Tu immagini me

Scritto da , il 2017-04-12, genere dominazione

In un cinema, mentre trasmettevano un film porno ho sentito un uomo, forse sessanta, dire - se oggi non lo infilo in una figa o in mezzo a due chiappe, scoppio-. Ho pensato a te. Meravigliosamente calda, a cui bastano poche stimolazioni per lasciarti andare, nonostante il rifiuto iniziale che fa "indurire"ancora di più il desiderio. Entrare sederci uno a fianco all'altra con la poltroncina all'altro fianco libera, poi, succeda quel che succeda.
La poltrona libera al tuo fianco si occupa. Palpeggiamenti, carezze, mani, cosce che racchiudono tra esse il paradiso. La tua mano guidata verso ciò che è pronto a essere impugnato, accarezzato bene come tu sei capace di fare, Lui ti blocca, ti attira a se, ti ritrovi seduta sulle sue gambe gonna su e mutandine alle ginocchia, le tue autoreggenti sono l'ideale perché con la parte nuda delle cosce vi racchiuda in mezzo la cappella, rossa, gonfia notevolmente grossa. Tra esse senti il desiderio del maschio sconosciuto trasformarsi in un mostro di ferro caldo grosso, le sue mani sotto il maglione tirano in basso le coppe del reggiseno e si riempiono delle tue tette. Indici e pollici ti stuzzicano i capezzoli, diventano duri. E' inutile far finta, sei eccitata come mai prima.

Le mani forti di lui lasciano le tette, ti prendono per la vita, ti sollevano il tanto che lui possa puntare la sua nerchia tra le tue natiche, te le senti separare dalla cappella, Hai momenti di terrore, giri la faccia verso di lui, lo implori sottovoce: -no, ti prego. è grosso, sono sicura che urlo.. Lo eccita, La scena si trasferisce nei bagni io assisto, mi piace vederti con estranei e lo sai. Lui si siede sul water, posizioni come in sala, la differenza è che le tue mutandine le stringi tra le labbra, te le ha tolte e messe in bocca. Le sue mani sui tuoi fianchi; è un attimo: ti tira giù, Il tuo culo racchiude l'arnese duro e grosso si cui sei impalata, con due dita ti masturba. Ti incita a muoverti per farlo godere di più, tu ti muovi altrimenti il bruciore è insopportabile. Godi, godi, goooodiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Un primo orgasmo ti fa impazzire. Lui continua ma presto i movimenti dei tuoi fianchi, la stretta del tuo culo ti fanno sentire nell'intestino la sua sborra calda. Intanto fuori, nell'antibagno si è creata una piccola fila, tre o quattro uomini. Il secondo entra e senza perdere tempo di sistema in piedi a novanta. le tue mani sul muro, lui dietro, si slaccia i pantaloni e in un attimo il culo che poco prima era dell'altro, ora è suo. da colpi violenti. ti sollevano da terra, è una furia, ti fa male, molto male, urli ma la bocca piena attutisce, stai comunque per avere un altro orgasmo ma lui ti precede, si scarica quasi subito. Tu rimani in qualche modo insoddisfatta, stavi per venire ancora. Lui ricomponendosi dice: - oggi ho fretta, ma voglio scoparti ancora, ti voglio tutta, sei una gran figa, Se non ti rivedo qui, tanto ti trovo. a queste parole ti si ghiaccia il sangue, ma non c'è tempo, il terzo uomo si tira giù pantaloni e slip, si siede sul water, ti fa denudare il seno e vuole che gli faccia una spagnola. Le tue belle tette da terza lo avvolgono, lo segano, lo massaggiano. Si ferma, vuole la tua bocca, tu fai resistenza, ma lui ti costringe, ti fa sentire il suo sapore forte, acre, l’odore di piscio e di sudore. Ti eccita, finisce per piacerti e lo succhi, sei succube sua ma in fondo dei tuoi desideri. Senti la sua cappella in gola, sbatte e sbatte ancora, AAARRRGGGHHHHHHHHHHHHHHH sssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, ti tiene le mani sulla nuca, non puoi muovere la testa, beviiiiiiiiiiiiiii, ingoia siiiiiiiiiiiiii tuttoooo. Hai dei conati di vomito, ma non riesci a rimettere, la sborra di un perfetto sconosciuto rimane nel tuo stomaco. Anche il quarto si slaccia subito, rimane in piedi, tu in ginocchio davanti al suo cazzo già durissimo e notevolmente grosso per tutto quello che da fuori intravvedeva, inizi subito a massaggiarlo e succhiarlo: Ad un certo puto, si siede sul water e ti vuole, vuole che tu apra le cosce e ti metta a cavalcioni. Con le tue gambe attorno ai suoi fianchi, le tette e il viso di fronte a lui. Senza preambolo te lo infila in vagina. Come gli ricadi sopra lo senti subito tutto dentro, ti scappa un – AHIII!- lui dice: – è tutto tuo. Goditelo!-
Senti queste sue parole come umilianti, ma è vero lo vuoi eccome! Manate, palpate, carezze sulle cosce, sulle natiche, morsi alle tette e ai capezzoli, non resisti molto, anche perché il precedente ti aveva portato ai limiti dell’orgasmo. Esplodi! Non riesci a smettere di godere, lo fai venire, ti si scarica in figa, Senti le frustate dei suoi schizzi sull'utero e sulle pareti vaginali. Stringi i muscoli della figa, la tua vagina non risponde più alla tua volontà, contrae e rilascia, contrae e rilascia. Più senti il pene duro e più veloci si fanno le contrazioni. Gli strizzi il cazzo e vieni ancora.

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