Masturbazione

di
genere
prime esperienze

Stavo facendo una ricerca in rete quando mi sono imbattuta in un sito di racconti erotici, questo, e incuriosita ne ho aperto uno a caso di cui ora non ricordo il titolo ma l'argomento, “masturbazione”.
Era la prima volta che osavo spingermi a leggere qualcosa di erotico, di porno.
Non sono una bigotta, sapevo che internet fin dagli albori offriva ed offre una vasta scelta sull'argomento sesso, dalla pura pornografia a informazioni culturali interessanti ed utili.
Così quel giorno, complice una lunga e noiosa pausa mi lasciai tentare da quel racconto.

Non che la masturbazione fosse una cosa sconosciuta, semplicemente la vivevo a modo mio.
Nessuno/a me ne aveva mai parlato e, di contro, mai ho preso l'iniziativa di fare il primo passo confidandomi con qualcuno. La prima esperienza avvenne per caso, da ragazzina, in un momento di noia. Ricordo che stavo cercando di risolvere un problema di geometria ma la concentrazione era lontana da me e mentre gli occhi si sforzavano di portare informazioni al cervello, una mia mano si era intrufolata tra le gambe giocando con la vulva.
Venni subito attratta da un sottile e misterioso piacere che magnetizzò tutto il mio corpo. Mi fermavo per poi riprendere delicatamente con un senso di curiosità sempre più forte attratta da un magnifico stato di benessere ma, al contempo, anche dalla sensazione un pochino sgradevole che stavo facendo qualcosa che non andava fatto. “Ma che bello”, era così piacevole che certo non mi interruppi.
Non era ancora l'orgasmo, quello lo scoprii nei giorni seguenti dopo i sempre più intensi e lunghi momenti che riuscivo a ritagliarmi per stare con me stessa. Nemmeno la TV mi attirava più e l'idea di andare con le amiche a giocare o studiare era ben lontana. Esistevo solo io in quel periodo, io e quel piacere che si alzava e sciamava attraendomi sempre più.
Non ho mai avuto il coraggio di confidarmi con la mamma, anche se il pensiero mi ha sfiorato, lei che mi vedeva assente anche a me stessa. Fortunatamente bastava che le dessi retta quel tanto che serviva per poi ritrovarmi ancora sola, sola nella mia esperienza, sola con le mie dita, sola con la mia farfallina.
E venne il fatidico momento dell'esplosione: avvertii un formicolio nascere nelle cosce, la contrazione del ventre e il pulsare automatico proveniente dall'interno del ventre stesso, per poi colmare in una vibrazione generale da togliermi ogni volontà con l'unico desiderio che durasse il più a lungo possibile. Quella vibrazione si propagò in tutto il corpo togliendomi ogni pensiero mentre il cuore sembrava uscire dal petto e parlarmi alle orecchie.
Immersa in un inusuale vuoto del dopo orgasmo, rimasi stesa sul mio letto osservando il resto della stanza, nel silenzio disturbato dal poco rumore del traffico cittadino la quiete mi pervase. Ero calma, non avevo capito, forse era il famoso orgasmo di cui sentivo parlare. Forse, ma che bello e che peccato non poter condividere quel momento. Avrei voluto gridarlo al mondo, ma qualcosa mi ha sempre trattenuto dal farlo. Pudore? Vergogna? Chissà!
Dopo quella prima volta mi sono divertita parecchio da sola. Il piacere era intenso, potevo averne ancora e ancora, ma la mia meta era farlo durare il più possibile e così lo sperimentai in ogni posizione che potevo assumere. Sempre lo stesso risultato! Bello, intenso, ma la durata era sempre la stessa con piccole variazioni di intensità.
E venne il fidanzato!
Pensavo di gustarmi chissà cosa, mi ero convinta che grazie al ragazzo avrei ottenuto il massimo del piacere, in realtà non fu così. Provando e riprovando, di rapporto in rapporto, mi avvicinavo all'orgasmo ma lui non riusciva a mantenere l'erezione a lungo e il suo orgasmo segnava inevitabilmente anche la fine del coito per cui io, un pochino delusa mi ritrovavo sola a toccarmi velocemente per avere la mia parte.
Fu in uno di quei frangenti che pensai: “fortunatamente la natura ci ha dotato delle dita!”.

Fatto sta, ai giorni nostri, mi trovai in quella pagina del racconto in tema “masturbazione”. Non era un gran racconto così passai ad un altro, poi ad un altro ancora finchè uno di questi rapì tutto il mio essere, mi sentii eccitata da ciò che leggevo, mi immedesimai senza accorgermene così tanto nella protagonista che, guidata dal ritmo della lettura, ebbi un orgasmo contestuale al testo. Ora leggo quasi tutti i generi ma mi soffermo solo sugli autori/ici che sanno trascinarmi con loro, nella loro storia e/o nella loro fantasia.
Ho imparato che si può andare oltre toccandosi, si può con dolcezza aspettare che le grandi labbra abbandonino la pressione senza doverle forzare con le dita e lasciare così che si immergano dolcemente nel liquido preludio del piacere.
Care/i amiche/ci con voi volo di amplesso in amplesso desiderando essere al vostro posto mentre i vostri uomini, o donne, vi portano all'estasi anche in modi bruschi. Mi fate desiderare di essere penetrata, leccata e succhiata, nelle mani di una e più donne ed anche essere messa al centro dell'attenzione di più persone.Grazie
Baci
di
scritto il
2016-03-03
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