Il treno

Scritto da , il 2010-10-01, genere etero

Mi accarezzi leggermente la testa, e mi baci le labbra umide, mentre le tue mani guidano le mie sul tuo pacco, che già si sta ingrossando.
Sento che cresce, che urla, schiavo della sua prigione di te, grida per essere liberato. Lentamente allora mi chino verso di lui, e slaccio i jeans, tiro giù la cerniera e cerco di sfilarti i boxer.
Eccolo li, in semi erezione, ormai pronto per la mia bocca affamata.
Inizio ad accarezzarlo con una mano mentre la mia lingua passa veloce sulla cappella, che si alza e comincia a pulsare, ansiosa di essere accarezzata.
I tuoi gemiti si fanno più intensi, e le tua mani dapprima dolci, si posano sulla mia testa con insistenza. Il tuo cazzo affonda veloce dentro la mia bocca, fino in fondo, e cominci a farmi andare su e giù veloce e poi piano a secondo dei tuoi desideri.
Calma e obbediente esaudisco tutta la tua voglia di sottomettermi, mentre con la lingua gioco con la cappella.
Poi riprendo io il controllo del gioco.
Con una mano afferro le palle e le accarezzo, con dolcezza, mentre la mia lingua si dedica alla tua asta dura.
I tuoi gemiti si fanno sempre più ravvicinati, stai venendo vero?
E adesso mi fermo, voglio che mi guardi negli occhi e che mi dici che stai per godere grazie a me.
Io non ricomincio, ti lascio riposare e poi ricomincio la mia dolce tortura.
La tua asta di carne viene ingoiata dalle mie labbra umide, che di soffermano sulla cappella, la slinguazzo e stuzzico il tuo buchino.
Gemi e non ce la fai più
E un'altra volta io mi fermo e aspetto che tu ti calmi.
Le tua mani cominciano ad accarezzarmi i seno, con più insistenza, toccandomi i capezzoli, strizzandoli e facendomi gemere intensamente.
E già una tua mano mi accarezza la schiena e cerca di infilarsi sempre più in basso, per sentire la dietro la mia passerina.
Adesso vorresti ricambiare e mi spogli velocemente, sposti il perizoma e cominci a leccarla con passione.
Prima le grandi labbra e poi il clitoride gonfio dal piacere.
Gonfio e duro grazie alle tue leccate, e alle tue dita che mi penetrano
Ansimo e gemo, le tue dita non smettono di tormentarmi e il mio clito ormai è in fiamme.
Un urlo esce dalla mia gola, inarco la schiena e ansimo senza ritegno, l’orgasmo arriva veloce e intenso e la tua lingua non l’ha perso. Bevi tutto il mio succo.
Ma adesso lo infili con forza dentro la mia bocca semi aperta, e con dei movimenti di bacino lo infili sempre più dentro.
Io lo afferro con le mani e lo lecco e lo succhio vogliosa.
Il tuo primo schizzo colpisce la mia bocca semichiusa.
La apro di scatto e lascio che tutto il tuo succo coli su di me, ingoiando tutta la tua pappa calda e buona per me gemendo dal desiderio di averne ancora.
Ci rivestiamo e mi riaccompagni in stazione.
“Alla prossima” sussurro.

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