Moglie esibita

Scritto da , il 2018-07-17, genere esibizionismo

Niente nulla da fare, nonostante le mie velate richieste non si va mai oltre.
Ma lo voglio veramente? Vorrei vedermela scopare sotto i miei occhi?
Il desiderio è tantissimo, ma l'idea di alterare e perdere quanto ho mi frena sempre.
E se iniziasse davvero questo gioco e dopo pochi minuti (di sesso intendo) vorrei che quel tipo andasse via per sempre?
Fatto sta che con lei alcuni traguardi sono stati raggiunti. Dice che non lo farebbe mai e che io scherzo soltanto, così per eccitarmi un po', lei mi conosce bene, conosce anche le mie gelosie.
Ma anche io conosco lei, pudica quanto basta, mai oltre certi schemi (da qualche tempo) perché all'inizio della nostra storia, alcuni limiti non c'erano e non era sempre e solo amore (ma gli altri no, quelli mai).
Fatto sta che questa ossessione per ora si è concretizzata in piccole e non sempre piccole esposizioni.
Potrei raccontarne qualcuna, ma forse per ognuna di essa bisognerebbe fare un racconto a parte, tutti molto eccitanti, tutti ad un passo dal non ritorno, tutti strozzati in gola, tutti profondamente goduti ma che restano nella sfera del vorrei ma non posso.
E così ci ritroviamo a far guardare la figa con le mie dite che la dilatano, al camionista che ci affianca l'auto, senza mutandine in cabina al lido con il giovane bagnino visibilmente imbarazzato (facendolo sembrare un incidente), quel pompino giù a mare di sera, io quella doppietta a fianco l'avevo vista e come, lei no se non avessero riso e parlato di noi proprio nel momento che le riempivo la bocca e il viso, quel bel ragazzo giovane chissà quanto l'avrebbe voluta per se.
E ancora quelle volte senza mutande (che fatica per convincerla) al ristorante fuori mano.
E poi tanta tanta fantasia nei nostri racconti a letto, di lei che ne prende un altro in mano e poi in bocca (quello lo farei senza se e senza ma), e di lei che viene penetrata da quel bell'uomo sui 50 dal fisico atletico, o da quel ragazzino di 20 che fa le sue prime esperienze e la stantuffa fino a farla godere più volte ed io lì ad assisterla come in una sala parto, tenendole la mano, godendo con lei (questo forse sarebbe troppo anche per me).
Non so come si evolverà la cosa, non so se ci sarà mai un dopo, ogni santa volta mi si blocca il cuore quando quel limite si sorpassa, godo in estasi quando lo si raggiunge, mi terrorizzo quando l'osservatore di turno diventa molesto e vuole la sua parte (come quando senza mutande fu seguita con insistenza al bagno e quasi rischiavamo uno stupro, quello si mi avrebbe dato un grosso dolore, ma sai quelle gambe aperte, quel triangolo peloso ero io che le avevo chiesto di esporlo proprio a lui).
Commentate ho bisogno di sapere come la pensate e se il racconto a cuore aperto vi è piaciuto.

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