5 giorni in 3 n.2
di
Lucy.Mar_21
genere
confessioni
Giornata con Roberto. Dopo colazione ci incontrammo nella hall, uscimmo a fare due passi, i quali finirono dopo il primo, in quanto decidemmo di tornare su, …in camera mia.
Fu appeso il cartoncino “ do not disturb” fuori dalla porta.
Un po’ emozionati, io dissi, ho fatto la doccia e tu? Risata tutti e due, Roberto disse di sì, ma se volevo potevamo rifarla insieme.
Così entrammo nella classica doccia stile walk in ( benedetti i bagni moderni) e ci lavammo a vicenda e finalmente baci, tanti baci. Mamma mia come bacia bene Roberto. Dolce, attento sembrava un innamorato. Mi ripeteva che ero una bella bambina, e avevo un corpo molto eccitante. Mi prese la mano e la appoggiò al pene, che crebbe velocemente mentre lo menavo, mi inginocchiai ma lui mi tirò su. No, non così. Non sei un oggetto del desiderio al mio servizio. Usciti dalla doccia e asciugati finimmo sotto le coperte. Non so per quanti minuti ci baciammo, ci mangiammo le guance e il collo. Mi disse, facciamo il 69 o passiamo direttamente al 90? Beh non afferrai subito le due scelte e risposi, 69, ok? Si buttò sdraiato e mi prese facendomi girare e quando capii l’intenzione gli salì addosso coprendogli la faccia con la mia figa.
I due corpi caldi un po’ appiccicati godevano delle reciproche attenzioni, lui aveva una lingua grossa e forte, sapeva il da farsi e anche le dita sembravano piccoli serpenti che si insinuavano nei due buchi dimenandosi all’interno in modi diversi. Dietro nel culo prima leccava e sputava sul buco, poi il dito girava intorno all’anello poi entrava lentamente e usciva e rientrava per poi toccare le pareti picchiettando la parte dove confina con la vagina. Davanti invece entrava più spedito, scivolava con due dita insieme e leccava tutto.
Madonna santa che uomo .
Dalla mia parte leccavo le palle lo scroto e come lui scivolai giù un attimo a leccargli il culo, lui però mi fermò e disse di non infilare le dita se non me la sentivo, però era pulito aggiunse. Io gli risposi andando a leccare ancora e bagnandomi con la saliva il dito glielo infilai leggermente perché ero un po’ imbarazzata. Confermo era pulito ( che ansia).
Gli feci un pompino mangiando (senza unghie e denti) la cappella. Leccavo il frenulo e poi mi girai. Montandolo letteralmente, mi aiutò ad infilarmi il cazzo e lo scopai saltando e agitando il bacino. Mi fermò, sto per venire, vai piano. Io non stavo per venire. Così scambiammo posizione, sul fianco. Sdraiato supino mi fece mettere accoccolata lui. Baci e carezze poi mi guardò e disse voglio esplorare il tuo culetto. In una frazione di secondi ero a pancia in sotto sopra un cuscino così che il sedere era esposto aperto, mi allargò le gambe si mise a guardare e giocare col buchino ino ino.. ma che ben presto divenne buco e poi caverna perché infilò il suo arnese di carne e mi montò come un cavaliere al galoppo. Io riuscii a toccarmi bene il clitoride e forse perché mi faceva andare fuori di testa un uomo maturo che mi spiava dietro allargando sempre più le natiche che ebbi un bell’orgasmo a cui seguì il suo. Mi chiese - posso venire dietro? - Si ok …ma tanto era già venuto!!!!! Erano ormai le 15:30 circa, fra sesso e pause. Avevano fame, così una volta vestiti, andammo in tutta fretta ridendo a mangiare in un bar due panini e io anche un gelato. Poi tornammo alle rispettive stanze.
Chattai con Salvatore il quale fece qualche verso di godimento all’idea di stare con me il giorno dopo. Però la sera uscimmo tutti e tre insieme per una pizza……segue
Fu appeso il cartoncino “ do not disturb” fuori dalla porta.
Un po’ emozionati, io dissi, ho fatto la doccia e tu? Risata tutti e due, Roberto disse di sì, ma se volevo potevamo rifarla insieme.
Così entrammo nella classica doccia stile walk in ( benedetti i bagni moderni) e ci lavammo a vicenda e finalmente baci, tanti baci. Mamma mia come bacia bene Roberto. Dolce, attento sembrava un innamorato. Mi ripeteva che ero una bella bambina, e avevo un corpo molto eccitante. Mi prese la mano e la appoggiò al pene, che crebbe velocemente mentre lo menavo, mi inginocchiai ma lui mi tirò su. No, non così. Non sei un oggetto del desiderio al mio servizio. Usciti dalla doccia e asciugati finimmo sotto le coperte. Non so per quanti minuti ci baciammo, ci mangiammo le guance e il collo. Mi disse, facciamo il 69 o passiamo direttamente al 90? Beh non afferrai subito le due scelte e risposi, 69, ok? Si buttò sdraiato e mi prese facendomi girare e quando capii l’intenzione gli salì addosso coprendogli la faccia con la mia figa.
I due corpi caldi un po’ appiccicati godevano delle reciproche attenzioni, lui aveva una lingua grossa e forte, sapeva il da farsi e anche le dita sembravano piccoli serpenti che si insinuavano nei due buchi dimenandosi all’interno in modi diversi. Dietro nel culo prima leccava e sputava sul buco, poi il dito girava intorno all’anello poi entrava lentamente e usciva e rientrava per poi toccare le pareti picchiettando la parte dove confina con la vagina. Davanti invece entrava più spedito, scivolava con due dita insieme e leccava tutto.
Madonna santa che uomo .
Dalla mia parte leccavo le palle lo scroto e come lui scivolai giù un attimo a leccargli il culo, lui però mi fermò e disse di non infilare le dita se non me la sentivo, però era pulito aggiunse. Io gli risposi andando a leccare ancora e bagnandomi con la saliva il dito glielo infilai leggermente perché ero un po’ imbarazzata. Confermo era pulito ( che ansia).
Gli feci un pompino mangiando (senza unghie e denti) la cappella. Leccavo il frenulo e poi mi girai. Montandolo letteralmente, mi aiutò ad infilarmi il cazzo e lo scopai saltando e agitando il bacino. Mi fermò, sto per venire, vai piano. Io non stavo per venire. Così scambiammo posizione, sul fianco. Sdraiato supino mi fece mettere accoccolata lui. Baci e carezze poi mi guardò e disse voglio esplorare il tuo culetto. In una frazione di secondi ero a pancia in sotto sopra un cuscino così che il sedere era esposto aperto, mi allargò le gambe si mise a guardare e giocare col buchino ino ino.. ma che ben presto divenne buco e poi caverna perché infilò il suo arnese di carne e mi montò come un cavaliere al galoppo. Io riuscii a toccarmi bene il clitoride e forse perché mi faceva andare fuori di testa un uomo maturo che mi spiava dietro allargando sempre più le natiche che ebbi un bell’orgasmo a cui seguì il suo. Mi chiese - posso venire dietro? - Si ok …ma tanto era già venuto!!!!! Erano ormai le 15:30 circa, fra sesso e pause. Avevano fame, così una volta vestiti, andammo in tutta fretta ridendo a mangiare in un bar due panini e io anche un gelato. Poi tornammo alle rispettive stanze.
Chattai con Salvatore il quale fece qualche verso di godimento all’idea di stare con me il giorno dopo. Però la sera uscimmo tutti e tre insieme per una pizza……segue
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