Giovanna 4. La sua voglia mi contagia

Scritto da , il 2018-03-13, genere tradimenti

Trascorsi 10 giorni squilla il mio telefono.
Ciao, sono Giovanna, le tue diagnosi sono corrette, avevi indovinato e la mamma vuole essere visitata nuovamente, vieni domani sera sono sola con la mamma, la badante ha il giorno e la notte liberi.
Ci vediamo domani allora.
Il pomeriggio seguente mi reco a visitare la signora, che mi accoglie con entusiasmo. Aveva ragione dottore, nessuno aveva indovinato le cause del malessere, adesso sono più tranquilla. Io invece non lo ero affatto. Giovanna aveva un altro vestitino leggero rosa pallido e mi guardava sorniona.
Per cercare di porre un freno alle sue ( e mie) voglie, ho chiesto ma tuo marito? Lei mi ha risposto, e' a giocare a carte al circolo. E mentre visitavo la madre mi si è di nuovo strusciata contro per farmi sentire che sotto era nuda. Quando mi sono di nuovo seduto a scrivere le ricette, si è sollevato il vestito mostrandomi il suo "culo da urlo'. Non ho potuto resistere e le ho messo una mano sul sedere. Lei ha appoggiato un ginocchio sul letto di sua madre facilitando mi l'accesso alle sue parti basse, era umida, ma non era sudore, ho sfiorato la sua fica ed era tutta bagnata. Ho sfiorato con l'indice il suo ingresso e lei con un abile movimento se lo è praticamente infilato dentro, con un leggero mugolio. Il dito era tutto bagnato dei suoi umori ma subito, non so come ci sia riuscita, con un movimento del bacino, ha fatto scivolare il mio dito sul suo sfintere anale. Aprendo e chiudendo l'ano quasi ad aspirare il dito dentro. Senza farsi sentire dalla madre, che per altro, anche in considerazione della età, non ci sente bene, ha mormorato: ho fatto un clistere, vai. Ormai fuori di me, ho cominciato ad introdurre l'indice e lei con un abile colpo di reni lo ha fatto entrare quasi tutto
La madre, sentendo lo strano mormorio che ha emesso ha chiesto, che succede, io ero atterrito, ma lei con la massima disinvoltura ha detto: ho dato un colpo di ginocchio alla sbarra di ferro del letto, e piegandosi a rimboccare le coperte del letto ha dato un colpo indietro facendo entrare il dito sino in fondo. Io sudavo maledettamente e non per il caldo, lei ha cominciato ad ondulare il bacino venendo incontro al dito che io ormai cercavo di affondare sempre di più, ho cominciato a muoverlo dentro e fuori, assecondando il suo ondeggiare. Ogni volta che lo affondato lei mi stringeva con i muscoli dell'ano come in una morsa, dopo circa 5 minuti di questo strano amplesso tra il mio dito ed il suo sedere, improvvisamente, si è staccata con un quasi gemito e si è allontanata lasciandomi solo con la madre che cercavo nel frattempo di tranquillizzare dandole dei suggerimenti per la sua malattia.
È tornata solo dopo circa 10 minuti e la madre l'ha apostrofata, ma dove sei scomparsa e lei con la più grande faccia tosta ha risposto, dovevo un momento scaricare la tensione per le notizie avute sulla tua salute e sono andata a sciacquarmi il viso. Aveva infatti il viso arrossato come se avesse appena scopato! Era andata in bagno a masturbarsi sino a godere. Io ho rimesso la mano sotto il vestito e gli umori dalla fica le colavano anche all' interno Delle cosce. Mi sono ricordato allora di quanto mi aveva detto a proposito del suo bisogno di stimolarsi l'ano.
La mia erezione era imbarazzante, meno male che la madre non ci vedeva e non si è accorta di nulla.
Signora purtroppo devo andare, tornerò a trovarla, e mi sono alzato salutandola. Dottore non so come ringraziarla e come ricompensarla.
Non c'è bisogno di nessun compenso ho risposto io pensando al culo della figlia, sarebbe stato il miglior compenso. Nell'accompagnarmi alla porta Giovanna mi ha detto, la prossima volta avrò bisogno di qualcosa di più consistente, toccando la mia erezione che non sembrava voler scomparire.
Continua

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