Dichiarazioni di una ninfomane
di
Lulù 91
genere
corna
Tradimento : la mia kryptonite. Tra quelli che mi sono rimasti nel cuore c'è quello di qualche anno fa con un collega di lavoro. Ero fidanzata da circa cinque anni e nonostante sentirsi legata al mio compagno stavo vivendo una fase di noia anche in camera da letto, anche se cercavo di nasconderlo persino a me stessa. Sul posto di lavoro un collega nuovo iniziò a darmi attenzioni particolari. Dopo un po' di reticenza, mi lasciai andare. La prima volta capitò in macchina. Mi aveva dato un passaggio e si fermò in un parcheggio perché disse di dovermi parlare. Mi confessò quello che avevo capito da tempo : era follemente attratto da me. Solo sentirglielo dire mi fece pulsare la fica. Lo lasciai fare quando provò s baciarmi e mi infilò la mano tra le cosce trovandomi già bagnata. Ricambiai toccandogli il cazzo dai jeans. Lui nel frattempo mi aiutò a sbottonarlo e lo tirò fuori dicendomi "succhiamelo troia". Fui sorpresa da questo atteggiamento così sfacciato, ma ero anche molto eccitata. Gli presi il cazzo in bocca, mentre lui mi spingeva la testa dicendomi che voleva fottermi la gola. Venne senza avvisarmi, inondandomela di sperma...e con la bocca piena della sua sborra ebbe un orgasmo mentre lui mi toccava. Tornai a casa dal mio compagno frastornata da quello che era appena successo ...eppure avevo una voglia matta di fare sesso anche con lui. Mi infilai in doccia per togliere dal mio corpo qualsiasi traccia, come se lui potesse sentirmi addosso l'odore dell' altro. Quella sera facemmo l'amore in modo selvaggio come non accadeva da mesi. . persino lui mi chiede cosa mi avesse fatta ingoiare in quel modo. Mi misi a cavalcioni sul suo cazzo dicendogli di aver fatto un sogno, un sogno in cui un uomo mi costringeva a fargli un pompino...lui sulle prime mi era sembrato titubante e anche turbato da quel racconto...ma poi si è lasciato coinvolgere dalla mia eccitazione che trasudava da ogni poro ..gli parlavo di come mi aveva spinto il cazzo in gola, degli schizzi caldi in gola che avevo ingoiato...il mio compagno ormai era totalmente in balía del mio trasporto e sentivo il suo cazzo sempre più duro e pulsante ..gli dico " mi ha trattata da puttana, vuoi farlo pure tu? Vuoi riempire la pure tu la bocca? Dammi da bere" ...sento che lui vorrebbe reagire, dire qualcosa, ma ha solo voglia di sborrare, stupito dalla sua stessa eccitazione. Capisco che ormai è al limite, mi metto su un lato e gli prendo il cazzo in mano segandolo e continuando a raccontargli di come quest' uomo mi avesse presa con forza, il suo respiro è sempre più corto ed esplode dicendomi "igoiala maiala". Bevo tutto e nel frattempo penso "oggi ho fatto davvero il pieno di sperma" . Ci ricomponiamoc e ci mettiamo a letto a vedere qualcosa. Lui sembra pensieroso e turbato... Mi chiede da dove mi sia uscita quella storiella stiamo facendo sesso...lo rassicuro, gli dico che era solo un gioco era diventato un po' troppo meccanico ma lui non sembra molto convinto. La storia con il collega andò avanti altri sei mesi, sei mesi di baci rubati , di bocchini frettolosi dei bagni dell'ufficio dove lavoravamo, di scopate in macchina o in hotel. Il vero apice l'ho raggiunto quando il mio collega ha iniziato a dirsi pazzo di me e geloso del mio compagno, che a sua volta aveva iniziato a sospettare che avessi un amante diventando pure lui geloso. Ma la gelosia faceva un bell'effetto ad entrambi. Sentire la foga e la "rabbia" con la quale mi scopavano,il sentirmi posseduta da due uomini, mi faceva vivere perenne stato di eccitazione fisica e mentale, facendomi provare orgasmi di un'intensità mai sperimentata prima. Forse è stato in quel periodo che ho conosciuto davvero il piacere. Mi capitava spesso di fare sesso con entrambi lo stesso giorno. Però come drogata da tutte le cose che stavo provando ,totalmente inebriata da quel piacere fino a quel momento sconosciuto. Solo pensiero di ciò che stavo vivendo mi faceva bagnare e contrarre la fica, costringendomi a masturbarmi quando ero da sola, spesso anche fantasticando sul fammi scopa*lre da loro due insieme. Forse la verità è che ho una sessualità deviata e morbosa. Ero disposto a pagare il prezzo di quei sensi di colpa che spesso mi riduceva in lacrime ma al contempo non potevo non riconoscere che mi sentivo viva come non mai. Avevo riscoperto tutto il mio potere soggettivo sorprendendo spesso gli uomini a guardarmi in un modo nuovo, chiudeva di libidine... Mi sentivo addosso l'odore del sesso e lo sentivano anche loro. Percepirmi così sexy si rifletteva anche negli altri ambiti della mia vita. Mi sentivo più carica più creativa più ricettiva agli stimoli intorno a me.. ogni cosa aveva un sapore nuovo, diverso ..migliore. E tutti intorno a me si accorgevano che stavo brillando di una luce più intensa.Mi sentivo come una che era sotto effetto di una droga fantastica e potentissima. E forse era davvero così, perché forse per me il desiderio è davvero una droga. Forse questo in psicologia ha un nome : dipendenza dal sesso .. come vanno spesso detto i miei terapeuti. Ma la verità è che penso che non ci abbiano capito nulla. La mia vera droga non è il sesso,ê il desiderio. Sentirmi guardata osservata in modo molesto, scopata furiosamente...sentire le mani di un uomo che mi stringono i fianchi, sentirlo spingere il suo cazzo dentro così forte che sembra voglia sfondarmi la fica e toccarmi le viscere.... Sono queste le cose di cui non posso fare a meno, è il desiderio a nutrirmi e ciò da cui sono veramente dipendente. Senza , sono tormentata da un vuoto che non saprei spiegare ma che quando si riempie mi fa sentire completa connessa a me stessa.Forse sono ninfomane e dovrei farmi curare da uno bravo, o forse sono una disperata o solo una zoccola. E tu ,lettore, come mi definiresti??
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