Un altro episodio vero in fattoria

Scritto da , il 2016-07-18, genere gay

Il Fattore, Ettore oltre a lavorare tutti i giorni dall'alba al tramonto, avermi insegnato il lavoro, la fatica e le sue soddisfazioni, le arti della campagna, ed avermi fatto da apripista nei piaceri del sesso tra uomini, si divertiva anche a mettere alla prova la mia forza fisica e mentale. Gli piacevo molto sia fisicamente che di testa e dall'alto dei suo vent'anni più di me voleva temprarmi come uomo, come vero maschio anche se passivo e come futuro perfetto fattore.
Mi disse che era troppo facile giocare con uomini sempre più grandi di me e che avrebbe voluto vedermi alle prese con uno stallone della mia età, attorno ai vent'anni. Questa parità di età - diceva - avrebbe dimostrato il mio carattere: avrebbe portato al massimo l'eccitazione di vedermi in monta con lui e un mio coetaneo accettandone non solo il piacere ma anche la sottomissione psicologica di farmi montare da un toro giovane come me. Avrei perso tutti i pudori. Questo lo eccitava e accettai la sfida. Eccitava anche me. Ma il problema era trovare il giovane stallone giusto, quello che non si fosse intimorito davanti alla mia forza ai miei 90 kg e alla mia possanza fisica. Ettore mi fece notare il figlio del casaro. E l'avevo notato gia io da solo... Facevano formaggi col latte della nostra fattoria. Il figlio del casaro aveva 21 anni ma ne dimostrava almeno 5 in più: grosso di muscoli le mani enormi callose sempre rosse a causa del lavoro. Sempre rasato di fresco, maglietta bianca aderente jeans che esaltavano gambe possenti, sapeva di fresco, era sorridente e in fondo sembrava un gran porco. Era evidentemente però molto etero. O forse avrebbe giocato anche con noi ma a suo modo. Era da capire..
Lo invitammo una volta a mangiare in pizzeria per parlare della produzione dei formaggi e di lavoro. Bevemmo molta birra quella sera e chiacchieriamo. Lui parlava di donne e faceva qualche battuta secca del tipo: ma voi donne? Due bestioni come voi niente fica? Non posso crederci. Parlo' Ettore: vedi gli disse - sono stato sposato una volta e non mi è' andata bene. Ora sto solo, sto bene e mi diverto. Alla mia età oltre al duro lavoro mi prendo qualche soddisfazione porca e in generale sto tranquillo. E tu ? Mi chiese il toro formaggiaio. Io presi coraggio e risposi chiaro, sereno e virile: io mi faccio gli uomini. Mi piacciono i maschi. Silenzio. Imbarazzo e sorsate di birra. Il giovane casaro però rimase tranquillo e ci guardo ' come per dire : che cazzo volete da me?. Ci fu una risata di tutti e ci capimmo. Il giovane stallone ci disse che per lui il sesso era fondamentale e che gli piaceva esplorare tutto, sempre da attivo tenne a precisare...
L'appuntamento fu quindi per domenica pomeriggio nel caldo dell'estate. Venne in pantaloncini maglietta bianca e infradito. Era più bello sul solito. Rasato di fresco, i capelli rasati, il nasone imponente e la mascella quadrata. Ettore era infoiato e io pure. Nella penombra fresca io ero in slip e scarpe da ginnastica, aspettavo l'azione.. Come un vitello al sacrificio. Il giovane casaro entro ' e fece sentire la sua forza la sua energia. Stretta di mano forte, pacche sulla spalla. Imbarazzo da contadino. Gli slacciai il calzoncino e mi inginocchiai davanti a quel ben di dio. Con due mani tirai giù lo slip e aspirai il suo odore. Il cazzo barzotto dondolava su due palle grandi morbide. La testa del cazzo era grossa, l'odore forte di sudore erba, piscio e testosterone. Lo presi in bocca insalivando per bene. Intanto da dietro Ettore mi stava infilando un dito unto d'olio in culo. Mi alzai e mi ritrovai in mezzo a loro due. Mi sdraiai sul tavolo di marmo. Altezza esatta per farmi trombare da davanti dai due tori in piedi ormai pazzi di desiderio. Il casaro, due anni meno di me stava per darmi una lezione. Mi mise le bambine sul collo, era grande, non so quanto ma molto grande, venoso duro, una spranga forte. Mi passò della vaselina in culo e guardando mi fisso negli occhi inizio' a entrare. Mi faceva male un po'. Non ho mai avuto il culo sfondato anche se ho preso maschi a decine. Mi diceva di stare tranquillo di rilassarmi. Era in piedi davanti a me e sudava e con grande maestria entrava tutto. Sotto il tavolo si era accucciato Ettore che ci stava leccando: sentivo il frullo della lingua tra il mio buco che veniva sfondato, la verga del casaro le mie palle, le palle del casaro.. Hai capito fattore?? Che si era messo a fare. Mi piaceva da matti e venni prima del previsto inondato di sborra del giovane stallone. Quando mi uscì' dal culo ci fu un risucchio mai sentito. Era veramente grande il toro. Se lo meno ' per venire e venne da vero maschio in silenzio, tenendo mi le manone sulle cosce e leccando mi i piedi. Ettore guardava contento era venuto mentre leccava. Ettore disse complimenti tori. Bravi. Grazie fattore.

Questo racconto di è stato letto 6 0 0 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.