Zio Giovanni

Scritto da , il 2017-02-04, genere bisex

Voglio raccontarvi come la mia vita matrimoniale ha avuto una svolta quando oramai erano 10 anni che eravamo sposati. Siamo una coppia di 40 anni ,il mio nome è Claudio e lavoro in un officina metalmeccanica come coordinatore di produzione ,mentre mia moglie Maura invece è casalinga e non abbiamo figli a causa della sua sterilità. Il cambiamento della nostra vita quotidiana ha inizio da quando mio zio Giovanni, unico fratello di mia madre, tornato definitivamente dalla Germania, finalmente in pensione con i suoi 62 anni ,peraltro portati bene, comprò una villetta indipendente situata poco furi dal paese in cui io e mia moglie vivevamo. Insistette molto per convincerci ad andare da lui, certo è che avremmo risparmiato i soldi dell’affitto, permettendoci così ,dato che lavoro solo io, di toglierci qualche sfizio e cambiare anche la macchina, oramai sempre più spesso dal meccanico. Prima di inoltrarmi a raccontare la mia storia attuale ,volevo soffermarmi a spiegare quale fosse stato il rapporto intrigante che ebbi con lui all’età di poco più di 11 anni, quando ancora non avevo nessuna conoscenza con il sesso. Zio Giovanni ,allora 40enne,prima che si trasferisse in Germani per lavoro, veniva spesso a trovare la sorella( mia madre) .Lui era un tipo allegro e scherzoso e molto spesso ci faceva ridere a crepapelle. Il mese di agosto di quell’anno, i miei genitori, come solitamente facevano ,affittarono una casa al mare e dato che mio zio poi si sarebbe trasferito per i motivi sopra descritti, l’aveva invitato a passare le vacanze con noi. Quello fu il periodo i rapporti con mio zio cambiarono sensibilmente. Il fatto fu che una sera, i miei genitori erano stati invitati d alcuni amici di mio padre ad una festa di compleanno, alla quale io non volli andare e mio zio non ci entrava per niente. Così quella sera, dopo essere andato in pizzeria a prendere qualcosa per cena e dopo averla consumata in casa, andammo fuori al giardino, seduti sul divanetto di giunco, io a guardare la tv e lui a guardare una rivista di auto. Non passò molto tempo che mio zio, con tono sommesso mi disse:- ma tu te le fai le “pippette”?. Io lo guardai incredulo e poi le risposi che ne avevo sentito parlare, ma non sapevo precisamente cosa fossero. Allora lui mi disse che alla mia età si sarebbe dovuto iniziare a fare quella cosa ,che se volevo sarebbe stato disponibile a spiegarmelo e che la cosa sarebbe dovuta rimanere un nostro segreto. Ero rimasto di stucco a quella richiesta, ma la curiosità di imparare una cosa nuova mi fece accettare quella proposta. Poi mi chiese se avessi mai avuto il pisello duro, io annuii e che mi succedeva tutte le mattine ,giustificando quella situazione perchè dovevo fare pipì e che subito dopo tornava come sempre. Ricordo bene quando lui ad un certo punto mi prese la mano e la infilò dentro i pantaloni dicendomi che il pisello si indurisce anche toccandolo in un certo “modo”, io stavo arrossendo, sapevo che stavo facendo una cosa che non avrei dovuto fare, ma zio Giovanni era convincente e mi chiese di andare più giù, io obbedii e arrivai a toccare il suo pisello ,aprii la mano per poterlo afferrare e sentii , anche se era molle, che era decisamente grande. Da li a poco lo sentii crescere e la mia mano non riusciva più ad avvolgerlo, dimostrandomi che quello che aveva detto era vero, cioè che sarebbe cresciuto anche se non per fare la pipì. Gli dissi :-zio ,ma è diventato così grosso!!. Mi rispose con:-te l’avevo detto! Adesso ti spiego come si masturba. Detto questo lo fece uscire dai pantaloni e vidi la sua grandezza, prese nuovamente la mia mano ,fece in modo che glielo prendessi in mano e poi mi disse di massaggiarlo facendo su e giù. La mia curiosità mi portò ad ubbidire ai suoi ordini e così iniziai a fargli quel massaggio, lui si abbandonò con la schiena sulla spalliera del divanetto e mi incitava ad aumentare il ritmo. Così feci, mio zio cominciava ad emettere mugolii strani fino a che si irrigidì e all’improvviso vidi uscire degli schizzi di liquido bianco dalla punta del suo pisello, schizzi che arrivarono fino al suo collo e che mi fecero sobbalzare per quanto non me lo aspettassi. Ci fu qualche attimo di silenzio da entrambe le parti, poi mio zio mi disse:- questa ragazzo mio e la famosa pippetta, praticamente quello che ogni ragazzino alla tua età inizia a fare su se stesso pensando di usare il suo cazzetto su una femmina che le piace. Continuò dicendo che avrei avuto una forte sensazione di piacere e che lo avrei fatto molte volte. Poi con aria di complicità mi raccomandò di mantenere quel nostro segreto. Andati a letto, una volta ritrovatomi sdraiato non dormii e nella mente mi tornavano le immagini di quello che avevo imparato e fatto con mio zio. Iniziai a toccarmi cercando di concentrarmi sulla mia mano e poco dopo notai che anche il mio pisello stava aumentando di volume, fino a diventare duro come quando la mattina dovevo andare a fare pipì, continuai così, sentii un certo piacere e aumentai il ritmo, più aumentavo con la velocità, più mi piaceva, fino al punto che sentii contemporaneamente una forte scossa di piacere e quasi dolore, mi vennero delle contrazioni e mi irrigidii, dal pisello però non uscì niente, avrei chiesto spiegazioni allo zio, ma la cosa in fondo mi era piaciuta. Il mattino seguente, quando mi rincontrai con lui, gli feci capire, senza farmi sentire da mamma, che volevo chiedergli qualcosa, così con indifferenza uno alla volta andammo in giardino. Zio Giovanni mi chiese subito se era successo qualcosa, si vedeva dal viso che aveva capito cosa avevo fatto poi nella mia stanza e così gli chiesi subito perché non era uscito niente. Mi tranquillizzò perché, disse che le prime volte, specialmente alla mia età era normale e che comunque poi sarebbe uscito, poi mi fece l’occhietto dicendomi sottovoce che quello che gli avevo fatto la sera prima, anche se inesperto, gli era piaciuto e appena si creasse un'altra occasione avrebbe voluto ripeterlo. Sembrerà strano, ma dopo quella sera di occasioni simili capitarono quasi tutti i giorni, ma lo zio ne utilizzò la metà e lui ,anche che su se stesso, mi insegno diversi modi di masturbazione e tutte le volte con schizzata finale. Arrivò così la fine del mese e dovemmo lasciare la casa al mare per tornare al nostro paese più nell’ entroterra, mio zio ,che viveva ancora con i miei nonni e doveva partire per la Germania quel fine settimana, ma prima di partire chiese a mia madre se potevo andare con lui, chissà quali pensieri balenavano nella mia testa, ma quando arrivammo davanti ad un negozio di biciclette, cominciai a capire che non era per quello che pensavo. Mi disse di seguirlo e così entrati nel negozio, indicandomi le biciclette mi chiese di scegliere quale mi piaceva perché me l’avrebbe regalata. Erano tutte belle e non mi sembrava vero, poi scelsi quella che mi piaceva, lo zio la pagò e uscimmo dal negozio e con noi la bicicletta, la caricò in macchina ,una volta saliti lo ringraziai abbracciandolo e poi lui mi disse che quel regalo era, primo perché era mio zio e mi voleva bene ,chissà quando mi avrebbe rivisto, poi perché era stato bene con me e di averlo fatto contento molte volte con le mie mani ,sempre più esperte. Quella stessa settimana partì e lo rividi negli anni solo occasionalmente, quando tornava in Italia per le feste. Tornando al racconto della situazione attuale, ci pensò mio zio, già il primo giorno che ci trasferimmo, in un momento in cui ci siamo trovati da soli ,a ricordarmi quell’estate. Passarono alcuni giorni, ormai ci eravamo adattati alla nuova casa, quando una sera ,Maura andò a letto io e mio zio seduti davanti alla tv, i nostri occhi si incrociarono e ci rendemmo conto che una situazione simile, in passato, l’avevamo già vissuta. Zio prese coraggio e mi disse: - se facessimo un ripasso? Tua moglie dorme e non si accorgerebbe di niente. Non ci volevo credere, ma era proprio così, mio zio 62enne mi stava proponendo di fargli una sega e io dentro di me non me la sentivo di negargliela, dopotutto era stato solo fino a poco tempo fa, poi ci ha concesso di vivere nella sua casa senza pretendere nulla. Così gli dissi di si, ma prima andai a rassicurarmi che Maura dormisse veramente. Quando tornai vidi mio zio ancora seduto sul divano, ma con i pantaloni e le mutande tirate giù, il suo cazzo ancora moscio attendeva la mia mano, così mi inginocchia davanti a lui e iniziai a ripassare la lezione. Ero pronto a farlo nuovamente contento, ma la cosa piaceva anche a me, così iniziai con la mano ad accarezzargli le palle, salendo e afferrando il suo cazzo, che già stava prendendo vigore ,non si mise molto a mostrare tutta la sua grandezza ( e durezza),era proprio come lo ricordavo e, aimè era decisamente più grande del mio e per questo lo invidiavo. Zio Giovanni mi guardò, si vedeva che le stava piacendo quello che faceva la mia mano e così continuai stringendolo forte e con l’altra mano le accarezzavo la cappella già bella gonfia .Con tutti gli allenamenti che avevo fatto su me stesso, ero diventato bravo a masturbare e dopo alcuni minuti ,mio zio munito di fazzoletto di carta, scaricò la sua abbondante sborra su di esso, che per quanto pieno si sfaldò quasi subito. Il suo, fino a quel momento era, oltre al mio, era il solo cazzo che avevo toccato, ed ero felice che la cosa si era ripetuta. Quella sera finì così, mio zio mi ringraziò vivamente per la mia disponibilità e andammo a dormire. Feci fatica ad addormentarmi quella sera ,i miei pensieri andarono sempre lì e la mia mente iniziò ad elaborare situazioni ancora più intriganti. Infatti nella mia testa frullava l’idea che con lo zio avrei potuto realizzare il desiderio che sia a me che a Maura ,balenava spesso nella mente, quando facendo all’amore, immaginando che nel nostro letto ci fosse un ospite gradito. Non ero certo che anche lei potesse accettare mio zio come ospite nel nostro letto, d'altronde ,anche se gli anni li portava decisamente bene e molto più grande di noi, perciò lei avrebbe avuto tutte le ragioni per rifiutare. Alla fine decisi di che ci avrei pensato bene prima di proporglielo, anche perché avrei dovuto espormi sul fatto delle seghe che avevo fatto e oggi ripetuto a mio zio. Il mattino seguente, era sabato, mio zio Giovanni era uscito, io nella testa avevo la convinzione di voler realizzare quella cosa e mi assillò per tutto il giorno .Pensai che il problema più grosso da risolvere era quello di confessare i rapporti che avevo avuto con mio zio ( anche se per me sarebbe stato solo un peccato “veniale”),perché poi ,per l’altra cosa, quella di farlo in tre, al massimo mi avrebbe detto di no e sarebbe finirebbe lì. Quei pensieri mi fecero apparire strano, a pranzo Maura mi chiese se stessi bene, ma anche se lei non mi credette, la tranquillizzai dicendole che non era niente. Anche mio zio notò qualcosa di diverso, ma non sospettò di certo quale fosse il motivo del mio comportamento insolito. Il pomeriggio passò più o meno allo stesso modo, io avevo qualcosa da fare e cercai di distrarre il mio pensiero. Venne l’ora di cena e ci ritrovammo tutti e tre a tavola, io per la verità avevo ancora quei pensieri in testa, ma poi i nostri discorsi andarono su argomenti di vario genere. Terminata la cena dissi loro che ero un po’ stanco e sarei andato a letto, Maura mi disse che appena spicciata la cucina mi avrebbe raggiunto. Nell’attesa che Maura mi raggiungesse non avendo ancora trovato il modo per confessargli quel rapporto, ad un certo punto decisi di non dirglielo e che la cosa l’avrebbe saputa solo nel caso che questo mio progetto si fosse realizzato. Tirai un sospiro di sollievo e poco dopo entrò Maura, si distese vicino a me e mi chiese nuovamente cosa avevo, non volevo dirgli cosa in un momento senza desiderio di fare l’amore, così gli confermai che non era niente e che mi era passata. Inizia a baciarla e a toccarla, volevo portarla ad un eccitazione tale che poi, raggiunto un punto di forte eccitazione, nel quale desideravamo le cose più impensabili, avrei fatto la mia proposta. Quando all’apice del piacere iniziammo a immaginare che c’era un altro insieme a noi, gli dissi :- Maura ,immagina che mentre tu mi succhi il cazzo ,invece che il dildo, nella tua fica ci sia il cazzo di zio Giovanni che ti scopa fortemente. Improvvisamente lei si fermò ,sfilò il mio cazzo dalla sua bocca, alzò la testa, mi guardò e inaspettatamente tornò a spompinarmi. Quel comportamento fece si che io iniziai a sperare che la mia proposta andasse a segno e che lei avrebbe accettato, ma non volevo interrompere quel pompino che da lì a poco finì con una sborrata sul bel viso eccitato della mia Maura. Notai qualcosa di diverso nel suo sguardo, sembrava più maiala del solito, così non attesi un attimo di più pere chiedergli se quello che gli avevo proposto gli sarebbe piaciuto. Mi guardò di nuovo e poi mi disse.- non so, anche se devo ammettere che tuo zio nonostante l’età è ancora un uomo affascinante, fammici pensare e magari domani ne riparliamo. Eravamo esausti dopo aver goduto intensamente, così ci addormentammo ,io a dire il vero feci fatica e pensando positivamente cercavo di immaginare qualche scena futura. Il mattino seguente ,era domenica, ognuno aveva il suo da fare e per tutta la mattinata di quella cosa non se parlò, Solo dopo pranzo, stavo disteso sul letto a riposarmi un po’,quando Maura mi raggiunse, si distese al mio fianco e immediatamente ,anche se rossa in viso, mi disse che la mia proposta l’avrebbe accettata e anche se era un po’ timorosa, ma che non vedeva l’ora di metterla in pratica. Ora era rimasto da dirlo soltanto a mio zio, pensai subito che non sarebbe stato difficile proporglielo, anzi preferii di dirglielo poco prima di dover partecipare. Vidi spesso mio zio, come guardava il culo di Maura, perciò il resto non sarebbe stato un problema e così dissi a mia moglie che con probabilità l’avremmo coinvolto quella stessa sera. Dopo cena, come a volte accadeva , ci siamo messi a guardare la tv, ma quella sera il nostro intento era quello di stuzzicare lo zio Giovanni, così, mentre guardavamo la tv, io in mezzo tra di loro, con il braccio sinistro sulle spalle di Maura ,con la mano destra iniziai a toccare una coscia di mia moglie senza nascondere la cosa alla vista di lui, che fino a quel momento era intento a guardare la tv, infatti quando io mi inclinai verso di lei, per arrivare con la mano più su verso la sua fica, zio se ne accorse e indifferente si mise a guardare, come se la tv fossimo noi. Prima feci finta che non lo avevo notato, ma poi i nostri occhi si incrociarono e allora dissi :- zio, se vuoi vedere facciamo in modo che tu veda meglio. Così io e Maura ci alzammo e ci scambiammo ,così lei si trovò in mezzo a noi. Mio zio non disse una parola e Maura era rossa in viso anche per la situazione in cui si era oramai cacciata. Io continuai ad insidiare la mia mano tra le mutandine di mia moglie scoprendole completamente le gambe, vedi mio zio che con la mano si sistemava la patta dei pantaloni, con molta probabilità la sua erezione cercava la posizione migliore. A quel punto gli chiesi di farsi avanti e di partecipare. Non se lo fece ripetere ci guardo negli occhi e cominciò col toccare il seno poi a mano a mano sempre più giù ,fino ad incontrare la mia mano, lui mi guardò come per chiedere il consenso e io tolsi la mano e gli lasciai campo libero. Maura si stava sciogliendo sempre di più e cominciò ad allungare la mano verso il cazzo di mio zio ancora soffocato dai pantaloni, mia moglie emetteva gemiti di piacere, io che avevo lasciato il posto a mio zio, iniziai a baciarla e ormai a seni nudi iniziai anche a leccargli i capezzoli. Lei a gambe aperte riceveva due dita di zio Giovanni nella sua fica oramai bagnata di umori, ero eccitatissimo e lo erano anche loro ,ma la forza di proporre un trasferimento sul letto la ebbi io. Così ci trasferimmo nella nostra camera da letto, io e Maura si denudammo completamente, mio zio era ancora con i boxer e t-shirt e non si decideva, capii la sua difficoltà, perché si trovava inaspettatamente in una situazione anomala, si trovava di punto in bianco in camera da letto ,con suo nipote e la moglie e con molta probabilità la cosa sarebbe andata oltre ogni aspettativa, così lo incoraggiai e intervenne anche mia moglie avvicinandosi e a toccargli il cazzo, oramai da tempo in tiro, lo massaggiò per un po’ e poi lo fece uscire, io lo conoscevo già, ma Maura quando lo vide rimase sorpresa egli fece i complimenti. Li meritava tutti i complimenti di lei perché effettivamente aveva un cazzo ben fatto e decisamente una bella misura. Una volta fuori ,il cazzo di zio Giovanni fu completamente in gestione di mia moglie, oramai senza ritegno e più maiala di sempre ,lo fece distendere sul letto e iniziò a segarlo con molta delicatezza, io quasi la invidiavo perché aveva il mio posto, ma da lì a poco lei passò a leccarglielo iniziando anche a prenderlo in bocca, rivolgendomi a mio zio, gli dissi se andava tutto bene e lui annuì, stava godendo dei quello che lei gli stava facendo e non voleva distrarsi, poi mi avvicinai anche io perchè volevo partecipare ,Maura si mise sopra zio mettendogli la fica in bocca per farsela leccare, mentre lei continuava con la bocca e con le mani a giocare con il suo cazzone, volevo toccare anche io il cazzo di mio zio, così mi avvicinai e guardando la reazione di Maura, misi la mano alla base del suo cazzo, facendola poi scorrere verso le palle, vedendo quello che stavo facendo mia moglie mi incitò a continuare dicendomi che la cosa la eccitava. La paura di dirgli che avevo in precedenza toccato molte volte quel cazzo svanì. Mio zio non glielo avrebbe mai detto ed io da quel momento potevo segarlo davanti a lei e la cosa era molto più eccitante. Mentre io continuavo a segarlo ,Maura tolse la sua fica dalla bocca di mio zio, si girò e si mise in posizione per infilarselo dentro ,io dalla mia posizione vedevo la fica vogliosa di lei e così con la mano indirizzai il suo cazzo all’ingresso della sua vagina, una bellissima visione dal quel punto e lo vidi sparire tutto dentro di lei udendo i gemiti di piacere di entrambi. Ero felicissimo, quella sera non la scorderò mai, mentre lei cavalcava il cazzo di mio zio io mi sollevai da quella posizione e mi misi in piedi davanti a lei puntandogli il mio cazzo durissimo davanti alla bocca, che subito dopo lo ospitò. Quella sera facemmo di tutto, mio zio era al settimo cielo, Maura si fece scopare in più posizioni da tutti e due e dato che lei non essendo fertile le riempimmo a turno la fica del nostro sperma. Da quel giorno, come già detto all’inizio, la nostra vita sessuale è cambiata sensibilmente e lo zio, da quando i pompini glieli faccio anche io, è addirittura ringiovanito.


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