Alice la mia nipotina 2

Scritto da , il 2016-12-02, genere incesti

“Anche tu zio dovresti ringraziare mia madre” riprese Alice portandomi sopra di me e baciandomi dolcemente “di cosa la devo ringraziare” ho detto io accarezzandole la schiena con i polpastrelli provocandogli brividi, lei baciandomi sul collo poi scendendo sui miei capezzoli poi l’addome fino a baciarmi il glande fissandomi negli occhi.
“La devi ringraziare di questo” disse e senza toccarlo con le mani prese in bocca in un sol gesto tutto il mio cazzo, che fino a quel momento non era stato considerato ne da me ne da lei, arrivando alla radice e iniziando un lento movimento su e giù dal glande alla radice, emettendo suoni gutturali ogni volta che lo aveva tutto in bocca e lasciando colare saliva.
La saliva colava fino ad arrivare alle mie palle Alice con un dito la spinse verso il mio ano e la usò per lubrificarlo poi durante un affondo puntò il suo indice e me lo infilò nell’ano senza nessuna resistenza, lo infilò quasi tutto e ad ogni affondo andava a cercare la prostata.
Io non riuscivo a muovermi, ero estasiato da quello che stava facendo la mia nipotina, e in pochi affondi le sborrai in bocca.
Orgasmo è stato prepotente, il mio corpo vibrava e tremava, la quantità di sperma che usciva dal mio cazzo sembrava non finire più e Alice non staccava la bocca continuando il suo movimento.
Alcuni schizzi le andarono direttamente in gola, mi ebbe vuotato per bene si sistemò di fianco a me cercando nuovamente la mia bocca e ci baciammo violentemente.
“Allora zio come sono andata?” io risposi “Fantastica Alice, ma tua madre non mi aveva mai fatto niente di simile, in realtà nessuna mi aveva mai fatto un pompino del genere”
“Sai zio la mamma ad un certo punto ha smesso di scrivere il diario che ho trovato qua, ma a casa ne ha un’altro e questo giochino l’ho imparato da li” poi riprese “chissà perchè ha smesso di scriverlo questo?”
“Quando tua madre ha smesso io e lei avevamo interrotto i nostri giochi, lei aveva un fidanzato e io venni messo da parte, quindi come hai letto sicuramente nel diario io e lei non abbiamo mai scopato anche perchè entrambi eravamo vergini” alice mi impedì di parlare infilandomi la lingua in bocca poi staccatasi disse “io non sono vergine zio, io voglio scopare con te, sono anni che ti voglio e adesso che ho visto come sei attrezzato non mi fermo più”
Alice si alza in piedi sul letto dandomi le spalle poi scende fino a sedersi con la fica sulla mia bocca e dice “leccami ancora zio”, io eseguo senza dire niente anche perchè quella fica così liscia e così saporita mi manda letteralmente fuori di testa.
Sporgendosi un pò in avanti prende con una mano il mio membro che intanto è tornato in erezione grazie al sapore degli umori di Alice, appena raggiunge la piena durezza Alice scivola in avanti alza il bacino quel tanto che basta per farlo passare sotto di lei se lo sfrega sulla clitoride alcune volte poi tornando indietro se lo infila lentamente fino alla base.
La sua vagina è bagnatissima, calda ed avvolgente, stretta al punto che in un primo momento pensavo se lo fosse infilato nell’ano, il suo lento scorrere avanti indietro facendolo ogni volta uscire fino al solco della cappella per poi tornare indietro e infilarsi fino alla base mi stava facendo impazzire e nonostante il pompino che mi aveva fatto poi prima un nuovo orgasmo stava arrivando prepotente.
Alice aumentava il ritmo ed insieme i suoi gemiti divennero più forti e di li a poco disse “siiiii siiiii vengoooooooo” e il solo sentire questa sua eccitazione scatenò in me l’orgasmo e afferrandole i fianchi per non farla fermare annuncia la mia sbarrata “ahhhhh siiiiii non ti fermareeeeeeeeee” e venni riempiendole la fica con 4 o 5 fiotti di sperma caldo e vischioso.
Le lasciai i fianchi e le cadde all’indietro sul mio petto stringendo le gambe per non farlo uscire, le presi i seni e le baciai il collo “Fantastica Alice !!!! non sono mai durato così poco” e lei ansimando ancora in preda alla fatica della scopata disse “Meglio di mamma Zio?”
“Beh Alice io e tua madre non abbiamo mai scopato, anche se a me il desiderio è rimasto, però tu sei davvero speciale.”
“Zio ti arrabbi se ti dico che ti amo?” disse io la spostai di fianco a me e senza dire niente la baciai.

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