Io e Lei
di
Mark_69
genere
trans
Da poco passati i 25 anni di età ruppi burrascomente con la mia lei.
Una sera, triste e deluso ma con una gran voglia di placare i miei istinti cercai per le strade di Roma una qualche prstituta per godere di qualche momento di sesso.
Pioveva forte e faceva freddo, le strade erano deserte e stavo quasi per rinunciare quando mi trovai a passare in una via zona Flaminio dove si trovavano i trans.
Non avevo mai frequentato il terzo sesso, non ero neanche interessato a farlo.
Sotto la pioggia stava una splendida figura femminile seminuda, un decoltè praticamente totale che esponeva uno splendido seno ed un gonnellino quasi inestente sotto percorso da una brasiliana
che evidenziava uno splendido sedere che sembrava essere fatto di marmo; al tutto si aggiungevanouna pelle color mulatto, due occhi grandi e scuri, profondi ed una capigliatura lunga e mora.
Fosse stata un' altra sera avrei tirato dritto, ma quella volta le sensazioni che mi portavo dentro mi spinsero a fermarmi.
Parlai con la trans, jessica (come avrebbe potuto chiamarsi in altro modo?), stabilimmo il prezzo e ci dirigemmo in una zona vicina dove lei possedeva un piccolo appartemento casa/lavoro.
L' ambiente era pulito e confortevole, il letto tondo e grande con lenzuola color viola ci accolse e da subito jessica mi fece cambiare idea sul terzo sesso.
Mi baciò e carezzò ovunque appassionatamente,
mi fece un pompino mai provato prima, penetrai il suo fondoschiena che stringeva in modo fantastico il mio sesso eccitato mentra da dietro le mie mani carezzavano i suoi seni sodi ed infine mi fece ripulire e mi accolse ancora nella sua bocca bevendo tutto il mio piacere.
Da quella sera tornai spesso da lei e per molto tempo fu un rapporto a senso unico in cui io godevo nel possedere quella splendida
donna trans.
Con l' andare della frequentazione le cose cambiarono, jessica, di tre anni più giovane di me, comincio a provare un sentimento
nei miei confronti ed i nostri appuntamenti si spostarone nel week end, nel suo tempo libero, oramai non ero pù un cliente.
Ovviamente sapevo che mi desiderava anche lei, ma la cosa non mi interessava più di tanto.
Un giorno di pioggia, gocce sui vetri, nudi sul letto, io appagato da lei, mi ritrovai a pensare di come mi trovassi bene in quella
situazione, mentre lei con gli occhi chiusi piangeva sommessamente probabilmente ripensando ad un piccolo problema che aveva avuto
con una sua amica.
Mi ritrovai a guardarla, cosi delicata e cosi dolce, sempre completamente disponibile nei miei confronti.
Mi venne una strana oglia di consolarla e inziai a baciarle i seni.
Il suo pianto si fece più forte ed io per la prima volta misi la mano intorno al suo sesso, per la prima volta stringendolo forte ed inizia a scorrerlo lentamente.
Sempre ad occhi chiusi smise di piangere ed emise un sospiro ma non disse nulla, forse non credeva nemmeno a quello che stava accadendo o forse aveva paura di rovinare la magia di quel momento.
Mentre le baciavo i seni la guardai e quell' espressione di piacere sul suo volto mi fece perdere il controllo di me stesso, dai suoi
seni passai a baciare il suo ventre e pochi istanti dopo bacia la punta del suo pene.
Dopo un piccolo bacio con la lingua scesi dalla cappella lungo l' asta, risalii lentamente con dei bacetti mentre lo tenevo sempre saldamente in mano ed una volta risalito sulla cappella aprii la bocca e lo accolsi; una sensazione strana, ma non brutta mi saliva dentro.
Quando poi lo sentii farsi duro, crescermi in bocca il fatto di sapere che stava godendo grazie a me, lasciai quasiasi inibizione e cercando di fare tutto quello che lei faceva sempre a me inizia il mio primo pompino;
Il pene era diventato un bel cazzo, i suoi sospiri rantoli di piacere ed arrivai fino alla fine accompagnandola nel momento del godimento e ricmbiai la sua disponibilità bevendo tutto il suo seme.
Il nostro rapporto era cambiato, lei sempre tutta per me ma ora io la ricambiavo con i miei pompini.
Sapevo che mi desiderava del tutto, ma il piatto forte non le veniva concesso o perlomeno non era ancora mai accaduto.
Oramai anche io provavo un sentimento per lei ed una sera fu il suo compleanno; dopo la cena e la torta eravamo nudi sul letto mentre lei mi baciava il petto dopo aver appagato i miei istinti grazie ad una splendida inculata.
Distesa su di me, cazzo contro cazzo; il mio oramai semimoscio ma il suo gonfio di eccitazione, forse nella sua mente si aspettava che le facessi l' oramai solito pompino.
Mentre si muoveva un pò su e giù con la bocca sul mio petto inarcai leggermente la schiena facendola scivolare verso il basso e la sua asta venne a contatto con le miei testicoli; senza dire nulla allargai leggermente le cosce e così scivolò ancora e si trovò con la sua cappella tra l' inizio sempre dei miei testicoli e la zona del mio perineo.
Sempre continuando senza dire nulla chiusi gli occhi e mi rilassai; avevo appena visto un' espressione di incredulità sul suo viso, di genuina sorpresa.
Come mesi prima ancora una volta forse non credendo quello che stava accadendo o forse aveva paura di rovinare la magia di quel momento,
lentamente poggiò meglio il suo cazzo lungo il solco tra le mie natiche e la cappella più decisa sul mio buchetto.
Inizio a massaggiarmi e baciarmi il petto con una passione sempre maggiore, la mia arrendevolezza la sta arrapando come non mai.
Carezza dopo carezza, bacio dopo bacio, lentamente si stava facendo sempre più sicura ed intraprendente, ad occhi chiusi sentii la sua mano bagnata della sua saliva circordare la sua capelle e massaggiare il mio buco con lo scopo di lubrificare il tutto.
Spinse e fu dentro di me, feci un sobbalzo ed un sospiro, fastidio, sorpre e piacere insieme.
Immediatamente chiuse la mia bocca con uno splendido bacio avvilupando la sua lingua alla mia e non la lasciò più fino al terminre del rapporto; bisogna dire che essendo sotto cure ormonali varie la sua resistenza nella durata dell' amplesso era di molto maggiore rispetto alla mia e a quella di tutte le persone che non fanno trattamenti di questo tipo.
Mi prese a lungo e bene, mi riempi con il suo seme. In perenne eccitamento mi prese ancora due volte ed ogni volta i suoi orgasmi furono abbondanti, quasi violenti.
Prima che mi prendesse la terza volta, in un momento di pausa prima che rientrasse in me mi girai offrendole il mio culo da dietro; subito arrapata rientrò in me e da dietro unì la sua bocca alla mia mentre le sue mani a momenti mi tenevano per i fiachi o mi carezzavano le spalle o il petto.
Io sapevo che una volta ancora il nostro rapporto stava cambiando e provai anche stavolta un gran piacere nel sapere che grazie a me stava godendo.
Da quel giorno il nostro rapporto per i due anni successivi fu alla pari, senza limiti.
Alla fine lei dovette tornare nel suo paese di origine per seguire la sua famiglia e da allora non la vidi più, ma fù comunque una bella storia durata in tutto quasi tre anni.
Una sera, triste e deluso ma con una gran voglia di placare i miei istinti cercai per le strade di Roma una qualche prstituta per godere di qualche momento di sesso.
Pioveva forte e faceva freddo, le strade erano deserte e stavo quasi per rinunciare quando mi trovai a passare in una via zona Flaminio dove si trovavano i trans.
Non avevo mai frequentato il terzo sesso, non ero neanche interessato a farlo.
Sotto la pioggia stava una splendida figura femminile seminuda, un decoltè praticamente totale che esponeva uno splendido seno ed un gonnellino quasi inestente sotto percorso da una brasiliana
che evidenziava uno splendido sedere che sembrava essere fatto di marmo; al tutto si aggiungevanouna pelle color mulatto, due occhi grandi e scuri, profondi ed una capigliatura lunga e mora.
Fosse stata un' altra sera avrei tirato dritto, ma quella volta le sensazioni che mi portavo dentro mi spinsero a fermarmi.
Parlai con la trans, jessica (come avrebbe potuto chiamarsi in altro modo?), stabilimmo il prezzo e ci dirigemmo in una zona vicina dove lei possedeva un piccolo appartemento casa/lavoro.
L' ambiente era pulito e confortevole, il letto tondo e grande con lenzuola color viola ci accolse e da subito jessica mi fece cambiare idea sul terzo sesso.
Mi baciò e carezzò ovunque appassionatamente,
mi fece un pompino mai provato prima, penetrai il suo fondoschiena che stringeva in modo fantastico il mio sesso eccitato mentra da dietro le mie mani carezzavano i suoi seni sodi ed infine mi fece ripulire e mi accolse ancora nella sua bocca bevendo tutto il mio piacere.
Da quella sera tornai spesso da lei e per molto tempo fu un rapporto a senso unico in cui io godevo nel possedere quella splendida
donna trans.
Con l' andare della frequentazione le cose cambiarono, jessica, di tre anni più giovane di me, comincio a provare un sentimento
nei miei confronti ed i nostri appuntamenti si spostarone nel week end, nel suo tempo libero, oramai non ero pù un cliente.
Ovviamente sapevo che mi desiderava anche lei, ma la cosa non mi interessava più di tanto.
Un giorno di pioggia, gocce sui vetri, nudi sul letto, io appagato da lei, mi ritrovai a pensare di come mi trovassi bene in quella
situazione, mentre lei con gli occhi chiusi piangeva sommessamente probabilmente ripensando ad un piccolo problema che aveva avuto
con una sua amica.
Mi ritrovai a guardarla, cosi delicata e cosi dolce, sempre completamente disponibile nei miei confronti.
Mi venne una strana oglia di consolarla e inziai a baciarle i seni.
Il suo pianto si fece più forte ed io per la prima volta misi la mano intorno al suo sesso, per la prima volta stringendolo forte ed inizia a scorrerlo lentamente.
Sempre ad occhi chiusi smise di piangere ed emise un sospiro ma non disse nulla, forse non credeva nemmeno a quello che stava accadendo o forse aveva paura di rovinare la magia di quel momento.
Mentre le baciavo i seni la guardai e quell' espressione di piacere sul suo volto mi fece perdere il controllo di me stesso, dai suoi
seni passai a baciare il suo ventre e pochi istanti dopo bacia la punta del suo pene.
Dopo un piccolo bacio con la lingua scesi dalla cappella lungo l' asta, risalii lentamente con dei bacetti mentre lo tenevo sempre saldamente in mano ed una volta risalito sulla cappella aprii la bocca e lo accolsi; una sensazione strana, ma non brutta mi saliva dentro.
Quando poi lo sentii farsi duro, crescermi in bocca il fatto di sapere che stava godendo grazie a me, lasciai quasiasi inibizione e cercando di fare tutto quello che lei faceva sempre a me inizia il mio primo pompino;
Il pene era diventato un bel cazzo, i suoi sospiri rantoli di piacere ed arrivai fino alla fine accompagnandola nel momento del godimento e ricmbiai la sua disponibilità bevendo tutto il suo seme.
Il nostro rapporto era cambiato, lei sempre tutta per me ma ora io la ricambiavo con i miei pompini.
Sapevo che mi desiderava del tutto, ma il piatto forte non le veniva concesso o perlomeno non era ancora mai accaduto.
Oramai anche io provavo un sentimento per lei ed una sera fu il suo compleanno; dopo la cena e la torta eravamo nudi sul letto mentre lei mi baciava il petto dopo aver appagato i miei istinti grazie ad una splendida inculata.
Distesa su di me, cazzo contro cazzo; il mio oramai semimoscio ma il suo gonfio di eccitazione, forse nella sua mente si aspettava che le facessi l' oramai solito pompino.
Mentre si muoveva un pò su e giù con la bocca sul mio petto inarcai leggermente la schiena facendola scivolare verso il basso e la sua asta venne a contatto con le miei testicoli; senza dire nulla allargai leggermente le cosce e così scivolò ancora e si trovò con la sua cappella tra l' inizio sempre dei miei testicoli e la zona del mio perineo.
Sempre continuando senza dire nulla chiusi gli occhi e mi rilassai; avevo appena visto un' espressione di incredulità sul suo viso, di genuina sorpresa.
Come mesi prima ancora una volta forse non credendo quello che stava accadendo o forse aveva paura di rovinare la magia di quel momento,
lentamente poggiò meglio il suo cazzo lungo il solco tra le mie natiche e la cappella più decisa sul mio buchetto.
Inizio a massaggiarmi e baciarmi il petto con una passione sempre maggiore, la mia arrendevolezza la sta arrapando come non mai.
Carezza dopo carezza, bacio dopo bacio, lentamente si stava facendo sempre più sicura ed intraprendente, ad occhi chiusi sentii la sua mano bagnata della sua saliva circordare la sua capelle e massaggiare il mio buco con lo scopo di lubrificare il tutto.
Spinse e fu dentro di me, feci un sobbalzo ed un sospiro, fastidio, sorpre e piacere insieme.
Immediatamente chiuse la mia bocca con uno splendido bacio avvilupando la sua lingua alla mia e non la lasciò più fino al terminre del rapporto; bisogna dire che essendo sotto cure ormonali varie la sua resistenza nella durata dell' amplesso era di molto maggiore rispetto alla mia e a quella di tutte le persone che non fanno trattamenti di questo tipo.
Mi prese a lungo e bene, mi riempi con il suo seme. In perenne eccitamento mi prese ancora due volte ed ogni volta i suoi orgasmi furono abbondanti, quasi violenti.
Prima che mi prendesse la terza volta, in un momento di pausa prima che rientrasse in me mi girai offrendole il mio culo da dietro; subito arrapata rientrò in me e da dietro unì la sua bocca alla mia mentre le sue mani a momenti mi tenevano per i fiachi o mi carezzavano le spalle o il petto.
Io sapevo che una volta ancora il nostro rapporto stava cambiando e provai anche stavolta un gran piacere nel sapere che grazie a me stava godendo.
Da quel giorno il nostro rapporto per i due anni successivi fu alla pari, senza limiti.
Alla fine lei dovette tornare nel suo paese di origine per seguire la sua famiglia e da allora non la vidi più, ma fù comunque una bella storia durata in tutto quasi tre anni.
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Commenti dei lettori al racconto erotico