Una paura di cazzo

di
genere
tradimenti

Ricordo che erano i primi giorni di maggio, io e mia moglie abbiamo deciso di passare una giornata al mare, era un venerdì, usufruivo di una giornata di riposo compensativo, ho caricato il canotto ed il rastrello per la pesca delle telline sulla vecchia cinquecento, abbiamo caricato qualcosa da mangiare, acqua e via. Quando andiamo nel posto dove pescare non mettiamo i costumi perché la spiaggia è completamente isolata, ci mettiamo nudi cosi l'abbronzatura è totale, siamo usciti da casa io con i pantaloncini lei con una t-shirt che appena le copriva la figa. Quando siamo arrivati si sentiva il rumore di un motore,
abbiamo visto che livellava un pezzo di terreno nella campagna al limite della pietraia.
Siamo arrivati con la 500 quasi sulla spiaggia, ho scaricato canotto e rastrello, ho chiuso la macchina, siamo entrati in acqua togliendoci quello che avevamo addosso. Sulla
ruspa c'era un ragazzo nero che lo manovrava, ci ha visto che eravamo rimasti nudi ed ha
continuato il suo lavoro. Siamo arrivati nel punto dove pescare, Ileana si è seduta sul
bordo del canotto mentre trascinavo il rastrello. Forse la vibrazione della ruspa sul terreno faceva affiorare sulla sabbia grandi quantità di telline, vongole e perfino cannolicchi, ogni passata di rastrello era un carico. Ileana ha detto che il dondolio
del canotto le stava dando la nausea, l'ho invitata a scendere e stare vicino al canotto.
Ad un tratto è cessato il rumore del motore, il ragazzo è sceso, ho visto l'orologio era
mezzogiorno, ed è venuto verso di noi, anche lui ha lasciato ila tuta sulla pietraia,
ci ha salutati, parlava bene l'italiano, ha visto cosa stavamo facendo, si è avvicinato
al canotto passando dietro ad Ileana sicuramente facendole sentire il cazzo, lei mi
ha guardato ed è rimasta ferma, il ragazzo dopo aver visto quello che c'era nel canotto
è ripassato dietro Ileana e c'è rimasto, lei si è girata mettendo la figa a contatto
del cazzo del ragazzo. Ho lasciato il rastrello li ho raggiunti, mi sono messo dietro
ad Ileana che ora era fra due cazzi, loro due abbracciati io da dietro col cazzo sentivo che il cazzo del ragazzo era nella figa, non mi sono preoccupato perché lei prendeva la
pillola quindi poteva sopportare anche la sborrata del ragazzo cosa che è avvenuta
perché lui si è irrigidito, lei urlava il suo piacere, mi sono segato, non potevo fare
altro. Il ragazzo dopo averci ringraziato ci ha salutati, è tornato vicino alla ruspa, ha tirato fuori una sacca dalla ruspa da cui ha estratto un grosso panino ed una coca cola.
A noi ci è passata la voglia, siamo tornati sulle pietre, abbiamo scaricato forse trenta
chili di pescato, abbiamo ricaricato tutto e siamo tornati a casa. Abbiamo mangiato i panini che dovevamo mangiare al mare, abbiamo messo nel frigo il pescato per distribuirlo
ad amici e parenti, ci siamo messi sul letto, ho leccato la figa di Ileana, era salata
di acqua di mare, abbiamo scopato, ci siamo addormentati. Una preoccupazione relativa ci è venuta nel ritardo del ciclo, lei prendeva la pillola quindi non avrebbero dovuto esserci problemi, ma la preoccupazione non era tanto che fosse incinta, quanto se non
fosse stata opera del ragazzo nero. Man mano che il tempo passava per noi il tempo era
uno stillicidio, fino a quando mi sono liberato di tutte le paure sollevando anche Ileana, avrei detto a tutti che volevamo un bambino nero e che lei l'avrebbe concepito con un ragazzo sotto i miei occhi. Nulla di tutto questo Angelo di nome e di fatto, è nato col nostro colorito, ed aveva delle somiglianze con noi. L'abbiamo scampata bella
ma ci è servito da lezione, nelle scopate extra avevamo i preservativi al seguito.
di
scritto il
2025-12-17
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