Tombola Nuda
di
Golden
genere
comici
Siamo nelle festività natalizie e come ogni Natale che si rispetti ci si riunisce insieme per il tradizionale cenone e dopo per partecipare alla classica tombolata.
Eravamo in tanti quest’anno, oltre ai miei parenti c’erano anche vicini di casa e zii alla lontana, e proprio uno di questi, lo zio Gaetano, propose una variante al classico gioco della tombola.
Ogni qualvolta qualcuno faceva una combinazione, gli altri giocatori dovevano togliersi un indumento fino a rimanere completamente nudi alla tombola.
All’ inizio mi sembrava la solita battuta del buontempone di turno, ma invece la maggioranza dei commensali, tra vecchi e vecchie rincoglioniti e depravati di turno approvarono la proposta. E dunque mi toccò accettare….attorno a me c’erano perlopiù vecchie e cessi a pedali (mi riferivo al panorama femminile) e quindi pensai che non ne sarebbe cavato nulla di buono.
Si iniziò a giocare e come al solito lo sculato di turno fece ambo coi primi due numeri chiamati.
Tutti gli altri perdenti iniziarono a togliersi la maglia. I miei occhi si posavano ovviamente sulle donne, qualcuna rimase in reggiseno ma lo spettacolo non era nulla di esaltante.
Si passò al terno , alla quaterna ed alla quintina….niente….avevamo messo a malapena 6-7 numeri….ormai ero rimasto in mutande nel vero senso della parola….e come me gran parte degli altri giocatori e giocatrici che non avevano avuto la fortuna di vincere alcunchè.
Attorno a me iniziavo però a percepire una strana sensazione….vedevo alcuni uomini che allungavano mani nei confronti delle proprie signore…..qualcuno che faceva sguardi maliziosi….e poi c’erano i soliti giocatori incalliti ed indefessi che se infischiavano di tutto e continuavano a giocare imperterriti.
Fin quando, non sentì allungare una mano sul mio pacco, proveniente dalla signora Flora, una vicina di casa sulla sessantina seduta alla mia destra, un cesso ambulante, che però sembrava apprezzare lo svolgimento del “giuoco”. La signora Flora, facendo attenzione a non farsi scorgere dal marito che sedeva alla sua destra, mi calò lo slippino ed inizio una lunga sega, impugnando il mio cazzo ormai in erezione e facendo su e giù con la sua mano.
Mentre proseguiva, mi sussurrò nell’orecchio se mi piaceva e se poteva continuare, io ormai ero in preda ai sensi e le dissi di si….ormai non seguivo nemmeno più il gioco che nel frattempo proseguiva….la signora Flora continuava a menarmi il cazzo da sotto al tavolo….stavo godendo tanto…sentivo la mia sborra che risaliva e che debordava sull’orlo del mio pisellone duro….finchè ….la signora Flora fece un movimento più rapido e sborrai….inondai la sua mano del mio sperma caldo e tutto il tavolo con rivoli di sborro che finirono in parte anche sulle cartelle di chi, imperterrito continuava la tombola.
Nel frattempo quei vecchi rincoglioniti continuavano a giocare, la zia Annunccia fece la tombola, io mi rivestii ed andai a casa, contento per l’esito della tombolata, mentre il marito della signora Flora, ignaro delle porcate che faceva la consorte, preparava di nuovo il cartellone per una nuova giocata.
Da quel giorno iniziai a chiavarmi quasi tutti i giorni la signora Flora, mi faceva venire a casa sua mentre il marito era al lavoro, io all’epoca studiavo e quindi riuscivo a ritagliarmi del tempo tra un esame e l’altro.
Scopavo con lei senza curarmi del fatto che fosse un cesso, le venivo dentro senza protezioni, lei mi spompinava con grande cura e poi anche se era brutta era sempre meglio lei che segarsi o passare il tempo a vedere un pornazzo. Ben vengano quindi le tombole natalizie.
Eravamo in tanti quest’anno, oltre ai miei parenti c’erano anche vicini di casa e zii alla lontana, e proprio uno di questi, lo zio Gaetano, propose una variante al classico gioco della tombola.
Ogni qualvolta qualcuno faceva una combinazione, gli altri giocatori dovevano togliersi un indumento fino a rimanere completamente nudi alla tombola.
All’ inizio mi sembrava la solita battuta del buontempone di turno, ma invece la maggioranza dei commensali, tra vecchi e vecchie rincoglioniti e depravati di turno approvarono la proposta. E dunque mi toccò accettare….attorno a me c’erano perlopiù vecchie e cessi a pedali (mi riferivo al panorama femminile) e quindi pensai che non ne sarebbe cavato nulla di buono.
Si iniziò a giocare e come al solito lo sculato di turno fece ambo coi primi due numeri chiamati.
Tutti gli altri perdenti iniziarono a togliersi la maglia. I miei occhi si posavano ovviamente sulle donne, qualcuna rimase in reggiseno ma lo spettacolo non era nulla di esaltante.
Si passò al terno , alla quaterna ed alla quintina….niente….avevamo messo a malapena 6-7 numeri….ormai ero rimasto in mutande nel vero senso della parola….e come me gran parte degli altri giocatori e giocatrici che non avevano avuto la fortuna di vincere alcunchè.
Attorno a me iniziavo però a percepire una strana sensazione….vedevo alcuni uomini che allungavano mani nei confronti delle proprie signore…..qualcuno che faceva sguardi maliziosi….e poi c’erano i soliti giocatori incalliti ed indefessi che se infischiavano di tutto e continuavano a giocare imperterriti.
Fin quando, non sentì allungare una mano sul mio pacco, proveniente dalla signora Flora, una vicina di casa sulla sessantina seduta alla mia destra, un cesso ambulante, che però sembrava apprezzare lo svolgimento del “giuoco”. La signora Flora, facendo attenzione a non farsi scorgere dal marito che sedeva alla sua destra, mi calò lo slippino ed inizio una lunga sega, impugnando il mio cazzo ormai in erezione e facendo su e giù con la sua mano.
Mentre proseguiva, mi sussurrò nell’orecchio se mi piaceva e se poteva continuare, io ormai ero in preda ai sensi e le dissi di si….ormai non seguivo nemmeno più il gioco che nel frattempo proseguiva….la signora Flora continuava a menarmi il cazzo da sotto al tavolo….stavo godendo tanto…sentivo la mia sborra che risaliva e che debordava sull’orlo del mio pisellone duro….finchè ….la signora Flora fece un movimento più rapido e sborrai….inondai la sua mano del mio sperma caldo e tutto il tavolo con rivoli di sborro che finirono in parte anche sulle cartelle di chi, imperterrito continuava la tombola.
Nel frattempo quei vecchi rincoglioniti continuavano a giocare, la zia Annunccia fece la tombola, io mi rivestii ed andai a casa, contento per l’esito della tombolata, mentre il marito della signora Flora, ignaro delle porcate che faceva la consorte, preparava di nuovo il cartellone per una nuova giocata.
Da quel giorno iniziai a chiavarmi quasi tutti i giorni la signora Flora, mi faceva venire a casa sua mentre il marito era al lavoro, io all’epoca studiavo e quindi riuscivo a ritagliarmi del tempo tra un esame e l’altro.
Scopavo con lei senza curarmi del fatto che fosse un cesso, le venivo dentro senza protezioni, lei mi spompinava con grande cura e poi anche se era brutta era sempre meglio lei che segarsi o passare il tempo a vedere un pornazzo. Ben vengano quindi le tombole natalizie.
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