Quando lui si occupa solo di te

di
genere
masturbazione

Ho avuto una giornata terribile al lavoro, sono tornata a casa e mi sono buttata a letto vestita. Il mio fidanzato è tornato poco dopo rispetto a me e, come sempre, ha cominciato a parlare senza nemmeno fermarsi a respirare, raccontandomi tutte le 9 ore che ha passato senza di me. Io sono davvero troppo stanca e depressa, gli rispondo praticamente a monosillabi e lui se ne rende conto, mi chiede cosa non vada e io gli racconto rapidamente delle cose che mi hanno dato fastidio oggi, "Voglio solo riuscire a non pensare a nulla" concludo. Intanto che parlavo lui é andato nel bagnetto che da su camera nostra, mi viene quasi da pensare che mi abbia mezza ignorata, non sarebbe affatto da lui e infatti, mentre si lava le mani, lo sento dire solamente "mhh riassumendo: il tuo capo fa schifo, i tuoi colleghi peggio e la prossima volta che chiama quella tua zia rompicazzo ci parlo io, ok? Per quanto riguarda la cena ho già scritto un'ordinazione alla pizzeria, ci portano da mangiare tra un'oretta. Adesso tu occupati solo di rilassarti che di distrarti e non farti pensare a nulla me ne occupo io.". Mi sto ancora compiacendo del fatto che quel chiacchierone del mio ragazzo sia riuscito non solo a stare zitto e ascoltarmi, ma addirittura a farlo mentre si levava quei benedetti vestiti da lavoro con i quali riempie sempre casa di polvere, quando lo vedo uscire dal bagno: ha solo i pantaloni della tuta addosso, é a petto nudo e con la luce del lampadario la sua pelle scura risalta a meraviglia, mi perdo a fissare i pettorali appena accennati e i rasta che, essendo cresciuti parecchio, arrivano quasi a sfiorarli. Si avvicina al letto, lega i suoi amati rasta in uno chignon, si china verso di me e mi trascina fino a che ho le gambe fuori dal letto. Gli dico che è troppo tardi per metterci a combinare qualcosa, che io sono troppo stanca per occuparmi anche di qualsiasi cosa abbia voglia di fare e lui prende semplicemente a darmi un milione di bacetti su tutta la faccia, evitando costantemente la bocca. Quando finalmente si decide a parlare dice solo: "infatti tu non devi fare nulla, guarda, pure ai pantaloni ci penso io..." e me li sfila "...tu pensa solo a rilassarti ".
Finalmente mi dà il bacio in bocca che tanto aspettavo, poi scende subito verso il basso, fermandosi però di scatto, mi fissa per un secondo e alla fine mi tira su prendendomi delicatamente dalle spalle. Apre la felpa, guarda il reggiseno che indosso con aria accigliata, "eri talmente stanca che non hai avuto nemmeno voglia di togliere l'affare che dici sempre di odiare?", mi stampa un'altra infinita serie di baci mentre armeggia con il gancetto, dopo tanto tempo non ha ancora imparato ad aprirlo rapidamente, forse perché io lo porto davvero raramente. Quando finalmente la pressione di quell'indumento infernale svanisce lo abbraccio e lo tengo impegnato per un po' con una lunga serie di baci che ci tolgono il fiato. Appena finiamo di baciarci lui smette anche di toccarmi le tette come stava facendo, come se fosse appena ritornato in se e si fosse ricordato qual'era il piano iniziale: "Per prima cosa rimettiti questa, non vorrei che congelassi, solo, se non ti spiace, la teniamo un po' aperta...il panorama non è affatto male" ride da solo della sua battuta mentre mi infila la giacca e la chiude fino a sotto al seno. Io sono il ritratto della perplessità e questo lo fa sorridere anche di più, mi riaccompagna giù, sistemando un cuscino sotto la mia testa per farmi stare sdraiata comoda. Il sedere è l'ultimo pezzo del mio corpo che poggia sul letto,le gambe sporgono talmente tanto che posso appoggiare comodamente i piedi sul pavimento e lui ci si siede proprio in mezzo. Provo ad alzare la testa per chiedergli cos'abbia in mente ma lui mi sussurra semplicemente di fidarmi e rilassarmi e accompagna questa frase con il movimento dell'indice che prima mi fa segno di fare silenzio, poggiandosi sulle sue labbra, e poi scivola lentamente tra le mie, che nonostante siano coperte dalle mutandine decisamente lo sentono passare. Comincia a farmi i grattini dall'ombelico fino alle cosce, mi solletica fino a che le mie gambe non cominciano auoversi un po', solo a questo punto passa a toccarmi effettivamente tra le gambe, anche se si ostina a non levarmi quell'ultimo maledetto pezzo di stoffa. Mi massaggia da sopra le mutande per un tempo che mi sembra infinito, poi ripassa di nuovo con l'indice lungo tutto il solco tra le labbra, "mhhh direi che sei pronta" sentenzia, e finalmente, mi sveste completamente. "Mi spiace che tu abbia dovuto aspettare, vedrai che ne varrà la pena..." a malapena capisco quello che dice perché il maledetto ragazzo che amo ha detto questa frase a due millimetri dalla mia figa bagnata, quindi ogni singola parola che gli è uscita di bocca mi ha accarezzata con fiotti d'aria calda che mi hanno fatto decisamente pregustare quello che sarebbe venuto dopo. Contrariamente a quello che mi sarei aspettata decide di partire lentamente: mi bacia le cosce, poi il monte di venere e perfino le labbra esterne alla, fine, quando penso di non reggere più, finalmente si butta. Mi infila la lingua tra le labbra, fa su e giù un paio di volte e poi la irrigidisce usandola per penetrarmi. Mentre fa dentro e fuori con la lingua io non riesco a stare ferma continuo auovere il bacino e lui mi segue con la testa, perfettamente a ritmo. Dopo un po' dice "Ok, ora ho bisogno che tua stia ferma, puoi farlo?" mi chiede ansimando. Fa passare la mia gamba sinistra sulla sua spalla, poi anche la destra, ora sono letteralmente appesa a lui, con la sua faccia agganciata a tre centimetri dalla mia figa. Nemmeno il tempo di rendermene conto che lui la raggiunge con le dita e la allarga, si fionda sul clitoride leccandolo prima piano e poi un po' più forte, facendo un milione di giri attorno e dandogli piccoli rapidi colpetti con la punta della lingua. Ansimo sempre di più, potrei anche venire se solo lui non si fermasse per informarmi che vorrebbe provare a fare una cosa, io gli dico di sì senza nemmeno chiedere. Mi fa toccare di nuovo per terra con piedi, si mette in ginocchio troneggiando su di me, e, mentre mi fissa, infila dentro di me solamente il medio, sorride mentre comincia a muoverlo, "tranquilla non era questo l'esperimento". Con la mano libera mi spalanca più che può la figa, raggiunge il piccolo cappuccio di pelle che copre il clitoride e lo solleva, sento quella parte così sensibile esposta all'aria solamente per un secondo perché viene subito coperta dalle sue labbra. Prima lo bacia e poi comincia succhiarlo. Lentamente, lo tira piano piano con le labbra, mi osserva in continuazione, io inizialmente non sono sicura che mi piaccia perché è una sensazione molto forte, dopo poco però comincio ad ansimare ed a sentirmi le gambe leggere. Lui smette di guardarmi, chiude gli occhi e si dedica solo a succhiare, andando a ritmo con miei gemiti, quando aspira forte e lo trattiene per un secondo, penso sempre di stare per esplodere, mi trattengo a stento. Lascia andare per un istante il mio povero clito che ormai é rosso e duro come non lo è mai stato, muove il dito rapidamente dentro di me, io però non resisto e muovo il bacino alla disperata ricerca della sua bocca. Spalanco la figa con le mie stesse mani, lui finalmente sfila il dito e si china nuovamente tra le mia cosce, prima raccoglie un po' del mio stesso liquido con la lingua e lo spalma sul clitoride come si deve e poi riprende a succhiarlo, fortissimo, sento il rumore dei suoi risucchi fino a che i miei gemti si fanno troppo forti. Riesco solo a dirgli "attento amore!!!" prima di squirtare più di quanto abbia mai fatto, lui riesce a spostare la faccia per tempo e da giusto gli ultimi tocchi con le dita. Quando mi calmo lui smette di sfregare come un ossesso e mi copre la figa con la mano, io sto tremando e mi si chiudono in automatico le cosce su di lui. Dopo non so quanto le forze mi abbandonano definitivamente e le gambe mi crollano abbandonate ai lati, penso che non potrò camminare molto presto. Lui si alza senza dire nulla, va in bagno e ritorna con un un asciugamano bagnato, mi dà una ripulita e io mi accorgo che ha la mano destra grinza, immagino di essermi bagnata proprio tanto prima. Senza che io possa nemmeno pensare di oppormi me lo ritrovo davanti che mi infila mutande e pantaloni del pigiama, mi carica in braccio e, mentre mi porta sul divano, mi chiede se è riuscito a farmi non pensare a nulla, io annuisco, ancora a corto di fiato.
scritto il
2025-10-20
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