La piccola nuora perversa
di
Shrek
genere
incesti
La prima volta che la vidi, fu in foto e mi sembrò un ragazzetto efebico di una qualche nazionalità esotica in virtù del suo colorito e del taglio di occhi particolare. Di persona, non era vestita unisex, ma con un vestitino a fiori che esaltava la sua magrezza. Apparve dolce, un po' timida, ma anche di persona non suscitava alcun pensiero "cattivo". Sembrò adatta per mio figlio, un ragazzo timido e con un cuore grande come l'Oceano. Il mutamento avvenne gradualmente, dopo che scoprimmo che la ragazzina era stata per anni l'amante del padre. Fatto che aveva inciso profondamente la sua psiche rendendola ipersessualizzata e sempre alla ricerca di accettazione e attenzioni che lei ripagava come le aveva insegnato il padre: col sesso. Giulia mostrò da subito una gran simpatia per me, simpatia che si tramutò in confidenza sino a raccontarmi, con un fare morboso, le vicende della sua sessualita'incestuosa. Fu un crescendo di contatti fisici, strusciamenti che inizialmente io presi per innocenti. Ma poi seguirono altri comportamenti più espliciti: carezze"involontarie"sul cazzo, sia con mani che con piedi, il mostrarsi in topless o con accappatoio aperto quando faceva la doccia a casa. Iniziò a troieggiare sempre più apertamente, si a mostrare che sotto la mini non indossava le mutandine, mandarmi messaggi a sfondo erotico o foto sexy fingendo di sbagliare. Tornava più volte su punti ad alto tenore erotico sulle scopate col padre raccontandomi quanto, finché consenziente, la eccitasse e desse piacere fare sesso con un maturo, sono a dirmi: "chissà come sarebbe farlo con te". Io allentai le mie presenze quando c era lei e alle sue avances fingevo di non capire. Ma lei non esisteva e quando scopava con mio figlio godeva senza farsi problemi che io fossi in casa e mi faceva sentire tutte le sue richieste e fantasie. La cosa iniziò a turbarmi ed eccitarmi. Il mio primo cedimento fu metterle senza apparente malizia le mani sui fianchi mentre saliva sulla sedia, ma la mia sorpresa fu grande quando lei per salire si sollevò la mini e rimase con il culetto nudo e,senza mutandine davanti al mio viso. Scese dalla sedia sorridendo e con un gran sguardo da troia: Grazie Daddy per l'aiuto. Poi, mi baciò sul viso e mi disse piano"spero ti sia piaciuto ciò che hai visto. penso spesso a me e te insieme. Deglutii e risi nervosamente fingendo scherzasse. Ma, il clou fu il giorno seguente. Ero solo in casa, mia moglie al lavoro e mio figlio impegnato sino a tardi con le ripetizioni. Squilla il campanello ed era lei, Giulia. In anticipo di due ore rispetto all appuntamento con mio figlio. La feci salire, mi sedetti sul divano a guardare il film che avevo messo. Lei aveva fatto acquisti e ci teneva a mostrarmeli. Si spoglio' e rivestì davanti a me diverse volte, ma quando mi ebbe mostrato l ultimo acquisto, non si rivestì e venne a sedersi al mio fianco: in mutandine e maglietta corta senza reggiseno.. Tremavo! Lei si accoccolo' a me chiedendomi se poteva e dicendo che aveva bisogno di sentirsi coccolata. La offri un abbraccio e prosegui a guardare il film armeggiando con il telecomando. Quando sentii le sue labbra sul collo mi raggelai..il mio cazzo si fece duro, le,sue mani se ne accorsero. Le sue labbra si posarono sulle mie: la baciai. Dimenticai tutto: il giusto, lo sbagliato, il bene, il male. Il mio cazzo che lei libero' dai pantaloni svetto' tra le sue,mani. Senza smettere di baciarmi, mi accarezzo' dicendo che era mesi che sognava il mio cazzo e si accarezzava pensando a quanto sarebbe stato belle essere scopata da me. Lei cosi piccola ed io così grande con un cazzo che la faceva bagnare solo a pensarci. Me la trovai seduta sul cazzo: era dilatata e bagnatissima.mi chiese di strizzarle i capezzoli, di farle del male, di graffiarla e sculacciarla. Obbedii mentre saliva e scendeva gemendo sul mio cazzo. Ero fuori di testa! La misi a 4 zampe e la sbattei forte mentre lei mi incitava. la troia mi accarezzava il cazzo mentre la scopavo e l altra mano la porto' sul culo e lo accarezzava sul buchi no.fu un attimo sentirla chiedere di sfondarle il culo dicendo che mio figlio era troppo dolce e lei aveva bisogno di sentirsi fottuta. Il padre aveva fatto un buon lavoro: il mio cazzo le scivolo' in culo senza troppi problemi mentre lei guaiva di piacere. La presi per il collo e lo strinsi mentre il mio cazzo affondava fino alle palle nel suo culo. La sua figa mi innondava il divano. La sollevai senza smettere di incularla e la portai davanti allo specchio cosi che vedesse quanto era troia e come il mio Cazzo fosse dentro il suo culo. Godeva e mi incitava a fare di più. poi, venne ancora una volta. Scivolo' tra le mie braccia, si mise in ginocchio e mi prese il cazzo, si colpii il viso e mi chiese di fotterle la gola. Lo feci: mai avrei creduto che ci riuscisse. lo prendeva in gola e nel mentre si masturbava. Quando sborrai, rimase in ginocchio col cazzo in gola sinché non venne masturbandosi. Poi, sollevo' il viso, sorrideva e mi ringraziò dicendo che era da tanto che non veniva scopata cosi e le mancava. Troia... La preside in braccio e la portai in doccia perché si lavasse. Lo fece ma a patto che rimanessi a guardarla. Ubbidii, nonostante lo stress mi facesse desiderare di buttarmi sul divano. Lei si lavava e,si mostrava, felice come una bimba. Fu questa la prima pazzia che feci con lei
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Commenti dei lettori al racconto erotico