Memorie di una puttana

Mi aveva contattata sul sito dove c'era il mio annuncio e mi aveva chiamata . Mi ha dato l'indirizzo di un hotel. Una volta arrivata fuori l'albergo, seguendo le sue direttive, lo ho avvisato. Lui mi ha detto di andare al bar dell'hotel e che mi avrebbe raggiunta lì. Eseguo i suoi ordini e vado verso il bar che è praticamente vuoto,prendo posto a sedere dicendo al cameriere che attendo una persona ospite della struttura. Indosso un cappotto in pelle e , come da lui richiesto,sotto ho solo la lingerie : un body di pizzo nero con reggicalze ed autoreggenti nere.ai piedi décolleté rosse laccate con tacco a spillo, abbinate al colore del mio rossetto.Vedo arrivare un uomo di mezza età ,molto ben vestito, brizzolato, piuttosto alto e corpulento.Ci presentiamo, anche se mi aveva già detto al telefono di chiamarsi Mauro, e lui mi dice che sono ancor più bella che in fotografia. Ordina una bottiglia di vino rosso con un tagliere di salumi e iniziamo a chiacchierare del più e del meno per rompere il ghiaccio. Mentre mi chiedo perché abbia preferito vedermi prima al bar e non direttamente in camera, facendo le mie congetture, lui ,che è girato di spalle al bancone , mi chiede di accavallare le gambe spostando il cappotto per mostrare l'orlo della calza autoreggente attirando così l'attenzione del giovane cameriere. "Ti sta guardando?" Mi domanda , e quando annuisco sospira e si sistema la patta dei pantaloni come se sentisse l'eccitazione montare. Il ragazzo al bancone si sente osservato ed incoraggiato quindi a continuare a guardare. Mauro mi dice di allargare un po' la scollatura mostrando il body di pizzo. A quel punto il cameriere viene a prendersi il tagliere ormai vuoto e mi lancia uno sguardo eloquente che io ricambio e gli sorrido. Quando si allontana Mauro mi porge un block notes e una penna dicendomi di scrivere quello che lui mi detta : siamo nella camera 203, dove a breve chiederemo una cena con il servizio in camera. Se verrai potrai farmi qualsiasi cosa tu voglia. Mio marito sarà in bagno e non ci darà fastidio, si limiterà a masturbarsi mentre mi sente godere. Sono perplessa, non ero pronta a nulla del genere e lo faccio presente, ma Mauro mi assicura che ci sarà una buona ricompensa per tutto questo e che si assume le responsabilità di qualsiasi cosa possa accadere. Quando ci alziamo faccio come mi dice lui e do il bigliettino al ragazzo. Una volta saliti in camera, io mi tolgo il cappotto e resto in lingerie. Mauro mi guarda, mi dice che sono una troia perfetta, con le mie tette superbe ed il mio culo pieno e sodo ..per non parlare del mio sguardo da maiala vera e la mia bocca che sembra disegnata per accogliere cazzi. Lo ammetto, i suoi complimenti mi eccitano... così come il suo sguardo da maiale bavoso così in contrasto con il suo aspetto da uomo perbene. Mauro a questo punto richiede il servizio in camera e attendiamo. Quando bussano alla porta lui si chiude in bagno. Apro io la porta direttamente in intimo, rischiando che qualcuno mi veda. Il giovane entra e a dispetto della sua aria da bravo ragazzo, ha uno sguardo sicuro . Per un attimo sono io a sentirmi in imbarazzo , ma cerco di stemperarlo. Mi siedo sul letto chiedendo a lui di mettersi accanto a me. Gli chiedo se ha mai fatto qualcosa del genere e lui mi dice di no, gli guardo il cavallo dei pantaloni e vedo che è già bello duro e pronto all'uso. Allungo subito una mano dicendogli che nonostante non sia avvezzo a certe cose non mi sembra un tipo timido. Lui si lecca le labbra e le morde, il suo arrapamento è tangibile, in tutti i sensi, e infatti gli stringo il cazzo durissimo nei pantaloni. Lui mi dice di non avere troppo tempo prima che si chiedano dove sia finito, e allora capisco che devo sbrigarmi. Gli tiro fuori il cazzo e noto con piacere che è pure piuttosto grosso, resto seduta sul letto mentre lui si alza e me lo infila tutto in bocca ..mentre succhio esagero con i rumori perché voglio che Mauro dal bagno capisca quello che sta succedendo. Poi lui mi dice di girarmi e fargli vedere che spettacolo sono a pecora,mi dà una ripassata con la lingua su culo e fica e me lo sbatte dentro in un colpo netto mentre mi tiene per i miei lunghi capelli neri, pochi colpi e mi sborra sulla schiena, dandomi della zoccola in calore . Mi chiede un tovagliolo ed io gli dico che ho un'idea migliore, può usare la mia lingua come un kleenex. Non se lo fa ripetere due volte e si fa pulire il cazzo con la bocca.Quando va via , Mauro esce dal bagno con il cazzo in mano chiedendomi di farmi sborrare in bocca....gli faccio segno con il dito di avvicinarsi e quando gli lecco la cappella noto che è bagnatissima e sta per esplodere ...mi chiede quanto fosse grande il cazzo del cameriere e quanto mi avesse sfondata.."era davvero enorme" gli dico, aprendo le gambe e mostrandogli la fica aperta dai colpi del suo cazzo,lui allunga la mano per toccarla e a quel punto esplode sul mio viso e le mie tette . So che voleva venirmi in bocca e quindi con le dita ne raccolgo un po' dalla faccia e la lecco. Mentre mi do una ripulita lui prepara "il regalino" per me ed io gli chiedo una curiosità : perché non hai voluto guardare? Perché pagare una puttana per sentire un altro scoparla e non vederla neppure?...lui senza esitazione mi risponde che la sua fantasia più grande è quella di essere sposato con una ninfomane che si porta gli uomini in casa a sua insaputa , e di poterla solo origliare e spiare di nascosto per non farle sapere che in realtà sa tutto e ci gode perché è un depravato. Voleva provare qualcosa di quanto più simile all'ebbrezza di sentirsi cornuto. Prendo la busta che ha preparato per me, rimetto il cappotto e ,con l'augurio di rivederlo, vado via. Uscita dall'hotel, mentre cammino ,non posso fare a meno di pensare a quanto io faccia questo mestiere per vocazione: adoro esplorare le perversioni mie e quelle altrui, scoprire le mille sfumature della sessualità e quanti può essere profonda la depravazione. Non saprei vivere senza tutto questo, è la mia passione, la mia droga. E torno verso casa già pensando alla prossima avventura.