Tutto in famiglia - Incesti e corna - 8 - Notte di orge

Scritto da , il 2018-08-26, genere incesti

Dopo il tour erotico della ragazza sotto al tavolo ed alla fine della cena con relativi bisbiglii,si erano trasferiti tutti in salotto bevendo e conversando per alcuni minuti come se si fosse trattato di una normale famiglia italiana.

A dare un nuovo slancio alla serata aveva provveduto la mamma che,dopo essersi alzata aveva preso il fratello per mano ed aveva annunciato:

-Adesso io e lo zio Franco ci appartiamo per un po in camera.

Quanto a voi,potete aspettarci qui in salotto o andare in una delle camere libere.

Siete in tre e sicuramente non vi mancherà la fantasia per impiegare questo tempo.

Poi rivolgendosi al marito "e tu,cerca di sorvegliare che i tuoi figli si comportino bene e non facciano troppo i porcellini"

Leccandosi le labbra e ridendo della sua stessa battuta,aveva preso il fratello per la mano ed erano spariti nella camera da letto.

La voglia che la donna aveva di suo fratello era incontenibile.

Lui era stato il suo primo maestro,il suo primo amore ed il suo primo ed insostituibile amante e non aveva retto bene quella sua lunga assenza in America per di più,in compagnia di quella stronza della moglie.

Doveva rifarsi!

Con urgenza!

Non appena in camera,gli si era gettata in ginocchio e nervosamente gli aveva strappato quel leggero indumento che lo ricopriva dalla vita in giù.

Subito gli aveva afferrato la verga con entrambe le mani ed aveva cominciato a leccarlo come fosse un gelato risalendo dai testicoli sino al prepuzio soffermandosi sul perineo e sentirselo contrarre tra le dita e correre con la lingua a raccogliere le gocce perlacee che spuntavano da forellino uretrale posto a presidio della livida cappella.

Ogni volta che armeggiava col cazzo del fratello le riaffioravano nella mente i ricordi di quel lungo percorso che l'aveva accompagnata dai primi giochi fanciulleschi e poi...e poi....sino ai momenti in cui in grembo,aveva portato i due frutti della loro incestuosa passione.

Lo leccava ed i suoi ansimi venivano sovrastati da quelli più forti e gutturali del fratello sino a che,prevedendo una precoce ed indesiderata eruzione di piacere,non aveva smesso portandosi subito sul letto ed assumendo la classica postura a sessantanove.

Lei doveva stare molto attenta giacché il fratello poteva venirsene in ogni momento mentre lei già grondante come una calda fonte termale,si poteva abbandonare ai suoi primi orgasmi.

Il fratello la leccava tra le grandi labbra intrufolandosi in profondità come a volerle lambire l'utero con la lingua per poi scivolare fuori e più in alto sino al monte di venere dove,tra il curato cespuglio di peli poteva sentire tra le labbra il turgore del grilletto della sua amante.

Lei che avrebbe voluto che quel magico momento non finisse mai,si spingeva con la lingua oltre il perineo per assaggiare gli antichi odori che si risvegliavano nella sua memoria.

Gli leccava lo sfintere anale.

Lo leccava e spingeva in un impossibile tentativo di penetrarlo e godeva della lingua del fratello che frullando dentro la sua fica le creava devastanti orgasmi.

Il fratello ansimava e continuava a contarsi minacciosamente sino a che lei,girandosi non gli si era portata sopra ed aprendosi a dovere,si era impalata su quel vibrante ariete.

Chinata in avanti per farsi succhiare i capezzoli l'aveva cavalcato e se l'era goduto sino all'estremo momento del non ritorno.

Quando lui stirandosi sulle gambe aveva cominciato a tremare nel tentativo di inchiodarsi in lei e come una lama infierire nel suo corpo con taglienti getti di sborra,lei si era staccata e portandosi con le labbra già aperte sul suo cazzo,l'aveva imboccato in tempo per ricevere in gola tutti i suoi caldi fiotti.

Ne era seguito un lungo,languido abbraccio in cui l'amore fraterno aveva preso il posto dell'insana passione incestuosa.

Solo il bacio voluttuoso e scandaloso nel suo osceno scambio di saliva ed altri umori,avrebbe potuto turbare l'amorevole abbandono di quel momento risvegliando la loro animalesca passione.

Fortunatamente non era andata così e gli innamorati fratelli,con la pace amorosa seguita alla tempesta ormonale,avevano potuto abbandonarsi alle dolci e caste carezze ed ai bacini tipici dell'ingenua purezza che ancora li accompagnava nonostante tutto.

Quando lui si era ripreso e la passione aveva riconquistato il corpo e la mente di lei,avevano ricominciato con vecchie-nuove eccitanti pratiche.

Per tutto il tempo i loro ansimi e le loro grida aveva percorso ogni ambiente della casa per comunicare a tutti l'intensità della loro passione.

Tutti avevano sentito e si erano eccitati ed infatti quando lei era uscita dalla camera,i suoi figli erano impegnati in una seduta di sesso che vedeva suo lui disteso mentre la sorella lo cavalcava volgendogli le spalle ed offrendo i sessi accoppiati ed aperti alla bocca del padre che disteso davanti a loro li leccava entrambi.

A quel punto come fosse una marmorea opera scultorea del Canova,la mamma inginocchiandosi accanto ai figli si era congiunta in un umido ed osceno bacio col figlio mentre lo zio(Padre)aveva messo il cazzo moscio ma ancora gocciolante tra le labbra della ragazza.

A quell'improvviso cambio di scena il padre non si era scomposto ed aveva continuato a leccare tre le gambe dei figli che si scuotevano chiavando ad un ritmo regolare.

Poi il ragazzo strozzando i suoi grugniti tra le labbra della madre aveva cominciato a sborrare mentre il padre,continuando a leccare aspettava il momento in cui avrebbe potuto ripulire entrambi con la lingua.

Sciolta quella plastica,rumorosa e liquida composizione,ognuno dei componenti aveva cercato "tregua" a suo modo.

La ragazza era rimasta distesa con le cosce aperte col padre che portava a termine il suo bidet con la lingua.

Il ragazzo era andato a distendersi sul suo letto e mentre la mamma si era chiusa in bagno,Il fratello Franco si era seduto sulla poltrona a bersi un Whisky e godersi lo spettacolo del padre che come un micio leccava con gusto ingordo la figlia facendola godere ancora.

La lunga notte si era conclusa in una specie di rito d'iniziazione.

Il padre era disteso sul letto colle chiappe al vento.

I figli e la moglie a turno si erano presi la briga di preparargli il buco del culo con le dita,la lingua e una crema lubrificante e contemporaneamente succhiare il cazzo dello zio per renderlo adatto allo sverginamento sacrificale.

Tutto era avvenuto nel più godurioso e normale dei modi e mentre Franco montava il genero come se fosse una cagna da ingravidare,la moglie distesa sotto di lui gli succhiava il cazzo e gli leccava i testicoli.

Erano venuti quasi contemporaneamente e mentre il cognato scaldava le sue visceri coi suoi fiotti di sborra,lui si scioglieva nella bocca della moglie.

Il mattino successivo li aveva colti così:

La mamma e suo fratello erano nel letto matrimoniale impegnati nell'ennesimo amplesso.

La figlia giaceva sotto il fratello che cercava di emulare la monta del padre da parte dello zio mentre il padre-marito,ronfava beatamente soddisfatto sul divano in soggiorno.


segue

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