Le ansie infondate di mio padre
di
Etri
genere
prime esperienze
Mio padre è sempre stato piuttosto apprensivo nei riguardi della mia salute.
In effetti crescevo molto in fretta, sono sempre stato piuttosto alto per la mia età.
Le ansie di mio padre aumentarono dopo che il figlio di sua sorella, mio cugino Francesco, si era dovuto sottoporre ad un intervento di circoncisione perché soffriva di fimosi; in altre parole, non gli si “scappellava”.
A 18 anni arrivò il momento della mia prima visita andrologica, tanto voluta da mio padre, con la dott.ssa Valeria Fasoli. Mio padre la conosceva bene, in quanto vicina di casa di mia zia.
Ricordo benissimo quel giorno.
Io e mio padre entriamo e lei, cordiale come sempre, ci accoglie. Parla con mio padre e guardandomi sottolinea quanto sono cresciuto rispetto all'ultima volta che mi ha visto
Mio padre sorride e le chiede di fare una visita che accerti se il mio sviluppo è avvenuto regolarmente (avevo ormai 18 anni).
“Certo, signor Ranucci, è normale che si facciano questi controlli a un ragazzo di 18 anni”. Lo invita a uscire per la mia privacy.
Dopo alcuni controlli di routine, pressione, battito cardiaco, la dottoressa mi fa togliere gli slip. Controlla i testicoli, mi fa tossire per rilevare eventuali tracce di ernia, mi preme l'inguine ...
Ero ancora in piedi, tutto nudo, quando fa entrare mio padre.
“Vede, signor Ranucci, tutto bene. Il ragazzo non ha problemi: i testicoli sono a posto, il pene dovrebbe aver raggiunto le misure definitive ...
Che vergogna! Mio padre stava osservando con molta attenzione il mio pisello.
Mio padre le espresse i suoi timori e le chiese di controllare l’eventuale presenza di fimosi.
La dottoressa acconsentì, dicendomi: “Ora ti farò scorrere la pelle per scoprirti la punta del pene: se senti male dimmelo”.
Delicatamente prese la punta del mio uccello tra pollice e indice e fece scorrere la pelle pian piano. Sentii una sensazione strana di piacere e insieme avvertii che il mio pisello si irrigidiva e ingrossava.
“Ahhh …” disse scherzosamente la dottoressa “non ti preoccupare, può succedere"
Intanto la punta del mio cazzo si era scoperta perfettamente e un’erezione piuttosto forte mi teneva l’uccello durissimo, dritto davanti alla dottoressa e agli occhi stupiti di mio padre.
"ma controllati un po'" - mi disse
“E’ normale: il ragazzo ha 18 anni. Comunque la tranquillizzo: come può vedere il glande di suo figlio si scopre benissimo. Non c’è alcun indizio di fimosi”.
Mi rivestii e il pisello restò ancora dritto negli slip per un po’.
Usciti dall’ambulatorio, vidi mio padre soddisfatto che, scherzando, mi disse: “Bello tosto il tuo coso ehh!”.
In effetti crescevo molto in fretta, sono sempre stato piuttosto alto per la mia età.
Le ansie di mio padre aumentarono dopo che il figlio di sua sorella, mio cugino Francesco, si era dovuto sottoporre ad un intervento di circoncisione perché soffriva di fimosi; in altre parole, non gli si “scappellava”.
A 18 anni arrivò il momento della mia prima visita andrologica, tanto voluta da mio padre, con la dott.ssa Valeria Fasoli. Mio padre la conosceva bene, in quanto vicina di casa di mia zia.
Ricordo benissimo quel giorno.
Io e mio padre entriamo e lei, cordiale come sempre, ci accoglie. Parla con mio padre e guardandomi sottolinea quanto sono cresciuto rispetto all'ultima volta che mi ha visto
Mio padre sorride e le chiede di fare una visita che accerti se il mio sviluppo è avvenuto regolarmente (avevo ormai 18 anni).
“Certo, signor Ranucci, è normale che si facciano questi controlli a un ragazzo di 18 anni”. Lo invita a uscire per la mia privacy.
Dopo alcuni controlli di routine, pressione, battito cardiaco, la dottoressa mi fa togliere gli slip. Controlla i testicoli, mi fa tossire per rilevare eventuali tracce di ernia, mi preme l'inguine ...
Ero ancora in piedi, tutto nudo, quando fa entrare mio padre.
“Vede, signor Ranucci, tutto bene. Il ragazzo non ha problemi: i testicoli sono a posto, il pene dovrebbe aver raggiunto le misure definitive ...
Che vergogna! Mio padre stava osservando con molta attenzione il mio pisello.
Mio padre le espresse i suoi timori e le chiese di controllare l’eventuale presenza di fimosi.
La dottoressa acconsentì, dicendomi: “Ora ti farò scorrere la pelle per scoprirti la punta del pene: se senti male dimmelo”.
Delicatamente prese la punta del mio uccello tra pollice e indice e fece scorrere la pelle pian piano. Sentii una sensazione strana di piacere e insieme avvertii che il mio pisello si irrigidiva e ingrossava.
“Ahhh …” disse scherzosamente la dottoressa “non ti preoccupare, può succedere"
Intanto la punta del mio cazzo si era scoperta perfettamente e un’erezione piuttosto forte mi teneva l’uccello durissimo, dritto davanti alla dottoressa e agli occhi stupiti di mio padre.
"ma controllati un po'" - mi disse
“E’ normale: il ragazzo ha 18 anni. Comunque la tranquillizzo: come può vedere il glande di suo figlio si scopre benissimo. Non c’è alcun indizio di fimosi”.
Mi rivestii e il pisello restò ancora dritto negli slip per un po’.
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