Incontro vergine

Scritto da , il 2016-11-14, genere bisex

Era un pomeriggio piovoso x cui nn mi andava di uscire quindi decisi di rimanere a casa. Telecomando alla mano notai ben presto che in tv non c'era nulla di interessante per cui presi il mio pc ed andai su una chat erotica. Fu qui che mi imbattei in un ragazzo alla ricerca della sua prima avventura "omosex" e quando scoprii che era a circa venti minuti da casa mia gli proposi subito di vederci. Cosi fissammo un appuntamento in un luogo conosciuto ad entrambi, entrai in macchina e lo raggiunsi. Giunto sul posto mi trovai davanti un bel tipo a dir la verità forse troppo ansioso di provare, gli dissi di trovare un posticino tranquillo e alla fine dopo tanti giri capimmo che il posto ideale era proprio dove ci eravamo incontrati. Fu cosi che parcheggiai l'auto ed iniziammo a parlare un po tanto per capire bene chi avevo agganciato avendo molta piu esperienza di lui (incontro uomini da anni) sapevo quali domande porgli. Ad un tratto poggiai la mia mano destra sulla sua coscia sinistra e lui mi disse subito che già avvertiva che il suo cazzo stava crescendo. Fu cosi che spostai immediatamente la mano sulla sua patta e sentii distintamente il suo cazzo crescere. La cosa mi eccitó da matti quindi gli sbottonai i pantaloni e subito mi si presentò davanti un cazzo bellissimo, lungo, dritto, duro. Non esitati a prenderlo subito in bocca iniziando a succhiare con avidità; lui era già molto eccitato ma dopo un po' che succhiavo la sua bella stanga, mi chiese di succhiare il mio, accomodati pure gli dissi e cosi in un batter d'occhio aveva il mio grosso cazzo nella sua bocca. Succhiava ed ansimava come fosse di navigata esperienza, mi stava facendo un pompino meraviglioso e non impiegai molto a riempirgli la bocca di sperma. La ingoiò tutta e dopo averla mandata giù asciugò il mio cazzo con cura e passione leccandosi le labbra. Lui non era ancora venuto cosi tornai a succhiarglielo quando ad un tratto gli chiesi di girarsi a pancia in giu, lui mentre si girava mi chiedeva: "cosa vuoi farmi ora? eh? dimmelo....vuoi scoparmi il culo? ti prego non ora dai, la prossima volta, ma mentre me lo chiedeva io stavo già strusciando la mia mazza tra le sue natiche. Glie lo infilai tra le cosce mentre con le dita gli stuzzicavo il culo e sentivo che fremeva, stringeva le natiche per poi rilasciarle. Avevo con me della vasellina che avevo opportunamente portato da casa e cosi glie ne passai un po attorno e dentro il buchino vergine, indossai un preservativo mentre lui continuava a chiedermi di non farlo ma non accennava minimamente a spostarsi, era molto combattuto poverino, lo voleva ma aveva qualche remora al che gli dissi d non rimandare a domani cio che puoi avere subito e mentre glie lo dicevo gli poggiai il cazzo sul buco del culo. Fu allora che portò indietro le braccia e con le mani divaricò le natiche del suo bel culetto vergine dicendomi: "ma si dai hai ragione, scopami porco, sfondami il culo" e cosi cominciai pian pianino ad entrar dentro. Ovviamente i primi gemiti furon di dolore ma dopo qualche minuto cominciò a provare il gusto del dolore e fortunatamente riusciva a non irrigidire i muscoli come di solito può accadere la prima volta. In meno di 10 minuti ero con tutto il mio cazzo (22 cm) dentro il suo culo. Lui urlava, gemeva, mi chiamava amore, mi diceva si amore sfondami, lo sento in pancia, mmmmmmmm, scopami, scopami e mi raccomando sborrami dentro (tanto indossavo il preserv). Lo pompai a dover a lungo anche perché ero venuto da poco quindi ci voleva un po prima di tornare a sborrare ma quando arrivò il momento tirai fuori il mio cazzo lo feci girare e continuando a segarmi mentre lui mi carezzava le palle, gli sborrai sul viso e in bocca. Lui per la seconda volta mi puli per bene con la sua bocca chiedendomi già quando ci saremmo rivisti. Lui era venuto mentre lo scopavo senza che nessuno toccasse il suo cazzo schiacciato sul sedile della mia machina e chi è pratico di queste cose sa che non è cosa frequente. Ci siamo rivisti dopo una settimana a casa sua, i suoi erano fuori regione x impegni quindi potevamo star tranquilli e potete immaginare a letto cosa e potuto accadere anche se abbiamo scopato pure in cucina, in salotto e nel terrazzino xhe guardava sul hiardino di casa sua dove mentre lui era affacciato con le braccia poggiate al balcone io da dietro lo inculavo. Ci siamo rigisti altre tre volte prima di perdreci di vista e ancora adesso mentre scrivo queste righe mi si indurisce l'uccello ricordando queli momenti vissuti con lui.

Questo racconto di è stato letto 9 6 4 5 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.