Seguire le mode?
di
dessì
genere
esibizionismo
Spesso mi sono lasciato trasportare dall'eccitazione nel vedere Gioia mia moglie vestita in maniera non sconcia , quello no, ma sexi molto sexi quello si. Naturalmente sono passati anni, ora sono solo un ricordo quelle esibizioni tortuose di gioia. Nel primo periodo della nostra vita insieme, andavano relativamente di moda le calze a rete, a me piacevano da morire, a lei ancora di più. Quelle calze a rete sotto ad una minigonna facevano girare la testa a molti, a me mi davano proprio alla testa, ogni momento era buono per scopare, il mio cazzo quando stavamo insieme molto tempo era duro, lei sapeva
di farmi piacere ci metteva del suo. Eravamo soli in casa non facevamo altro che scopare.
Ricordo che mamma aveva una macchina da cucire, un giorno che lei non era a casa, avevo
le chiavi perché lei viveva sola, siamo andati io e Gioia, con la macchina abbiamo accorciato ulteriormente la minigonna. Nei giorni successivi, anche con mamma a casa, abbiamo accorciato quella minigonna riducendola ad una fascia attorno alla vita. Mamma
non scandalizzata perché anche lei aveva storie da raccontare quando c'era papà, ma eccessivamente critica si. Mi sono quasi risentito -Mamma ti sei dimenticata quello che facevi tu?- Andavano di moda le minigonne, andavano di moda le calze a rete, forse andava
di moda qualcos'altro ma non tutti la praticavano, erano tempi diversi, quelle poche
persone che la mettevano in atto erano prede per uomini frustrati. Non riuscivo a giudicarmi, non capivo se Gioia piaceva a me vestita in quel modo oppure mi piaceva farla
vedere da altri, quello che oggi si chiama esibizionismo. Quando mi sono reso conto che
ero più attratto dai modi come veniva guardata ed in molti casi avvicinata, ho cercato di
salire un piccolo gradino, vestita in quel modo, ed anche di più, la invitavo ad uscire
da sola, mentre ero al lavoro, vedevo dei film che mi eccitavano da morire, la immaginavo
scopare con altri, ero costretto a farmi una sega nei bagni del posto di lavoro. Stavo
diventando un caso clinico. Il primo moscone attratto dal miele è stato il mio datore
di lavoro che da quando mi ha incontrato con Gioia, ha cambiato totalmente nei miei riguardi, prima ero uno dei tanti, poi sono diventato il suo preferito, si è autoinvitato
a pranzo, regali a iosa per Gioia. I regali erano solo capi di abbigliamento costosi ma
sexi, infatti li acquistava in un sexi shop, uno dei primi sexi shop, addirittura voleva che li provasse davanti a lui. Stava diventando un ossessione, non aveva impegni, non aveva moglie, voleva che stessimo sempre con lui nel tempo libero, ci portava dappertutto. Ne parlavo con Gioia -Questo ti vuole scopare- rispondeva con una risatina
di compiacimento -Te lo faresti?- Altra risatina, il cazzo mi era arrivato all'ombelico.
Una delle domeniche in cui Marco si è presentato con i soliti regali, per provarli li ho invitati ad andare in camera perché dovevo pulire. Mi guardava negli occhi come per convincersi che gliela stavo offrendo. Sono andati in camera, ho chiuso la porta, li ho
lasciati soli. Il cervello si è surriscaldato, ero veramente eccitato immaginando che
stessero scopando, non capivo più nulla, fino a quando ho avuto la forza di resistere, poi sono entrato in camera, tutto come previsto, erano nudi sul letto. Anche se avevano
capito, la loro reazione è stata istintiva, si sono bloccati ed al mio invito a continuare, hanno ripreso con forza. Mi sono fatto una sega davanti a loro, hanno capito
quello che cercavo, finalmente Gioia scopata da un altro, casualmente il mio datore di
lavoro che ha migliorato di molto la mia nostra situazione economica e lavorativa. Gioia
la scopavamo in due, mai insieme a volte veniva a prenderla, stavano fuori tutta la giornata, la riportava la sera a casa, la notte scopavamo insieme. Quando gioia mi ha
confessato che Marco voleva portarmela via, si voleva che restasse sempre con lui, si opposta e per non rompere il rapporto ha imposto di continuare nello stesso modo perché
lei non mi avrebbe mai lasciato. In seguito mi hanno assunto in comune e la storia con
Marco con gradualità si è dissolta. Avevamo capito quello che ci piaceva fare grazie a Marco
di farmi piacere ci metteva del suo. Eravamo soli in casa non facevamo altro che scopare.
Ricordo che mamma aveva una macchina da cucire, un giorno che lei non era a casa, avevo
le chiavi perché lei viveva sola, siamo andati io e Gioia, con la macchina abbiamo accorciato ulteriormente la minigonna. Nei giorni successivi, anche con mamma a casa, abbiamo accorciato quella minigonna riducendola ad una fascia attorno alla vita. Mamma
non scandalizzata perché anche lei aveva storie da raccontare quando c'era papà, ma eccessivamente critica si. Mi sono quasi risentito -Mamma ti sei dimenticata quello che facevi tu?- Andavano di moda le minigonne, andavano di moda le calze a rete, forse andava
di moda qualcos'altro ma non tutti la praticavano, erano tempi diversi, quelle poche
persone che la mettevano in atto erano prede per uomini frustrati. Non riuscivo a giudicarmi, non capivo se Gioia piaceva a me vestita in quel modo oppure mi piaceva farla
vedere da altri, quello che oggi si chiama esibizionismo. Quando mi sono reso conto che
ero più attratto dai modi come veniva guardata ed in molti casi avvicinata, ho cercato di
salire un piccolo gradino, vestita in quel modo, ed anche di più, la invitavo ad uscire
da sola, mentre ero al lavoro, vedevo dei film che mi eccitavano da morire, la immaginavo
scopare con altri, ero costretto a farmi una sega nei bagni del posto di lavoro. Stavo
diventando un caso clinico. Il primo moscone attratto dal miele è stato il mio datore
di lavoro che da quando mi ha incontrato con Gioia, ha cambiato totalmente nei miei riguardi, prima ero uno dei tanti, poi sono diventato il suo preferito, si è autoinvitato
a pranzo, regali a iosa per Gioia. I regali erano solo capi di abbigliamento costosi ma
sexi, infatti li acquistava in un sexi shop, uno dei primi sexi shop, addirittura voleva che li provasse davanti a lui. Stava diventando un ossessione, non aveva impegni, non aveva moglie, voleva che stessimo sempre con lui nel tempo libero, ci portava dappertutto. Ne parlavo con Gioia -Questo ti vuole scopare- rispondeva con una risatina
di compiacimento -Te lo faresti?- Altra risatina, il cazzo mi era arrivato all'ombelico.
Una delle domeniche in cui Marco si è presentato con i soliti regali, per provarli li ho invitati ad andare in camera perché dovevo pulire. Mi guardava negli occhi come per convincersi che gliela stavo offrendo. Sono andati in camera, ho chiuso la porta, li ho
lasciati soli. Il cervello si è surriscaldato, ero veramente eccitato immaginando che
stessero scopando, non capivo più nulla, fino a quando ho avuto la forza di resistere, poi sono entrato in camera, tutto come previsto, erano nudi sul letto. Anche se avevano
capito, la loro reazione è stata istintiva, si sono bloccati ed al mio invito a continuare, hanno ripreso con forza. Mi sono fatto una sega davanti a loro, hanno capito
quello che cercavo, finalmente Gioia scopata da un altro, casualmente il mio datore di
lavoro che ha migliorato di molto la mia nostra situazione economica e lavorativa. Gioia
la scopavamo in due, mai insieme a volte veniva a prenderla, stavano fuori tutta la giornata, la riportava la sera a casa, la notte scopavamo insieme. Quando gioia mi ha
confessato che Marco voleva portarmela via, si voleva che restasse sempre con lui, si opposta e per non rompere il rapporto ha imposto di continuare nello stesso modo perché
lei non mi avrebbe mai lasciato. In seguito mi hanno assunto in comune e la storia con
Marco con gradualità si è dissolta. Avevamo capito quello che ci piaceva fare grazie a Marco
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Commenti dei lettori al racconto erotico