Il fattore

Scritto da , il 2017-09-01, genere zoofilia

Quello che sto per raccontarvi è successo davvero il mio vero nome come potrete comprendere non posso usarlo quindi per voi che leggerete la mia storia sarò Daniela.
Sono una donna di 52 anni formosa non molto alta capelli corti una 3 di seno e un fondo schiena molto generoso sono separata da 6 anni e non ho figli.
Nel 2011 mi è capitata una cosa che non avrei mai creduto potesse cambiarmi cosi tanto, io abito nei dintorni di Perugia una zona rurale dove le abitazioni sono distanti l'una dall'altra ho 2 cani un labrador e una bastardina (Sansone e Dalila) il maschio è un vero colosso la femmina e di taglia media, per me che vivo da sola sono di compagnia e mi fanno sentire piu sicura e poi è bello vederli correre e giocare con tutto lo spazio che c'è nella mia proprietà, il maschio devo dire che è un vero coccolone giocherellone sempre attivo ... in tutti i sensi già ! ! ! anche in quel senso infatti è sempre pronto ad accoppiarsi con la femmina insomma un vero mandrillo non gli basta mai.
Il sesso per me è un ricordo assopito dal tempo da quando mi sono separata non ho avuto rapporti con nessuno ... certo spesso pratico autoerotismo fantasticando nei ricordi insomma appago le mie voglie in modo autonomo.
Siamo nel mese di luglio il caldo si fa sentire giro per casa con indumenti leggeri un prendisole senza reggiseno indosso solo le mutandine per sentirmi piu fresca esco in giardino per gustarmi una limonata ghiacciata e una rivista da leggere i miei cani come sempre giocano e si rincorrono come se il caldo non li sfiorasse nemmeno li guardo per un po tra un sorso di limonata e l'altro sfoglio la mia rivista quando sento ringhiare uno dei due cani abbasso la rivista per guardare e vedo la cagna che minacciosa ringhia verso il maschio incuriosita li osservo ... lui cerca di annusarla ma lei lo tiene a distanza mostrando i denti probabilmente il maschio la vuole montare ma lei non vuole, poi il mio sguardo si posa sul maschio che sempre piu nervoso ed eccitato le gira intorno tentando di accoppiarsi ma lei lo respinge con determinazione.
Dopo vari tentativi il maschio capisce che non avrà quel che cerca e si mette sotto un albero all'ombra sdraiato ed è allora che ho notato il suo sesso per metà fuori che si contraeva rosso fuoco lucido e pieno di liquido seminale, non vi nascondo che quella scena mi ha dato uno scossone al basso ventre e ho sentito come una vampata di calore prendermi dalle gambe alla testa non ci credo mi stavo bagnando una sensazione pazzesca mai provata prima ero come ipnotizata non riuscivo a distogliere lo sguardo quando mi è squillato il telefono e quasi mi sono spaventata era una mia amica che vive in città e di tanto in tanto ci sentiamo, abbiamo parlato un po del piu e del meno poi ci siamo salutate posato il telefono il mio primo pensiero e stato quello di andare subito fuori per vedere il mio cane cosa faceva, dormiva beatamente all'ombra il mio sguardo è andato subito sul suo pene ma non si vedeva piu.
Al rientro in casa mi faccio una doccia l'acqua mi scorre tiepida sulle spalle sui seni tra le cosce non posso fare a meno di pensare a quella scena di poco fa è assurdo lo so ma senza rendermi conto inizio a masturbarmi pensando al pene del mio cane e tutte le fantasie possibili e immaginabili in poche parole stavo avendo un orgasmo incredibile cosi intenso che ho sentito le gambe venirmi meno ad un certo punto mi lascio scivolare per terra seduta a gambe aperte con l'acqua che continuava a scorrermi addosso ed io persa in un orgasmo bestiale, sfinita ma insolitamente appagata erano le 18 00 del pomeriggio mi metto sul letto e mi addormento risvegliandomi all'alba del giorno successivo.
I miei pensieri erano confusi ma al tempo stesso provavo qualcosa di nuovo "proibito perverso contro natura" cosa mi stava succedendo pensavo e ripensavo a quello che mi era successo sotto la doccia.
Mi preparo il caffe sono quasi le 7 00 del mattino
il sole inizia a riscaldare l'aria vado sul portico per controllare i cani che sono già in piena attivita, nel frattempo vedo un furgoncino avvicinarsi verso il mio viale d'ingresso ... era il fattore della tenuta poco distante dalla mia che ogni mattina fa il suo giro per consegnare il latte.
Gli vado in contro dopo essermi sistemata un pochino alla bene meglio subito i miei cani mi vengono dietro, il maschio sempre piu euforico e agitato la femmina piu tranquilla ... saluto cordialmente il fattore e lui gentilmente risponde ...
buona giornata signora Daniela come mai siete già sveglia di buon mattino di solito non vi vedo mai quando consegno il latte ... e io gli risposi che era per il caldo che già di primo mattino si faceva sentire, ma in realtà io sapevo perche mi ero svegliata presto e subito nella mia mente ho rivissuto il mio orgasmo sotto la doccia.
Intanto che pensavo fui interrotta dal signor Bruno il fattore che mi disse ... il suo cane dovrebbe accoppiarsi lo vedo molto nervoso sa io me ne intendo di animali e il suo cane ha bisogno di accoppiarsi, io un po imbarazzata gli risposi ... lei dice ? ... in realtà sapevo perche il mio cane era agitato ma feci finta di non capire dicendo che forse era per il caldo tanto per chiudere il discorso,
ma lui mi disse se lei vuole posso aiutarla io con il suo cane, io lo guardai e gli dissi ... in che senso scusi ? e lui mi disse che nella sua fattoria aveva 4 cani tra cui 2 femmine in calore e che se volevo potevo portarlo da lui per farlo accoppiare.
All'inizio rimasi un po imbarazzata da quella proposta ma poi ripensandoci in fondo era una cosa normalissima l'accoppiamento tra animali incuriosita accettai e prendemmo un appuntamento per il giorno successivo nella sua fattoria, salutandomi mi disse vedrà che le piacerà la mia fattoria ci sono molti animali e produco anche un buon vino sarà un piacere fargliene assaggiare qualche bicchiere.
Il mattino seguente mi sveglio con il pensiero di portare il mio cane dal signor Bruno verso le 10 00 faccio salire i cani in macchina e mi avvio verso la fattoria del signor Bruno che era distante un paio di km circa dalla mia casa, mentre percorrevo la strada pensavo tra me e me ... è bravo il mio Sansone tra poco darai sfogo a tutta la tua frenesia sessuale e subito un brivido mi attraversa il basso ventre.
Eccoci arrivati alla fattoria non è molto grande però è ben tenuta, mi fermo davanti al cancello e scendo dall'auto per farmi aprire, busso al citofono e il cancello automatico si apre passo con la mia auto e il cancello si richiude dietro di me, poi poco piu in la vedo spuntare una ragazza sui 17 o 18 anni vestita come un uomo tuta da lavoro è stivali di gomma venirmi incontro, mi fermo con l'auto e scendo.
Buon giorno dissi ... cercavo il signor bruno avevamo un appuntamento, e lei mi rispose si lo so io sono sua figlia e tu devi essere Daniela, io sono Matilde molto piacere e so perchè si trova qui mio padre mi ha detto del cane, ora è ancora in giro a consegnare il latte nel frattempo che aspettiamo ti faccio fare un giro per la fattoria se ti fa piacere vedrai ti piacerà fai scendere i cani e lasciali scorrazzare in giro.
Muche galline maiali conigli pecore cani e una coppia di cavalli bellissimi il maschio era nero come come il carbone un pelo lucido che rifletteva i raggi del sole la femmina di colore grigio cenere piu piccola di taglia.
Mentre continuavamo il giro della fattoria ci soffermammo vicino al recinto dove stavano le pecore io mi appoggiai al recinto per guardare mentre Matilde aveva scavalcato e si era messa seduta sulla staccionata all'interno del recinto e mi dice indicandomi una pecora ... la vedi quella ? è la preferita di mio padre ... la guardo e gli dico che vuol dire preferita ? e lei mi fa un sorrisetto arrossendo un pochino e io non ho insistito piu di tanto anche perche cominciavo a intuire a cosa si riferisse la ragazzina.
L'odore di selvatico si sentiva chiaramente nell'aria forte e pungente poco dopo mentre stavamo continuando la nostra passeggiata in giro per la fattoria Matilde mi fece notare che il mio cane non aveva perso tempo, infatti mi girai e lo vidi intento a montare una delle cagne del sigor Bruno la cosa mi mise in imbarazzo e non sapevo se guardare o fare finta di niente, Matilde mi guardò e mi disse perche sei arrossita è una cosa normalissima mi disse io sono abituata a queste cose vedo spesso gli animali accoppiarsi ... intanto Sansone continuava a dimenarsi su quella cagna senza mollarla mai, restammo a guardare finche il mio cane esausto mollò la presa ma notai che il mio cane era rimasto legato alla cagna il suo pene era completamente incastrato nella vagina della cagna e non riusciva a staccarsi, tranquilla mi disse la ragazzina poi si staccheranno dopo qualche minuto vedo il mio cane staccarsi di colpo e quello che ho visto e stato incredibile il mio cane aveva tra le gambe che gli penzolava un pene enorme tutto gonfio e rosso pieno di vene e c'era un nodo alla base forse era quello a tenerlo incastrato, comunque sia quell'immagine mi ha fatto sentire le vampate dappertutto non sapevo cosa dire ero imbarazzata e al tempo stesso eccitata come non mai ... matilde mi prese per mano e mi disse vieni con me ti faccio vedere una cosa io un po stordita da quella scena la segui senza accorgermi che mi aveva preso per mano, ora ti porto nella stalla dei cavalli.
Quando entrammo c'era un odore fortissimo di selvatico intenso che prendeva le narici lei mi disse ... quet'odore che senti e dovuto al fatto che la cavalla è in calore infatti poi mi avvicinai e vidi che le colava del liquido dalla vagina e pulsava come una bocca che si apre e si chiude velocemente, in un box di fianco c'era lo stallone nero alquanto agitato quello che vidi mi lascio senza fiato ... un membro gigantesco che pendeva dalle gambe e si contraeva sbattendo contro la pancia, lei con aria maliziosa mi disse ... non trovi che sia meglio di quello del cane ? io arrossi di nuovo non sapevo cosa dire ne cosa pensare guardavo quell'arnese enorme e la mia fantasia incomincio a vagare cosa mi stava succedendo mi sentivo eccitata al punto tale che ebbi quasi un orgasmo senza nemmeno toccarmi, poi Matilde come se niente fosse mi disse quello per me è un po troppo grande ma con quello del tuo cane ci giocherei volentieri e mi fece un sorriso che mi mandò fuori di testa pensare che quella ragazzina avrebbe voluto giocare con il membro del mio cane mi ha fatto raggiungere un grado di eccitazione che non avevo mai provato prima di allora, ad un tratto sentimmo un rumore dietro di noi mi girai e vidi il signor Bruno ... che imbarazzo pensai ma lui come se niente fosse mi disse allora le è piaciuto il giro per la fattoria e Matilde rispose ... ma certo papà e sono sicura che anche il suo cane sia felice in questo momento guardandomi con un espressione di complicità mi chiese se volevo restare a pranzo da loro, non sapevo cosa dire poi lei insistette e io accettai di rimanere e come due vecchie amiche uscimmo dalla stalla consapevoli di avere un segreto "già un segreto" che ancora non capivo ma in cuor mio desideravo tanto scoprirlo .... ( continua )

Finito il pranzo ... devo ammettere che il cibo era delizioso il signor Bruno era anche un ottimo cuoco e sua figlia non era da meno in cucina lui vedovo da 5 anni tirava avanti la sua piccola fattoria insieme alla figlia che quando cerano le vacanze estive e non andava a scuola dedicava molto del suo tempo ad aiutare suo padre un po in tutte le faccende della fattoria Matilde era molto piu grande dell'età che aveva, una ragazza istruita e colta matura per la sua età e poi aveva una passione per gli animali fuori dal comune una tipa davvero tosta insomma.
Prendemmo un caffè fuori in veranda e chiacchierammo del piu e del meno ovviamente non tralasciammo il discorso del cane motivo per il quale io mi trovavo li, mentre facevamo questo discorso io e il signor Bruno Matilde si alzo e disse ... papà io vado a controllare gli animali vedo se hanno bisogno di qualcosa e suo padre con un sorriso alquanto malizioso acconsenti.
Stemmo un altro po di tempo a parlare quando il sigor Bruno guardando l'orologio disse ... sono le 15 30 io dovrei lasciarla perche devo fare delle consegne entro stasera, se lei vuole restare ancora un pochino a godersi questa bella giornata non si faccia problemi quando vuole andare chiami mia figlia che le apre il cancello, e cosi ci salutammo.
Rimasi ancora qualche minuto seduta a godermi il sole sulla faccia quando sentii il mio cane Sansone che abbaiava vicino ai box dei cavalli dove poco prima avevo avuto quella visione incredibile, guardai anchio l'orologio e pensai ... che era ora di rincasare e togliere il disturbo quindi iniziai a cercare i miei cani per farli salire in macchina Dalila la cagna venne subito al primo richiamo e la feci accomodare in macchina, poi andai verso Sansone che continuava ad abbaiare lo chiamai piu volte fin quando giunsi vicino ai box dove cerano i cavalli ma questa volta notai che nel box dello stallone qualcosa si muoveva non riuscivo a vedere bene vedevo solo la testa e la schiena del cavallo che si agitava dimenandosi freneticamente, mi avvicino per guardare meglio e vedo Matilde accovacciata sotto la pancia del cavallo che gli stringeva tra le mani quel membro enorme e rigido rimasi sconvolta da quella scena turbata e imbarazzata guardai senza fiatare la ragazzina intenta a masturbare lo stallone sempre piu agitato il suo membro dava dei colpi tra le mani della ragazza con vigore come se stesse montando la sua giumenta, mi avvicino ancora un po ma uno scricchiolio tradisce la mia presenza Matilde impaurita molla subito il cazzo dello stallone e rossa dalla vergogna mi guarda impietrita non sapendo cosa dire poi con una voce sottile quasi sottomessa mi dice ... non lo dirai a mio padre vero ? io non sapevo come comportarmi ne come agire tanto che ero imbarazzata ed eccitata al tempo stesso dopo quello che avevo visto mi limitai a rassicurarla e la tranquillizzai dicendole che quello sarebbe stato il nostro segreto e che non avrei detto nulla a suo padre, daltronde non avrei avuto mai il coraggio di dire al signor Bruno una cosa del genere.
Nel frattempo che accadde tutto cio vidi che il cazzo del cavallo piano piano si ritirava scomparendo del tutto sotto la pancia e Matilde si rimise in piedi con un viso piu sereno certa di avere in me una complice di quella sua perversione, la cosa incominciava ad intrigarmi molto e la rassicurai ancora di piu abbracciandola e sussurrandogli ora siamo amiche e mentre stavamo strette abbracciate mi ricordo di Sansone quindi mi stacco da Matilde e porto il cane in macchina, ma subito ritorno da lei sorridendole le diedi un bacio e lei mi disse se sarei tornata a trovarla ancora io le dissi di si e lei mi fa ... dalle 9 00 alle 12 30 sono da sola alla fattoria, questa risposta non lasciava dubbi sulle sue intenzioni di tenere nascosta la nostra amicizia e che non voleva che io andassi quando c'era il padre, lo so forse il mio comportamento non è stato moralmente corretto ma quella situazione mi aveva dato nuova linfa vitale e chissà quante cose ancora dovevo scoprire in quella fattoria, andando via guardavo Matilde dallo specchietto retrovisore che mi accompagnò con lo sguardo fino alla fine della strada.
Quando sono rientrata a casa la mia testa era avvolta da tanti pensieri, uno su tutti quella scena che mi aveva letteralmente fatto impazzire di piacere, il dilemma era se quello che stavo facendo fosse giusto oppure immorale sia ben chiaro la ragazza aveva quasi 18 anni e questo mi faceva sentire un po meno frenata ne proseguire questa esperienza, fatto sta che quando andai a letto il pensiero era sempre li nella mia mente quel grosso cazzo tra le mani di Matilde che lo toccava con fare sapiente non ho potuto fare a meno di toccarmi e godere come una cagna in calore.
Tutto finito direte voi ? niente affatto il giorno dopo verso le 10 00 prendo la macchina e ritorno alla fattoria con la scusa di aver bisogno di un po di prodotti fatti dal signor Bruno ma era solo una scusa, infatti Matilde mi venne incontro con un sorriso che mi fece capire la sua felicità nel vedermi, le chiesi come stava guardandola dritta negli occhi e lei con un cenno del capo mi fece capire che era tutto apposto poi mi disse ... e tu invece come stai dopo quello che hai visto ieri ? io non risposi mi limitai ad un sorrisetto d'intesa, e lei subito mi disse ... sai quando ieri ti ho detto quella e la pecora preferita di mio padre vuoi sapere perche ? io rimasi per un attimo in silenzio non sapendo cosa rispondere poi le dissi ... dai dimmelo ... e lei ... perche mio padre se la scopa! ed io l'ho visto spesso e mi sono anche masturbata mentre guardavo di nascosto, e io un po impietrita da quelle parole le dissi ... allora è un vizio di famiglia il vostro, e lei con quel sorrisetto malizioso mi disse ... si solo che io preferisco il cavallo anche se non mi faccio scopare almeno non ancora e mi guardò con aria interrogativa dicendomi ... e tu quale animale preferisci ? no so dissi io non ho mai fatto nulla del genere però ti confesso che un pensierino con il mio cane l'ho fatto e lei subito ... lo sapevo che avevamo qualcosa in comune io e te ... vieni mi disse ti farò vedere come si fa con il cavallo indicandomi di seguirla verso i box.
Quando giungemmo alla stalla lei mi invitò ad entrare e di non aver paura perche mi disse il cavallo lo percepisce se hai paura, ma io so come fare vieni mi disse e cosi entrai, non potevo credere a quello che mi stava accadendo ma quella situazione cosi assurda e inconcepibile solo fino a ieri mi ha dato alla testa poi l'odore di selvatico che impregnava l'aria che respiravo mi diede una scossa nel basso ventre facendomi perdere ogni pudore e imbarazzo, mentre Matilde iniziò ad accarezzare lo stallone per rassicurarlo e tenerlo tranquillo continuando ad accarezzarlo dolcemente prima il muso per poi scendere sul collo e via giu sulla schiena con movimenti delicati sempre piu sicuri, lo stallone è calmo come se sapesse quello che gli stà succedendo, nel frattempo la mano di Matilde scende sotto la pancia sempre dolcemente rassicurando il cavallo, poi ad un tratto vedo il cazzo del cavallo che piano piano viene fuori e si allunga verso il basso, i miei occhi sono fissi su quel cazzo ormai fuoriuscito del tutto e iniziava a tirarsi su verso la pancia del cavallo, era al massimo dell'erezione enorme durissimo la mia fica cominciava a bagnarsi in modo incredibile, e lei mi dice sempre con quello sguardo ... ti piace vero! e inizio a prenderlo tra le mani muovendole su e giu sempre dolcemente mentre lo stallone dava segni di eccitazione e dava dei colpi di reni davvero potenti lo stava masturbando con mano delicata poi mi dice ... vieni prova a toccarlo senti come è liscio e umido ma soprattutto senti la sua durezza sembra un palo di legno.
Mi avvicinai allo stallone un po intimorita perche lo vedevo sempre piu agitato anche quando Matilde mollo il cazzo del cavallo per farmi posto l'animale continuava a dimenarsi lei si mise davanti al suo muso e lo teneva per la briglia accarezzandolo lungo la criniera e mi disse ... coraggio non aver paura ci sono io qui con te, feci coraggio e feci scivolare una mano sotto la pancia del cavallo senza però toccare il suo cazzo il suo ventre era caldissimo il suo pelo morbido come moquette ero totalmente fuori di testa stavo per fare una cosa al di la delle mie piu sfrenate fantasie, come un automa la mia mano afferra quel palo di carne e lo stringe delicatamente, è duro ma allo stesso tempo morbido l'odore che emanava era davvero forte e pungente ma ormai ero decisa a non fermarmi e iniziai a masturbare il cavallo che fece un nitrito quasi fosse di piacere, Matilde continuava ad accarezzare lo stallone mentre io ero intenta a tenere quel cazzone che ora stringevo con due mani su e giu sempre piu forte quando lei mi disse ... attenta che cosi lo farai venire subito allora rallentai il ritmo lasciandolo per un attimo penzolare mentre si contraeva dando dei colpi a vuoto restai a guardarlo cosi in tutto il suo vigore e sentivo la fica ormai che mi gocciolava tanto ero eccitata, poi Matilde mi disse ... aspetta che lo facciamo insieme, legò lo stallone per la briglia in modo che non potesse fare grossi movimenti sempre mantenendo un atteggiamento gentile verso l'animale, poi venne verso di me invitandomi ad inginocchiarmi con lei e lo prese di nuovo tra le mani facendolo scorrere su e giu dolcemente poi lo indirizzo verso il mio viso e volle che lo annusassi da vicino e cosi mi ritrovai il cazzo del cavallo davanti agli occhi duro all'ennesima potenza il suo odore si sentiva forte e mi dava delle scosse fortissime credo di essere venuta solo sentendo quell'odore, chiusi gli occhi ormai inebriata quando senti sulle labbra quella carne viva che mi sfiorava non capivo piu nulla ormai avevo perso il controllo di me stessa, quando sentii la voce di Matilde che mi diceva ... non vorresti assaggiarlo ? sentire il suo sapore ? ... sentirai qualcosa di nuovo e unico credimi ... io lo so, aprii gli occhi e gli chiesi davvero tu lo hai preso in bocca ? e lei mi rispose in tutta sicurezza ... ma certo.
Mi feci coraggio e aprii la bocca, poi lo sfiorai con la lingua il sapore era insolito non saprei descriverlo ma non cattivo sentivo la consistenza di quel cazzo punzecchiandolo con la punta della lingua ero in estasi totale qundo Matilde mi fa ... ora prova la sua cappella sentirai com'è morbida, ed era vero, poi mi disse giraci intorno con le labbra cosi la fai entrare tutta nella bocca, era davvero enorme e tendeva a sfuggirmi dalla bocca tanto era grossa quella cappella, mentre il cavallo si dimenava con il cazzo nella mia bocca sentii uno spruzzo bollente fortissimo sulla lingua mi sento quasi soffocare da quel fiume di sperma denso e caldissimo d'istinto lo sfilo dalla bocca per respirare e mi sento tutto quel liqudo sulla faccia con grossi schizzi una vera doccia di sperma che mi colava dalla bocca e su tutto il viso ero ricoperta di sborra mentre il cavallo continuava a dimenarsi Matilde afferra il cazzo del cavallo ancora durissimo e se lo infila in bocca masturbandolo velocemente un minuto e lo stallone schizza ancora tantissima sborra ma questa volta nella bocca di Matilde che sputando per terra tutta quella sborra poi mi dice ... non la ingoio solo perche non mi piace il suo sapore però mi fa impazzire vederlo sborrare ogni volta che lo facciamo.
Non riuscivo a credere che avevo fatto una cosa simile sentivo che era sbagliato quello che avevamo fatto anche se una vocina nella mia testa mi diceva ... ma quando mai hai provato una cosa simile! euforica e un po smarrita mi rialzai pulendomi le labbra con le mani e Matilde fece lo stesso poi ci siamo lavate per bene ci siamo guardate con lo sguardo di chi sa che questa cosa potrebbe continuare e magari fare altre esperienze simili. ( continua)


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