Io e il mio collega

Scritto da , il 2010-05-21, genere gay

Faccio l'agente di commercio e come tutti gli anni quando arriva la fiera inerente il nostro settore ci si ritrova con tutti. L'azienda, per motivi economici, ci sistema due a due tutti in camere matrimoniali. Si arriva tutti circa alla stessa ora, si cena e poi si sale in camera.
Arrivati dentro e sistemate le valigie si decide chi va in bagno prima. Va prima lui e si spoglia tranquillamente. Spogliandosi noto che ha veramente un bell'attrezzo ed è ben fatto fisicamente ed è depilato. Chiedo se fa anche lui dello sport dato che anche io faccio palestra e si discute per qualche minuto e mentre si parlava se lo toccava sempre ed io non riuscivo a non notare questo suo atteggiamento.
Finisce li si fa la doccia e poi tocca a me.
Messici a letto e guarda caso entrambi si dorme solo in boxer, lui mi dice di non fare caso dato che si muove spesso la notte. Dico va bene di non preoccuparti.
Durante la notte mi arrivano calci manate fino a quando non sento che si appoggia verso di me. Mi giro di spalle spostandomi verso la fine del letto e dopo poco lui si riappoggia a me, ma stavolta quasi abbracciandomi. Sento il suo membro appoggiato quasi al mio culo.
Non so cosa mi succede, ma mi sale una grande eccitazione e non lo sposto, anzi cerco di sistemarmi meglio per sentirlo. Infatti strofinandomi credo di aver svegliato il mio collega e non solo...Lui si sistema meglio ed io lo agevolo.
Lo sentivo bello duro ed ero eccitatissimo. Si resta così. Verso l'alba il mio collega mi sveglia mi giro e lo vedo nudo. Mi dice che stanotte era eccitatissimo e che ancora quella sensazione non le era passata e mi faceva notare il suo cazzo in tiro e se volevo aiutarlo.
Lo guardai maliziosamente e senza vergogna iniziai a leccarglielo tutto fino alle palle per poi farlo scomparire in bocca. Mi è sembrata la cosa più naturale di questo mondo e aveva anche un buon sapore. Lui ansimava. Lo sentii gonfiare e lo tolsi fuori e mi schizzò tutto.
Mi fece i complimenti e mi disse che la sera seguente mi avrebbe fatto una sorpresa.
La sera io ritornai prima in camera e lui arrivò dopo qualche oretta con un sacchetto e mi disse qui c'è la tua sorpresa.
Cenammo e poi risalimmo. Allora lui prese questo sacchetto e tirò fuori un perizoma ed un paio di autoreggenti. Lo guardai e mi disse di mettermeli che stasera sarei stata la sua troia.
Quella parola mi fece un effetto particolarissimo, mi sentivo veramente troia. Li misi e lui era già bello in tiro. Mi disse che stavo benissimo. Iniziai a baciarlo sul petto fino a scendere giù glielo ripresi in bocca e iniziai a gustarmelo. Lui dettava il ritmo con le mani. Poi mi fermò e mi mise alla pecorina.
Avevo paura, ma avevo anche un senso di libidine da paura.
Mi spostò il perizoma e appoggiò la sua punta sul mio buchetto. Piano piano entrava con un po' di fatica lo fece entrare tutto.
Iniziò prima lentamente e poi prese ritmo io tra dolore e piacere lo aiutavo.
Mi stantuffò bene bene ed io gli dicevo di continuare e non fermarsi. Si fermò e mi disse di sdraiarmi. Mi alzò le gambe e ricominciò di nuovo.
In questa posizione sentivo più dolore, ma mi piaceva perché vedevo il suo viso invaso da un grande godimento.
Lo sentii di nuovo gonfiare e gli dissi di restarmi dentro.
Non se lo fece ripetere e mi riempì tutto.
Ci accasciammo sul letto e ci addormentammo.
Fu così per altri due giorni e da allora una volta al mese sono la sua troia e sono soddisfatto.
Ciao a tutti.

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