Il cappuccino speciale
di
CuriosoVoglioso3
genere
masturbazione
(racconto di fantasia)
Questa estate mia sorella decise di passarla con noi alla casa al mare, rovinando i miei piani e costringendomi a dividere la stanza con lei. I miei invece erano contenti di averci tutti insieme che non badarono al fatto di essere stretti in casa, in fondo eravamo 4 per un solo bagno. Io avevo appena terminato il 4 liceo, fresco 18 con gli ormoni a palla ma mia sorella, che si chiamava Aurora, stava già all'università. 20 anni, capelli biondi e occhi verdi, un fisico slanciato da paura con un accenno di addominali dovuto alla ginnastica, culo a pizzo e seconda di seno, inutile dire che faceva parte del mio repertorio da sega già da un po. Il problema di averla con noi al mare è che l'avrei vista sempre in bikini, e questo mi avrebbe reso le giornate infernali a cazzo dritto, con quasi nessuna possibilità di sfogarmi visto che non si poteva tenere occupato il bagno per troppo tempo. Toccava quindi trovare una soluzione, non facevo altro che vedere quel culo girare per casa immaginando quante volte il suo ragazzo l'aveva leccato o peggio. Al mare poi mi abbracciava e giocava con me lasciandomi con un'erezione ogni volta che mi toccava, per fortuna stavo sempre in acqua e quando tornava a riva a prendere il sole andavo nell'acqua alta per masturbarmi senza essere notato ma con grande rischio. A casa invece vedevo le sue mutande dappertutto e quando usciva dalla doccia coperta solo da un asciugamano, entravo io in bagno, prendevo il bikini che aveva lasciato là e lo usavo per segarmi nella doccia ( unico momento in cui potevo chiudermi a chiave in bagno). Fino a un bel giorno in cui pioveva e non siamo andati al mare, i miei dormivano in camera e sento Aurora chiamarmi nell'altra stanza...appena entro mi sento mozzare il fiato, era sdraiata sul letto a pancia sotto, con un top nero e delle mutandine bianche che lasciavano abbastanza scoperto il suo culetto, riuscivo a vedere le linee dell'abbronzatura. Stava leggendo un libro con le cuffiette, gira la testa per guardarmi e mi chiede se posso farle un cappuccino. "certo" rispondo e vado in cucina, ho già il cazzo dritto per quella visione celestiale, avevo già visto il suo culo diverse volte ma stavolta mi aveva fatto un effetto incredibile. Metto la cialda nella macchinetta e prendo una tazzina, vedo di avere un bozzo nei pantaloni e non posso certo portarle il caffè così, allora mi arrendo e inizio a tirarlo fuori per masturbarmi. Prendo già un fazzoletto in mano per la venuta quando, guardando la tazzina, mi viene una pazza idea...perciò prendo la tazzina vuota, l'avvicino al mio cazzo e inizio a segarmi sopra velocemente. L'adrenalina di essere scoperto, il pensiero della mega porcata che sto facendo e quel culo bellissimo ancora in mente fanno il resto, mi bastano pochi colpi di mano per far esplodere il mio cazzo e schizzare dentro la tazzina almeno 4-5 volte. L'ho riempita a metà ma penso sia troppo, verso il liquido nel lavandino lasciandone poco poco sul fondo per poi rimetterla nella macchinetta e farla partire. Il caffè inizia a riempire la tazzina mischiandosi con il mio sperma, fortunatamente la cialda è quella del cappuccino quindi si crea anche la schiuma, da fuori non si nota nessuna differenza. Mi ricompongo e porto il cappuccino a mia sorella in camera, lei è ancora sdraiata a leggere e la vedo anche grattarsi una chiappa lasciando intravedere per una frazione di secondo il suo spacco divino. Sono ancora eccitato e senza nemmeno accorgermene le porgo la tazzina e me ne vado. Lei mi ringrazia e la guardo bere dalla porta della camera il cappuccino speciale che le ho preparato. Nei giorni seguenti mi sono sentito un po in colpa, fino a quando una volta mi si avvicina e sorridendo mi chiede "mi fai un cappuccino?"
Questa estate mia sorella decise di passarla con noi alla casa al mare, rovinando i miei piani e costringendomi a dividere la stanza con lei. I miei invece erano contenti di averci tutti insieme che non badarono al fatto di essere stretti in casa, in fondo eravamo 4 per un solo bagno. Io avevo appena terminato il 4 liceo, fresco 18 con gli ormoni a palla ma mia sorella, che si chiamava Aurora, stava già all'università. 20 anni, capelli biondi e occhi verdi, un fisico slanciato da paura con un accenno di addominali dovuto alla ginnastica, culo a pizzo e seconda di seno, inutile dire che faceva parte del mio repertorio da sega già da un po. Il problema di averla con noi al mare è che l'avrei vista sempre in bikini, e questo mi avrebbe reso le giornate infernali a cazzo dritto, con quasi nessuna possibilità di sfogarmi visto che non si poteva tenere occupato il bagno per troppo tempo. Toccava quindi trovare una soluzione, non facevo altro che vedere quel culo girare per casa immaginando quante volte il suo ragazzo l'aveva leccato o peggio. Al mare poi mi abbracciava e giocava con me lasciandomi con un'erezione ogni volta che mi toccava, per fortuna stavo sempre in acqua e quando tornava a riva a prendere il sole andavo nell'acqua alta per masturbarmi senza essere notato ma con grande rischio. A casa invece vedevo le sue mutande dappertutto e quando usciva dalla doccia coperta solo da un asciugamano, entravo io in bagno, prendevo il bikini che aveva lasciato là e lo usavo per segarmi nella doccia ( unico momento in cui potevo chiudermi a chiave in bagno). Fino a un bel giorno in cui pioveva e non siamo andati al mare, i miei dormivano in camera e sento Aurora chiamarmi nell'altra stanza...appena entro mi sento mozzare il fiato, era sdraiata sul letto a pancia sotto, con un top nero e delle mutandine bianche che lasciavano abbastanza scoperto il suo culetto, riuscivo a vedere le linee dell'abbronzatura. Stava leggendo un libro con le cuffiette, gira la testa per guardarmi e mi chiede se posso farle un cappuccino. "certo" rispondo e vado in cucina, ho già il cazzo dritto per quella visione celestiale, avevo già visto il suo culo diverse volte ma stavolta mi aveva fatto un effetto incredibile. Metto la cialda nella macchinetta e prendo una tazzina, vedo di avere un bozzo nei pantaloni e non posso certo portarle il caffè così, allora mi arrendo e inizio a tirarlo fuori per masturbarmi. Prendo già un fazzoletto in mano per la venuta quando, guardando la tazzina, mi viene una pazza idea...perciò prendo la tazzina vuota, l'avvicino al mio cazzo e inizio a segarmi sopra velocemente. L'adrenalina di essere scoperto, il pensiero della mega porcata che sto facendo e quel culo bellissimo ancora in mente fanno il resto, mi bastano pochi colpi di mano per far esplodere il mio cazzo e schizzare dentro la tazzina almeno 4-5 volte. L'ho riempita a metà ma penso sia troppo, verso il liquido nel lavandino lasciandone poco poco sul fondo per poi rimetterla nella macchinetta e farla partire. Il caffè inizia a riempire la tazzina mischiandosi con il mio sperma, fortunatamente la cialda è quella del cappuccino quindi si crea anche la schiuma, da fuori non si nota nessuna differenza. Mi ricompongo e porto il cappuccino a mia sorella in camera, lei è ancora sdraiata a leggere e la vedo anche grattarsi una chiappa lasciando intravedere per una frazione di secondo il suo spacco divino. Sono ancora eccitato e senza nemmeno accorgermene le porgo la tazzina e me ne vado. Lei mi ringrazia e la guardo bere dalla porta della camera il cappuccino speciale che le ho preparato. Nei giorni seguenti mi sono sentito un po in colpa, fino a quando una volta mi si avvicina e sorridendo mi chiede "mi fai un cappuccino?"
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