Inconsapevole Dea (prima parte)

di
genere
masturbazione

Difficile non immaginarla nuda.
L'avevo vista entrare dalla porta già cinque minuti prima, mentre ero alla cassa.
Piccola di statura, avrà avuto 18 o 19 anni, i tratti del viso marcati ma bellissimi, una bocca carnosa che era impossibile non fissare con insistenza ma ancora di più le curve favolose della gioventù consapevole ma non cosciente...i jeans non erano particolarmente stretti, ma lasciavano apprezzare le natiche alte e ben fatte e il giubbotto indossato ma aperto sul davanti lasciava intravedere un seno spettacolare, non esageratamente grande ma il giusto, sodo e tonico... abbastanza grande da aspettarsi che si muovesse ad ogni passo ma sembrava invece di marmo.
Quell'opera d'arte era nascosta dietro qualcosa, una maglietta forse, che sembrava parecchio sottile, anche se il giubbotto non lasciava molto spazio alla vista.
Cercai di concentrarmi sul cliente che avevo davanti e su quello che lo seguiva, mentre quell'angelo dai capelli neri girava per il negozio osservando la merce sugli scaffali, cercando chissà che cosa.
Eravamo a dieci minuti dalla chiusura, e già in situazioni normali a quell'ora acceleravo le operazioni per fare in modo che gli ultimi clienti non indulgessero troppo, ma quel giorno la mia fretta nel far uscire quelle due persone divenne abbastanza evidente.
Sperai che nessuno ci facesse caso, ma in realtà stavo facendo di tutto per mandare via tutti tranne lei.
Quando i due clienti uscirono potei finalmente darle tutta la mia attenzione e quelle che prima erano solo impressioni furono confermate.
Era splendida e magnetica, con un'aria vagamente svagata o comunque con un'espressione che non riuscivo perfettamente ad inquadrare.
Era girata verso lo scaffale degli accessori per gli smartphone, e mentre era intenta a guardare si lasciò cadere dalle spalle il giubbino, così mi fu chiaro che indossava un body di quelli con la gamba così alta che dalla linea di cintura dei jeans si vedeva un po'di pelle dei fianchi.
Mi mancó il fiato quando si girò verso la cassa, e capii cosa c'era che mi incuriosiva quando aveva il giubbotto addosso : sotto quel body sottile e attaccatissimo a quel corpo non c'era reggiseno, e quindi non c'era nulla a nascondere due bellissimi capezzoli, larghi e con le punte in su che sembravano chiedere attenzione a gran voce.
Credo di essere rimasto a bocca aperta per qualche secondo, e non sono sicuro che lei se ne fosse accorta o meno, e l'improvviso calore che sentii salirmi dal basso mi mise all'erta circa l'erezione prepotente che stava per arrivare.
Lei si avvicinò alla cassa sfogliando i giornali davanti al bancone, dandomi modo e tempo di godermi quello spettacolo come se fosse nuda.
Stavo impazzendo...
scritto il
2025-10-18
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