Ai piedi di Eleonora

Scritto da , il 2010-05-27, genere feticismo

Roberto aveva un debole da sempre per una sua compagna di classe... Eleonora.
Lei era una ragazza non troppo bella, ma quello che attirava Roberto erano i suoi atteggiamenti un po' strafottenti nei confronti dei ragazzi, i suoi modi decisi e i suoi occhi sempre attenti e furbi.
Inutile dire che Roberto divenne grande amico di Eleonora senza mai riuscire a concludere niente e senza mai riuscire a parlare apertamente con lei per dirle che le piaceva, almeno fino al giorno che...
stavano in macchina, soli. Roberto doveva accompagnarla a casa dopo una uscita tra compagni di classe. Erano stati in una birreria e un po' d'alcool unito alla possibilità di trovarsi solo con lei portarono il nostro amico ad aprirsi.

Roberto: "Sai Eleonora, non te l'ho mai detto e mi sento in imbarazzo ora, ma, come dire, mi piaci".

Eleonora: "In che senso ti piaccio? è una dichiarazione? (sorrisetto non troppo velato) e cosa ti piace?"

Roberto: "Tutto, i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo fisico, i tuoi...."

Eleonora: "i miei???"

Roberto: "Beh, i tuoi piedi. Li ho visti in spiaggia quest'estate e devo dire che sono molto belli"

Eleonora: "AHAH, ma come? mi fai una dichiarazione d'amore dicendomi che ti piacciono i miei piedi? Non che non lo apprezzi, ma è un po' singolare"

Roberto: "Sì, lo so, per questo provo vergogna a parlartene"

Eleonora: "Ma allora è una cosa seria, pensavo mi prendessi in giro. Quindi ti piacciono i miei piedi. Cosa ci faresti?"

Roberto: "Ma sei sempre così diretta? sai, è imbarazzante per me."

Eleonora: "Ma va là, siamo tra amici, puoi dirmi tutto. Su dai, che ci faresti?"

Roberto: "Beh, sai, mi piacerebbe baciarteli."

Eleonora: "Ma certo che sei strano (risata forte), vorresti baciarmi i piedi e poi?"

Roberto: "Magari poi leccarteli (l'ho detto, non pensavo che l'avrei mai fatto)."

Eleonora: "Leccarmeli? ma che sei un cane? Guarda che ora sono sudati, magari tu li immagini sempre freschi e profumati?"

Roberto: "In realtà a me piacciono di più quando sono sudati, mi fanno sentire inferiore e di fronte a te non posso che sentirmi tale, sei stupenda (ecco, dopo questo mi sputtana con tutta la scuola)"

Eleonora: "(faccia perplessa, ma che non mostra ostilità) Tu sei pazzo, non ci credo... accosta, voglio vedere se mi prendi in giro"

Detto fatto, Roberto accosta come un fulmine l'auto e si toglie la cintura. Eleonora, intanto, incredula, si slaccia una scarpa e si toglie un calzino.
Guarda ancora per un paio di secondi il nostro amico (ormai è un nostro amico, diciamolo che stiamo facendo il tifo per lui :-D ) e alza il piede all'altezza del suo volto.
Roberto inizia a baciarlo con passione, lecca tutta la pianta assaporando il sudore di quei piedi tanto sognati. Emanano un odore forte che lo fa sentire terribilmente eccitato e frustrato.

Eleonora: "Dicevi sul serio... (risata per niente contenuta). Mi fai ridere, sembri un cane arrapato. Da oggi ti chiamo fido e quando scocco le dita voglio che corri ai miei piedi, capito?"

Roberto: "Certo Eleonora, ma ti prego non dire niente agli amici, mi prenderebbero in giro"

Eleonora: "non preoccuparti, non voglio umiliarti così, non ora almeno. Ora dai l'ultima leccatina fido e riaccompagnami a casa. Penso che ci divertiremo nei prossimi giorni con questa tua vocazione"

Eleonora: "Dimenticavo: erano abbastanza sudati, ti sentivi abbastanza inferiore a me? AHAH Non ti lavare i denti stasera, voglio che senti il mio sapore fino a domattina."

Roberto: "Va benissimo Eleonora, grazie di tutto"

Eleonora: "Di niente, vedrai come mi ringrazierai nei prossimi giorni"

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