Mio zio e mio padre

di
genere
incesti



Il sole stava scendendo lento dietro l’orizzonte, tingendo il mare di arancio e oro. Sulla spiaggia quasi deserta, Elena camminava scalza lasciando impronte leggere sulla sabbia ancora calda. Aveva scelto quel posto per pensare, per respirare, per ritrovare un po’ di pace.
Si fermò vicino alla riva, dove le onde le accarezzavano i piedi, e solo allora si accorse di non essere sola. Poco più avanti suo padre stava pescando e vicino a lui il fratello ovvero mio zio che cercava di catturare quel tramonto con la sua macchina fotografica. Non scattava come un turista, ma come qualcuno che voleva trattenere un’emozione.Quando lui si voltò, incrociammo lo sguardo.
«Scusa se disturbo,» disse sorridendo, «ma credo di aver rovinato la tua foto.»
Non disturbi mai Elena, anzi io e tuo padre pensavamo che a trent'anni sei proprio una bella donna, io mi ero da poco separata, senza figli, la sera cenammo e io bevvi molto vino, volevo stordirmi, poi sul divano, seduta tra mio zio e mio padre, avevo solo una maglietta, le cosce in vista, guardavamo un film, sapete se non foste mio zio e mio padre vi scoperei, sono incazzata per via del mio ex dissi loro.
Loro come risposta mi tolsero la maglietta e rimasi nuda, che tette e mio zio iniziò a ciucciarle, mio padre si inginocchiò e iniziò a leccarmi la figa, avevo tanta voglia e venni subito, lui bevve tutto, poi mi alzai, andiamo a letto, vi voglio, ero porca e mio marito mi aveva sfondato anche il culo lo stronzo.
scritto il
2025-12-20
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