Quella volta che non andò come volevo
di
Mastermind
genere
dominazione
Prima di addentrarmi nel racconto, desidero sottolineare come questo sito purtroppo stia secondo me perdendo qualità. Siamo in un paese libero anche se meno di una volta, quindi ognuno è autorizzato a comportarsi come crede, ma quando vedo scrittori/scrittrici seriali che postano 4/5 racconti ogni giorno, penso alla scarsa ovvia qualità e che ingolfino il sito impedendo che ogni racconto abbia un seguito adeguato. Una volta non era cosi, peccato.
Questa storia si riferisce a fatti realmente accaduti diversi anni fa. Spesso chi mi degna di attenzione e mi contatta, si stupisce nell'apprendere che sono sposato per la varietà delle storie avute. Per spiegarne il motivo bisognerebbe perdere un sacco di tempo, diciamo che la vita mi ha dato molto a livello matrimoniale, ma non in diversi aspetti che riguardano l'intimità di coppia.
Negli anni poi è emerso in me il desiderio di intrigare una donna in modo diverso, quindi di mettermi in gioco anche in modo del tutto diverso. Non più facilitato da vantaggi visivi che chiunque di noi può avere se fortunato ad essere considerato appena appena affascinante, ma puntando solo sulla mia mente.
Quindi partendo da perfetto sconosciuto di cui si conosce qualcosa solo per i racconti che posta.
Credo che la mente sia elemento fondamentale per creare grandi rapporti, se si crea empatia tra due menti, poi davvero può succedere di tutto e soprattutto la donna, che ricordiamoci rischia sempre più di noi maschi in tutti i tipi di rapporto, trova la fiducia e il coraggio per diventare chi desidera essere e spesso è una figura ben diversa da come è conosciuta nel suo mondo reale e che il suo uomo non vede.
Questa storia durata quasi un anno e rimasta virtuale anche se vissuta con telefonate e contatti continui vista la distanza che ci separava, riguarda una professoressa pugliese che chiamerò Paola. Credo che lei fosse l'esatto profilo di chi potrebbe essere intrigata nello scrivermi e nell'avere la mia attenzione.
Nelle donne cerco sempre figure intelligenti, che sanno come porsi e che abbiano un ruolo sociale riconosciuto. Mi piace sappiano tenermi testa su tutto, quasi tutto....
Questo perché da tutte loro imparo qualcosa ed in questo modo riesco poi ad essere per loro quello che desiderano. Vogliono essere ascoltate e meritano di esserlo.
Paola sposata con un figlio, si manifestò subito come descritto sopra. Nel proseguire la nostra conoscenza iniziale, emerse che era una donna realizzata nel suo lavoro ed estremamente fiera di quello che era stato fino a quel momento il suo ruolo di madre.
Il problema era che si sentiva prigioniera di un matrimonio divenuto negli anni noioso e senza alcun stimolo per via di un marito concentrato su mille aspetti, ma non attento a cogliere i cambiamenti della moglie e anche il suo ruolo di mamma si stava affievolendo per la crescita del figlio e della sua giusta nuova indipendenza.
Paola quindi era nella classica fase in cui una donna perde autostima, si veste sempre allo stessa maniera, spesso in modo del tutto informale, senza alcuna voglia o stimolo di piacere ad altri. Vive la routine sempre peggio e se, come nel caso di Paola ha pure amiche poco stimolanti, allora un giorno dopo aver letto altrove due racconti di uno scrittore che la intriga, decide di scrivergli.
Scopre un uomo opposto a colui con cui vive la sua vita matrimoniale, che la fa sfogare, che la fa guardare dentro e capire le ragioni per le quali lei si è buttata in una conoscenza del tutto diversa dalle solite abituali.
Da quel momento inizia un percorso insieme, in cui Paola scopre piano piano stimoli e sensazioni scordate o mai captate.
Nella prossima parte parlerò di questo percorso e di come in questo caso le cose.... non andarono come volevo.
La prima iniziativa che presi con Paola fu di restituirle il gusto di essere guardata che come accennato nel prologo aveva perso del tutto. Le consigliai quindi un abbigliamento più femminile, per nulla sfrontato, ma che facesse intuire il suo corpo che ben conoscevo in quanto lei stessa aveva desiderato mandarmi alcune sue foto scattate quell'estate al mare.
Paola non era una bellezza da urlo e nemmeno aveva forme in linea con per me stupidi stereotipi maschili, ma aveva davvero tutto per intrigare un maschio. Per prima cosa la feci truccare in modo più stuzzicante con la valorizzazione di due bellissimi occhi azzurro verdi e con l'uso di un rossetto rosso tenue che dava colore a due labbra molto carnose quindi.... molto sensuali...
Indi le ordinai di uscire con gonne che sempre dovevano avere un qualcosa di sexy: una volta un'apertura a portafoglio, una con un leggero spacco o una con una fine trasparenza. Visto che parliamo di settembre al sud quindi clima assai caldo, di sopra canotte a spalline sottili con bottoni quindi...regolabili. Inoltre scarpe con tacco non eccessivo, ma sempre a spillo quindi molto femminili. Mi confessò che molti di questi capi non li usava più da anni.
Paola cominciò a sentirsi sempre più sicura di se stessa. intuiva di avere sguardi frontali e non solo quando incrociava uomini o ragazzi. Mi disse che cominciava ad eccitarsi pensando a quello che passava per la mente di chi la vedeva e più volte anche di sera mi arrivavano sms in cui confessava che si stava toccando per il pomeriggio trascorso.
Capivo che potevo cominciare ad andare oltre e quindi iniziai ad ordinarle delle piccole forme di esibizionismo tipo chiedere in auto ad un passante l'indicazione per una via con la gonna a cintura e quindi intimo all'inizio e sesso poi in seguito, a vista per il fortunato.
Oppure al supermercato far cadere qualcosa e piegarsi con gambe diritte lasciando quindi che la gonna aderente dietro salisse con nelle vicinanze un maschio. Un giorno mi scrisse in tempo reale che la preda di quel giorno l'aveva seguita alla cassa e in quel mentre le stava facendo sentire la sua eccitazione appoggiandola al culo. Alla mia domanda di come si sentisse la sua risposta fu "sono un lago, sto colando"
Un giorno le chiesi di andare a comprarsi delle scarpe nuove con una gonna a portafoglio che si apriva facilmente. Fu servita da una giovane commessa. Ebbi la prova di come Paola stesse cambiando. Mi aveva sempre confessato di non essere interessata alle donne, ma quel giorno seguendo i miei ordini mentre provava le varie calzature, fece in modo che la gonna si aprisse molto.
Mi scrisse che la ragazza fissava le sue belle gambe scoperte mordendosi le labbra. Le ordinai allora di sorriderle. La ragazza prese cosi coraggio e con la scusa di provare degli stivali per l'autunno fece risalire la mano fino all'intimo di Paola. La prima reazione fu quella di chiudere le gambe, ma quando le scrissi ordinandole di riaprirle leggermente lo fece e si godette il tocco della ragazza fino ad un orgasmo molto forte che fece fatica a mascherare.
Capivo che la mia Paola era pronta per andare oltre. Quel pomeriggio mi telefonò in auto appena uscita dal negozio e mi disse che era stata un'esperienza incredibile, che un orgasmo simile non lo aveva mai provato, con una donna poi. Le chiesi cosa l'avesse eccitata cosi tanto e con la voce roca mi rispose che era stato per il connubio della mano di quella giovane, ma anche molto per il fatto che era stata guidata da me nel farlo e che ero virtualmente presente in quel momento. La feci confessare che si stava toccando mentre mi stava parlando senza aspettare il mio ordine e mi rispose che era vero ma che non aveva resistito.
In quel mentre capii che era arrivato il momento di chiederle se voleva andare oltre o fermarsi e la sua risposta fu per me eccitazione pura:
"Sarei la più stupida delle donne se mi fermassi ora e perdessi quindi l'uomo che mi sta regalando momenti indescrivibili e una nuova gioia di vivere. Quindi mi affido totalmente a te fino a quando tu lo vorrai"
Eravamo ad un bivio, la sua crescita mi aveva già regalato momenti di eccitazione in quanto capivo che stavo ridando autostima ad una donna che per tanto tempo non era stata ascoltata. Capivo che da Paola potevo ottenere ancora di più in quanto era palese la sua voglia di appartenere alla mia mente che lei intuiva dove forse aveva intenzione di portarla.
Nell'ultima parte che posterò presto vi saranno i momenti più erotici della storia, quelli in cui capirete come mai... quella volta non andò come volevo
mastermind1755@gmail.comdi
Questa storia si riferisce a fatti realmente accaduti diversi anni fa. Spesso chi mi degna di attenzione e mi contatta, si stupisce nell'apprendere che sono sposato per la varietà delle storie avute. Per spiegarne il motivo bisognerebbe perdere un sacco di tempo, diciamo che la vita mi ha dato molto a livello matrimoniale, ma non in diversi aspetti che riguardano l'intimità di coppia.
Negli anni poi è emerso in me il desiderio di intrigare una donna in modo diverso, quindi di mettermi in gioco anche in modo del tutto diverso. Non più facilitato da vantaggi visivi che chiunque di noi può avere se fortunato ad essere considerato appena appena affascinante, ma puntando solo sulla mia mente.
Quindi partendo da perfetto sconosciuto di cui si conosce qualcosa solo per i racconti che posta.
Credo che la mente sia elemento fondamentale per creare grandi rapporti, se si crea empatia tra due menti, poi davvero può succedere di tutto e soprattutto la donna, che ricordiamoci rischia sempre più di noi maschi in tutti i tipi di rapporto, trova la fiducia e il coraggio per diventare chi desidera essere e spesso è una figura ben diversa da come è conosciuta nel suo mondo reale e che il suo uomo non vede.
Questa storia durata quasi un anno e rimasta virtuale anche se vissuta con telefonate e contatti continui vista la distanza che ci separava, riguarda una professoressa pugliese che chiamerò Paola. Credo che lei fosse l'esatto profilo di chi potrebbe essere intrigata nello scrivermi e nell'avere la mia attenzione.
Nelle donne cerco sempre figure intelligenti, che sanno come porsi e che abbiano un ruolo sociale riconosciuto. Mi piace sappiano tenermi testa su tutto, quasi tutto....
Questo perché da tutte loro imparo qualcosa ed in questo modo riesco poi ad essere per loro quello che desiderano. Vogliono essere ascoltate e meritano di esserlo.
Paola sposata con un figlio, si manifestò subito come descritto sopra. Nel proseguire la nostra conoscenza iniziale, emerse che era una donna realizzata nel suo lavoro ed estremamente fiera di quello che era stato fino a quel momento il suo ruolo di madre.
Il problema era che si sentiva prigioniera di un matrimonio divenuto negli anni noioso e senza alcun stimolo per via di un marito concentrato su mille aspetti, ma non attento a cogliere i cambiamenti della moglie e anche il suo ruolo di mamma si stava affievolendo per la crescita del figlio e della sua giusta nuova indipendenza.
Paola quindi era nella classica fase in cui una donna perde autostima, si veste sempre allo stessa maniera, spesso in modo del tutto informale, senza alcuna voglia o stimolo di piacere ad altri. Vive la routine sempre peggio e se, come nel caso di Paola ha pure amiche poco stimolanti, allora un giorno dopo aver letto altrove due racconti di uno scrittore che la intriga, decide di scrivergli.
Scopre un uomo opposto a colui con cui vive la sua vita matrimoniale, che la fa sfogare, che la fa guardare dentro e capire le ragioni per le quali lei si è buttata in una conoscenza del tutto diversa dalle solite abituali.
Da quel momento inizia un percorso insieme, in cui Paola scopre piano piano stimoli e sensazioni scordate o mai captate.
Nella prossima parte parlerò di questo percorso e di come in questo caso le cose.... non andarono come volevo.
La prima iniziativa che presi con Paola fu di restituirle il gusto di essere guardata che come accennato nel prologo aveva perso del tutto. Le consigliai quindi un abbigliamento più femminile, per nulla sfrontato, ma che facesse intuire il suo corpo che ben conoscevo in quanto lei stessa aveva desiderato mandarmi alcune sue foto scattate quell'estate al mare.
Paola non era una bellezza da urlo e nemmeno aveva forme in linea con per me stupidi stereotipi maschili, ma aveva davvero tutto per intrigare un maschio. Per prima cosa la feci truccare in modo più stuzzicante con la valorizzazione di due bellissimi occhi azzurro verdi e con l'uso di un rossetto rosso tenue che dava colore a due labbra molto carnose quindi.... molto sensuali...
Indi le ordinai di uscire con gonne che sempre dovevano avere un qualcosa di sexy: una volta un'apertura a portafoglio, una con un leggero spacco o una con una fine trasparenza. Visto che parliamo di settembre al sud quindi clima assai caldo, di sopra canotte a spalline sottili con bottoni quindi...regolabili. Inoltre scarpe con tacco non eccessivo, ma sempre a spillo quindi molto femminili. Mi confessò che molti di questi capi non li usava più da anni.
Paola cominciò a sentirsi sempre più sicura di se stessa. intuiva di avere sguardi frontali e non solo quando incrociava uomini o ragazzi. Mi disse che cominciava ad eccitarsi pensando a quello che passava per la mente di chi la vedeva e più volte anche di sera mi arrivavano sms in cui confessava che si stava toccando per il pomeriggio trascorso.
Capivo che potevo cominciare ad andare oltre e quindi iniziai ad ordinarle delle piccole forme di esibizionismo tipo chiedere in auto ad un passante l'indicazione per una via con la gonna a cintura e quindi intimo all'inizio e sesso poi in seguito, a vista per il fortunato.
Oppure al supermercato far cadere qualcosa e piegarsi con gambe diritte lasciando quindi che la gonna aderente dietro salisse con nelle vicinanze un maschio. Un giorno mi scrisse in tempo reale che la preda di quel giorno l'aveva seguita alla cassa e in quel mentre le stava facendo sentire la sua eccitazione appoggiandola al culo. Alla mia domanda di come si sentisse la sua risposta fu "sono un lago, sto colando"
Un giorno le chiesi di andare a comprarsi delle scarpe nuove con una gonna a portafoglio che si apriva facilmente. Fu servita da una giovane commessa. Ebbi la prova di come Paola stesse cambiando. Mi aveva sempre confessato di non essere interessata alle donne, ma quel giorno seguendo i miei ordini mentre provava le varie calzature, fece in modo che la gonna si aprisse molto.
Mi scrisse che la ragazza fissava le sue belle gambe scoperte mordendosi le labbra. Le ordinai allora di sorriderle. La ragazza prese cosi coraggio e con la scusa di provare degli stivali per l'autunno fece risalire la mano fino all'intimo di Paola. La prima reazione fu quella di chiudere le gambe, ma quando le scrissi ordinandole di riaprirle leggermente lo fece e si godette il tocco della ragazza fino ad un orgasmo molto forte che fece fatica a mascherare.
Capivo che la mia Paola era pronta per andare oltre. Quel pomeriggio mi telefonò in auto appena uscita dal negozio e mi disse che era stata un'esperienza incredibile, che un orgasmo simile non lo aveva mai provato, con una donna poi. Le chiesi cosa l'avesse eccitata cosi tanto e con la voce roca mi rispose che era stato per il connubio della mano di quella giovane, ma anche molto per il fatto che era stata guidata da me nel farlo e che ero virtualmente presente in quel momento. La feci confessare che si stava toccando mentre mi stava parlando senza aspettare il mio ordine e mi rispose che era vero ma che non aveva resistito.
In quel mentre capii che era arrivato il momento di chiederle se voleva andare oltre o fermarsi e la sua risposta fu per me eccitazione pura:
"Sarei la più stupida delle donne se mi fermassi ora e perdessi quindi l'uomo che mi sta regalando momenti indescrivibili e una nuova gioia di vivere. Quindi mi affido totalmente a te fino a quando tu lo vorrai"
Eravamo ad un bivio, la sua crescita mi aveva già regalato momenti di eccitazione in quanto capivo che stavo ridando autostima ad una donna che per tanto tempo non era stata ascoltata. Capivo che da Paola potevo ottenere ancora di più in quanto era palese la sua voglia di appartenere alla mia mente che lei intuiva dove forse aveva intenzione di portarla.
Nell'ultima parte che posterò presto vi saranno i momenti più erotici della storia, quelli in cui capirete come mai... quella volta non andò come volevo
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