Prima esperienza....Con nonna
di
Vita Vissuta
genere
incesti
Carissimi lettori e lettrici vorrei anticipare che questi miei racconti non sono frutto di fantasia. Sono avvenimenti reali successi nel corso di 34 anni da quando è successo quello che sto per raccontare. Scrivo questo mio primo racconto che coinvolse forse la donna che ho amato di più da quando sono nato fino alla sua morte.
Io penso che l'incesto, se senza violenza ma consumato con amore, dove si è tutti consenzienti e tra le mura domestiche, non sia una pratica da depravati come vuol far sembrare la maggior parte della gente con mentalità ristrette e bigotte ma sia una prova d'amore che va oltre ogni cosa, perché il sangue che scorre nelle vene è il medesimo.
LA MIA PRIMA ESPERIENZA....CON NONNA
Era il mese di giugno del 1991 e come tutti gli anni la mamma e le sue sorelle affittavano un bungalow in un giardino privato di proprietà di loro amici per i tre mesi estivi a Marina di Massa.
Le prime tre settimane era occupato da nonna che aveva 62 e nonno che ne aveva più o meno una settantina, un uomo burbero che nella sua vita non ha fatto altro che lavorare,giocare a bocce, bere e dormire
I mesi successivi la casetta veniva occupato a giro dalla mia famiglia e dalle zie con i rispettivi mariti.
Ci porto mio padre e dopo un viaggio di un paio di ora dal basso piemonte arrivammo a destinazione.
Nonno si dileguava quasi subito per andare a cercare i soliti amici di pesca e bevute e se non era per mangiare e dormire non lo vedavamo quasi mai per tutte le vacanze.
Nonna disfava i bagagli e rasettava tutto per affrontare la vacanza comodamente.
Io che sono sempre stato il cucciolo di nonna l'aiutavo a sistemare. Oltretutto mi ero lasciato da poco con la fidanzata e ero un pò giù di morale quindi su consiglio di mamma, per cambiare aria, decisi di stare lì con i nonni.
Dopo pranzo mio papà ripartì per tornare a casa e nonna mi disse che bisognava andare al market li vicino per comprare almeno il pane e generi alimentari di prima necessità ma si sarebbe andata prima a lavare e a cambiare gli abiti sudati.
Il bungalow non era molto grande,era composto da una piccola camera con letto matrimoniale e un letto a castello, nella stanza di ingresso adibita anche a cucinino c'era un divano letto matrimoniale con una poltrona e un bagnetto con wc e lavandino quindi gli spazi da condividere erano molto pochi.
All'esterno c'era un grande porticato con una cucina in muratura un grande tavolo con otto sedie e due divanetti in vimini, li si mangiava e si passavano le ore relax
Arriviamo al sodo...nonna che era una bella donna con capelli sale e pepe con un taglio corto e giovanile, alta 1,70 per una sessantina di chili si teneva in forma con i lavori nei suoi frutteti, aveva un gran bel seno, almeno una 4ª, abbronzata già dal mese di maggio, la vita che faceva la manteneva sempre soda soprattutto nel glutei belli alti e proporzionati. Sul viso cominciavano a notarsi i segni del tempo ma sembrava più giovane di quello che era
Si prese un asciugamano l'intimo e una veste a fiori di quelle che si chiudono sul davanti e si avviò verso la doccia che si trovava nel retro,non era altro che uno box fatto di perline con una doccetta col tubo simile a quelle delle vasche da bagno una cosa molto rustica ma pratica.
Dopo qualche minuto che si stava lavando mi chiamò perché si era dimenticata di prendere lo shampoo per i capelli al che glie lo portai e nel porgerglielo si aprì generosamente la porta e la vidi girata di tre quarti ed era nuda. Lei con una braccio provava a coprirsi il generoso seno et porse quella libera per prendere il contenitore lasciando la porta che si aprì del tutto così fui libero di vedere il pelo riccio che copriva il monte di Venere. Rimasi bbolato e mentre lei mi guardava con un secco grazie chiuse la porta.
L'erezione fu quasi spontanea e volevo andarmi a segare ma in quel caso non lo feci, restai con ancora la visione di quel corpo nudo nella mente.
Quando nonna fini di lavarsi andammo a fare la spesa e nel tragitto, vedendomi pensieroso, chiese se qualcosa m'avesse turbato.
Gli risposi sinceramente e gli dissi che la vista di lei nuda mi aveva procurato un'emozione strana anche perché era la prima volta che vedevo una donna in carne e ossa completamente nuda.
Lei sorrise col suo fare sempre dolce e di tutta risposta mi disse che alla mia età le prime esperienze non sarebbero tardate ad arrivare.
Passarono alcuni giorni e io continuavo a farmi seghe sempre con l'immagine nuda di nonna nella mia testa.
Con lei la sera si parlava spesso anche perché la TV non c'era e venni a scoprire cose della mia famiglia che nessuno mi aveva mai detto, cose futili altre importanti altre solo pettegolezzi di paese ma si parlava liberamente di tutto, anche di sesso.
Mi chiese il motivo per il quale ci fu la rottura con la mia ex e gli dissi sinceramente che ci eravamo stancati di stare insieme per vari motivo. La prima era la mia voglia sessuale esagerata e lei era completamente contraria e la seconda che sarebbe andata a studiare a Bologna e non ero disposto per un rapporto a distanza. Nonna, dal suo canto mi raccontò una cosa che ne ero completamente allo scuro e mi fece però capire molte cose.
Mi raccontò che qualche anno prima che nascessi io, nonno ebbe un incidente che lo debilitò per qualche anno, cadde dal tetto del fienile fratturandosi le gambe e il bacino e questo incidente lo rese impotente.
Una sera, nell'ultima settimana di permanenza, nonno decise di andare a fare una pesca notturna e sarebbe rientrato la mattina seguente.
Nonna mi chiese se invece di dormire su quel scomodo divano dell'ingresso volevo condividere il lettone con lei e accettai volentieri.
Lei andava a letto sempre una mezz'oretta prima di me, mentre io stavo nel piccolo giardinetto al fresco.
Verso mezzanotte mi ritirai, mi spogliai e andai nel lettone con solo gli slip.
Nonna già dormiva alla sinistra del letto che era appoggiato alla parete ed era girata di schiena, c'era la piccola lucina notturna accesa sull'unico comodino, era coperta con un lenzuolino bianco che la copriva fino alle spalle perché l'aria era fresca e come lo alzai per coricarmi vidi che era completamente nuda.
Rimasi senza fiato a vedere quel corpo maturo ma stupendo e le sue belle chiappe sode col segno del costume e cercai di far meno rumore possibile per non svegliarla, mi coricai e spensi la luce. La stanza era molto buia e la sola luce che filtrava dalle persiane era quella che si vedeva dei lampioni del vicolo vicino
Sentivo il calore della sua pelle vocino alla mia.
Ero supino al lato destro del letto e lei girandosi verso di me ha appoggiato le sue tette al mio braccio e ha messo il suo braccio sul mio petto.
Distinguevo perfettamente la turgidità del suo capezzolo.
Dormiva serena e il suo respiro si fece lungo e profondo
Io non stavo capendo più niente e ero talmente emozionato e eccitato dalla cosa che il mio giovane pisello di diciassette centimetri divenne duro come la roccia.
Passarono almeno una decina di minuti,immobile come una statua sentivo il respiro di nonna, volevo esplorare e toccare con mano il suo corpo e così presi un pò di coraggio e cominciaia spostare la mano sinistra a piccoli tratti in direzione di lei
Il primo contatto fu il mignolo con la sua gamba destra e poco alla volta feci aderire tutta la mano. Aspettai qualche secondo ascoltando sempre il suo respiro e poi comincia a muovere la mano facendola salire verso l'interno della coscia millimetricamente.
Quando arrivai ai peli riccioluti con la punta delle dita mi venne quasi un colpo perché si mosse girando leggermente il bacino e allargandosi con la gamba destra.
Mi trovai in una posizione scomodissima e allora decisi di provare a fare una grande mossa.
Facendo finta di dormire, mi girai completamente mettendomi sul fianco trovandomi faccia a faccia con nonna ma mantenendo una lieve distanza.
Lei si riavvicinò a me e sentivo il calore del suo respiro sulla mia pelle.
Mi trovai completamente abbracciato a lei, ora la mia mano destra era appoggiata completamente alla sua coscia sinistra che mise sopra al mio polpaccio e il mio pacco duro era a pochissima distanza dal suo sesso
La tensione che avevo dentro gli slip stava diventando dolorosa per la forte erezione e il cazzo cominciava a vibrare.
Cominciai a far scivolare la mano tra i sui glutei arrivando alla fessura della vagina agevolata dalla posizione che aveva assunto sentivo una strana umidità al contatto con l'interno coscia di nonna e il suo respiro stava cambiando, era diventato più corto e veloce e fu un attimo che eravamo attaccati uno all'altra.
Improvvisamente sentii la sua mano destra entrare nell'elastico delle murande e liberando il mio uccello, lo tastò per tutta la sua lunghezza scappellandolo lentamente e passando il pollice sulla punta spalmando su di essa le gocce di preorgasmo che continuavano a defluire.
Non resistetti più e la baciai, la mie labbra sulle sue e la sua lingua che entrava nella mia bocca giocando con la mia.
Fu in quel momento che a voce bassa e roca nonna mi disse,come falsa ragione,che nonno non la toccava più da anni e mi chiese se volevo giocare con lei.
Non dissi niente ma risposi prendendogli un capezzolo tra le labbra e senza alcuna esperienza se non quella materna, cominciai a succhiare e leccare
mentre con la mano toccavo qua è la i riccioli della sua patata e esploravo l'apertura delle labbra che sentivo colare.
Il lenzuolo volo in fondo ai piedi del letto e lei impugnò saldamente il mio cazzo a mano piena.
Mi disse che anche se ero giovane avevo già una bella dotazione e ne fu tanto felice.
Si calò fino a prendere la cappella tra le labbra, insalivando l'asta e succhiando con avidità ne prese più di metà in bocca per poi a ingoiare tutto il mio uccello.
Faceva schioccare la cappella tra le labbra per poi farci colare abbondante saliva e risucchiare tutto riprendendo il cazzo fino in gola.
Purtroppo la mia inesperienza mi portò a sborrare solo dopo alcuni minuti di quel piacere immenso e la nonna tenendolo saldo tra le labbra ingoiò tutto senza farsene scappare nemmeno una goccia.
Si alzò dal letto e accese la piccola luce.
Al che mi disse che dovevo ricambiare il favore. Si sedette completamente sulla mia faccia mettendomi la sua bella figa riccioluta davanti alla mia bocca e mi ordino di leccarla e farla godere. La sua figa aveva un profumo di lavanda e nello stesso tempo un afrore pungente, una via di mezzo tra pipì e sudore,ma non era per niente fastidioso, tirai fuori la lingua e comincia a leccare la fessura che colava la sua cremina densa e viscosa.
Aveva un sapore tra il dolce e l'aspro qualcosa che ti fa perdere la ragione.
Sentivo nonna ansimare e emettere sospiri profondi.
Poi d'un tratto si rigirò su se stessa e si stese su di me riprendendo in bocca il mio cazzo ancora turgido
Lo leccava prima a destra poi a sinistra, lo scappellava con la mano per poi prendere in bocca la cappella e fargli colare tanta saliva che la raccoglieva con un risucchio ingioando tutto il cazzo.
Io gli leccavo tutto il solco serrando e allargando le chiappe con le mani arrivando il alto fino al buco stretto del suo culo e penetrandolo con la punta della lingua. Lei mi succhiava un testicolo alla volta mentre mi segava il cazzo pieno della sua saliva e io ricambiavo succhiando le labbra gonfie e sporgenti della vagina e quel bottoncino del clitoride che assomigliava ad un pene in miniatura.
Sentivo la sborra salire e mentre stavo per esplodere ancora nella sua bocca mi strinse la testa tra le sue gambe in preda ai tremori dell'orgasmo. Mi disse di continuare più forte mentre con la mano mi segava velocemente e nello stesso momento che le sborravo in faccia sulle grosse tette, lei mi schizzo in faccia tutto il suo godimento.
Sembrava avesse perso i sensi stendendosi su di me ma si riprese e venne a coricarsi al mio fianco baciandomi sulla bocca e scambiandoci a vicenda i nostri umori.
Gli chiesi perché godendo avesse fatto pipì e mi spiegò che quando l'orgasmo era forte la sua figa schizzava e li mi abbraccio ridendo di gusto.
Nonna sistemo la stanza per non destare nessun sospetto e poi ci mettemmo a dormire fino all'alba. Il nonno rientrò assonnato mentre facevamo colazione e passò tutta la giornata a dormire in una sdraio sotto ad una pianta.
Nei giorni seguenti con nonna non succese più nulla ma il giorno prima di tornare a casa nelle cabine della spiaggia mi fece un altro bel pompino con la promessa che a casa mi avrebbe insegnato qualche bel giochetto.
CONTINUA.....
Io penso che l'incesto, se senza violenza ma consumato con amore, dove si è tutti consenzienti e tra le mura domestiche, non sia una pratica da depravati come vuol far sembrare la maggior parte della gente con mentalità ristrette e bigotte ma sia una prova d'amore che va oltre ogni cosa, perché il sangue che scorre nelle vene è il medesimo.
LA MIA PRIMA ESPERIENZA....CON NONNA
Era il mese di giugno del 1991 e come tutti gli anni la mamma e le sue sorelle affittavano un bungalow in un giardino privato di proprietà di loro amici per i tre mesi estivi a Marina di Massa.
Le prime tre settimane era occupato da nonna che aveva 62 e nonno che ne aveva più o meno una settantina, un uomo burbero che nella sua vita non ha fatto altro che lavorare,giocare a bocce, bere e dormire
I mesi successivi la casetta veniva occupato a giro dalla mia famiglia e dalle zie con i rispettivi mariti.
Ci porto mio padre e dopo un viaggio di un paio di ora dal basso piemonte arrivammo a destinazione.
Nonno si dileguava quasi subito per andare a cercare i soliti amici di pesca e bevute e se non era per mangiare e dormire non lo vedavamo quasi mai per tutte le vacanze.
Nonna disfava i bagagli e rasettava tutto per affrontare la vacanza comodamente.
Io che sono sempre stato il cucciolo di nonna l'aiutavo a sistemare. Oltretutto mi ero lasciato da poco con la fidanzata e ero un pò giù di morale quindi su consiglio di mamma, per cambiare aria, decisi di stare lì con i nonni.
Dopo pranzo mio papà ripartì per tornare a casa e nonna mi disse che bisognava andare al market li vicino per comprare almeno il pane e generi alimentari di prima necessità ma si sarebbe andata prima a lavare e a cambiare gli abiti sudati.
Il bungalow non era molto grande,era composto da una piccola camera con letto matrimoniale e un letto a castello, nella stanza di ingresso adibita anche a cucinino c'era un divano letto matrimoniale con una poltrona e un bagnetto con wc e lavandino quindi gli spazi da condividere erano molto pochi.
All'esterno c'era un grande porticato con una cucina in muratura un grande tavolo con otto sedie e due divanetti in vimini, li si mangiava e si passavano le ore relax
Arriviamo al sodo...nonna che era una bella donna con capelli sale e pepe con un taglio corto e giovanile, alta 1,70 per una sessantina di chili si teneva in forma con i lavori nei suoi frutteti, aveva un gran bel seno, almeno una 4ª, abbronzata già dal mese di maggio, la vita che faceva la manteneva sempre soda soprattutto nel glutei belli alti e proporzionati. Sul viso cominciavano a notarsi i segni del tempo ma sembrava più giovane di quello che era
Si prese un asciugamano l'intimo e una veste a fiori di quelle che si chiudono sul davanti e si avviò verso la doccia che si trovava nel retro,non era altro che uno box fatto di perline con una doccetta col tubo simile a quelle delle vasche da bagno una cosa molto rustica ma pratica.
Dopo qualche minuto che si stava lavando mi chiamò perché si era dimenticata di prendere lo shampoo per i capelli al che glie lo portai e nel porgerglielo si aprì generosamente la porta e la vidi girata di tre quarti ed era nuda. Lei con una braccio provava a coprirsi il generoso seno et porse quella libera per prendere il contenitore lasciando la porta che si aprì del tutto così fui libero di vedere il pelo riccio che copriva il monte di Venere. Rimasi bbolato e mentre lei mi guardava con un secco grazie chiuse la porta.
L'erezione fu quasi spontanea e volevo andarmi a segare ma in quel caso non lo feci, restai con ancora la visione di quel corpo nudo nella mente.
Quando nonna fini di lavarsi andammo a fare la spesa e nel tragitto, vedendomi pensieroso, chiese se qualcosa m'avesse turbato.
Gli risposi sinceramente e gli dissi che la vista di lei nuda mi aveva procurato un'emozione strana anche perché era la prima volta che vedevo una donna in carne e ossa completamente nuda.
Lei sorrise col suo fare sempre dolce e di tutta risposta mi disse che alla mia età le prime esperienze non sarebbero tardate ad arrivare.
Passarono alcuni giorni e io continuavo a farmi seghe sempre con l'immagine nuda di nonna nella mia testa.
Con lei la sera si parlava spesso anche perché la TV non c'era e venni a scoprire cose della mia famiglia che nessuno mi aveva mai detto, cose futili altre importanti altre solo pettegolezzi di paese ma si parlava liberamente di tutto, anche di sesso.
Mi chiese il motivo per il quale ci fu la rottura con la mia ex e gli dissi sinceramente che ci eravamo stancati di stare insieme per vari motivo. La prima era la mia voglia sessuale esagerata e lei era completamente contraria e la seconda che sarebbe andata a studiare a Bologna e non ero disposto per un rapporto a distanza. Nonna, dal suo canto mi raccontò una cosa che ne ero completamente allo scuro e mi fece però capire molte cose.
Mi raccontò che qualche anno prima che nascessi io, nonno ebbe un incidente che lo debilitò per qualche anno, cadde dal tetto del fienile fratturandosi le gambe e il bacino e questo incidente lo rese impotente.
Una sera, nell'ultima settimana di permanenza, nonno decise di andare a fare una pesca notturna e sarebbe rientrato la mattina seguente.
Nonna mi chiese se invece di dormire su quel scomodo divano dell'ingresso volevo condividere il lettone con lei e accettai volentieri.
Lei andava a letto sempre una mezz'oretta prima di me, mentre io stavo nel piccolo giardinetto al fresco.
Verso mezzanotte mi ritirai, mi spogliai e andai nel lettone con solo gli slip.
Nonna già dormiva alla sinistra del letto che era appoggiato alla parete ed era girata di schiena, c'era la piccola lucina notturna accesa sull'unico comodino, era coperta con un lenzuolino bianco che la copriva fino alle spalle perché l'aria era fresca e come lo alzai per coricarmi vidi che era completamente nuda.
Rimasi senza fiato a vedere quel corpo maturo ma stupendo e le sue belle chiappe sode col segno del costume e cercai di far meno rumore possibile per non svegliarla, mi coricai e spensi la luce. La stanza era molto buia e la sola luce che filtrava dalle persiane era quella che si vedeva dei lampioni del vicolo vicino
Sentivo il calore della sua pelle vocino alla mia.
Ero supino al lato destro del letto e lei girandosi verso di me ha appoggiato le sue tette al mio braccio e ha messo il suo braccio sul mio petto.
Distinguevo perfettamente la turgidità del suo capezzolo.
Dormiva serena e il suo respiro si fece lungo e profondo
Io non stavo capendo più niente e ero talmente emozionato e eccitato dalla cosa che il mio giovane pisello di diciassette centimetri divenne duro come la roccia.
Passarono almeno una decina di minuti,immobile come una statua sentivo il respiro di nonna, volevo esplorare e toccare con mano il suo corpo e così presi un pò di coraggio e cominciaia spostare la mano sinistra a piccoli tratti in direzione di lei
Il primo contatto fu il mignolo con la sua gamba destra e poco alla volta feci aderire tutta la mano. Aspettai qualche secondo ascoltando sempre il suo respiro e poi comincia a muovere la mano facendola salire verso l'interno della coscia millimetricamente.
Quando arrivai ai peli riccioluti con la punta delle dita mi venne quasi un colpo perché si mosse girando leggermente il bacino e allargandosi con la gamba destra.
Mi trovai in una posizione scomodissima e allora decisi di provare a fare una grande mossa.
Facendo finta di dormire, mi girai completamente mettendomi sul fianco trovandomi faccia a faccia con nonna ma mantenendo una lieve distanza.
Lei si riavvicinò a me e sentivo il calore del suo respiro sulla mia pelle.
Mi trovai completamente abbracciato a lei, ora la mia mano destra era appoggiata completamente alla sua coscia sinistra che mise sopra al mio polpaccio e il mio pacco duro era a pochissima distanza dal suo sesso
La tensione che avevo dentro gli slip stava diventando dolorosa per la forte erezione e il cazzo cominciava a vibrare.
Cominciai a far scivolare la mano tra i sui glutei arrivando alla fessura della vagina agevolata dalla posizione che aveva assunto sentivo una strana umidità al contatto con l'interno coscia di nonna e il suo respiro stava cambiando, era diventato più corto e veloce e fu un attimo che eravamo attaccati uno all'altra.
Improvvisamente sentii la sua mano destra entrare nell'elastico delle murande e liberando il mio uccello, lo tastò per tutta la sua lunghezza scappellandolo lentamente e passando il pollice sulla punta spalmando su di essa le gocce di preorgasmo che continuavano a defluire.
Non resistetti più e la baciai, la mie labbra sulle sue e la sua lingua che entrava nella mia bocca giocando con la mia.
Fu in quel momento che a voce bassa e roca nonna mi disse,come falsa ragione,che nonno non la toccava più da anni e mi chiese se volevo giocare con lei.
Non dissi niente ma risposi prendendogli un capezzolo tra le labbra e senza alcuna esperienza se non quella materna, cominciai a succhiare e leccare
mentre con la mano toccavo qua è la i riccioli della sua patata e esploravo l'apertura delle labbra che sentivo colare.
Il lenzuolo volo in fondo ai piedi del letto e lei impugnò saldamente il mio cazzo a mano piena.
Mi disse che anche se ero giovane avevo già una bella dotazione e ne fu tanto felice.
Si calò fino a prendere la cappella tra le labbra, insalivando l'asta e succhiando con avidità ne prese più di metà in bocca per poi a ingoiare tutto il mio uccello.
Faceva schioccare la cappella tra le labbra per poi farci colare abbondante saliva e risucchiare tutto riprendendo il cazzo fino in gola.
Purtroppo la mia inesperienza mi portò a sborrare solo dopo alcuni minuti di quel piacere immenso e la nonna tenendolo saldo tra le labbra ingoiò tutto senza farsene scappare nemmeno una goccia.
Si alzò dal letto e accese la piccola luce.
Al che mi disse che dovevo ricambiare il favore. Si sedette completamente sulla mia faccia mettendomi la sua bella figa riccioluta davanti alla mia bocca e mi ordino di leccarla e farla godere. La sua figa aveva un profumo di lavanda e nello stesso tempo un afrore pungente, una via di mezzo tra pipì e sudore,ma non era per niente fastidioso, tirai fuori la lingua e comincia a leccare la fessura che colava la sua cremina densa e viscosa.
Aveva un sapore tra il dolce e l'aspro qualcosa che ti fa perdere la ragione.
Sentivo nonna ansimare e emettere sospiri profondi.
Poi d'un tratto si rigirò su se stessa e si stese su di me riprendendo in bocca il mio cazzo ancora turgido
Lo leccava prima a destra poi a sinistra, lo scappellava con la mano per poi prendere in bocca la cappella e fargli colare tanta saliva che la raccoglieva con un risucchio ingioando tutto il cazzo.
Io gli leccavo tutto il solco serrando e allargando le chiappe con le mani arrivando il alto fino al buco stretto del suo culo e penetrandolo con la punta della lingua. Lei mi succhiava un testicolo alla volta mentre mi segava il cazzo pieno della sua saliva e io ricambiavo succhiando le labbra gonfie e sporgenti della vagina e quel bottoncino del clitoride che assomigliava ad un pene in miniatura.
Sentivo la sborra salire e mentre stavo per esplodere ancora nella sua bocca mi strinse la testa tra le sue gambe in preda ai tremori dell'orgasmo. Mi disse di continuare più forte mentre con la mano mi segava velocemente e nello stesso momento che le sborravo in faccia sulle grosse tette, lei mi schizzo in faccia tutto il suo godimento.
Sembrava avesse perso i sensi stendendosi su di me ma si riprese e venne a coricarsi al mio fianco baciandomi sulla bocca e scambiandoci a vicenda i nostri umori.
Gli chiesi perché godendo avesse fatto pipì e mi spiegò che quando l'orgasmo era forte la sua figa schizzava e li mi abbraccio ridendo di gusto.
Nonna sistemo la stanza per non destare nessun sospetto e poi ci mettemmo a dormire fino all'alba. Il nonno rientrò assonnato mentre facevamo colazione e passò tutta la giornata a dormire in una sdraio sotto ad una pianta.
Nei giorni seguenti con nonna non succese più nulla ma il giorno prima di tornare a casa nelle cabine della spiaggia mi fece un altro bel pompino con la promessa che a casa mi avrebbe insegnato qualche bel giochetto.
CONTINUA.....
1
0
voti
voti
valutazione
5.5
5.5
Commenti dei lettori al racconto erotico