Lo sguardo di Papà 6

Scritto da , il 2018-08-24, genere incesti

Arrangiarmi da solo un cazzo!! Penso io mentre mi dirigo verso il bagno dove si è rintanata mia sorella maggiore, busso alla porta e le chiedo di entrare, lei dischiude solo un po' la porta, non si fida, e fa bene, ho il cazzo nelle mutande che prega di essere liberato, lei intuisce e cerca di chiudermi fuori, inizia una vera colluttazione, ad entrambi scappa da ridere, ed è chiaro dove voglio andare a parare, riesco a prenderle una manina ed a poggiarmela sul cazzo, ovviamente lei cerca di ritrarsi, ma io insisto implorandole di massaggiarmi un po'.
“Sei uno stronzo!” mi dice, “certe cose non si fanno”.
“Dai, dai sorellona, sei bellissima, mi stai facendo impazzire, e poi non vedi, ormai l’incesto è sdoganato anche in tv, come si chiama quella serie con i draghi……” la giro per toccargli ancora il suo splendido culo, le abbasso di nuovo il pigiama, e lei si piega in avanti, mi ripete che non si può, che non si deve, ma continuando a stringere il cazzo da sopra le mutande, mi inginocchio per leccarle il culetto, lei è contraria ma si sta facendo fare, ed è questo che mi eccita da matti, tiro la lingua fuori e le pennello una natica, sento che geme e fa un lungo respiro, sono incordato come un caprone, quando però all’improvviso sento la porta della camera da letto dei miei aprirsi, quasi ci prende un infarto, non arrivo a chiudere la porta del bagno, e dietro di me c’è mio padre, è a torso nudo, anzi indossa solo la mutanda ed i calzini, è quasi comico, se non fosse che anche lui ha una erezione stellare e la bocca impastata, ci guarda e quasi si spaventa lui, “Ehi ma voi figli non andate mai a letto? Sempre in giro tra i coglioni stanno questi qua!! Devo prendere la vodka e la tequila” dice e scappa nel salone, fortuna che non ha badato a noi, io ho fatto in tempo ad alzarmi e mia sorella a girarsi, lo seguiamo con lo sguardo, va ad armeggiare col mobile bar, evidentemente gli sposi hanno voglia di fare bisboccia stasera, mentre ritorna in camera esce dalla stanzetta anche mia sorella Valentina che ha sentito la confusione: “papà ma sei indecente!” gli dice ottiene come risposta “un vatti a coricareeee” urlato di mia madre dalla stanza da letto.
“Ah, ma allora qui state facendo un festino” dico io mentre infilo la testa nella loro stanza, che è proprio accanto al bagno che usiamo noi figli e vedo uno spettacolo fantastico, mia madre è distesa sul letto con un bustino ricamato che quasi le scopre il seno, dei guanti lunghi fino ai gomiti, e tutto il kit calze a rete con relativo reggicalze e perizoma in bella mostra, ovviamente mi seguono in camera le mie sorelle che ridono e fanno i complimenti alla mamma, mentre dileggiano papà che, con i calzini corti proprio non si può guardare, mentre papà inizia a servirsi da bere mia madre ci dice di uscire, coprendosi come può, ma io le tengo testa:”e meno male che hai detto che la troia era Sara, a quanto vedo non disdegni affatto i completini sexy, e ti stanno pure bene!” chiedo conferma alle mie sorelle che la pensano come me.
Mia madre per poco non mi tira il comodino addosso, mentre mio padre dice che i discorsi che la sera stiamo facendo a tavola, stimolano la fantasia, poi guardando la mia erezione esclama:”suvvia cara, non vedi che l’indice di gradimento è alto? Dai ragazzi visto che siete qui, gradite un cicchettino anche voi?” sono convinto che mio padre in qualche modo si diverta a mostrarci la sua erezione attraverso le mutande, anzi mi sembra proprio che la sia sventolando fiera sotto i nostri occhi per farsi guardare dalle figlie, sto al gioco per rimanere in camera a guardarmi mamma mezza nuda per quanto più tempo possibile ed accetto il drink, come pure fa Valentina, mentre Sara declina e mamma risponde:”Luigi ma ti sei ammattito, offrire alcol ai tuoi figli! E voi tre poi, tutti fuori di qui subito!”
“Ma dai mamma cosa vuoi che sia un bicchierino, e come puoi vedere Sara fa pure la secchiona e non beve, e poi ti stiamo facendo dei complimenti per un completino che a me sembra normalissimo, pensa a quando siamo al mare, col costume ci si scopre molto di più” rispondo in tono calmo per non farla arrabbiare.
“Ah e così io sarei la secchiona eh? Dammi un po' sta bottiglia papà!” mia sorella Sara raccoglie la mia sfida e si attacca letteralmente alla bottiglia di vodka tracannandone un bel po', scatenando l’applauso di papà che le dice:”Sapevo che la mia bimba prediletta non mi avrebbe deluso!” e con l’indice le va a raccogliere una goccia fuoriuscita dall’angolo della bocca e poi se la succhia guardandola negli occhi con uno sguardo che di paterno non aveva assolutamente nulla, lo stesso sguardo che aveva quando all’inizio di questa storia le guardò il culo, Valentina colpita nell’orgoglio ribatte:”e così sarebbe lei la figlia preferita?” strappa la bottiglia dalle mani della sorella maggiore, ingurgitando quanta più vodka possibile, papà è al settimo cielo mentre la abbraccia e le carezza il collo, quando lei ha finito strizzando gli occhi per deglutire, le dà un bacio vicino alla bocca e dice: “Ohhh tesoro non preoccuparti anche tu hai un posto speciale nel mio cuore”.
“Diciamo pure nelle tue mutande! dico io, dando una schicchera alla sua erezione, anche a te è alto, l’indice di gradimento papà” ed iniziamo a ridere, lui ricambia, stringendomi la cappella da sopra il pigiamone e dicendo:”guardate che bel bastone che si ritrova il mio maschietto!” mentre con le mani stringe la stoffa attorno al mio cazzo per stagliarne bene la forma.
“Ohhh, ma siete impazziti tutti? Padre e figlio che lo induriscono davanti a mamma e figlie, alcol in camera da letto e discorsi sconci a tutto spiano, adesso basta!” mamma urla arrabbiata, ma mio padre la raggiunge con la bottiglia e le dice:”amore mio, non essere gelosa, lo sai, sei tu la mia preferita, le nostre ragazze non sono che principianti, fa vedere loro come si beve la vodka” mamma protesta ma mio padre le infila la bottiglia in bocca, incitato da noi figli che iniziamo il coro:”mamma,mamma,mamma…..”
Alla poveretta non resta che stare al gioco ed iniziare a bere, glu, glu, glu, se ne scende in gola una quantità oscena, rimaniamo davvero stupefatti, un rivolo di vodka le cola fino al petto, e papà prontamente si piega a leccarglielo, fino a risalire dal collo alla bocca dove i due si lasciano andare ad un bacio appassionato, mamma si stacca imbarazzata, ma parte l’applauso da parte nostra, papà ha una macchia vistosa di liquido preseminale che gli bagna la mutanda, mentre si tasta nervosamente il cazzo davanti ai figli, io neanche a parlarne, ho il cazzo che quasi esce da solo da pigiama, sembra che però non abbiamo ulteriori scuse per restare in camera, l’imbarazzo è altissimo, e facciamo per girarci, ma stavolta è proprio mia madre che ci ferma, “eh no piccolo mio, non te ne vai da qui senza aver bevuto anche tu!”
È vero esclamano gli altri, giro di bottiglia anche per te, mio padre, con una mano che continua a tastarsi il cazzo, e l’altra che regge la bottiglia mi si avvicina, ed inizia a colarmi in bocca l’alcolico liquido, piego la testa all’indietro come mamma, ma riesco a prenderne solo un sorso il resto mi cola sul piagiama, Buuu Buuu mi sento dire dagli altri, cerco di giustificarmi, dicendo che volevo fare come mamma, ma a questo punto se vuole che faccia un bel sorso, c’è bisogno che mi faccia vedere lei come si fa, mio padre capisce l’antifona, e si reca da mia mamma che mi guarda con aria di sfida, papà la incita mentre oramai la sua mano si stringe e si spreme il cazzo nelle mutande senza nessun ritegno davanti a tutti noi, dai tesoro straccialo a questo mocciosetto, ed alza la bottiglia quasi in verticale per far scendere quanta più vodka possibile, la mia bella mammina non si tira indietro ed ancora una volta glu, glu, glu, glu, “cazzo sei una professionista” esclama mia sorella Valentina, si, le faccio eco io, sei stupenda mamma, bevi, bevila tutta quella bottiglia, ancora una volta le scorre del liquido ai lati della bocca, che mio padre corre a recuperare, ma stavolta glielo cola in bocca, lei inghiotte guardandolo male, cercando in qualche modo di levargli la mano dal pisello che lui si sta toccando, noi figli ridiamo per la scena, siamo tutti super eccitati, ma ora tocca me, papà si avvicina ed inizia a versare, mi riempio le guance del prezioso liquido ma non resisto, una parte mi scivola sul pigiama, e tossisco per il forte bruciore in gola, ancora una volta dei Buuu Buuuu di disapprovazione mi sommergono, mio padre ride, dicendomi sei un incapace, guarda anche le tue sorelle fanno di meglio di te, e si avvicina a Valentina che istintivamente apre la bocca e mostra la lingua, haaaaaa fa lei, mentre aspetta che il liquido scenda, e papà la riempie, si dà da fare la piccola ma anche lei tossisce e si contrae dopo poco, Nooo Nooo fa papà, allora lo vedi che la più brava delle mie figlie è Francesca, dai bambina mia fai vedere come si fa a questi due, questa volta le è più che vicino, anzi, le aderisce al fianco premendo la sua erezione sulla coscia, lei sorride e cerca di stare al gioco, ma mio padre è arrapato, la afferra per i capelli e le tira la testa all’indietro, poi le ficca la bottiglia in bocca, e lei inizia a bere, ne tracanna un bel po', ma mio padre vuole di più, la tiene ferma vicina alla bottiglia affondando i polpastrelli nei suoi splendidi capelli, le sussurra ad un orecchio:”si bambina mia, ingoia tutto, dai, fai felice il tuo papà”, glu, glu, glu, anche lei tracanna talmente tanta vodka che la bottiglia va esaurendosi, si contrae e cerca di tirasi indietro, ma mio padre le spinge forte la testa in avanti e mentre lei ancora sta deglutendo e le continua a parlare ad un orecchio:”ancora piccola ancora, papà vuole vedere che bevi tutto” ed anche a lei scivola il rivolo sul collo, mio padre si piega a leccarglielo, arrivando fino alla bocca, leccandole dolcemente le labbra, mia madre anche se ha bevuto un bel po' resta lucida, e lo richiama col tono incazzoso, lui si scusa dicendo che non voleva che le si sporcasse il pigiamino nuovo, anzi, continua lui, amore i tuoi figli non hanno capito che il segreto non sta a riempiersi la bocca, ma fare dei sorsetti brevi, fagli vedere bene, altrimenti non capiscono, e si riavvicina, lei a questo punto protesta dice che per stasera può bastare, ma papà, arrapatissimo non le concede alternative e le versa in gola quel che resta della bottiglia, quando mamma rialza la testa è in pratica partita, da sola si sarà scolata mezza bottiglia, le facciamo di nuovo l’applauso, e lei stavolta ride come un’oca giuliva, dicendo “ho vinto, ho vinto”, ma in uno sprazzo di lucidità ci chiede di andare via, mio padre però è contrario, e dice:”Amore hai vinto il primo round, ma qui c’è ancora la bottiglia di tequila…. in primis devo vedere se i tuoi figli hanno capito come si beve, ed in secundis devono avere anche loro la possibilità di una rivincita!... Guardate ragazzi, il primo sorso è sempre di mamma, coraggio amore solo un po', vuoi?” mamma cerca di girarsi dall’altro lato, ma papà con una decisione che raramente gli ho visto usare quasi le infila in gola il collo della bottiglia, glu, glu, glu, anche lei cerca di divincolarsi ora ma prima che riesca a staccarsi papà riesce a farle bere almeno altre due dita liquore, quando finalmente si stacca dalla bottiglia la povera mamma casca all’indietro, sfinita sul letto, i capelli davanti al viso ed il corsetto stropicciato, che ora le scopre le tette, mio padre ci versa sopra della tequila ed inizia a leccare, mmmm squisita, guardate bimbe altro che limone e sale, è così che andrebbe bevuta sempre.
“Cazzo papà hai ragione, esclamo io, posso provare?”
Lui si rivolge alle figlie:”Che dite ragazze gliela facciamo fare questa follia?” le mie sorelle, che in pratica hanno bevuto l’altra metà della bottiglia annuiscono ridendo come galline, “Va bene figliolo accomodati!” e versa la Tequila sulle tette di mamma, inizio a leccare, succhiando come un pazzo, mia madre ha gli occhi semichiusi, ride, sussurra solo, che stronzo che sei Luigi, non so se lo sta dicendo perché non ha capito chi le sta leccando i capezzoli, o perché lo ha capito, comunque io vado avanti ed ora anche io mi tocco oscenamente l’uccello nei pantaloni, mio padre mi dice:”sai figliolo ci sono altri modi splendidi per bere la tequila!”
“Davvero papà, ti prego facci vedere”
“Ma certo, allora ragazze, venite vicino a papà, apri la boccuccia Francesca che papà ti serve da bere, la figlia maggiore esegue quasi barcollando, lui tiene la bottiglia in alto così possiamo vedere il liquido che le scende tra le labbra, quando le ha riempito la bocca papà le dice di non ingoiare, poi le si avvicina e con la bocca va a succhiare direttamente la tequila dalle sue labbra, resto sconvolto dalla perversione di quella scena, ma lo incito:“bravo papà, quante cose dobbiamo ancora imparare da te”, lui sorride, e mi fa l’occhiolino, poi si avvicina all’altra figlia, la piccola, e dice:”c’è anche questa variante”, stavolta è lui che beve, e poi una volta che la figlioletta ha aperto ben bene la boccuccia, le sputa direttamente in gola la tequila. Adesso provate voi bambine mie, le mie sorelle iniziano a non essere più lucide,ridono e lo chiamano maiale, ma sono prese dall’euforia, così lui riempie la bocca della più grande e poi la fa baciare con la sorellina, si leccano le lingue le due sorelline e strizzano gli occhi per quanto è forte l’alcol, ma poi ridono, lui ne approfitta spudoratamente e stavolta tocca alla piccola sputare in bocca la tequila alla sorella, mentre lui lecca dagli angoli della bocca le gocce che scivolano via, limonandole alternativamente, Francesca dice:”sei uno stronzo papà ci stai facendo ubriacare, e con questa scusa sei l’unico che non beve”.
“Avete ragione figlie mie ma io bevo la tequila con la variante migliore, scostati Marco e guarda” oramai la sua mano non si accontenta più di stimolarsi da sopra la stoffa, ora è nelle mutante che si ravana palesemente le palle ed il cazzo, io mi sposto e lui si posiziona tra le gambe aperte della moglie, le sfila il minuscolo perizoma, facendoci vedere la fica di mamma, io quasi vengo nel pigiama, le mie sorelle ridono, mamma, quasi imbambolata protesta debolmente, giusto il tempo che papà le ficchi in gola la bottiglia per farle ingurgitare un altro bel sorso di alcol abbattendola definitivamente, poi le alza leggermente le cosce e le versa sopra la tequila, si sbrodola tutto nel tentativo di leccarla, le succhia il clitoride intriso di alcol facendo gemere la moglie che è come in trance, mi dice:”hai il cazzo duro per tua madre eh?” e mi propone di provare, ed io non me lo faccio ripetere, hai visto figlio mio, tequila e figa sono un cocktail straordinario, ma voglio far assaggiare alle tue sorelle quello più buono di tutti, invece che tequila limone e sale, quello: tequila cazzo e palle, avvicinatevi ragazze che papà vi vuole bene, e si sfila le mutande, la cappella è gonfia, ed è duro come un bastone, si versa la bevanda sul cazzo, le figlie sono stravolte ma oramai hanno la mente annebbiata, e lui si avvicina alla più grande, che cerca di protestare, ma lui:”ti prego bimba mia succhiami il cazzo, sei stupenda, sei stata bravissima, non deludere papà adesso” così dicendo la spinge sulle ginocchia, lei è ritrosa, ma mio padre non fa tanti complimenti e dopo essersi versato la tequila sul cazzo lo sbatte in bocca a sua figlia che imbarazzatissima inizia a leccare, tira a se la più piccola ed ancora una volta le sputa in bocca il liquore con cui si era appena riempito la bocca, armeggia anche con il suo pigiamino, aprendo lo strap della patta posteriore così da toccarle il culo senza impedimenti, loro tre sono al lato del letto, io invece sono steso tra le cosce di mamma a leccarle la figona, mio padre beve e si fa spompinare, poi allunga la bottiglia sul monte di venere di mia madre così che a me scorra il liquido in bocca come una cascata, ha una figlia in ginocchio che gli lecca il cazzo ed una abbracciata a lui che se la sta palpando per bene, sento che anche lui sta per sborrare, ed allora oso anch’io, mi alzo sulle ginocchia in mezzo al lettone e mi tiro fuori il cazzo che finalmente può svettare, è grosso e teso, papà mi guarda felice, e mi fa i complimenti incitando le mie sorelle a guardarmi il cazzo, sussurra:”Che bello fare il porco con le mie stesse figlie, che bello fare porcate in famiglia”, io mi masturbo tra le gambe di mamma che è quasi incosciente, mio padre mi incita:”dai ragazzo mio sborriamo assieme”, mia sorella Francesca tra le sue gambe inizia a segarlo velocemente, mentre l’altra sorella abbracciata a lui gli tasta i coglioni, e lui nel frattempo le tiene un dito nello spacco del culo che arriva a vellicarle la fichetta, con l’altra mano si tiene la bottiglia in bocca, il gomito alto, tracannandone tutto il contenuto… se ne viene così… grugnendo nella bottiglia e spruzzando il seme sulle tette della moglie e sporcando la mano di sperma alla sua figlia prediletta, fap, fap, fap, io lo seguo a ruota sborrando tutto il contenuto delle mie palle sulla fica di mamma, sulla pancia e sul loro lettone matrimoniale, mamma mi guarda con gli occhi socchiusi, ohh siii…. Cazzo….. che sborrata mamma….

Questo racconto di è stato letto 1 4 1 6 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.