Piccoli piaceri improvvisi

di
genere
masturbazione

Eurostar 9518 per Milano, classe business…solito viaggio di lavoro con il mio collega Gianni. Ognuno dal portatile sta lavorando ai rispettivi progetti, io leggo la posta, sia di lavoro che personale. Nella mia personalissima mail trovo un regalo fantastico…un video di un ammiratore, un bellissimo giovanotto, che si riprende mentre si spoglia nudo nel suo lettino singolo della cameretta, si sdraia comodo, si lubrifica un favoloso cazzo con del gel e inizia a masturbarsi in maniera splendida, lisciando il suo palo di carne su e giù con la mano, scappellandosi lentamente e godendo di quel momento così eccitante…mormorando il mio nome! Dopo un po’ di tempo, lo vedo aggrottare le ciglia, ansimare, sollevare il bacino accelerare il movimento della sega e quindi e dalla splendida cappella fuoriuscire una serie di fiotti di sperma bianchi e densi che gli sporcano il bel ventre scolpito di addominali ed anche la mano. Una scena stupenda! Accavallo le gambe, una vampata di calore mi parte dalla fica e mi assale il cervello, mi riguardo il filmino più volte, mi concentro sulla parte finale della sborrata…ho la fica in fiamme…so di essere diventata rossa in viso…le mani mi sudano…Gianni, che mi conosce benissimo, mi guarda in volto ed esclama “Marinella cos’hai? Stai bene…tutto ok?” balbetto qualcosa, giro le gambe nell'altro senso e avverto che le mie mutandine di pizzo viola sono fradice…la camicetta mi tira sui capezzoli…ma Gianni ha troppo lavoro da sbrigare e non fa più domande. Mi alzo “vado a prendere un caffè!” esclamo perentoria e mi avvio, faccio un paio di vagoni e mi infilo in un bagno. Sono confusa, il video mi ha turbato per la sua eroticità…mi siedo sul water, e in preda a mille pensieri erotici mi infilo la mano sotto la gonna, carezzandomi la fichetta, sento le mutandine zuppe, ci infilo le dita dentro, arrivo alla peluria rada della clitoride e la massaggio, una vampata di eccitazione e calore mi invade il corpo…insisto sulla clitoride, piccoli e nervosi cerchi con le dita la stimolano, le unghie lunghe e rosse mi pizzicano ma è un piacere in più…penso a quel ragazzone, al suo enorme pisello, alla possibilità di sedermi sopra di lui e cavalcarlo per ore, guardarlo in viso mentre gode della mia micetta calda e accogliente, che potrei essergli madre e che posso condurlo all’orgasmo dentro di me, sentire il suo sperma giovane e caldo invadermi lo stomaco…le mie dita entrano nella fessura della fica…sino in fondo…le spingo ritmicamente dentro e fuori, mi sto scopando da sola! Vorrei chiamare Gianni col cellulare, farlo venire dentro in bagno e scoparlo, come abbiamo fatto altre volte, ma non voglio, stavolta voglio godermi da sola questo momento…con il mio giovanotto nei pensieri! Mi masturbo ancora, e ancora…perdo umori come una fontana…mi alzo la gonna sopra il bacino per non sporcarla…abbiamo una riunione importante, devo essere perfetta! Lascio le mutandine, è più eccitante spostarle, mi masturbo ancora e ancora…le dita esplorano la mia vagina in ogni angolo, so dove godere…anni e anni di masturbazione dall’adolescenza all’università, poi in età adulta, sono serviti! L’orgasmo mi arriva forte e violento, mi stravolge, gemo ad alta voce, affondo le dita nella fica e con l’altra mano mi solletico i capezzoli sotto il reggiseno…esplodo, mugugno, tremo di piacere…ma non basta! Un orgasmo tira l’altro, ho ancora voglia…dalla borsetta tiro fuori il sacchetto in seta cinese con dentro il mio vibratore. Lo porto sempre, sembra un banale accessorio femminile…non è grande, ma basta. Lo impugno e lo porto alla bocca, succhiandolo come un piccolo cazzo, lo lubrifico bene, poi mi bagno la mano e mi umidifico il buchino del culetto…lo voglio dentro! Mi puntello con un tacco sul lavandino, apro bene le cosce, mi metto il dildo sull’ano e lo spingo dentro, senza pietà per me stessa! Il dildo mi penetra, il culetto si dilata e godo come una troia! Lo accendo, la vibrazione mi scuote sino al cervello…lo infilo sempre più dentro, rischio di perderlo nel culo…gli faccio fare avanti e indietro…impazzisco, sono in pieno godimento e mugugno frasi oscene “godo…godo…sono una troia…inculami…inculami ragazzo mio…scopami…sfondami….” Mi immagino il mio ammiratore mentre mi scopa in culo, possente dall’alto della sua giovinezza, mi scopa in mille altri modi…il vibratore mi penetra e mi scuote il corpo e la mente in modo asettico ma efficace. L’altra manina mi masturba la fica…è un concerto di piaceri! Sono in preda a me stessa, rischio di attirare troppo l’attenzione gridando il mio orgasmo, ma vado avanti…tiro fuori il vibratore, sporco di umori anali, lo rimetto dentro con decisione…anche la fica è una fontana che alimenta e bagna il buco del culo…l’eccitazione sale…sento l’orgasmo arrivare e scuotermi l’anima…gemo…godo! L’onda lunga del piacere si impossessa di me, il dildo ancora entra e esce di continuo…ancora mi masturbo lentamente…ancora gemo sottovoce. L’altoparlante annuncia la stazione di arrivo, Milano. Lentamente, mi sfilo il vibratorino dal culetto arrossato, mi sistemo le mutandine e la gonna, dandomi una rinfrescata e un filo di trucco. Ora posso affrontare il mondo…
di
scritto il
2017-07-04
8 . 4 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.