale frequentato da turisti ,gente distinta, la serata procedeva nella normalità musica balli tutto tranquillo, ad un certo punto della serata, un turista Americano si avvinò al nostro tavolo per chiedere un ballo a mia moglie, Carmen non aspettando nessuna indicazione da parte mia, con fare deciso fece capire che non aveva voglia di ballare con nessuno tantomeno con quel turista semi ubriaco. L’americano con modi sgarbati continuava ad importunare Carmen ed io al quel punto mi sono alzato per manifestare in modo fermo a quel maleducato il nostro desiderio di voler essere lasciati in pace. La stanza fisica tra me e il turista , un uomo alto e robusto dal ventre prominente vestito con una sgargiante camicia a fiore, al mio gesto di ribellarmi al suo modo di porsi, con modi cafoneschi Fui spinto e andai a sbattere contro i vicini di tavolo, un caos, l’intervento dei buttafuori e del proprietario mi salvarono dalle furie del cafone, che con forza e pochi riguardi fu accompagnato alla porta del locale.
La serata era ormai andata con il nostro disappunto, ci siamo alzati per tornare in albergo. Il proprietario, un uomo di colore di mezza età, vestito impeccabile, alto e massiccio con i capelli brizzolati e con un pizzetto elegante, si avvicinò a noi ed con un italiano stentato ci pregò di favorire nel suo ufficio, ci volle porgere le sue scuse mettendoci a nostro agio. Il signor da Silva con fare elegante e con modi molto distinti ci fece dimenticare il brutto episodio accaduto, ci raccontò che da giovane era stato in Italia giocatore poco fortunato di Calcio , con affabilità parlò di conoscere bene gli Italiani e da come non staccava lo sguardo dalle cosce di mia moglie anche le Italiane.
Alla fine , attratto da mia moglie, con occhi luccicanti di passione e attratto dalla bellezza mediterranea di Lei, con gentilezza ci chiese di essere ospiti nella sua villa la sera seguente, ci sarebbe stata una festa, insistette molto a dirci che avrebbe gradito molto la nostra presenza, la sua affabilità e signorilità condito con un un baciamano a Carmen non tardò a strappare il nostro si. Chiese del nostro albergo dicendoci che l’indomani sera qualcuno sarebbe venuto a prenderci.
Giunti in albergo dopo una doccia tonificante il contatto dei nostri corpi nudi ha fatto scaldare me e Carmen portandoci al nostro rituale rapporto di sesso ma condito con qualche parola in più, gli stavo leccando la figa poi alzandomi con la faccia inzuppata dei suoi umori mi avvicinai gli sussurrai all’orecchio gli dissi: Hai visto come Da Silva ti mangiava tutta con gli occhi, non ha mai tolto gli occhi dalle tue cosce e dal tuo culo, Lei molto lusingata dalle mie parole … “ma dai che vuoi a quello non gli mancano certo le donne pensa se si interessa di me”. Io intanto con la mia mano raggiunsi le labbra del folto cespuglio della figa , trovandola palpitante ed in un lago di sborra capii che le mie parole su Da Silva fecero un grande effetto erotico sulla mia bella, Io eccitato al massimo mettendola a quattro zampe sul letto passando il mio cazzo due volte tra le labbra umide di sborra di Lei per inumidire la punta del cazzo per poi poggiarlo sul fiorellino che inizialmente, come sempre sembrava fare resistenza ,ma dopo piccoli colpi sprofondava tutta l’interezza del cazzo dentro. Mentre la pompavo con forza continuai a stuzzicarla..” Pensa che ci fossi ora Da Silva al mio posto ad incularti … ti piacerebbe prendere il cazzo di un negro? La risposta non venne dalla sua bocca ma bensì dalla contrazione dell’ano che si contraeva sul il mio cazzo..dalle spinte che dava con il suo culo spingendolo avida verso di me per essere penetrata in profondità e dalla figa che eruttava sborra innevando tutti la folta peluria che la copriva, anche io non indifferente alla situazione erotica svuotai le mie palle piene del mio liquido nel suo intestino … esausto avvolgendola tra le mie braccia le sussurrai “puttana ti piace il negro..Lei mi rispose guardandomi negli occhi … e tu ti piacerebbe che la tu donna fosse presa da Da Silva? …. gli risposi con un fermo si …. Ci addormentammo abbracciati.
Ci siamo svegliati tardi ,siccome il giorno successivo, terminata la vacanza, tornare in Italia l’intera giornata la passammo nella preparazione dei bagagli ed altre cose.
La sera all’ora convenuta venne a prenderci la macchina di Da Silva , la nostra destinazione era fuori città in un posto meraviglioso dove sorgeva la Villa del nostro amico, lì fummo accolti dal padrone con garbo e simpatia e non fece mancare il baciamano a Carmen che notai durare qualche istante in più, Carmen non era indifferente ed io lo notavo del suo piacere a questa galanteria.
Ci presentò a svariati ospiti presenti nella villa, di cui ci era difficile dialogare per il problema della lingua. Da Silva preso dagli invitati non ebbe modo di stare con noi, ma passammo ugualmente una piacevole serata e alla fine quando quasi tutti gli ospiti erano già andati via Lui si avvicinò a noi scusandosi del poco tempo che ha potuto dedicare, eravamo sul punto di congedarci ma Da Silva ha insistito garbatamente che avrebbe gradito la nostra presenza, si congedò con gli ultimi ospiti, facendoci da cicerone verso un salone un po’ pi appartato ci fece accomodare su un divano ampio e confortevole, ci offrì da bere sedendosi di fronte a noi, nel suo simpatico Italiano masticato cogliendo la nostra simpatia non mancava di posare gli occhi quasi con insistenza dalle cosce di Carmen le quali erano messe ancor più in risalto da un elegante vestitino laminato nero che nel sedersi aveva ancor di più messo in risalto la bellezza delle sue cosce.
Lei era un po’ a disaggio per la situazione, con il suo confuso Italiano ci fece sentire bene, poi si alzò e venne a sedersi accanto a Lei, Carmen era in mezzo a noi, da Silva prese ancora la mano
Di Carmen baciandola, ma non si limitò solo a questo, la sua enorme lingua di un rosso profondo, inumidiva la pelle dopo posò il suo languido , alzò gli occhi verso di me per vedere la mia reazione e vedendo che stavo con la mano accarezzando il seno di mia moglie colse il fatto come un segnale di assenso il quale lo era per avere via libera.
Da Silva prese tra le grandi mani il visino di Carmen, le grosse labbra del negro coprirono tutta l’interezza della bocca di lei ed io da spettatore attento ed eccitato guardavo la bocca piena e gonfia di Carmen che al termine del bacio ed alla fuoriuscita della lingua dalle due bocche colava un miscuglio di salive mischiate: Da Silva ci sapeva fare e conosceva bene le donne … con la sua stazza fisica possente come un fuscello alzò come una piuma la mia donna mettendola alla pecorina proprio accanto a me , stava andando al dunque senza esitazione, io da osservatore attento eccitato osservavo ed anche ,gli strappò il piccolo perizoma che non copriva quasi nulla, Da Silva , piegandosi sulle ginocchia , ebbe davanti a Lui la bella visione di quel culo nudo, di quelle splendide chiappe di quella meravigliosa figa ricoperta da quella folta peluria nera che a malapena facevano vedere le sugose labbra ,quel meraviglioso fiorellino ricoperto da peli sparsi, il negro di fronte a quella meravigliosa visione si attaccò con la bocca, come una ventosa,aprendo con le sue enormi mani, le stupende chiappe della mia signora, succiava e trapanava con la lingua l’ingresso della figa della mia donna, Lei con la testa sui cuscini e alzando il suo meraviglioso culo verso l’alto, si donava , iniziava ad avere i suoi primi orgasmi e Lui fu estasiato nel sentire le vibrazioni di quella femmina in calore. Mi ritrovai con il mio cazzo in mano mentre mi gustavo le scene che mi offrivano .Vedere mia moglie a novanta gradi sul divano con la sua figura minuta e bella e il contrasto di quel bestione nero che la leccava tutta era davvero una visione forte. Da Silva spostando le sue attenzioni ora si stava dedicando al buchetto di Carmen, lo leccava con cura e con la punta della lingua lo penetrava, il suo piacevole stupore è stato vedere mia moglie che, alle leccate del buchetto senza ritegno iniziò a spasimare di goduria , apriva ancor di più le chiappe per essere saziata lì… dove era la sua passione. Lo vedevo immerso con la testa tra quella meravigliosa natura , vedevo poco con quell’enorme testa infilata e con la faccia nel solco delicato di lei , notavo dal movimento della testa e dagli spasimi di piacere di Lei che con la Lingua rovistava le aperture di lei, si sentivano i forti risucchi provocati con la Bocca e lingua del negro, mia donna era in estasi , i famelici assalti di bocca e di lingua la facevano sbrodolare di piacere, le Sue piacevoli angosce di godimento accompagnavano il susseguire del sbrodolamento della figa. Da Silva da gran conoscitore delle donne aveva percepito e capito , come d’altronde anche io lo sapevo , quando si soffermava a leccare il buchetto del culo Carmen e Lui avendo percepito il punto debole di Lei ormai dedicava le sue attenzioni solo sul fiorellino, poi il suo grosso dito spalmava la saliva che ormai ricopriva il buco di Lei facendo delle brevi pressioni con lo stesso lo fece entrare tutto dentro, i brividi di piacere frenato percorrevano il corpo di Lei, iniziò a penetrarla facendo roteare il dito dentro in buco ben oleato lo infilava fino in fondo provocando spasimi e grida sfrenati di piacere di Lei ancor di più inarcava il culo ancora verso l’alto offrendosi spudoratamente al nostro amico, il quale visto come si donava mia moglie, insalivò ancor di più in suo buco ormai oscenamente offerto infilando il secondo dito che provocò dei gridolini di Lei per l’entrata consistente di entrambi culo , a poco a poco Lei si adattò alla presenza di due intrusi nel culo, si adattò subito, Da Silva con sapienza la inculava così, era consapevole che Carmen era entrata in estasi per il piacere che riceveva, Lei gridava ad ogni orgasmo, a volte era lei che con il culo andava di forza verso le corpose dita di Lui. Mia moglie era ormai partita Lui si rese conto e dentro di se crebbe l’anima famelica e selvaggia del porco , quello che faceva per Lui doveva essere una abitudine . Carmen era poggiata con la testa tra i cuscini e con il culo spalancato per aria si offriva in modo osceno Lui la penetrare oscenamente. Il negro ormai anche Lui era infoiato al massimo e Lei ben predisposta a tutto con la testa tra i cuscini avvertendo con disappunto la fuoruscita delle dita dal culo emettendo un sospiro di piacere, in quella posizione oscena e accattivante continuava ad essere remissiva al possente negro, il quale, essendo sulle ginocchia dietro di lei alzandosi in un attimo si denudò, il suo fisico imperioso sovrastava la figura minuta di lei, Carmen non si accorse di nulla non potendo da quella posizione vedere cosa stava succedendo dietro di lei, io appena vidi Da Silva nudo rimasi trasalito e spaventato per mia moglie, ma rimasi come paralizzato. Il palo del negro non rientrava nelle misure tradizionali, madre natura lo aveva dotato di un randello mostruoso , dotato di una cappella smisurata con due coglioni neri come due palle da bigliardo , era un animale infuriato, poggio quell’enorme palo all’ingresso del buchetto , una cosa enorme per quel delicato fiorellino, il negro con una mano teneva,alla sommità del culo in modo di aprirlo bene , Lei rimasta posizionata nel contempo gli apriva le natiche, in quel momento capii che la cosa stava diventando pericolosa per Carmen mi alzai d’istinto per impedire quell’atto animalesco ma la furia della mano di De Silva mi fece ben capire che dovevo stare al mio posto, non potei nulla, quella massa di carne entrò devastate nelle viscere di mia moglie, in grido lacerante rintono nella sala , era il grido di Lei straziata di dolore ed in confusione. L’animale per nulla impietosito dei lamenti di Lei la inforcava con colpi micidiali …il suo lamento era divenuto debole ma le mazzate non terminavano , anzi aumentavano di intensità, quel palo che entrava e usciva faceva tremane anche il divano, Lui la sorreggeva con il braccio per tenerla in posizione da monta, senza il suo sostegno si sarebbe afflosciata sul divano, ci volle più di mezzora che lui eruttasse tutta la sborra che vi era in quelle enormi palle nelle viscere di Lei. Poi alla fine con un suono sconnesso e osceno uscì dal culo di mia moglie, con il randello grondante di sborra trionfante con ambo le mani aprì a dismisura le chiappe della mia Lei per farmi vedere e gustarsi la devastazione del buco di culo dilaniato e flagellato oscenamente.
Aperto con l’enorme quantità di sborra che grondava che colava lungo la figa e le cosce ancora non contento sposto la mira entrò nella figa fino alle palle, Lei grugniva ancora di dolore, gli affondi del suo cazzo erano sempre piu rapidi, a poco a poco Lei si stava ripigliando iniziò a provare piacere lo assecondava con il ritmo delle bordate lo incitava, io stavo assistendo meravigliato di quello che succedeva, Lei ha preso in mano la situazione, allungando la mano impugno prima le palle poi il cazzo lo tolse dalla fica e da sola se lo piantò nel culo a pelle assecondando le bordate dell’uomo , poi alla fine da quel culo devastato dal palo di Da Silva fuoriuscì appagata e svuotata una grossa biscia semi eretta appiccicosa di sborra e di altro .
Al mattino seguente eravamo in aereo di ritorno verso casa. Lei non poggiava interamente il culo sul sedile era messa un po’ di lato riversa con la testa sulla mia spalla, la tempesta che si era investita sul suo buco ormai sfondato non gli consentiva di sedere comodamente. Da quella sera, ogni volta che si faceva sesso il suo fiorellino era solo un ricordo passato avevo di fronte due buchi enormi scassati.
In seguito venne a trovarci per una visita inaspettata di Da Silva era accompagnato da un suo collega furono accolti comodamente entrambi passione la sua figa e il suo culo accolsero bene entrambi ci è rimasto qualche filmato….

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