L’avvocatessa avversaria

di
genere
confessioni

Chi nella vita non ha mai avuto bisogno di un avvocato? Beh, penso che un avvocato faccia sempre bene averlo. Io ho il mio, e da quando sono separato mi ha difeso tante volte in tribunale. In una delle ultime udienze ho conosciuto anche la nuova avvocatessa della mia ex, una donna sopra i 40, una di quelle che nelle aule si fa rispettare, un tipo tosto anche troppo. L’ultima udienza è finita in mio favore e quando dopo, mi sono salutato con il mio avvocato, me la sono ritrovata davanti ancora incazzata di com’era finita al piano superiore, iniziamo a discutere e chiaramente abbiamo pareri e vedute diverse, e tra una discussione ed un’altra le dico che se vuole parlarmi può invitarmi al suo studio e parlare. Dopo qualche giorno mi arriva questa chiamata, appuntamento fissato, chiaramente dovendo andare nella tana del lupo mi preparo le risposte e mi acchito un po, ma mai avrei pensato che succedesse ciò che sto per raccontare. Arrivato presso il suo studio, mi accoglie la sua segretaria, mi fa accomodare e nell’attesa mi offre anche un caffè, finalmente arriva il mio turno, sono l’ultimo appuntamento è una volta entrato lei liquida la sua segretaria. I toni della discussione sono evidentemente più bassi, tranquilli, tanto che me la osservo, pantalone nero con giacca dello stesso colore e camicia bianca, classico abbigliamento informale, nel mentre parliamo e le racconto le mie ragioni della chiusura della storia, lei capisce che la sto scrutando, m’immagino le forme sotto quella camicetta,e da far suo si copre, ma in realtà vedo un po di imbarazzo sul suo viso. Non è molto alta, hai capelli castani ricci, mossi, labbra rifatte leggermente un po più sporgenti. Per spezzare questa atmosfera lei mi offre un altro caffè, accetto, si alza e si dirige verso la macchinetta del caffè ed io ne approfitto per guardarle il culo, Lei lo sa, e quindi un po ancheggia, tornata dietro la scrivania ricominciamo a parlare ma io sono cotto, la osservo mentre parla ma la immagino nuda, lei, da donna vissuta e da avvocato esperto capisce la situazione e si toglie la giacca e scopro che da sotto la acrivania si è tolta anche le scarpe col tacco, quando rialzò lo sguardo vedo che lei abbozza un sorriso e abbassa la testa e mi chiede cosa stessi guardando, a qual punto le dico che le guardavo i piedi, mi piacciono, un 36/37 con smalto nero, come quello sulle mani, e senza pudore le dico che mi piacerebbe toccarli o che toccassero me, e lei mi dice di essere sposata e che quindi non può, incalzò il discorso, in quelle quattro mura chi poteva mai sapere o vedere? Sarebbe stato il suo segreto e nel mentre le parlo le sfioro le mani e con una gamba le sfioro il piede, lei mi guarda un po stupita un po desiderosa di capire dove si può finire, a quel punto le chiedo se vuole che vado via e lei mi risponde con un gesto facendomi capire di no, allora le ho detto di venirsi a sedere vicino a me scalza, e quando mi si è avvicinata mi sono girato per baciarla, l’avvocato non ha opposto resistenza, Anzi mi ha aperto la bocca e mi ha baciato da porca, con la lingua fuori, ho iniziato a toccarle il seno da sopra la camicia, poi un bottone alla volta glielo sbottonata tutta e ho potuto ammirare quel seno prosperoso, una quarta di taglia con capezzoli grandi che ho iniziato a leccare prima a destra, poi sinistra, cazzo mi sarei fatto allattare, lei sospira, ansima e quando incrocia il mio sguardo sorride, nel frattempo le sue mani vanno subito al sodo, mi accarezza il cazzo da sopra i pantaloni e quando mi alzo per baciarla ancora la troia resta seduta mi sbottona i pantaloni mi tira fuori il cazzo e inizia un meraviglioso pompino, si mette tutta la cappella in bocca, la succhia avidamente mentre le mani mi accarezzano le palle, non posso fare altro che assecondarla, mi tolgo i pantaloni mi siedo sulla sedia e le divarico le gambe offrendole tutto il pacco lei alterna bocchino e sega poi si mette il cazzo in mezzo al seno, lo stringe e me lo sega, sono in estasi, le lascio fare ciò che vuole fino a quando si alza si tira giù le mutande e si siede tutta aperta davanti a me sulla sua scrivania, mi abbasso a leccarle la fessa, completamanetw rasata, penso sia sia fatta il laser per i peli su tutto il corpo, è liscia morbida, carnosa e anche bagnata, affondo le dita la stimolo mentre le lecco il clitoride, Lei ansima, ha i brividi e più Lecco più lei ansima e più le vibrano le tette che scendono bellissime. Mi alzo, mi sputo sul cazzo e glielo struscio sulla fessa, una, due, tre, quattro volte e quando la sento pronta glielo infilo dentro, la sbatto lentamente, lo lascio entrare tutto e poi lo tiro fuori, la troia si sta allagando ma tra un sospiro e un’ansimare mi dice di sbatterla e a qual punto incalzo il ritmo, le mie palle le sbattono addosso e la scopo forte, sempre più forte, mi fermo me la giro a pecora sulla scrivania e di nuovo a ritmo sostenuto le scopo la fessa, le stringo il seno poi con una mano la sculaccio e con l’altra le tiro i capelli, lei mi implora di continuare, sta godendo, e nel frattempo mi riempie di parolacce, dal bastardo all’uomo di merda ma mi dice di continuare a fotterla ed io me la fotto, cambio posizione, mi siedo sulla sedia e mi faccio cavalcare, prima di faccia, poi di spalle, ormai sono passati minuti a scopare ma lei non accenna a fermarsi, e allora decido di scoparmela in piedi, di faccia, le alzo una gamba sulla scrivania e le metto di nuovo il cazzo dentro fino a quando lei inizia ad urlare e a vibrare fin quando non raggiunge l’orgasmo e mi viene sul cazzo e con il gli occhi sporchi del trucco che ormai si è sciolto e con l’espressione di una puttana che ha goduto mi fa sedere sulla sedia ed inizia a leccarmi il buco del culo mentre con le mani mi segna, poi ricomincia a succhiare e la stronza inizia a massaggiarmi il buco del culo, cazzo quanti mo ha fatto venire duro e come sto godendo, e dopo qualche minuto così le esplodo 7/8 schizzi di sborra che la colpiscono ovunque, viso, capelli, occhi e bocca, lei gode mentre io avevo il mio orgasmo, mi ripulisce con la bocca il cazzo e mi offre una sigaretta poi m’invita a vestirmi perché tra poco verrà a prenderla suo marito per portarla fuori a cena ed io penso che zoccola ho incontrato. Quella è stata la prima ed unica scopata fatta insieme, e dopo qualche tempo lo raccontai al mio avvocato che rimase incredulo finquando non se la scopò pure lui.
scritto il
2025-11-04
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