La relazione che era perfetta

Scritto da , il 2016-06-16, genere tradimenti

Contiene: Orgia e Sottomissione

Jessica è andata ad una festa quella sera, è vestita di pantaloncini corti e una classica felpona rossa, il suo ragazzo è rimasto a casa a preparare un’esame che avrà il giorno successivo. Si amano, lei ama lui e lui ama lei, Lei ha diciotto anni da poco e lui 20, è all’ultimo anno lei, 5^ superiore, è cresciuta con lui e solo con lui non ha nessuna, o quasi, inibizione, lui è stato il suo primo ed unico, lui è molto geloso, ma come è giusto che sia le lascia la sua libertà, sembra la relazione perfetta.
Jessica è alta 1.65, capelli chiari, un fisico snello, non troppo tonico ma ben snello, un seno piccolo ed un viso da modella, è con le sue amiche alla festa in piscina, il Dj mette solo pezzi latini e ideati per il twerk,inizialmente non si fa prendere ma le sue amiche la convincono a muoversi un po’, lei sapeva divertirsi anche se non voleva esibirsi in assenza del suo ragazzo, non le sembrava corretto attirare tropi sguardi.
Dopo un po’ una delle sue amiche la stimola e la stuzzica a muoversi un po’, lei fa qualche movimento latino e muove un po’ il culo giusto per compiacerla e divertirsi un po’, attira un paio di ragazzi che dopo qualche minuto si presentano alle sue spalle, lei esprime loro che è fidanzata e che non devono darle fastidio, loro di tutta risposta le dicono che sono li solo per ballare e nient’altro, lei si sposta leggermente più lontano mentre le sue amiche formano un gruppo con loro, lei è sempre li, ma ai margini del gruppo dall’altro lato, loro sono i classici ragazzini, gasati e boriosi, poco fini, pompati di addominali, e abbronzati nonostante fosse solo giugno, avranno avuto si e no diciotto anni anche loro, ignoranti ed esibizionisti, Jessica pensa al suo ragazzo, di classe, educato, risapeva fare, sapeva avvicinarsi alle ragazze un o’alla volta, era con la poesia e con quell’immagine di lui che tutte avevano, quello poetico e intelligente, che sapeva vestirsi.
Mentre i ragazzetti ballano e si tirano su le magliette, lei ne ride, nella penombra delle luci loro la notano e le si avvicinano, da dietro due e davanti tre, le amiche divertite lasciano fare, mentre lei si trova accerchiata, i cinque si tolgono le magliette sfoderando i muscoli, anche il suo ragazzo era messo bene, non come loro però, loro erano tutto un addominale o un bicipite, ben proporzionati con il loro metro e 68 di altezza, la festa era in piscina e nessuno dice niente, Jessica fa per uscire ma non le riesce i ragazzi la bloccano i respiri si fanno più vicini stanno stringendo il cerchio mentre Jessica è ferma in mezzo, se solo il suo ragazzo fosse lì pensa…
Jessica si lamenta e loro di tutta risposta le ballano intorno, uno di loro le sussurra “ dai, balla un po’ con noi, che ti costa, divertiti poi ti lasciamo andare” Jessica rifiuta ma loro non demordono, la sfiorano tutti insieme e le agitano davanti i muscoli in tensione ed il loro pacco, da dentro i pantaloncini di tuta che non limitavano la sensibilità, infatti avvicinandosi i ragazzi riuscivano a farle sentire contro e a strisciarle vicino al culo e alle gambe, ad ogni strisciata si eccitavano di più, le amiche intanto la incitavano a divertirsi e a ballare con loro, nel frattempo alcune di loro si erano allontanate con i loro ragazzi che erano alla stessa festa, rimanevano Jessica e Giulia, che era palesemente ubriaca, le grida che vuole sdraiarsi, i ragazzi sentono e la lasciano uscire dal cerchio, “menomale” pensa Jessica, mentre si rende conto che era rimata a fissare incantata i ragazzi ballarle intorno senza dir nulla gli ultimi minuti, i ragazzi con finta generosità aiutano Giulia a trovare una sdraio, ora sono al buio, nella zona della piscina meno illuminata, si vede davvero poco e i ragazzi sono ancora senza maglietta, Giulia rimette, e si corica sulla sdraio addormentata, Jessica, è decisa a rimanerle di fianco e scrivere qualche messaggio al suo ragazzo quando si ricorda di aver ancora attorno i ragazzini di prima, la musica è da sottofondo “ dai riprendiamo da dove eravamo rimasti!” propone lo stesso di prima “m amano morta vel’ho detto che sono fidanzata, vi ringrazio ma potete andare a trovarne un’altra magari single” risponde Jessica, “ ma noi vogliamo te, proprio perché sei fidanzata è più divertente sfottere, e poi il tuo tipo è un cretino” “ ah lo conoscete? ma fatemi il piacere, su andate via bimbi” “ bimbi? ma se abbiamo la tua età, certo che sappiamo chi è, dai vieni qui non ci vedrà nessuno” Jessica non ha il tempo di replicare che subito quello che sembra il più grande del gruppo la tira per un braccio in mezzo a loro che riprendono il loro ballo, Jessica non vede molto, il telefono l’ha lasciato sulla sdraio “ Lasciatemi, guardate che chiamo aiuto eh” prova a replicare “non ti sentirebbe nessuno” Jessica si accorge poi che sono solo in quattro attorno a lei, sbircia oltre e vede che uno ha alzato il vestito a Giulia e si sta segando, e la sta toccando mentre dorme, “Lasciala stare maniaco!” il ragazzo lascia il vestito dell’amica alzato com’è e si avvicina a lei con il cazzo in mano, gli altri gli lasciano un po’ di spazio per entrare nel cerchio, lui continua a segarsi, lei prova a divincolarsi quando due le stringono le braccia, sono forti nota Jessica, il ragazzino accelera il ritmo e Jessica sente qualcosa colpirle i pantaloncini e la gamba è caldo, “ mi sei venuto addosso stronzo! e adesso che cazzo faccio?” il gruppo la lascia uscire, lei con disgusto si tocca la gamba, “ possiamo pulirli nella piscina, dai toglili” “ ma siete pazzi? ci manca solo he me li tolgo davanti a voi !” esclama lei, seguono un paio di battibecchi al termine dei quali lei accetta ma loro non dovranno guardare e rimanere lontani, sarà l troppa fiducia o il fatto che infondo farli eccitare l’aveva fatta sentire al centro dell’attenzione e infondo non le era dispiaciuto, inizia a togliersi i pantaloncini, appena tolti il primo va contro le promesse appena fatte e si avvicina le i sobbalza trovandoselo davanti mentre lei era seduta sul bordo della sdraio sulla quale dormiva Giulia, “ te li lavo io, visto che te li ho sporcati” infondo è corretto, e le avrebbe fatto schifo lavarli lei, pensa. Jessica acconsente, la musica è ben udibile da li e mentre Jessica è di nuovo in piedi per controllare che il ragazzo rispettasse i patti gli altri quattro in un lampo le son di nuovo intorno, stanno ballando, Jessica si lamenta, schiamazza e tira ceffoni, ma niente da fare loro imperterriti tirano i muscoli e le si strusciano contro, le dicono che se non ballerà un po’ con loro non la smetteranno, allora lei dopo qualche minuto di tentennamento si lascia prendere un po’ dalla musica e si muove in mezzo al cerchio nella poca luce nessuno dei ragazzi aveva ancora notato che sotto aveva un perizoma si speso, ma sempre un perizoma, i ragazzi si eccitano ancor di più due lasciano lo spazio mentre quello che sembrava il leader del gruppo ed un altro la cingono uno da dietro e uno da davanti mentre lei si muove quel tanto che basta che ai ragazzi si indurisca sempre di più, entrambi spingono e lei li sente.
Jessica è bollente in tutto il corpo e ormai prova a divincolarsi poco anche perché senza i pantaloncini non potrebbe andare molto lontano e il ragazzo ancora non è tornato, nota che si danno il cambio e che quelli che ora le si avvicinano hanno qualcosa di meno, “ I PANTALONI!” esclama lei, loro sogghignano, la stringono, Jessica non ha scampo, e proprio in quel momento realizza che non erano solo i pantaloni, ma anche le mutande avevano tolto, i loro due cazzi in tiro la colpivano mentre le ballavano intorno, “le regole son sempre le stesse, balla e ti lasceremo” senza vie di fuga Jessica si muove assecondandoli, sentendo i loro membri sbatterle contro, i due le infilano le mani sotto la felpa, lei grida sommessamente, nessuna la sente, ma stranamente non si sente stuprata come dovrebbe sentirsi, è quasi sommessamente esaltata, anche se non voleva nel modo più assoluto che accadesse è curiosa di cosa avrebbero fatto dopo, si sta drogando delle loro attenzioni, nonostante sia convinta di amare il suo ragazzo è curiosa.
I due le alzano in un colpo la maglia gli altri due anche loro nudi, e ben in tiro prendono la felpa e la portano via. lei fa per uscire dal gruppo ed in un primo momento ci riesce, poi realizza che non se ne può andare, senza felpa e pantaloncini e soprattutto non può abbandonare Giulia li che dorme, chissà cosa le farebbero.
I quattro la raggiungono la portano indietro e tornano a cerchio, si strusciano, uno riesce ad appoggiarle il membro tra le gambe, lei lo sente, lui la porta da dietro contro di se, lei sente sulla sua schiena il petto di lui, sudato, muscoloso, accaldato, lui le stringe il seno da sopra il reggiseno, il membro di lui è duro, pulsante tra le sue gambe e per di più è chiaramente lungo, poco meno di una ventina di centimetri sono tra le gambe di Jessica, tutti sono fermi, sembrava una scena già provata, sembrava lo avessero fatto altre volte, pensa lei, eppure si sente il calore salire e poi di nuovo scendere, mentre scende, bagna le mutandine, lui non perde l’attimo, lo nota, sente il fremito, con una mano le lascia il seno e le scende in mezzo alle gambe, la tocca da sopra, con forza le fa sentire le dita, Jessica è paralizzata, “Sei mia, non lo saprà nessuno, lasciati, abbandonati a noi” dice lui mentre la tocca da dietro, da davanti le si riavvicina uno dei ragazzi che le punta contro una gamba il suo membro, grande più o meno come quello dell’amico, la stringe e la bacia, con forza, prima con passione, poi con volgarità le penetra la bocca con la lingua, lei trema, è in preda a fortissimi umori, il ragazzo dietro se ne accorge ed infila le dita sotto il perizoma , la penetra con due dita, lei è un lago, lui rimuove come per ballare, ora tutti e tre si muovono come per ballare, quello davanti che le fa sentire il suo cazzo contro le gambe e la lingua nella sua bocca e quello dietro con una mano sul suo seno ancora coperto e una nella sua fessura, mentre il suo membro era duro e dritto tra le sue gambe, “Ora ti faccio impazzire” dice quello dietro, mentre con un movimento della mano va a toccare un punto lei torna paralizzata e anzi crolla,si lascia sostenere dai ragazzi, quello dietro con un’occhiata si accorda con quello davanti, gliela lascia, quello davanti la prende in braccio a gambe larghe, quello dietro le sposta le mutandine mentre il membro di quello che l’aveva in braccio le scivola dentro chiaramente senza nessuna precauzione, Jessica sgrana gli occhi, ha un sussulto, si appoggia alla spalla del suo partner e si lascia penetrare, piange e gode, mentre uno dei ragazzi le slaccia il reggiseno, sente una lingua sul suo ano, si bagna ancora di più, qualcuno la stava anche leccando, ente poi avvicinarsi uno dei ragazzi , non riusciva più a capire chi fosse di loro, le punta il membro, lei lo sente prima contro la schiena, “ no li no!” ha la forza di strillare, “sono ancora vergine!”, i ragazzi se la ridacchiano mentre Jessica ricrolla sulle spalle dell’amante, aveva già provato qualcosa di anale con il suo ragazzo ma mai glielo aveva fatto mettere dentro, il ragazzo da dietro spinge verso la sua fessura vaginale e piano piano fa penetrare il suo pene insieme a quello dell’amico dentro di lei, che in parte sollevata, in parte in preda a dolori per la straordinaria dilatazione.
Uno dei ragazzi intorno le sfila il reggiseno da bloccato tra i due petti dov’era, mentre torna quello che avrebbe dovuto lavare i pantaloni, si spoglia subito, quasi sapesse già cosa lo attendeva prima ancora di vedere i compagni all’opera, dopo un po’ che la pompano e lei gode la coricarono con la schiena sull’erba, lei con le gambe divaricate in aria perde vergognosamente umori, e ancora piange mentre qualcun altro dei ragazzi la penetra alla missionaria, si danno il cambio, la usano per qualche pompata, mentre aspettano si toccano e questo la fa impazzire, nessuno la bacia più, alcuni la mordono sul collo, sul seno, lei è in preda di un orgasmo che sta per arrivare, il leader se ne accorge, vuole andare lui, la penetra con forza, un colpo secco, “vieni per me cagnetta” dice nel suo orecchio, lei prova a fermarsi, quantomeno per non venire proprio al suo comando, ma è troppo tardi, emette un gemito di piacere, mentre espelle ancor più liquidi, è il momento la girano a quattro zampe, ricominciano a darsi il cambio, lei in un momento di ragionevolezza tenta di alzarsi ma un altro colpo dentro la abbatte, capisce che si danno il cambio per non venire subito, così da durare tutti di più, è crollata con il viso a terra solo il culo ha alzato e ben in mostre per chi dei 5 voglia approfittarne, dopo un paio di giri, lei freme di nuovo, uno le si infila sotto non la bacia, la stringe a se, lei fa per cambiare posizione, lo cavalca, è lei ora che lo vuole, i maschi ora sono in visibilio, Jessica aveva imparato a cavalcare bene con il suo ragazzo, lo faceva impazzire, mentre ora piange e gode ancora, non l’aveva mai fatto così a lungo grazie ai cambi e nemmeno senza protezioni, dopo qualche minuto che cavalca, il ragazzo scivola via e da il cambio a quello dopo, lui però dopo qualche movimento, la tira a se mettendo di nuovo in mostra il suo culo, Jessica si sente di nuovo leccare la fessura anale, è in preda ad un nuovo orgasmo, sente due dita bagnate che le entrano dentro, ma stavolta nell’altro buco, le sente muoversi, sta venendo di nuovo, ora grida e gode, mentre poche gocce le scendono sulle guance, sente un addome sulla sua schiena mentre ancora ha il membro dell’altro dentro, “Vedi che alla fine ce la facciamo sempre? ora apri bene il culo che ti faccio una sorpresina” è il leader del gruppo, lei sente poco della frase, capisce dopo, sempre stroppo tardi, viene al sentire della voce, mentre il ragazzino glielo spinge contro l’ano, già ben bagnato, riesce a guadagnare spazio, sempre di più, Jessica soffre, grida miste di dolore e piacere per i due membri, uno schiaffo le arriva da quello sopra, per istinto allarga il culo, entra dentro in profondità, iniziano a pompare, con un ritmo lento, poi più veloce, accelerano, sempre più, lei come le avevan detto le amiche, sente sempre meno dolore e più piacere, gode, strilla dal piacere ora, nessuno la poteva sentire, l’isolamento, la musica, ha degli orgasmi, i ragazzi ancora non son venuti lei non sa nemmeno più cosa sta accadendo, fino al momento in cui sente i ragazzi bloccarsi quello sotto sfila il suo cazzo, mentre quello sopra, il leader le inonda gli intestini, si sente piena, una sensazione nuova, di calore in posti che non aveva mai sentito, è stremata, ma alza la testa, uno dei ragazzi che ancora non era venuto si siede sul bordo della sdraio, “vedi di succhiarmelo ora” dice, Jessica scuote la testa, un altro le alza il culo, e inizia a penetrarle la figa, lei non lo rifiuta, ma non vuole fare il lavoro orale, pensa che non può dare del piacere a lei e quindi non al possono obbligare, “ se non vai a succhiarglielo il mio amico ti verrà dentro, prendi la pillola?” sentenzia il “capetto” “NO! vi prego no, non la prendo!” e così dicendo si avvicina a quel cazzo di 22 centimetri che sicuramente,pensava, aveva già sentito dentro ma ancora non aveva visto, invece si rivela puzzare e saper già di seme, era quello che pre primo le era venuto addosso, quello che toccava la sua amica ed ancora non la aveva penetrata, ma cos’aveva fatto per tutto questo tempo? solo a quel punto nota che Giulia è nuda sulla sdraio sveglia che la guarda, ancora mezza sbronza si era fatta una scopata con uno sconosciuto senza dir nulla, mentre realizza questo quello dietro ancora la pompa e quello davanti le spinge la testa quasi soffocandola, dopo un paio di minuti riesce a farlo venire, tutto in bocca, ingoia per abitudine, spesso lo faceva con il suo ragazzo, quello che la pompava si sposta davanti e si fa spompinare,
un altro prende Jessica nella fighetta fradicia, è grosso anche questo, Jessica non si accorge che non è bene con la bocca sopra il membro di quello davanti mentre viene e le sporca tutto il viso e i capelli, disfatta non riesce a lamentarsi, quello dietro accelera, lei lo sente fino in fondo, mentre lui accelera e colpisce sempre più forte, lei capisce cosa sta facendo e inizia a cercare di dimenarsi e a gridare di non farlo mentre lui la farcisce con il suo seme caldo, ora le colano umori sia dall’ano che dalla sua fessura, che espelle suoni vergognosi di aria compressa, piange di nuovo disperata, mentre i ragazzi le tirano degli schiaffi sul culo come per salutarla, si stanno tutti rivestendo soddisfatti, tranne il leader del gruppo, lui le si avvicina a fatica la fa mettere in ginocchio, “ ehi Troietta, prendimelo in bocca e pulisci dai,” lei si avvicina, puzza, sudore, misto a.. uno spruzzo giallo e maleodorante la colpisce in viso prima che lei lo prenda dentro, lui e i suoi compagni se la ridono per l’umiliazione, lui sposta il getto sul suo seno fino a sporcarla un ovunque, la sua amica e distesa intontita, non vede,lei muta, finita la pisciata, il ragazzo le spinge la testa e Jessica come un giocattolo inerme cade, coricata nel prato, lui si riveste, lei immobile, le sputa sul culo, e si allontana, senza una parola.
rimane lì così per un po’ fino a che non si alza e entra nella vicina piscina per bambini, lasciata buia, si lava quanto può, si riveste e riveste la sua amica una volta asciutta.
era tardi e si addormenta, la risvegliano quelli della sicurezza appena prima della chiusura, lei si alza ed esce con l’amica sotto braccio, avviandosi verso casa.


Per leggere tutti i racconti:
https://erosbook150693131.wordpress.com

Questo racconto di è stato letto 9 0 0 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.