Violentata in una fabbrica abbandonata

Scritto da , il 2017-03-11, genere dominazione

Finalmente e' domenica. E' tutta la settimana che aspetto questo giorno! E' l'unico che ho per dedicarmi completamente a me stessa. Oggi voglio andare alla Fiera dell'antiquariato, un grande magazzino riaperto da poco. L'unico problema e' che e' un po' difficile da raggiungere. Ovviamente questi posti si trovano sempre fuori citta' e per chi non ha la macchina, come me, e' scomodo arrivarci.

Dopo un'ora di viaggio finalmente sono sul posto. Prendo il cellulare per vedere dalla mappa dove mi trovo esattamente. Che strano! Il navigatore mi dice di percorrere questa strada, ma a me sembra di vedere solo vecchie fabbriche abbandonate. Che faccio? Proseguo. Non c'e' nemmeno il marciapiede. Solo una strada asfaltata e tutta erba alta intorno.

Ora la freccia blu mi indica di girare a destra, ma a destra non vedo nulla. Cioe', c'e' una specie di apertura in effetti, ma c'e' anche una sbarra davanti e in fondo un vecchio enorme magazzino. Non mi sembra molto sicuro. Mi guardo un po' intorno. Se sulla mappa dice di entrare ..!

Percorro pochi metri quando delle voci maschili irrompono improvvise. Quattro uomini, probabilmente operai o magazzinieri, stanno armeggiando con i loro attrezzi fuori e dentro la vecchia fabbrica. Scherzano, ridono, sembrano divertiti. Poi uno di loro mi ferma "Signorina, tutto bene? Ha bisogno d'aiuto?". Non faccio nemmeno in tempo a rispondere che un altro si avvicina sghignazzando "Forse si e' persa! Ahahahahha". Questi tipi non mi piacciono. Ho visto come mi guardano. Mi stanno spogliando con gli occhi. Meglio fare finta di niente. Cerco di affrettare il passo, ma un altro mi si para davanti e sono costretta a fermarmi.

"Hey, tesoro! Dove vai cosi' di fretta?" ridendo a bocca aperta. Per fortuna riesco a schivarlo, ma un quarto mi afferra per un braccio bloccandomi "Tesoro! Una ragazza cosi' bella non se ne va in giro da sola ... in luoghi come questi!". Il suo sguardo mi terrorizza. La sua stretta e' potente. Mi sento in trappola. "Sei stata davvero inconsciente a passare qui, ti meriteresti una punizione solo per essere stata cosi' ingenua! e a noi le ragazzine ingenue piacciono!!!!". L'uomo scoppia in una risata fragorosa. Anche gli altri se la ridono. Io tremo di paura.

Cerco di divincolarmi, ma e' impossibile. Mi sta trascinando di peso dentro la fabbrica. Urlo, lo supplico di lasciarmi andare, ma e' tutto inutile.

Qui dentro e' semibuio, la luce filtra appena dalla strada, le finestre sono schermate.

"Che bel bocconcino abbiamo oggi!".

"Hey ragazzi, e' domenica anche per noi!!!! ahahahahah".

Mentre i quattro se la ridono, uno di loro mi lega i polsi con una corda. Mi squadra da capo a piedi, sento le sue mani sul mio corpo. Prima sui miei seni, me li palpa come un porco schifoso, poi sulla pancia. Sono immobilizzata dalla paura. Trattengo il respiro, chiudo gli occhi. Non oso immaginare cosa mi fara'. Lui continua, mi solleva la maglietta e tocca la mia pelle nuda e calda. Poi scende sulla gonna, mi accarezza la fica da fuori. Il suo tocco e' rude e veloce. Sembra quasi che voglia masturbarmi vestita. Sono in preda al terrore piu' cupo, ma questo bastardo mi sta facendo segretamente eccitare. Oddio! No, non posso! Non voglio!

Intanto si avvicina un altro. Mi tiene per i capelli, li tira. Poi mi guarda dritto negli occhi. Sento le sue manacce sui mie seni. Mi sta sollevando la maglietta, lasciando scoperti i capezzoli che sono diventati dritti e duri come due spilli. Oddio! Cosa vogliono da me!?!?!? Intanto l'altro mi ha infilato le mani sotto la gonna, lo sento frugare nei miei slip, lentamente.

"Hey!!!! La troietta e' bagnata ragazzi!!!!". Piego un ginocchio con l'intenzione di mollargli un calcio, ma mi blocca e sfrutta il mio movimento per schiaffeggiarmi l'interno coscia. Che dolore! Quelle sue manacce callose e sporche! Poi mi schiaffeggia la fica. Urlo, urlo di lasciarmi andare.

"Brutta troia! Stai zitta! Sei una puttana e basta! e le puttante devono stare zitte e subire! Hai capito!?". E' un orco perverso. Mi rendo conto che non ho scampo.

Infila le sue dita dentro di me, prepotente. Entra ed esce. Poi ne infila una terza. Ho le gambe spalancate e sento che sto per venire. Sono bagnata all'inverosimile, mi sta colando tutto sulle gambe. Oddio, mi vergogno da impazzire. Comincio ad ansimare, a sentire un caldo bestiale. Un'energia che si irradia dal ventre. E' l'orgasmo, quel fottutto piacere infinito che sconvolge tutti i miei sensi.

Ad un certo punto mi sento strappare la maglietta, poi la gonna, poi le mutandine. Il mio urlo e' violentissimo. Sono sconvolta, ma uno di loro mi schiaffeggia e mi imbavaglia con uno straccio.

"Puttana! Devi stare zitta, hai capito!? Ora ti diamo una bella lezione!".

Come godono a vedermi indifesa, piangente, tremante!

Due di loro mi prendono e mi trascinano in fondo al magazzino. Mi legano ad un palo. Poi mi costringono a divaricare le gambe, tenendole ferme con un bastone legato alle caviglie.

I quattro mi guardano. Sono intorno a me, eccitati alla vista di me nuda e spaventata. Il piu' grosso, il capo, ordina ad uno dei tre di portargli un attrezzo che hanno lasciato all'ingresso. Non so di cosa si tratti, ma ne ho il terrore.

Quando l'uomo ritorna noto che ha un tubo in mano.

"Bene puttanella! Sei molto fortunata oggi, lo sai?! Ahahahahah" ride il porco schifoso, mentre si avvicina mostrandomi il suo trofeo.

Poi si abbassa lentamente e comincia a premerlo sulle mie grandi labbra. Fa male! Oddio!!! e' un tubo di metallo piuttosto largo. Lo fa scivolare sul clitoride bagnato e poi lo infila tra le piccole labbra. Vuole spingerlo sempre piu' dentro. Lo sento scavare, mentre il mio respiro si fa piu' pesante. Sono talmente bagnata che quello entra senza problemi e il bastardo spinge, spinge, mentre io piango e godo. Si, godo. Non posso crederci. La mia fica spalancata e bollente sembra pronta a ricevere tutto cio' che loro vorranno.

"Ahhhh, guardate la puttana quanto gode! Hei ragazzi, c'e' un lago qui sotto. Venite a vedere!".

I tre si avvicinano. Sento i loro sguardi dapertutto. Essere esposta cosi', davanti a questi quattro bifolchi, completamente nuda e sottomessa mi elettrizza e l'orgasmo esplode violento!

Le loro mani mi tastano, mi pizzicano, ovunque. Poi uno di loro prende un'altra corda e me la lega stretta intorno ai seni.

"Puttana! Ora ti facciamo la festa!". Stringe forte, fortissimo. La corda sega la pelle, che diventa rossa e poi violacea.

Intanto il capo si e' sbottonato i pantaloni e tiene in mano il suo cazzo enorme "Puttana, guarda il tuo padrone cosa ti da oggi!" e mentre dice cosi' mi toglie il bavaglio, mi prende per i capelli e mi abbassa la testa spingendomi il suo cazzo in gola.

"Succhia puttana! Succhialo bene!". Che schifo! Sa di piscio e di sperma, e' umido e lo sente pulsare. Con le mani mi tiene stretta la testa, mentre mi scopa la bocca.

Dietro di me un altro mi sta tastando il sedere. Sento aprirmelo e sputarci sopra.

Oddio! Sto godendo come una vera puttana. Sento che sto per avere un orgasmo potente, violento! Sta per esplodermi dentro. Non posso trattenerlo. Mi sento usata, braccata, umiliata eppure tutto questo mi piace, mi eccita, mi stravolge.

"Dai puttana, dai! Succhia succhiaaaaaaa!" ed io succhio, lo avvolgo con la mia lingua, lo lecco, lo possiedo.

Intanto l'uomo dietro di me sta infilando le sue dita nel mio buchino. E' violento, e' rude, mi sta facendo male. Ahhhhhhhhhhhhhhhhh! Urla soffocate di dolore, ma lui non si ferma, poi lo sento penetrarmi con qualcosa. Dev'essere un bastone di legno o qualcosa del genere. Ahhhhhhhhhhhhh! Il dolore e' fortissimo. Non ne posso piu', mi divincolo, ma sono legata e piu' cerco di liberarmi piu' il porco che mi sta scopando la bocca si eccita. Eccolo! Lo sento venire dentro di me, mi sborra in faccia, sui capelli, tutto mi cola addosso, me lo fa ingoiare. Che schifo. Vorrei vomitare, mi sento una lurida cagna, mi vergogno tremendamente, ma non so cosa mi stia succedendo ..... adoro tutto questo, sono eccitata, mi sento puttana e non voglio che smettano.

Poi tossisco, sputo per terra. L'uomo mi rinfila il bavaglio in bocca e si allontana.

"Puttana, hai un culo stretto! Adesso te lo apro io!". Mi chiedo che cos'abbia in mano. Mi sta spaventando. Non l'ho mai preso dietro, questa e' la prima volta. Il cuore mi sta scoppiando, ohhhhhh nooooo. Vorrei urlare ma sono imbavagliata. I miei mugolii non li impietosiscono. Intanto il bastardo sputa di nuovo sul mio sedere, poi lo sento spalmarci sopra qualcosa, qualcosa di viscido. Infine ritenta. Prima un dito, poi due, poi questo bastone.

"Dai puttanella, cosi' potrai raccontare di essere stata scopata da un martello!Ahahahah".

???????????? Cosa??????? un martello???? Oh mio Dio, un martello! Ha intenzione di infilarmi quella bestia dentro. Comincio a scalciare, a dimenarmi, mi gira la testa, vorrei scappare, ma non posso. L'uomo spinge con forza ed io lo sento entrare a fatica. Il dolore e' insopportabile, ma un terzo uomo si avvicina e comincia a schiacciarmi i capezzoli, a tirarmeli. Poi mi schiaffeggia, mi insulta "Cagna! Sei proprio una bella cagna! Una lurida, schifosa, cagna! Ahahahahah". Poi inizia a leccarmeli, a morderli, mentre sento la corda segarmi la pelle, tutta intorno ai miei seni ormai lividi. Urlo di dolore, nonostante il bavaglio, ma godo, godo nel sentire le loro manacce addosso a me, sul mio tenero corpo, ora segnato a vista.

E' tutto cosi' umiliante, cosi' animalesco eppure adoro, adoro, adoro la loro perversa violenza che non mi lascia scampo. Sono sottomessa al loro volere, alla loro follia. Mi stanno usando come vogliono, seguendo i loro istinti piu' abietti.

Il capo mi gira intorno, mi guarda soddisfatto, poi tira di nuovo fuori il suo enorme cazzo e me lo sbatte in faccia. "Puttana! Ti e' piaciuto, eh! Ti piace fare la puttana, non e' vero!?". Poi d'improvviso mi piscia in faccia. Chiudo gli occhi. E' cosi' vomitevole, ma nello stesso tempo folle e libidinoso. Mi sto eccitando sempre di piu' e il mio buco si allarga, il martello entra e il porco me lo infila fino allo stomaco. Oddioooo!!!!! Sto per avere un altro orgasmo. Sono al terzo. Non posso crederci.

"puttana! Ma quanti orgasmi stai avendo, eh! Sei una troia schifosa! Dovresti battere sul marciapiede!".

Le sue parole sono come una spada. In un'altra circostanza mi sarei sicuramente offesa, ma adesso no, adesso e' diverso, mi stanno sfondando con i loro cazzi, mi stanno ricoprendo di sperma, di piscio, mi usano, mi infilano oggetti dentro eppure stimolano la mia parte piu' perversa e nascosta, quella della troia. La troia che e' dentro di me. La troia che si fa scopare legata mani e piedi, che si fa insultare, violentare, torturare.

Sono la loro schiava, voglio esserlo, godo ad esserlo!
E a turno cosi' per ore. I quattro mi infilano i loro cazzi in bocca, nella fica e nel culo. Mi torturano, con i loro attrezzi da lavoro, mi picchiano, mentre i miei orgasmi sono sempre piu' ravvicinati.

Non ne posso piu', sono stremata. Eppure una parte di me non e' ancora sazia, ma loro si rivestono. Mi slegano, io cado a terra. Le gambe non mi reggono.

"Allora puttana! Ti sei divertita eh! Scommetto che non hai mai goduto cosi' in vita tua! Ora ti faccio godere un'ultima volta!". L'uomo apre i pantaloni e tira fuori il suo cazzo un'altra volta. Mi apre la bocca e me la fa bere tutta. E' disgustoso, ma tremendamente folle ed eccitante, si! Mi fa bagnare, mi prende! Voglio essere umiliata, voglio essere usata!

Poi se ne vanno, lasciandomi li'. Con calma mi alzo, mi rivesto e mi metto alla ricerca di un bagno. Non so come faro' a tornare a casa in questo stato.

Penso che chiamero' un'amica, si. Mi faro' venire a prendere, ma non diro' niente. Non raccontero' cosa e' successo. Ho paura che possano intuire quanto mi e' piaciuto essere stata violentata e non posso, no, non posso. Me ne vergognerei troppo.

NOTA; chi volesse puo' visitare il mio blog http://irisdisospiri.blogspot.co.uk/ e commentare ovviamente

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