Inaspettatamente suocera parte 3

Scritto da , il 2018-03-01, genere incesti

Dopo quel sabato arrivò il periodo del Natale. Pur vedendoci ed incrociandoci frequentemente come al solito attraversiamo tutte le festività senza avere occasioni di avere altri rapporti “intimi” anche se ovviamente nel mezzo, siccome la nostra situazione era cambiata e sopra tutto poiché Lavinia aveva accettato questa relazione incestuosa ma al tempo stesso intrigante, ci furono varie occasioni per alcuni incontri fugaci come ad esempio una mattina in cui mi portò delle camicie da lei stirate per conto di Rachele ed una volta sinceratasi della mia solitudine in casa si fece sditalinare per qualche secondo salvo poi lasciarmi col dito intriso di bagna per tornarsene a casa sua con il sorriso sulle labbra dicendomi che c’era Angelo in cucina che stava facendo i cruciverba e che per non destare sospetto non poteva rimanere oltre il solito tempo. Oppure in uno dei tanti pranzi domenicali a casa sua con mio suocero, Rachele ed i bambini su in cucina mentre lei è al piano di sotto in taverna intenta a stendere il bucato quando scendo per prendere qualche bottiglia di acqua mentre le passo a fianco mi ferma per mettermi una mano sul pacco palpandomi sensualmente per poi farmi andare via strizzando l’occhiolino…insomma credo che il nostro nuovo legame avesse acceso in lei quella voglia di assaggiare e provare qualsiasi cosa che in passato nei suoi anni migliori non è riuscita a fare con Angelo e questa cosa ovviamente oltre ad arraparmi alquanto mi dava anche un senso di felicità nei suoi confronti…insomma in qualche modo le volevo più bene di prima.
Fu cosi che passò anche il capodanno ed io rientro in ufficio il 2 gennaio . Avevo un lavoro da finire assolutamente entro l’epifania quindi tutto lo staff era operativo ed a pieno regime già da quella data. Il venerdì di quella settimana mentre ero in ufficio concentrato davanti al pc ricevo una telefonata : era Lavinia.
Rispondo : “pronto, ciao Lavinia cosa posso fare per te?” e lei : “ciao Valerio ti disturbo? Hai due minuti di tempo o preferisci che ti chiamo in un altro momento?”. Io continuo : “ma no che non mi disturbi certo che ho tempo, dimmi tutto”.
“…niente Angelo è andato a fare un po’ di spesa all’ipermercato mi annoiavo qui a casa da sola ed avevo voglia di fare due chiacchiere tutto qua…”. Mi accorgo subito che c’era qualcosa di diverso nel suo tono di voce: non era il suo solito modo di parlare. Era più lento scandiva le parole diversamente e pareva che sussurrasse leggermente. Continuo la conversazione chiedendo : “beh come va’? Hai visto che tempaccio fuori? Oggi fa’ proprio freddo e questa pioggia poi…che tristezza eh?”.
Dopo un attimo di silenzio durante il quale per poco credevo fosse caduta la linea mi dice : “ infatti…sono qui a letto al caldo sotto le coperte piena di pigrizia…”. Lavinia non me la raccontava giusta, proprio non parlava come sempre quindi le chiedo : “tutto ok? Per caso sei ammalata o ti sta’ per venire il raffreddore?”. Un’altra pausa di silenzio e sento il rumore delle lenzuola che si muovono…e mi risponde : “ sono qui da sola, Angelo è appena uscito a fare la spesa, infatti ti sto’ chiamando dal letto…secondo te cosa sto’ facendo?”….e parte un lungo sospiro sul microfono del telefono...Cazzo a mia suocera era partita la voglia matta e mi stava chiamando! In un istante mi rendo conto della situazione. Alzo lo sguardo dal pc: davanti a me c’è il ragazzo programmatore intento a lavorare, la segretaria che parla al telefono mentre io mi vorrei teletrasportare a casa di mia suocera…
Le chiedo con tono di voce più basso : “ eh…ma tu in che condizioni sei?” ovviamente devo trovare le parole giuste per non far capire ai miei dipendenti di che argomenti stessi parlando…
Risponde lei tirando prima un altro lungo sospiro : “ sono nuda sul letto che ti penso…” ed un altro sospiro sul microfono seguito stavolta da un leggero mugugno e continua : “ sai era da un po’ che stavo giocando da sola…avevo una voglia matta di sentire almeno la tua voce, sono già tutta bagnata…vorrei che fossi qui a scoparmi…”.Il cazzo compresso nei jeans mi si drizza istantaneamente e non riesco che dirle altro che un : “ non ci credo…!”.
Sento un rumore di lenzuola più forte di prima poi capto in sottofondo Lavinia che comincia ad ansimare delicatamente, ma c’è un gorgoglio più forte in primo piano, qualcosa di liquido, bagnato, capisco che si sta’ masturbando…ecco che in pochi istanti la sento gemere più forte e subito dopo mi dice : “ hai sentito? Ho messo il telefono vicino alla mia fica mentre mi tocco pensando a come mi hai preso l’altra volta…visto che non ti dico bugie? È tutta umida…ti vorrei qua con me….ho voglia di te sono tanti giorni che continuo a giocare da sola!”. Si interrompe per gemere sempre di più forte mentre sono piacevolmente disorientato da questa situazione eccitante e cerco le parole giuste da dirle senza fare figure di merda in ufficio…per risponderle riesco a coniugare soltanto monosillabi del tipo : “ah sì…? Davvero? Anche io…”. Sento la sua eccitazione salire sempre di più, il rumore delle coperte, lei che geme e mugugna con la sua voce calda, immagino che si sta contorcendo sul letto e penso a cosa vorrei anzi potrei farle se soltanto fossi lì con lei. Lavinia viene mentre stiamo ancora parlando, sento i suoi sospiri rallentare ad un tratto si succhia le dita e continua dicendomi : “ preparati…è quasi un mese che non lo facciamo non vedo l’ora…”.
E così dopo l’orgasmo anche la sua voce si ricompone e mi dice di prepararmi che una mattina della settimana successiva avrebbe richiesto la mia compagnia a Rachele per farle da autista e portarla a fare un po’ di shopping per via degli imminenti saldi visto che mio suocero è risaputamente allergico a questo genere di cose e che pochi giorni prima mentre era presente anche mia moglie avevo palesato la necessità di comprarmi qualche camicia e maglione per me….
Ci salutiamo e riaggancio il telefono. Mi alzo e facendo finta di niente vado in bagno e mi chiudo dentro, mi calo i jeans lo tiro fuori dai boxer che avevo già macchiato con la prima goccia: era duro con la cappella ancora umida…mi sego in silenzio pensando a lei, i suoi pompini, la sua fica pelosa e le sue tette meravigliose…sborro mi ripulisco e torno in postazione con nella mente soltanto mille fantasie di ciò che mi aspettava la settimana successiva…

Continua………….

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