Mutandine, passione e sesso ramingo

Scritto da , il 2014-08-24, genere etero

Era da poco finito l'inverno di 2 anni fa,le prime piacevoli serate di primavera cominciavano a farsi notare e portavano con se quel tanto atteso cambio d'abiti..finalmente i maglioni si potevano riporre nell'armadio per lasciar spazio a camicie e magliette...le gonne che nei mesi precedenti apparivano timidamente e sempre accompagnate da spessi collant,cominciavano a sostituire regolarmente i jeans..adoro le fasi di transizione delle stagioni, non fa ne caldo ne freddo, il sole è gentile e il vento ti accarezza; certo non mancano scrosci di pioggia e temporali improvvisi,ma se li si accoglie con il giusto spirito,sono solo delle belle occasioni romantiche per starsene "accoccoalti" al caldo o prendere una cioccolata...

Fortunatamente quella sera non richiedeva particolare ottimismo o spirito romantico. Cielo chiaro,decorato da poche nuvole e qualche stella..si stava benissimo,si percepiva giusto occasionalmente una lieve brezza che appariva fresca alla pelle e mai fredda o invadente..Era una serata perfetta per portare Giulia a trascorrere una bella serata in uno dei nostri pub preferiti.. un Irish pub distante una ventina di km da casa mia e che grazie al suo tipico arredamento curato in stile irlandese, al servizio dinamico e alle liste/menù molto vari, ci attirava spesso anche se purtroppo lo frequentavamo in modo saltuario per via della distanza non eccessiva,ma comunque considerevole..

Telefono a Giulia con un preavviso adeguato, essendo lei una studentessa universitaria che vive a casa dei suoi genitori,deve avvertire sua madre per tempo se non cena a casa anche perché non di rado è proprio Giulia a doversi occupare della cura della cottura delle pietanze a causa degli orari di lavoro molto flessibili della madre che la tengono fuori di casa nelle ore più disparate della giornata,se ne potrebbero occupare anche il padre e i fratelli,ma loro non hanno la stessa cura e attenzione,ne la voglia di dare una mano in casa se non estremamente necessario... Giulia è un po come una di quelle principesse delle fiabe che s'impegnano affinché regni la pace e che pur di evitar disordini si fan carico di impegni e responsabilità poco piacevoli e per molti fastidiosi.. certo, spesso nonostante la sua nobiltà d'animo non appare proprio come una principessa, preferendo abiti comodi o in stile "punk-rock" a bei vestiti,gonne e camicie che di certo non mancano nel suo armadio,ma in fondo è una cosa che apprezzo moltissimo di lei..quello stile vivace e un po "strafottente", capelli di un intenso rosso acceso che fanno da cornice a un viso dalla pelle chiara come la luna..una corporatura minuta,coperta spesso da magliette scure, ma ricchi di decori,quali roselline rosse e loghi dei suoi gruppi preferiti,abbinati a un immancabile comodo jeans che se non è di colore viola presenta quasi immancabilmente degli strappi oppure delle toppe del suo gruppo preferito,molte delle quali gliele ho regalate io..

"Ciao bella!" dissi con tono dolce "che ne dici se stasera ti porto fuori?" ...
"Ciaoo! amore!!!...sii,avevo giusto voglia di vederti!! " mi rispose con tono entusiasta e gioioso nel sentirmi.. "allora,passo a prenderti per le otto ,otto e mezza, tu fai con calma,se vuoi farti bella hai tutto il tempo" anche se il suo aspetto è un po "trasgressivo" lei ci tiene un sacco alla cura di se stessa e a uscire sentendosi "a posto", capelli puliti,doccia ecc e io quando possibile cerco di evitarle improvvisate quando ho voglia di portarla fuori..lei mi rispose "Ok!adesso scusami ,ma devo andare che stasera mi portano a cena fuori!!! " e agganciò...
Io di solito ci metto poco a prepararmi.. doccia veloce e dinamico cambio di abiti che di solito sono un pantalone scuro e una maglietta e/o una camicia nera; siccome tengo capelli e barba regolarmente curati,ci metto pochissimo a prepararmi e di solito dieci/quindici minuti mi sono più che sufficienti...

Arrivo a casa sua in orario e lei come al solito mi fa aspettare qualche minuto visto che quando usciamo la sera si porta dietro lo zaino con dentro il necessario per studiare e tutto l'occorrente per trascorre la notte a casa mia e vuole sempre sincerarsi di avere tutto..
Sento il rumore del cancello elettrico che si apre e poco dopo appare lei con i suoi rossi capelli che si posano su un vestito nero con un taglio particolare,composto da una maglietta nera scollata e con maniche cortissime,quasi a diventare una canotta che va a unirsi a una gonna un po ondulata che si ferma al pelo sulle ginocchia sul davanti e che si adagia immediatamente dietro di esse sul dietro,gonna molto bella che lascia spazio alle sue chiare gambe liscissime e appena depilate che grazie al favore del clima per la prima volta dell'anno si mostrano nude in tutta la loro bellezza non avendo bisogno di calze per proteggersi dal freddo..scorrendo con lo sguardo lungo le gambe non si possono non notare i suoi piedini curatissimi e smaltati di bordò talmente scuro da apparire quasi nero che si adagiano in un paio di scarpe aperte simili ai sandali "alla schiava" ma con un unico laccio che avvolge la caviglia senza arrampicarsi oltre e con una suola modesta,non eccessivamente alta ne bassa... Man mano che si avvicina non posso fare a meno di ammirarla in tutta la sua meravigliosa e raggiante bellezza che in quegli abiti la fanno apparire quasi come una sexy strega..anche l'effetto che mi faceva non si scostava tanto dall'immagine,ero praticamente ammaliato."stregato" da quella stupenda visione..

Dopo i saluti e i più che meritati e sinceri complimenti, saliamo in macchina e il viaggio verso il pub procede spedito,traffico pressoché nullo, musica di sottofondo e chiacchiere del più e del meno...allo stesso modo procede la serata; servizio come al solito impeccabile, io bevo qualche analcolico perché guido,e a lei faccio bere qualche birra extra per compensare a quello che non bevo io o almeno è quello che le dico per farla bere..col tempo le avevo trasmesso i miei gusti e cominciò ad apprezzare le birre rosse, artigianali e quelle un po più forti della media ...probabilmente proprio grazie alla complicità di quest'ultime che la serata prese una piacevole e inaspettata piega,ricca di eccitazione,intrigo e leggere scariche di adrenalina ...

Usciamo dal pub e poco dopo che saliamo in macchina lei appare un po strana, sghignazza leggermente e fa movimenti un po inconsueti,ma che con la coda dell'occhio non riesco a percepire bene.Convinto che tali movenze insolite siano dovute all'ebrezza portata dalla pinta di rossa super forte da lei scolata poco prima, decido di non farci troppo caso e di tenere gli occhi sulla strada visto che sto guidando...
Solitamente sono un automobilista coscienzioso,non bevo mai se guido ecc,ma quella sera non mancarono le violazioni al codice della strada..
Giulia si tira un po su sul sedile, porta una mano verso di me e dice: " tieni..." e riprende a sorridere e sghignazzare.. percepisco nella sua voce un tono un po euforico e burlesco, senza guardare prendo in mano quanto mi ha passato convinto che si tratta di uno dei pupazzetti o peluche che tengo sul cruscotto,ma al tatto è evidentemente qualcosa di diverso da un peluche,qualcosa di morbido,ma con contorni ruvidi,simile più a un fazzoletto di stoffa che a un pupazzo.. non riuscendo a riconoscere quel piccolo dono a tatto,lancio quella che doveva essere un occhiata fugace al contenuto della mia mano,ma appena capisco che si tratta di un paio di mutandine nere,contornate di pizzo,non solo il mio sguardo si sofferma un istante,ma sento un forte brivido che mi parte dallo stomaco e attraversa tutto il mio corpo..un emozione fortissima e del tutto inaspettata che avrebbe lasciato spazio a molte altre sensazioni altrettanto piacevoli e sconvolgenti nell'arco della serata ....

Continuo a guidare mantenendo quanta più concentrazione possibile sulla strada e nel frattempo comincio a pensare a come dare un risvolto eccitante e "spinto" alla serata..imbocco la statale e nel giro di poche decine di metri innesto la 5 cosi da poter tenere libera la mano destra per qualche minuto..le appoggio una mano sul ginocchio e la striscio risalendo da esso lungo la sua calda e liscia coscia,imbattendomi durante la risalita nella gonna che mi sincero di scostare per farmi spazio. Man mano che mi avvicino verso l'inguine ruoto la mano e la porto verso l'interno coscia,pochi istanti e la mano arriva finalmente al suo rovente fiore della passione,già zuppo della sua eccitazione..il tutto mentre con la mano sinistra tengo saldo il volante,ma purtroppo non faccio in tempo a godermi il suo fiore che arrivo a una rotatoria e subito dopo ci sono dei tratti curvilinei in salita; la leva del cambio ha bisogno della mia mano destra...il comasco è un posto stupendo dove vivere,ma per la prima volta mi ritrovo a provare antipatia per le collinette che circondano Como..
Ormai ero eccitatissimo e il desiderio di portarla al mio pube e farla lavorare di bocca era forte,ma purtroppo ero conscio che in quel tratto ne potevo accostare,ne mi potevo permettere il lusso di guidare con il suo copro piegato sopra la leva del cambio;curve strette in salita con i soliti "piloti" del fine settimana che scendono a velocità folle poco consona al tratto erano un mix troppo rischioso per concedermi il piacere di quella tanto agognata fellatio. Quindi decido di fregarmene per una sera di consumi,andatura,intralcio al traffico ecc e lascio la macchina in terza mentre la mano destra riprende il posto che le spetta tra le sue cosce.Le sollevo la gonna,poggio il palmo della mia mano sul suo monte di venere e con due dita (anulare e medio), dopo aver un po giocato e scostato le grandi e piccole labbra,comincio a massaggiare il clitoride con lenti e regolari movimenti circolari costanti come piace a lei e di tanto in tanto cambia verso,ritmo e intensità per non farla abituare troppo e tenere alta la sua eccitazione, quello in fondo doveva essere solo un assaggino.

A causa della marcia ridotta,impiego diversi minuti a uscire dal tratto curvilineo in salita,preziosi minuti in cui lei gode delle mie dita quanto della lieve ebrezza alcolica,un accoppiata che la lascia in un rilassato stato di beatitudine,solo pochi mugolì e qualche occasionale spasmo delle gambe a farmi capire che è li...
Finalmente si torna in pianura, un lungo tratto in rettilineo, qualche rotonda,ma fortunatamente tutte uscite in linea con la mia traiettoria,quindi salvo qualche auto a cui dover dare la precedenza,non sono costretto a fermarmi o scalare, la mia mano destra abbandona per la seconda volta quel paradiso e si accinge frettolosa a innestare quarta e quinta cosi da poter tornare quanto prima a fare il suo dovere,ma questa volta non si limita a far danzare 2 polpastrelli sul suo clitoride.. con le due dita scivolo giù lungo le labbra schiudendole e portandomi all'uscio di quel paradiso,il palmo lascia il monte di venere e scende poggiandosi su labbra e clitoride,la mano si infradicia di un miscuglio dei suoi umori e del sudore delle sue cosce sudatissime e spossate da un quarto d'ora abbondante di masturbazione in posizione sbieca in macchina;quella sensazione di caldo umido mi eccita ancor di più e comincio a spingerle dentro due dita, due dita fortunate che vengono accolte in un rovente laghetto viscoso di umori e voglia..arriviamo nei tratti urbani,scosto la mano per scalare per colpa di uno dei "piloti del fine settimana" che mi ruba prepotentemente la precedenza e lei con un movimento fulmineo riporta la gonna fino le ginocchia.. le dico "che fai?" con tono giocoso e voce allegra e lei mi spiega che ora ci sono i lampioni e ha paura di essere vista,ma io la rassicuro facendole presente che siamo in macchina,fuori e buio e che a stento gli altri utenti della strada riescono a capire in quanti siamo in macchina,figurati se possono vedere le mie dita..anche perchè lei le nasconde benissimo dentro di se..si convince che nessuno può vedere quanto stavo per fare al suo incantevole fiore della passione,si mette più comoda di prima mettendosi leggermente di traverso con la gamba destra ad angolo e le cosce ben divaricate..le sollevo la gonna e riprendo a masturbarla imperterrito,dapprima lentamente e poi con foga crescente.Decido di allungare un po la strada e di approfittare di un tratto in discesa che da sulla statale che entra nel mio comune di residenza,lei è ignara della mia intenzione di fermarmi da li a poco in un piazzaletto e a questo punto lei sente la sua caldissima,iper-stimolata e fradicia figa che ormai aveva inzuppato di umori il sedile desiderosa di ben altro,2 dita non bastano più.. lei sussurra "voglio sentirlo"... il sussurro è quasi flebile e lo percepisco appena ,quindi dico : "cosa?" e lei esclama determinata e un po euforica " fammi sentire il tuo cazzo!!" di solito non è cosi sboccata,ma il mix desiderio alcol l'hanno sciolta per bene,mi mette una mano sul pacco e subito dopo arriva anche l'altra mano in aiuto;noncurante del fatto che sto guidando si prodiga frettolosa a tirar fuori il mio membro,che ormai da decine di minuti è più che eretto. è durissimo,pulsante e bramoso di esplodere..Nonostante la frettolosa determinazione,appena slacciata la cintura,aperta la patta e avvistato il mio fallo scatta fuori a molla spinto da una poderosa erezione, lei non si getta subito con foga su di esso e lo accoglie delicatamente in bocca dopo una leggera stimolazione fatta con le sue mani piccine,calde e lisce..comincia avvolgendo delicatamente il glande,lavorando di labbra e lingue e segandolo mooolto lentamente, uno scossone dovuto alla strada poco regolare la fa urtare coi denti,lei si preoccupa timorosa di avermi fatto male,ma ormai sono iper eccitato e il mio pene è cosi sensibile che gode in maniera pazzesca,anche un soffio è sufficiente a farlo tintinanre e pulsare...finalmente anche il mio pene e ben lubrificato e lei sembra intenta a darci dentro con foga e affondi più voraci,ma mettendole una mano tra i capelli la scosto dal mio ventre e le dico :"eccoci,siamo arrivati" e lei " ma manca ancora un po a casa" e io le dico che ci fermiamo nel piazzale del cimitero...parcheggio sul retro dove le siepi nascondono il piazzale dalla vista di chi transita dalla statale;sono le undici passate, un proverbiale silenzio "tombale" e non un anima in giro.. scendo dalla macchina con i pantaloni slacciati e il cazzo zuppo di saliva e in tiro di fuori..la raggiungo dal suo lato, e appena scesa,lei si avvicina come a voler andare da qualche parte, ma io la giro subito incastrandola tra portiera aperta e macchina, il bello di avere una partner fissa che prende regolarmente la pillola era proprio quello di poterla prendere in qualsiasi momento senza smorzare il momento cercando e scartando profilattici, e cosi ho faccio! la afferro per un braccio,la giro e le metto una mano sul tettuccio e con l'altra mano afferro la mia rigida asta,le punto il glande sull'ingresso di quel tanto bramato uscio e con una leggera spinta sguscio dentro a una fessura elastica e bagnata come non mai,quegli interminabili preliminari avevano fatto un gran bell'effetto..sento i suoi umori che colano giù e il mio desiderio di prenderla con irruenza sale alle stelle,ma noto alcune telecamere..siccome nel comune son conosciuto un po da tutti,il sindaco è mio vicino di casa,il vigile amico di mio padre ecc,decido di pazientare ancora un attimo,abbandono la macchina li, e ricomponendomi un attimo le abbasso la gonna, la prendo con premura e premurosamente per mano e ci spostiamo di poche decine di metri,dove so che c'è un sotto passo,buio e sicuramente non praticato a quell'ora...la trascino frettolosamente con passo spedito e lei complice mi segue senza battere ciglio..scendiamo pochi gradini e siam li sotto terra sotto la strada, con una luce fievole che giunge dai lampioni soprastanti atti a illuminare la strada.lei si abbassa di scatto in ginocchio davanti a me e prima che mi posso rendere conto dell'accaduto me lo ritrovo nella sua bocca con lei che lo lavora ben bene quasi con ingordigia e gran foga...mi eccito un sacco le metto le mani sulle spalle e comincio a scoparle la bocca addossandomi contro di lei e sentendo il suo seno premere sulle mie cosce...sento la sua saliva colare giù e lei che mugugna un po perché non riesce ad accoglierlo cosi affondo in bocca, decido che è tempo di godere assieme,la tiro su e mentre "risale" con la mano si pulisce la bocca sbausciata e grondante saliva prepotentemente richiamata dal mio fallo che le stantuffava il cavo orale.la giro e con entrambe le mani le afferro con forza le natiche,che strizzo e divarico leggermente,la mano destra lascia la presa per un attimo e le assesta una sonora pacca sulla natica destra..lei sussulta e scatta leggermente in avanti inarcandosi alchè mi spingo verso di lei e la penetro con decisione afferrandola con le mani per cosche e fianchi.. comincio ad aumentare il ritmo e la forza delle spinte,lei emette qualche mugolio che mi fa eccitare da morire, le spinte si fanno molto intense,le assesto dei colpi cosi vigorosi che fanno saltare i suoi 49 chili staccandole spesso i piedi da terra e costringendola quasi a stare in punta di piedi..nel sotto passo echeggia il suono del mio corpo che va a sbattere sulle sue toste e formose natiche "ciaf..ciaf ..ciaf" e ogni tanto si sente il rumore di "bagnato" e "pernacchie" dovuto allo sfregamento del mio fallo nella sua vagina fradicia e all'aria che le spingo dentro involontariamente nella foga..la cosa mi gasa ma lei comincia a farsi coinvolgere troppo e mugoli si trasformano in urla di piacere vere e proprie,l'eco nel sottopasso e troppo,ogni suono viene amplificato e anche quel posto non va più bene,detesto essere interrotto durante il sesso, allora con una mano le afferro la faccia avvolgendole la mandibola e le assesto un prepotente bacio in bocca per azzittirla e porre freno alle sue urla di piacere.."seguimi" la trascino per 2 minuti fino un parchetto li vicino dove c'e una casetta/scivolo per i bambini,ma purtroppo è inutilizzata da mesi,un enorme ragnatela e un ostile ragno ci fanno demordere dall'entrarci..la trascino in mezzo agli alberi,non c'è illuminazione,noi due vestiti di nero risultiamo invisibili dalla strada e agli occhi dei passanti,ma vediamo benissimo quello che avviene grazie ai lampioni e alla luna che illuminano la strada ,ma non il sottobosco dietro al parco distante dalla strada non piu di 25/30 metri.. la spingo contro un albero,le sollevo una gamba e standole di fronte comincio a baciarla e di nuovo a penetrarla con foga,ma lei trova scomoda la posizione, mi sfilo e mi abbasso fulmineo.le aferrro una gamba le metto la coscia sinistra sulla mia spalla destra,comincio con delicati colpi di lingua a leccargliela,mi concentro un po sulle labbra,salgo verso il clitoride che ormai è iperstimolato e quasi refrattario, lei afferrandomi con una mano per i capelli cerca di frenare i miei movimenti dicendo soltanto "troppo..troppo" allora con la lingua mi dirigo verso il suo ingresso,la penetro un po con la lingua e poi con le dita ,cosi facendo abbondanti suoi umori mi colano sul mento e in bocca...le poggio la gamba a terra,"torno su" la rigiro di spalle, lei appoggia i palmi contro l'albero,le do un bacio appassionato facendole assaggiare dalla mai bocca il suo delizioso sesso e ricomincio a penetrarla con tanta di quella foga che quasi sembra ferocia,ma ormai e da più di un ora che sono eccitato,comincio a sentirmi affaticato,mi serve una pausa la afferro per i fianchi e le chiedo sussurrandoglielo dolcemente di succhiarmelo perché sono esausto, lei senza esitazione mi asseconda,le poggio le mani sulle spalle e la lascio fare per qualche minuto,lei assapora il mio fallo pregno dei suoi umori,a confronto dei suoi roventi umori la sua bocca mi sembra fresca e man mano che lavora sento la saliva che cola giù e mi inzuppa scroto e pantaloni,la cosa rialimenta la mia eccitazione.la ritiro su e riprendo a scoparla da dietro per qualche altro minuto intento a pompare al massimo il mio orgasmo ormai imminente,man mano che si avvicina,rallento entro affondo quanto più posso,alterno lente uscite a colpi secchi e profondi e viceversa ,vario un po velocità,sento l'orgasmo in punta e il fallo che si irrigidisce sempre più, il glande si gonfia e dalle sue cosce cola un mix di saliva e umori che durante i colpi finisce sulle mie visto che i miei pantaloni nel frattempo son calati senza che me ne accorgessi...siamo all'aperto non le voglio finire dentro visto che distiamo un po dalla macchina non mi va di farla colare in giro per il paese .lo tiro fuori e le dico "giocaci"... si struscia la sua mano sul vestito per pulirla da eventuali residui di corteggia,afferra saldamente il mio fallo e comincia a scuoterlo seguendo le mie confusionarie e sempre più difficili da capire direttive ebbro di piacere dico quasi sibilando " piano...accelera..troppo pia....piaa aahh" il mio cazzo comincia a contrarsi spasmodico nella sua mano e diversi abbondanti schizzi di sperma lo abbandonano violentemente.Un orgasmo intensissimo,uno di quelli che ti fa formicolare anche le palle..nel silenzio del bosco notturno si sente persino lo sperma che va a schiantarsi e disperdere tra l'erba..io esausto e squassato dall'orgasmo mi piego di lato verso lei,quasi collassandole addosso e lei travolta dal mio peso barcolla verso l'albero contro il quale l'avevo scopata fino pochi istanti prima,mi appoggio su di esso e lei continua con tocco sempre più delicato e lento a masturbarmi con la sua piccola mano calda e un po bagnata dal mio sperma...l'erezione perde piacevolmente di vigore,io scosso da brividi e piccoli spasmi sono estasiato dall'accaduto... tiro fuori dei fazzoletti e glie li offro per ripulirsi prima di farlo lei si lecca via dalla mano un po del caldo succo dell mio piacere, mi sego delicatamente per qualche istante con l'intento di "strizzare" fuori eventuali residui di sperma e me lo pulisco... riprendiamo la strada verso la macchina e ci dirigiamo zuppi di sudore e fluidi vari verso casa desiderosi di fare una doccia, e chissà perché no? concederci un bis nella vasca da bagno o magari a letto...

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